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angelodente
Ho notato che sia Picture Project che Capture nella gestione dei profili colore utilizzano dei profili denominati NikonSrgb o NikonAdobeRgb. Vorrei sapere se c'è differenza dai normali profili Srgb e AdobeRgb, sopratutto in fase di stampa in laboratorio.

Angelo

NOTA MODERATORE
Ho variato il titolo della discussione per adeguarlo al nuovo svolgimento trattato.
Grazie per l'interessante argomento proposto.
Pesante
Assolutamente NO,

vai tranquillo (se così si può dire con i LAB.....)

Gli spazi colore forniti da Nikon con i nomi riportati sono matematicamente gli stessi di quelli offerti da Adobe con l'Adobe 1998 ed il sRGB IEC61966-2.1.

Michele Pesante
Giuseppe Maio
Michele !!!

Che piacere vederti su queste pagine malgrado il periodo che per te risulta di massacrante lavoro.

Colgo l'occasione per farti una domanda che spesso mi fanno:

Per stampare in laboratori... seri come il tuo.
Preferisci ricevere le immagini in sRGB oppure Adobe 1998 ?
In altre parole, il gamut della stampa chimica su carta fotografica è più vicino all'uno o all'altro spazio colore.

Chiediamo ciò solo perchè meno conversioni si fanno o comunque più simili sono i due spazi da convertire, meno saranno le possibili "sorprese" sempre in agguato.

Grazie.

Giuseppe Maio
www.nital.it
abyss
Mi associo alla richiesta dell'ing Maio.
Io di solito prima di portare in fotolaboratorio un file da stampare lo modifico in sRGB perché mi pare che il risultato sia meno 'a sorpresa' rispetto all'Adobe (pur migliore teoricamente).
Però il parere di un professionista mi togierebbe qualche dubbio di troppo...
studioraffaello
il ns laboratorio ci ha fornito un profilo colore da usare solo come esempio della resa finale su carta..........
invio in srgb e per ora le sorprese sono finite...........speriamo duri
domenico marciano
Mi posso sbagliare ma credo che sia meglio inviare i file in SRGB in quanto credo che anche la carta ha un gamut ristretto, e come sappiamo il profilo Adobe e' piu' ampio.
Comunque aspetto anche io risposta da chi ne sa piu' di me.
marcelus
non vorrei dire cavolate, e con i profili colore se ne dicono tante.
io mi sono informato c/o il laboratorio in cui stampo e loro mi hanno risposto che il profilo colore varia a seconda della "stampante" che utilizzano, e varia di molto. mi hanno fornito i profili colore da utilizzare e le indicazioni da indicare sulla busta per la stampa.
ora io converto i file con il profilo da loro indicato, aggiungo una nota per la stampante e mando via.
devo ammettere che adesso i colori sono un tantino + reali.

ma quanti fotolab sono così disponibili???
gzarino
Salve, la mia esperienza con il laboratorio di fiducia che usa il Frontiere di Fuji mi ha fatto concludere che nonostante il profilo usato dal laboratorio sia un sRGB ottengo risultati realistici per quanto riguarda tonalità di colori e saturazione se porto i file con un profilo Adobe RGB 1998, sottolineo che però ho impostato in adobe PS di visualizzare le immagini con il 20% in meno di saturazione. Così ottengo risultati perfetti e toni abbastanza morbidi come quello che vedo a schermo.
Quando portavo le stesse identiche immagini in sRGB ottenevo colori più saturi e foto troppo contrastate che avevano una gamma molto più ristretta.

Spero di essere stato utile.
Pesante
Salve a tutti,
se posso esservi utile è per me un grosso piacere...

Il gamut di una qualsiasi periferica di stampa digitale su carta fotografica con processo chimico è si più ristretto rispetto agli spazi colore convenzionali sRGB ed Adobe RGB, ad ogni modo analizzando gli spazi colori c'è più "assonanza" con l'Adobe RGB (del resto per questo è consigliato se non obbligato nella CMYK).
Il fatto di scattare le immagini in Adobe RGB e poi convertirle in sRGB è una vera pazzia!
Non ha alcun senso, tranne che se l'utilizzo è il web o produzioni multimediali come DVD fotografici, immagini per essere utilizzate in flash od altro. Se lo si fà per la stampa, ribadisco è una follia, meglio è a quel punto scattare le immagini direttamente in sRGB. Un laboratorio che gestisce correttamente il colore non avrà difficolta a dare il meglio da immagini realizzate nell'uno o nell'altro spazio colore. La mia personale opinione è che riguardo al ritocco cromatico dell'immagine lo spazio colore Adobe RGB fornisce maggiori possibilità di intervento ma al contempo è molto meno "intuitivo" del sRGB, sicuramente per il gamut più ampio e quindi con maggiori possibilità di intervento, questo si traduce in una minore "compressione" cromatica sopratutto vero gli estremi del gamut stesso (RGB).
In sintesi, se il vostro laboratorio vi richiede immagini esclusivamente in sRGB chiedetevi perchè, anzi chiedetelo al responsabile tecnico dello stesso e fatevi dare una plausibile spiegazione; se qualche laboratorio asserisce che la propria attrezzatura stampa nello spazio colore sRGB............ cambiate laboratorio, non esiste carta fotografica in abbinata a qualsiasi tecnologia di stampa che riesca a stampare in sRGB. Tempo addietro avevo suggerito un tranello per i lab che dichiarano questa eresia, la ripropongo: create un nuovo documento, assegnategli il profilo sRGB, generate tre quadrati con lo strumento di selezione, con lo strumento riempi colorate i tre quadrati uno selezionando come colore un rosso 255 (con G e B a 0), lo stesso fatelo con gli altri due colori Green e Blu salvate il file avendo cura di incorporare il profilo e mandatelo in stampa. Noterete a monitor dei colori quasi "fluorescenti", in particolare il verde...... fatemi sapere cosa vi arriva dal vostro LAB....... un saluto.
Michele Pesante
Giuseppe Maio
QUOTE(pesantefoto@tiscalinet.it @ Jul 1 2005, 10:14 PM)
...Il gamut di una qualsiasi periferica di stampa digitale su carta fotografica con processo chimico è si più ristretto rispetto agli spazi colore convenzionali sRGB ed Adobe RGB...
*


