QUOTE(Giuseppe Maio @ Jul 2 2005, 11:40 AM)
QUOTE(pesantefoto@tiscalinet.it @ Jul 1 2005, 10:14 PM)
...Il gamut di una qualsiasi periferica di stampa digitale su carta fotografica con processo chimico è si più ristretto rispetto agli spazi colore convenzionali sRGB ed Adobe RGB...
La conversione da uno spazio colore all'altro è infatti, sebbene accurata e fatta attraverso diversi intenti, da considerarsi con perdita. La conversione inoltre introduce talvolta inaspettate variazioni soprattutto se l'immagine contiene colorazioni agli estremi dello spazio.
Però... se il laboratorio lo permette, preferirei consegnargli un Adobe 1998 semplicemente perchè la conversione fatta dal rip di stampa del laboratorio potrà essere più precisa ed accurata di quella fatta fare da noi a Photoshop.
Ciò che ci dice Michele risulta interessante anche perchè ci sta risparmiando "lavoro". A noi basterà dunque fotografare bene nello spazio colore corretto e semplicemente consegnare i file. Restano eventualmente da ritoccare eventuali correzioni di contrasto, di controluce eventuali bilanciamenti del bianco sbagliati ma lasciando stare le variabili di stampa che dopo un po' di simulazioni con la Prova Colori riusciremo a padroneggiare. Bella notizia no ?
Giuseppe Maio
www.nital.it
PS: Devo ancora una volta sottolineare che il profilo di stampa del laboratorio NON andrà utilizzato come profilo monitor. Per maggiori dettagli sulla funzione di Prova Colori "Soft Proof" rimando all'autorevole sito sulla gestione colore gestito dal luminare
Boscarol...Ciao a tutti.
Sono molto soddisfatto da questa discussione che vede, grazie all’ufficialità ed all’indubbia autorevolezza dei promotori, suffragare metodi di lavoro, da alcuni, sempre sostenuti nel corso d’interventi in altre discussioni sull’argomento.
Non di meno mi compiaccio che quale referente esperto venga segnalato il Sig. Boscarol ed il suo sito, che insieme al forun che ad esso fa capo, seguo da diverso tempo e ancora prima di essere felicemente coinvolto da quello Nital.
Detto questo chiedo se è possibile un chiarimento su di un punto,sintetizzo:
La conversione tra spazi colore è caratterizzata sempre da una perdita ( anche tra spazio di lavoro e profilo di stampa ovvio ).
Questa perdita è determinata dall’intento di reddiring, diverso intento, diversa perdita e soprattutto diverso risultato finale, spesso sensibilmente diverso.
Lei ing. Maio consiglia, dove possibile di consegnare il file in Adobe1998 e delegare la conversione al Lab.
Domanda: come indicazioni, oltre a richiedere la stampa a zero ( senza interventi manuali o automatici ) dovrò specificare anche l’intento di reddiring che dovrebbe garantirmi il risultato da me desiderato?
Ciao, Piero.