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Precisione AF-Singolo delle DSLR
, Variabili su obiettivi motorizzati e non
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ReVic
NPU
Messaggio: #1
Mi capita una cosa curiosa con la mia D200.
Per capire meglio vi allego una foto divisa in due parti.
Tutti i parametri di scatto sono uguali. Per eseguire la foto della parte di sinistra ho prima messo a fuoco all'infinito e poi il soggetto che si trovava a circa 4 metri. Per eseguire lo scatto di destra ho prima messo a fuoco a 1 metro e poi il soggetto che si trovava sempre a 4 metri.
Come si vede chiaramente il risultato è diverso.
Il problema è che la messa a fuoco dello scatto di destra è al limite. Mi capita spesso che se il soggetto esegue piccoli movimenti all'indietro o la luce è scarsa e la D200 è più in difficoltà nell'eseguire la messa a fuoco la foto viene leggermente sfocata. Per l'esempio ho usato il Tamron 17-50 2.8 a 2.8 ma ho provato gli stessi scatti con il Nikon 50 1.4 con gli stessi risultati. Il problema non mi si presenta ha distanze molto minori.

Problemi di taratura dell' AF ?, Giretto in LTR ?, Normali tolleranze dell'AF?

Chi mi sa dare una risposta?
Grazie mille.

Fabizio
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Risposte
Giuseppe Maio
Nital
Messaggio: #2
QUOTE(Lucabeer @ Jun 18 2007, 09:18 AM) *
con gli obiettivi motorizzati la focheggiatura avviene con un comando in "feedforward" (la cui entità a seconda dello spostamento richiesto è mappata in un chip all'interno dell'obiettivo), piuttosto che in "closed loop"?
Affermativo, il feed-drive è parte del sistema AF con obiettivi AF-S.

QUOTE(ReVic @ Jun 16 2007, 06:37 PM) *
...Ho preso il mio 70-200 2.8 Nikon AF-S e sono corso a rifare la stessa prova.
Le due foto sono praticamente identiche...
Comprese le differenze di messa a fuoco in relazione all’obiettivo troppo spesso confuse anche in queste pagine con aspetti Front/Back Focus...
..."esasperazioni a TA e su piani non tipici per la focale e la tipologia dell’obiettivo in uso"...
Torno sull’argomento obiettivi non motorizzati per considerare che l’aspetto di eventuale “gioco nell’elicoide AF dell’obiettivo” è da considerarsi in particolare lavorando su cavalletto con soggetto statico come ad esempio nelle riproduzioni (anche se per quelle è auspicabile un obiettivo Micro Nikkor).

Agendo a mano libera su soggetto “vivo” c’è da aggiungere anche gli spostamenti inevitabili del soggetto e quelli del fotografo che si sommeranno per aumentare o annullare l’effetto. È anche buona norma, in casi analoghi, focheggiare in AF-Singolo attendendo la collimazione di messa a fuoco (con il beep o comunque il pallino nel telemetro elettronico della fotocamera) quindi sollevare il dito dal prescatto ed attivare una seconda collimazione. Di norma questo aspetto ottimizza la focheggiatura nel frattempo “microvariata” dal nostro spostamento e da quello del soggetto e questa operazione compensa anche buona parte dell’eventuale gioco oggetto di questa discussione.

G.M.
Lucabeer
NPA
Messaggio: #3
QUOTE(Giuseppe Maio @ Jun 18 2007, 12:11 PM) *
Affermativo, il feed-drive è parte del sistema AF con obiettivi AF-S.
Fin qui tutto bene: da controllista posso confermare che il modo migliore per ottenere prestazioni velocistiche di rispetto è proprio quello di fornire un comando "precalcolato", invece che usare un sistema a feedback "closed loop" puro.

Però, successivamente all'attuazione di questo comando, c'è da parte del sistema un'ulteriore correzione fine sul punto raggiunto in modo da massimizzare il contrasto di fase, oppure il sistema considera il proprio lavoro concluso "fidandosi" (a meno di guasti/errori veramente grossolani, per cui immagino ci siano delle linee di diagnosi) che il comando inviato sia effettivamente riuscito nell'ottenere una focheggiatura precisa al 100%?

O la cosa dipende dal fatto se si utilizza la modalità AF-S o AF-C?
Giuseppe Maio
Nital
Messaggio: #4
QUOTE(Lucabeer @ Jun 18 2007, 02:16 PM) *

...successivamente all'attuazione di questo comando, c'è da parte del sistema un'ulteriore correzione fine sul punto raggiunto in modo da massimizzare il contrasto di fase...
È una procedura in loop a riduzione di tolleranza in corso d'opera in AF-Singolo.
Varia quindi l'approssimazione di comando durante lo spostamento.
In AF-Continuo cambia invece il comportamento in base all'area primaria e quelle di campionamento scenario.

Sembra però che adesso stiamo andando oltre a quanto richiesto per fotografare...

G.M.
Lucabeer
NPA
Messaggio: #5
QUOTE(Giuseppe Maio @ Jun 18 2007, 04:32 PM) *
È una procedura in loop a riduzione di tolleranza in corso d'opera in AF-Singolo.
Varia quindi l'approssimazione di comando durante lo spostamento.
In AF-Continuo cambia invece il comportamento in base all'area primaria e quelle di campionamento scenario.

Sembra però che adesso stiamo andando oltre a quanto richiesto per fotografare...


Deformazione tecnica professionale.... rolleyes.gif

In effetti se allora dopo il pre-comando c'è anche una successiva fase di affinamento del punto di messa a fuoco in closed loop, si combina il vantaggio della velocità con quello della precisione... e nessun motivo di preoccuparsi della bontà della messa a fuoco ottenuta, salvo casi di guasto o grave staratura.

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ReVic   Precisione AF-Singolo delle DSLR   Jun 16 2007, 09:16 AM
Giuseppe Maio  
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