Grazie Michele per la concreta risposta basata sull'esperienza maturata su lunghi periodi di prove, verifiche e riscontri incrociati fatti direttamente sull'attrezzatura di stampa chimica professionale.

Chi opera in RAW/NEF non avrà problemi a tale proposito. Potrà creare le immagini scattate direttamente nello spazio colore di lavoro preferito dalla destinazione. In questo caso abbiamo quindi appurato che è preferibile consegnare i file in Adobe RGB 1998. Ho usato volutamente il termine "creare" perchè un jpg o tif convertito da uno spazio all'altro perde qualità ad ogni passaggio mentre un raw costruito nel preferito spazio colore resta "intonso" e puro.

Per chi scatta direttamente in JPEG o TIFF (io continuo ad esortarli nel fare il "salto" al magico RAW/NEF) impostate dunque già in macchina lo spazio colore più idoneo che come avete potuto constatare varia in base ai fini. Potrete così evitare inutili passaggi da uno spazio colore all'altro per poi essere ancora variato dal profilo di stampa.

La conversione da uno spazio colore all'altro è infatti, sebbene accurata e fatta attraverso diversi intenti, da considerarsi con perdita. La conversione inoltre introduce talvolta inaspettate variazioni soprattutto se l'immagine contiene colorazioni agli estremi dello spazio.

Ciò che ci suggerisce Michele è dunque di usare l'Adobe 1998 in ripresa ed in fotoritocco in Nikon Capture e Photoshop. Di usare il profilo del laboratorio con l'apposita funzione "Prova Colori" di Photoshop per simulare visivamente i risultati di stampa. Quindi consegnare i file in Adobe 1998 oppure convertiti in automatico con Photoshop da Adobe 1998 allo spazio colore di stampa.
Però... se il laboratorio lo permette, preferirei consegnargli un Adobe 1998 semplicemente perchè la conversione fatta dal rip di stampa del laboratorio potrà essere più precisa ed accurata di quella fatta fare da noi a Photoshop.

Ciò che ci dice Michele risulta interessante anche perchè ci sta risparmiando "lavoro". A noi basterà dunque fotografare bene nello spazio colore corretto e semplicemente consegnare i file. Restano eventualmente da ritoccare eventuali correzioni di contrasto, di controluce eventuali bilanciamenti del bianco sbagliati ma lasciando stare le variabili di stampa che dopo un po' di simulazioni con la Prova Colori riusciremo a padroneggiare. Bella notizia no ?

Giuseppe Maio
www.nital.it

PS: Devo ancora una volta sottolineare che il profilo di stampa del laboratorio NON andrà utilizzato come profilo monitor. Per maggiori dettagli sulla funzione di Prova Colori "Soft Proof" rimando all'autorevole sito sulla gestione colore gestito dal luminare:
Boscarol...
molecola
Post da mettere in evidenza. Pollice.gif
Daniele R.
Grazie Michele e grazie Beppe per le precise, complete e importantissime nozioni forniteci. L'unione di questi due personaggi, non può che generare risultati di tutto rilievo, senza possibilità di errore nelle procedure da adottare.

guru.gif guru.gif guru.gif
brusa69
Grazie a Giuseppe e Michele per le preziose indicazioni e suggerimenti!
alessandro.
Finalmente un'altro importante punto è stato chiarito una volta per tutte.
Grazie.
cratty
grazie.gif
Voi due insieme guru.gif siete come Nitro e Glicerina.......... un'accoppiata esplosiva di informazioni e consigli!!!
Pollice.gif
Saluti
marcelus
post da stampare (con quale profilo colore??? laugh.gif ) e appendere bene in vista accanto al monitor. tanto per non dimenticarsene.

grazie per la professionalità e chiarezza con cui intervenite.
robyt
QUOTE(molecola @ Jul 2 2005, 01:40 PM)
Post da mettere in evidenza. Pollice.gif
*



Mi associo.

Adesso mi è tutto molto chiaro.
domenico marciano
In effetti tempo addietro fotografai dei quadri per un amico e, non ricordo il perche'. li mandai al lab in Adobe rgb. Quando arrivarono le stampe rimasi sorpreso per la qualita' ma pensai ad un caso fortuito, ora mi riprometto di riprovare per (come diceva un noto cantante) vedere l'effetto che fa.
Giuseppe Maio
QUOTE(molecola @ Jul 2 2005, 12:40 PM)
Post da mettere in evidenza. Pollice.gif
*


Ci provo, come fatto molte volte in passato con la speranza che anche questo non "naufraghi" tra le mille variabili soggettive.

Giuseppe Maio
www.nital.it
praticus
QUOTE(Giuseppe Maio @ Jul 4 2005, 09:20 AM)
QUOTE(molecola @ Jul 2 2005, 12:40 PM)
Post da mettere in evidenza. Pollice.gif
*


Ci provo, come fatto molte volte in passato con la speranza che anche questo non "naufraghi" tra le mille variabili soggettive.

Giuseppe Maio
www.nital.it
*




Spero di no Beppe........molti di noi quando tra mille thread si riproporrà la questione, perché sarà naturale che l'ultimo utente lo richiederà, sapranno come rispondergli, magari linkandogli la discussione......

Ciao....

mrflanger
QUOTE(Giuseppe Maio @ Jul 2 2005, 12:40 PM)
La conversione da uno spazio colore all'altro è infatti, sebbene accurata e fatta attraverso diversi intenti, da considerarsi con perdita. La conversione inoltre introduce talvolta inaspettate variazioni soprattutto se l'immagine contiene colorazioni agli estremi dello spazio..[/url]
*



Questo vuol dire che se scatto in sRGB e converto successivamente il file in AdobeRGB98 ho comunque un file differente da un scattato già in AdobeRGB98?
Sarebbe interessante saperlo...

grazie.gif
Giuseppe Maio
QUOTE(MrFlanger @ Jul 4 2005, 03:47 PM)
QUOTE(Giuseppe Maio @ Jul 2 2005, 12:40 PM)
La conversione da uno spazio colore all'altro è infatti, sebbene accurata e fatta attraverso diversi intenti, da considerarsi con perdita. La conversione inoltre introduce talvolta inaspettate variazioni soprattutto se l'immagine contiene colorazioni agli estremi dello spazio..[/url]
*


Questo vuol dire che se scatto in sRGB e converto successivamente il file in AdobeRGB98 ho comunque un file differente da un scattato già in AdobeRGB98?
Sarebbe interessante saperlo...
*


Certo. È quanto espresso con la frase "La conversione da uno spazio colore all'altro è infatti da considerarsi con perdita".

Per verificare quanto espresso provi ad attuare i passaggi citati più volte (su un tiff ovviamente) ed infine confronti il risultato con l'originale...

Giuseppe Maio
www.nital.it
brusa69
QUOTE(MrFlanger @ Jul 4 2005, 04:47 PM)
Questo vuol dire che se scatto in sRGB e converto successivamente il file in AdobeRGB98 ho comunque un file differente da un scattato già in AdobeRGB98?
Sarebbe interessante saperlo...
*


Credo che la cosa abbia poco senso... convertire uno spazio con gamut piu' stretto in uno con gamut piu' ampio non potrà ridarti il delta che ti manca rispetto allo stesso file scattato in AdobeRGB diretto (stiamo parlando di jpg o tiff).

Se parliamo di NEF e Capture invece, potrai assegnare/cambiare al NEF lo spazio colore prima di creare il tiff o il jpg al quale verrà assegnato lo spazio colore direttamente (come se lo facesse la macchina) e senza nessuna conversione.

ciao
domenico marciano
QUOTE(MrFlanger @ Jul 4 2005, 04:47 PM)
QUOTE(Giuseppe Maio @ Jul 2 2005, 12:40 PM)
La conversione da uno spazio colore all'altro è infatti, sebbene accurata e fatta attraverso diversi intenti, da considerarsi con perdita. La conversione inoltre introduce talvolta inaspettate variazioni soprattutto se l'immagine contiene colorazioni agli estremi dello spazio..[/url]
*



Questo vuol dire che se scatto in sRGB e converto successivamente il file in AdobeRGB98 ho comunque un file differente da un scattato già in AdobeRGB98?
Sarebbe interessante saperlo...

grazie.gif
*



Secondo me e' come se uno facesse una interpolazione oppure trasformare un jpeg dopo varie manipolazioni in tiff, avremo solo perdite.
mrflanger
QUOTE(brusa69 @ Jul 4 2005, 04:56 PM)
QUOTE(MrFlanger @ Jul 4 2005, 04:47 PM)
Questo vuol dire che se scatto in sRGB e converto successivamente il file in AdobeRGB98 ho comunque un file differente da un scattato già in AdobeRGB98?
Sarebbe interessante saperlo...
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Se parliamo di NEF e Capture invece, potrai assegnare/cambiare al NEF lo spazio colore prima di creare il tiff o il jpg al quale verrà assegnato lo spazio colore direttamente (come se lo facesse la macchina) e senza nessuna conversione.

ciao
*



Alfredo siamo sempre allineati come al solito... in effetti (pur non avendolo scritto, ahimè...) intendevo richiedere se ci fosse stata differenza di informazioni lavorando su uno scatto in NEF (sRGB) ed un'altro NEF (AdobeRGB98).
Giuseppe Maio
QUOTE(MrFlanger @ Jul 4 2005, 06:42 PM)
intendevo richiedere se ci fosse stata differenza di informazioni lavorando su uno scatto in NEF (sRGB) ed un'altro NEF (AdobeRGB98).
*


Beh... come correttamente detto da Brusa, questo è un'altro dei numerosi vantaggi RAW/NEF. Un nef non lo si apre ma lo si crea e durante la costruzione lo si "ambienta" nello specifico spazio colore scelto come color work space.

L'equivoco portato ci ha comunque dato la possibilità di chiarire l'aspetto nei confronti di chi ancora "stenta" a passare al RAW.

Giuseppe Maio
www.nital.it

Lambretta S
QUOTE(Giuseppe Maio @ Jul 4 2005, 06:55 PM)
L'equivoco portato ci ha comunque dato la possibilità di chiarire l'aspetto nei confronti di chi ancora "stenta" a passare al RAW.
Giuseppe Maio


Di chi ancora "stenta" gajarda questa... laugh.gif laugh.gif laugh.gif

Mitico Super Mayo Boss... guru.gif
mrflanger
QUOTE(Giuseppe Maio @ Jul 4 2005, 07:55 PM)
QUOTE(MrFlanger @ Jul 4 2005, 06:42 PM)
intendevo richiedere se ci fosse stata differenza di informazioni lavorando su uno scatto in NEF (sRGB) ed un'altro NEF (AdobeRGB98).
*


Beh... come correttamente detto da Brusa, questo è un'altro dei numerosi vantaggi RAW/NEF. Un nef non lo si apre ma lo si crea e durante la costruzione lo si "ambienta" nello specifico spazio colore scelto come color work space.

L'equivoco portato ci ha comunque dato la possibilità di chiarire l'aspetto nei confronti di chi ancora "stenta" a passare al RAW.

Giuseppe Maio
www.nital.it
*



Si infatti, e mi creda... qualche mese fa avevo anch'io questa (perdonatemi) titubanza... Ora il solo pensiero che una macchina possa scattare direttamente in jpeg mi abbatte notevolmente... Quando ci si crea un "workflow ideale" (nel mio caso NView, NCapture, PShop + PSP9) il NEF diviene un must per la conservazione integra di quello che oserei definire un piccolo pensiero luminoso (da fotografare = scrivere con la luce)... Pollice.gif
pi.ferr
QUOTE(Giuseppe Maio @ Jul 2 2005, 11:40 AM)
QUOTE(pesantefoto@tiscalinet.it @ Jul 1 2005, 10:14 PM)
...Il gamut di una qualsiasi periferica di stampa digitale su carta fotografica con processo chimico è si più ristretto rispetto agli spazi colore convenzionali sRGB ed Adobe RGB...
*



La conversione da uno spazio colore all'altro è infatti, sebbene accurata e fatta attraverso diversi intenti, da considerarsi con perdita. La conversione inoltre introduce talvolta inaspettate variazioni soprattutto se l'immagine contiene colorazioni agli estremi dello spazio.


Però... se il laboratorio lo permette, preferirei consegnargli un Adobe 1998 semplicemente perchè la conversione fatta dal rip di stampa del laboratorio potrà essere più precisa ed accurata di quella fatta fare da noi a Photoshop.

Ciò che ci dice Michele risulta interessante anche perchè ci sta risparmiando "lavoro". A noi basterà dunque fotografare bene nello spazio colore corretto e semplicemente consegnare i file. Restano eventualmente da ritoccare eventuali correzioni di contrasto, di controluce eventuali bilanciamenti del bianco sbagliati ma lasciando stare le variabili di stampa che dopo un po' di simulazioni con la Prova Colori riusciremo a padroneggiare. Bella notizia no ?

Giuseppe Maio
www.nital.it

PS: Devo ancora una volta sottolineare che il profilo di stampa del laboratorio NON andrà utilizzato come profilo monitor. Per maggiori dettagli sulla funzione di Prova Colori "Soft Proof" rimando all'autorevole sito sulla gestione colore gestito dal luminare Boscarol...
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Ciao a tutti.
Sono molto soddisfatto da questa discussione che vede, grazie all’ufficialità ed all’indubbia autorevolezza dei promotori, suffragare metodi di lavoro, da alcuni, sempre sostenuti nel corso d’interventi in altre discussioni sull’argomento.
Non di meno mi compiaccio che quale referente esperto venga segnalato il Sig. Boscarol ed il suo sito, che insieme al forun che ad esso fa capo, seguo da diverso tempo e ancora prima di essere felicemente coinvolto da quello Nital.
Detto questo chiedo se è possibile un chiarimento su di un punto,sintetizzo:
La conversione tra spazi colore è caratterizzata sempre da una perdita ( anche tra spazio di lavoro e profilo di stampa ovvio ).
Questa perdita è determinata dall’intento di reddiring, diverso intento, diversa perdita e soprattutto diverso risultato finale, spesso sensibilmente diverso.
Lei ing. Maio consiglia, dove possibile di consegnare il file in Adobe1998 e delegare la conversione al Lab.
Domanda: come indicazioni, oltre a richiedere la stampa a zero ( senza interventi manuali o automatici ) dovrò specificare anche l’intento di reddiring che dovrebbe garantirmi il risultato da me desiderato?

Ciao, Piero.
brubat@usa.net
QUOTE(MrFlanger @ Jul 4 2005, 11:23 PM)
QUOTE(Giuseppe Maio @ Jul 4 2005, 07:55 PM)
QUOTE(MrFlanger @ Jul 4 2005, 06:42 PM)
intendevo richiedere se ci fosse stata differenza di informazioni lavorando su uno scatto in NEF (sRGB) ed un'altro NEF (AdobeRGB98).
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Beh... come correttamente detto da Brusa, questo è un'altro dei numerosi vantaggi RAW/NEF. Un nef non lo si apre ma lo si crea e durante la costruzione lo si "ambienta" nello specifico spazio colore scelto come color work space.

L'equivoco portato ci ha comunque dato la possibilità di chiarire l'aspetto nei confronti di chi ancora "stenta" a passare al RAW.

Giuseppe Maio
www.nital.it
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Si infatti, e mi creda... qualche mese fa avevo anch'io questa (perdonatemi) titubanza... Ora il solo pensiero che una macchina possa scattare direttamente in jpeg mi abbatte notevolmente... Quando ci si crea un "workflow ideale" (nel mio caso NView, NCapture, PShop + PSP9) il NEF diviene un must per la conservazione integra di quello che oserei definire un piccolo pensiero luminoso (da fotografare = scrivere con la luce)... Pollice.gif
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Salve,

ho letto com molto interesse il 3th: anch'io ho cominciato a lavorare in jpg e poi sono passato al raw (devo imparare ad usare bene Capture ma il conceto del raw mi è chiaro).
Intervengo relativamente al "flusso di lavoro": leggo che tu parti da NView, Capture, PS, etc... La parte finale del flusso è da me condivisa (da Capture in avanti) mentre (immagino sbagliando) mi limito a copiare i file raw dalla scheda (o dal supporto di backup) al disco senza usare NView. Che vantaggi mi darebbe questo primo passaggio inserito nel flusso di lavoro ? Cosa perdo facendo una semplice copia dei files ?

Grazie per la risposta !!!!!


Bruno
Pesante
QUOTE(pi.ferr @ Jul 5 2005, 08:57 AM)
...Domanda: come indicazioni, oltre a richiedere la stampa a zero ( senza interventi manuali o automatici ) dovrò specificare anche l’intento di reddiring che dovrebbe garantirmi il risultato da me desiderato?
*


Un laboratorio professionale (non solo di nome) potrà accontentarla anche in questo, quindi potrebbe richiedere allo stesso di trattare le sue immagini effettuando una conversione con l'intento di rendering che preferisce. Allo stesso modo lo stesso LAB potrà fornirgli la scelta "standard" del proprio workflow riguardo proprio all'intento di rendering adottato.
Un saluto.
Michele Pesante
praticus
QUOTE(brubat@usa.net @ Jul 5 2005, 09:16 AM)
...ho letto com molto interesse il 3th: anch'io ho cominciato a lavorare in jpg e poi sono passato al raw (devo imparare ad usare bene Capture ma il conceto del raw mi è chiaro).
Intervengo relativamente al "flusso di lavoro": leggo che tu parti da NView, Capture, PS, etc... La parte finale del flusso è da me condivisa (da Capture in avanti) mentre (immagino sbagliando) mi limito a copiare i file raw dalla scheda (o dal supporto di backup) al disco senza usare NView. Che vantaggi mi darebbe questo primo passaggio inserito nel flusso di lavoro ? Cosa perdo facendo una semplice copia dei files ?
*


NView ha talune opzioni di trasferimento quali p.e. la possibilità di copiare i dati exif nel campo di informazioni IPTC, la rotazione automatica, la gestione degli scatti NEF+JPEG (se sulla macchina si è impostato questo formato di salvataggio) la copia si HD e contemporanea "rinomina e numerazione" e qualcos'altro che con il semplice copia non può fare.....

Ciao...
Carlo Martini
grazie.gif grazie.gif grazie.gif
finalmente chiarezza....
adesso basta...
qualcuno che ha la capacità di dire fine a questa annosa questione..

d'ora in avanti dormirò sonni più tranquilli!!!!!

l'incubo del srgb è finito!!!

ciao,Carlo
trick
Chiarissimo il suggerimento sulle impostazioni da configurare sulla macchina e sul programma di ritocco, se possibile vorrei chiedere conferma delle indicazioni acquisite dal libro:" Fotografia digitale con PS cs" di Scott Kelby sulla stampa di foto duotone.
E' sempre necessario dover assegnare frequanze di retino separate per le due tonalità?
E poi salvare il file in formato EPS (includendo retino mezzetinte)?

cordialmente

r.t.
Giuseppe Maio
QUOTE(trick @ Jul 8 2005, 01:12 PM)
...E' sempre necessario dover assegnare frequanze di retino separate per le due tonalità? E poi salvare il file in formato EPS (includendo retino mezzetinte)?
*


Su questo forum si trattano genericamente impostazioni e tecnologie di stampa fotografica RGB e per questo il titolo della dicussione cita "Adobe RGB 1998 oppure sRGB ?, Scelta ideale per la stampa chimica..."
Per la stampa tipografica spero che qualcuno la possa aiutare.
Io, per correttezza nelle competenze conoscitive, passo la mano.

Giuseppe Maio
www.nital.it
MassimoMontersino
QUOTE(trick @ Jul 8 2005, 01:12 PM)
Chiarissimo il suggerimento sulle impostazioni da configurare sulla macchina e sul programma di ritocco, se possibile vorrei chiedere conferma delle indicazioni acquisite dal libro:" Fotografia digitale con PS cs" di Scott Kelby sulla stampa di foto duotone.
E' sempre necessario dover assegnare frequanze di retino separate per le due tonalità?
E poi salvare il file in formato EPS (includendo retino mezzetinte)?
*


La stampa di foto duotone presuppone, a mio parere, una forte integrazione col il service di stampa che genera le pellicole o le lastre: infatti le informazioni indicate fanno parte delle istruzioni PostScript che nella quasi totalità dei casi vengono ignorate dai Rip, i quali utilizzano quelle interne impostate in fase di calibrazione.

Suggerisco di contattare un service particolarmente preparato per concordare con loro l'operatvità...

Massimo Montersino
trick
grazie tanto

Ho interpellato il mio laboratorio e mi suggerisce di inserire nel campo "autoretinatura" il valore di 2540 dpi che è il valore utilizzato dalle fotounità standard dei laboratori.

Adesso credo sia venuto il momento di stampare qualche prova!!!

grazie biggrin.gif
MassimoMontersino
QUOTE(trick @ Jul 9 2005, 07:18 PM)
grazie tanto

Ho interpellato il mio laboratorio e mi suggerisce di inserire nel campo "autoretinatura" il valore di 2540 dpi che è il valore utilizzato dalle fotounità standard dei laboratori.

Adesso credo sia venuto il momento di stampare qualche prova!!!

grazie  biggrin.gif
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Ma vuole stampare in duotone in stampa fotografica o tipografica?
Se tipografica segua le indicazioni di prima, se fotografica deve per forza convertire in RGB verso il profilo della macchina da stampa scelta.

Massimo
MassimoMontersino
Mi permetto una digressione teorica sui profili e sulla loro applicazione pratica.

sRGB, Adobe 98, ProPhoto RGB sono spazi teorici: utilizzati durante la generazione dell'immagine partendo dal Raw servono a identificare il confine del gamut ovvero a decidere quali, di tutti i colori registarti dal sensore, debbano essere considerati e quali no. Inoltre danno riferimenti sul punto di bianco, quindi sulla neutralità.
In definitiva serve per dare le indicazioni matematiche per passare dai valori spettrofotometrici assoluti (Lab) ai valori di percezione relativa (RGB).
Ogni spazio ha le sue prerogative e si seleziona in base al risultato che si vuole ottenere: anni fa ho seguito un fotografo che doveva riprodurre violini. per alcuni legni andava bene uno spazio per altri uno differente.

Una volta che l'immagine é stata generata il profilo dice, in sostanza, "a questo valore Lab corrisponede questo colore RGB".

Il profilo della macchina da stampa dice la cosa inversa "a questo valore RGB corrisponde questo valore Lab".

Durante la conversione, la gestione colore CMS esegue questa ricerca:
se a questo valore Lab nell'immagine corrisponde questo valore RGB lo stesso valore RGB a che Lab corrisponde sulla macchina da stampa?
Identificata questa corrispondenza cambia i numeri (Lab) per non cambiare i colori (RGB).

Gli intenti di rendering servono a dare al CMS indicazioni per intervenire quando questa corrispondenza non esiste e quindi a un RGB da una parte non ne corrisponde uno dall'altra.

L'indicazione più corretta é "Colorimetrico Relativo" con "compensazione del punto nero": prendetelo per certo, sarebbe troppo lungo spiegare quì il motivo.

Infine é impossibile per il laboratorio stampare in sRGB: il gamut della miglior carta fotografica é molto più piccolo del sRGB: i laboratori che richiedono le immagini così hanno sistemi automatici che convertono da sRGB al profilo della macchina da stampa, giocando sul fatto che é molto probabile che si notino poco le perdite di colore.

L'unico modo per prevedere con ridotta approssimazione il risultato finale é quello di convertire (attraverso il softproof) verso il profilo finale di stampa, ovviamente su un monitor di qualità, calibrato e profilato.

Massimo Montersino
Pesante
Perfetto caro Massimo.
Un saluto personale.
Michele Pesante

Pollice.gif Pollice.gif Pollice.gif Pollice.gif
Chagans
Scusate se intervengo in una discussione di livello decisamente elevato per le mie attuali conoscenze, ma avrei qualche dubbio a proposito di queste tematiche.

Scattando in nef la problematica della decisione dello spazio colore da mandare al laboratorio di stampa si ha solo durante la conversione in jpeg o tiff...giusto?
E se è così, e non devo quindi impostare nulla sulla mia D70, lo spazio si assegna automaticamente quando si salva (o si lancia il batch) in Nikon Capture in base alle opzioni di default impostate nelle options-color management-default rgb space??

Ho poi notato che la visualizzazione sul monitor con acdsee (ed altro) di jpeg convertite con spazio Adobe risultano decisamente più fredde rispetto a quelle che visualizzo in Capture .

Succede anche in fase di stampa oppure ho qualche problema con l'impostazione dei profili di colore oppure ho fatto casino con la conversione?
Giuseppe Maio
QUOTE(Chagans @ Jul 15 2005, 03:37 PM)
Ho poi notato che la visualizzazione sul monitor  con acdsee (ed altro) di jpeg convertite con spazio Adobe risultano decisamente più fredde rispetto a quelle che visualizzo in Capture .

Succede anche in fase di stampa oppure ho qualche problema con l'impostazione dei profili di colore oppure ho fatto casino con la conversione?
*


Giusto. Operando in Nikon Capture il "problema" non si pone perchè il file verrà "costruito" e quindi salvato con lo spazio colore scelto.

Circa la visualizzazione... tenga presente che certi programmi di catalogazione mostrano la miniatura del file e non il file "minaturizzato". La gestione delle miniature non include la gestione colore. PictureProject per fare un esempio gestisce il colore anche nelle miniature perchè nella catalogazione ricostruisce le miniature dal file d'immagine.

Giuseppe Maio
www.nital.it
Chagans
Qui c'è un esempio di quanto dicevo dei colori diversi...

user posted image

user posted image
Chagans
QUOTE(Giuseppe Maio @ Jul 15 2005, 03:42 PM)
QUOTE(Chagans @ Jul 15 2005, 03:37 PM)
Ho poi notato che la visualizzazione sul monitor  con acdsee (ed altro) di jpeg convertite con spazio Adobe risultano decisamente più fredde rispetto a quelle che visualizzo in Capture .

Succede anche in fase di stampa oppure ho qualche problema con l'impostazione dei profili di colore oppure ho fatto casino con la conversione?
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Giusto. Operando in Nikon Capture il "prtoblema" non si pone perchè il file verrà "costruito" e quindi salvato con lo spazio colore scelto.

Circa la visualizzazione... tenga presente che certi programmi di catalogazione mostrano la miniatura del file e non il file "minaturizzato". La gestione delle miniature non include la gestione colore. PictureProject per fare un esempio gestisce il colore anche nelle miniature perchè nella catalogazione ricostruisce le miniature dal file d'immagine.

Giuseppe Maio
www.nital.it
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Grazie per la risposta.
In realtà, come credo si possa vedere sopra, ho avuto modo di constatare che i primi jpeg che ho creato con il bartch di capture avevano tutti colori decisamente più freddi rispetto i nef visibili in capture.
Avevo impostato l'adobe dappertutto leggendo i suggerimenti qui dentro (forse anche nel profilo monitor)ed ho provato anche con altri programmi oltre che acdsee ed il risultato era identico....colori profondamente diversi.

Ad essere sincero ho ancora molta confusione in testa.

Un altra questione.

Nel capture vedo che comunque l'immagine nef arriva con un profilo di colore Color mode : Mode IA (sRGB).
Quindi c'è già embedded un profilo che viene dal settaggio della D70...o no?
Forse se si "checka" l'opzione "use this instead of embedded profile when opening file" nel color management, il profilo originale (che comunque c'è già) viene automaticamente sovrascritto dall'impostazione di default, altrimenti si mantiene l'originale (srgb).

Comunque sia, è normale che io visualizzi immagini così diverse a seconda dello spazio colore, oppure è solo un problema di impostazioni di visualizzazione su monitor legate ai diversi programmi??
brusa69
Dico la mia sperando di dirla giusta, ma io cosi' mi trovo bene :

Assumiamo che :
- D70 scatti in modo II
- Capture abbia lo Spazio Colore AdobeRGB 1998
- Photoshop (?) abbia anche lui AdobeRGB 1998

Bene...
se comunque alla fine si crea un jpeg o TIFF con assegnato il profilo Adobe, se andiamo a riguardare quel file con un visualizzatore settato in sRGB alllora noteremo delle differenze.

Io al JPG finale da vedere a video o da distribuire CONVERTO sempre il profilo da AdobeRGB1998 a sRGB, a quel punto si vedrà bene su ogni PC e a web.

Dai una ochiata QUI .

ciao
Chagans
QUOTE(brusa69 @ Jul 15 2005, 04:09 PM)
Dico la mia sperando di dirla giusta, ma io cosi' mi trovo bene :

Assumiamo che :
- D70 scatti in modo II
- Capture abbia lo Spazio Colore AdobeRGB 1998
- Photoshop (?) abbia anche lui AdobeRGB 1998

Bene...
se comunque alla fine si crea un jpeg o TIFF con assegnato il profilo Adobe, se andiamo a riguardare quel file con un visualizzatore settato in sRGB alllora noteremo delle differenze.

Io al JPG finale da vedere a video o da distribuire CONVERTO sempre il profilo da AdobeRGB1998 a sRGB, a quel punto si vedrà bene su ogni PC e a web.

ciao
*



Ok.
Probabilmente è quello che è successo a me, che ho anche distribuito delle copie in Adobe ad amici ed ho visto sui loro pc dei colori profondamente diversi.

I dubbi che mi rimangono allora sono:
se mando in stampa il jpeg con l'impostazione Adobe quelle differenze non ci saranno ed i colori saranno (grossomodo) quelli "originali".
Le differenze che si riscontrano possono essere dell'entità riportata sopra ad esempio?

Se così è mi pare chiaro che sia indispensabile fare come hai detto tu, e distribuire in sRGB.

Grazie a tutti smile.gif
brusa69
QUOTE(Chagans @ Jul 15 2005, 05:17 PM)
I dubbi che mi rimangono allora sono:
se mando in stampa il jpeg con l'impostazione Adobe quelle differenze non ci saranno ed i colori saranno (grossomodo) quelli "originali".
Le differenze che si riscontrano possono essere dell'entità riportata sopra ad esempio?
Grazie a tutti smile.gif
*



Prermessa:
Il tuo monitor deve essere calibrato, se non con la sonda HW (Colorplus, Spyder, Gretag ....) almeno con Adobe Gamma o similari.

1) Verifica con il tuo lab se e in che formati accetta i files con profilo AdobeRGB
2) Fatti mandare il profilo delle loro stampanti e fai il Soft Proof in Photoshop

Cosi' potrai avere una ragionevole certezza che quanto ti arriva sia come te lo aspetti.

ciao
Matteo Barducci
Attenzione! E' perfettamente normale che il visualizzatore di immagine di Windows(o OSX) mostri le immagini scattate in Adobe RGB come "sbiadite", in quanto i sistemi operativi, ma anche i browser per Internet, sono applicazioni non "ICC-aware", ossia non supportano la conversione tra i vari spazi colore(che non siano sRGB ). Quindi, per visualizzare immagini col profilo Adobe, occorre PER FORZA aprirle con Photoshop o similari. La prova è presto fatta: se prendete due immagini identiche, una col profilo colore Adobe ed una sRGB, le aprite in PS e le vedete uguali, mentre in Win una sarà sbiadita, allora funziona tutto perfettamente. biggrin.gif
Chagans
QUOTE(Matteo Barducci @ Jul 17 2005, 08:18 PM)
Attenzione! E' perfettamente normale che il visualizzatore di immagine di Windows(o OSX) mostri le immagini scattate in Adobe RGB come "sbiadite", in quanto i sistemi operativi, ma anche i browser per Internet, sono applicazioni non "ICC-aware", ossia non supportano la conversione tra i vari spazi colore(che non siano sRGB ). Quindi, per visualizzare immagini col profilo Adobe, occorre PER FORZA aprirle con Photoshop o similari. La prova è presto fatta: se prendete due immagini identiche, una col profilo colore Adobe ed una sRGB, le aprite in PS e le vedete uguali, mentre in Win una sarà sbiadita, allora funziona tutto perfettamente.  biggrin.gif
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Perfetto...è proprio la conclusione a cui ero finalmente arrivato dopo qualche giorno di prova e di letture sull'argomento.

Acdsee (che ritengo il miglior visualizzatore per praticità di uso) consente di visualizzare comunque anche i profili embedded impostandogli l'opzione apposita (che di default non è attiva), come pure altri programmi di un certo livello (paintshop ed altro).
Il problema, nel caso di invio ad altri, è che di default c'è sempre lo sRGB.

Personalmente ho deciso di lasciare tutto in impostazione sRGB per quanto riguarda scatto (comunque in raw) ed impostazioni di default dei vari programmi e salvare in spazio Adobe solo per fotoritocco ed invio al laboratorio (farò comunque delle prove per evidenziare le differenze)
Preferisco invece mantenere i jpeg (che utilizzo per una rapida visualizzazione e per l'interscambio con altre persone) in sRGB per evitare soprattutto di inviare ad altri immagini che verrebbero visualizzate non correttamente.
Matteo Barducci
QUOTE(Chagans @ Jul 17 2005, 08:53 PM)
Personalmente ho deciso di lasciare tutto in impostazione sRGB per quanto riguarda scatto (comunque in raw) ed impostazioni di default dei vari programmi e salvare in spazio Adobe solo per fotoritocco ed invio al laboratorio (farò comunque delle prove per evidenziare le differenze)


Così facendo seghi inevitabilmente tutte le sfumature che rimangono fuori dallo spazio sRGB, e che invece sono contemplate in quello Adobe. Mentre nei files RAW l'assegnazione dello spazio colore è solo un tag(non così nel .jpg), quando apri il file in un programma impostato con un determinato spazio di lavoro cominci a lavorare solo sulle sfumature contemplate in quest'ultimo. Si possono cambiare senza danni i tag solo in fase di apertura(siccome sto sperimentando il ProPhoto RGB, uso Adobe Camera per importare i RAW assegnando loro questo spazio colore, in mancanza di una impostazione in fase di scatto), ma quando si cominicia a "smanettarci" bisognerebbe posizionarsi nello spazio più ampio possibile. Quindi secondo me in definitiva:

Stampa Fine Art -

1) Scatto in RAW e Adobe
2) Lavoro in Adobe o ProPhoto
3) Adobe o ProPhoto per la stampa inkjet con stampanti hig end, Adobe per quella lab fine art

Stampa standard
1) Scatto in RAW e SYCC

Web o reportage -
1)Scatto in .jpeg e sRGB

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