Si ripetono spesso in questo forum domande riguardanti i controlli da effettuare prima di acquistare un obiettivo usato per le nostre Nikon.
A richiesta, riassumo qui la mia lista delle verifiche, arricchita dagli spunti forniti da molti threads.
Vi auguro ottimi affari, anche nel mercatino dell’usato del forum.
1) Il barilotto
Nessuno, nemmeno sotto tortura, ammetterà mai che il suo Nikkor è caduto dal tavolo, si è sganciato dal treppiede, è stato scagliato contro la suocera…
Per fortuna, le vicissitudini lasciano tracce; basta saperle leggere.
Per prima cosa, esaminiamo lo scafo del nostro oggetto del desiderio.
- Graffi, bozze, abrasioni, sono inequivocabili sintomi di traumi subiti;
- La ghiera portafiltri è il primo testimone di urti frontali: provate ad avvitarvi un filtro (e a svitarlo, non si sa mai..);
- controllate con cura la baionetta e i leveraggi posteriori, la dicono lunga sullo stato di usura dell’ attrezzo, su eventuali cadute “in piedi”, sulla reattività della leva di chiusura del diaframma (deve agire istantaneamente);
- viti slabbrate sono segno di smontaggi, riparazioni approssimative o curiosità malsane;
- la ghiera di messa a fuoco manuale deve ruotare con morbidezza, senza ruvidità e inceppamenti, controllate anche la funzionalità dell’ eventuale blocco (e sblocco) A-M;
- id. per la ghiera della variazione di focale negli zoom ( priva di blocco);
- personalmente non conferisco molta importanza allo stato della verniciatura esterna, utile comunque per tirare sul prezzo. Per un collezionista, la cosa è più importante.
2) Le lenti
Esaminate con cura la lente frontale e quella posteriore in trasparenza.
- Non devono esserci graffi estesi e profondi. Un graffietto minuscolo è tollerabile in funzione della riduzione di prezzo che determinerà;
- qualche micrometrico granello di polvere tra le lenti non nuoce alla qualità d’immagine, ma nuoce alle tasche del venditore;
- da evitare come la peste l’acquisto di ottiche con resinature, opacizzazioni (da scollamento) e tracce di muffa tra le lenti: nel caso, sospendete l’esame e restituite l’infermo;
- un mio vezzo (poco scientifico in verità) consiste nel capovolgere l’obiettivo a diaframma completamente aperto, e usarlo a mo’ di lente d’ingrandimento per leggere qualche riga di un giornale. Serve per scoprire magagne finora sfuggite.
3) Scattare foto.
Non recatevi ad acquistare un obiettivo senza la vostra fotocamera.
- scattate alcune foto su treppiede in A, possibilmente a un soggetto piano che riempia il fotogramma: a tutta apertura, a f/8, a tutta chiusura. Le immagini dovranno risultare a fuoco, e tutte esposte correttamente (stessa densità). In caso contrario, possibili problemi di AF (contatti elettrici ?) o rallentata chiusura del diaframma allo scatto con i conseguenti problemi di esposizione. Entrambi i guai sconsigliano l’acquisto;
- Per gli zoom, ripetete la prova di cui sopra alle focali minima, intermedia e massima. Stesse deduzioni.
- I converter vanno provati accoppiati con l'ottica con cui li userete (di norma la focale più lunga a vostra disposizione). Stessi controlli, con particolare attenzione all'eventuale vignettatura a diaframmi chiusi.
4) Varie
- Non prendete in considerazione ottiche usate che non possiate vedere, provare, ed eventualmente restituire.E’ bene che ciò sia scritto in un pezzo di carta autografato dal venditore.
- Quanto ai prezzi, per obiettivi ancora in produzione una buona base di partenza su cui ragionare è la metà del prezzo di vendita del nuovo, con una forbice piuttosto ampia (in più o in meno) determinata da presenza della garanzia Nital (o meno), condizioni estetiche e d’uso.
- Per esemplari più anziani, rifarsi alle quotazioni delle riviste specializzate. Pezzi rari possono raggiungere valori astronomici.
- Scatole originali, foglietti di istruzioni e confezioni sono gradite, e rappresentano una "spia" indiretta del conto in cui è stato tenuto l'attrezzo.
- Gli accessori in dotazione all'origine (eventuali custodie e paraluce, anello di prolunga per i Micro AI e AIS, ecc.) vanno pretesi. La loro assenza andrà contrattata e scalata dal prezzo.
- Esemplari malfunzionanti non vanno acquistati, nemmeno per due soldi: le rogne arrivano da sole, non occorre andarsele a cercare.
Messaggio modificato da giannizadra il Oct 18 2006, 12:17 PM
A richiesta, riassumo qui la mia lista delle verifiche, arricchita dagli spunti forniti da molti threads.
Vi auguro ottimi affari, anche nel mercatino dell’usato del forum.
1) Il barilotto
Nessuno, nemmeno sotto tortura, ammetterà mai che il suo Nikkor è caduto dal tavolo, si è sganciato dal treppiede, è stato scagliato contro la suocera…
Per fortuna, le vicissitudini lasciano tracce; basta saperle leggere.
Per prima cosa, esaminiamo lo scafo del nostro oggetto del desiderio.
- Graffi, bozze, abrasioni, sono inequivocabili sintomi di traumi subiti;
- La ghiera portafiltri è il primo testimone di urti frontali: provate ad avvitarvi un filtro (e a svitarlo, non si sa mai..);
- controllate con cura la baionetta e i leveraggi posteriori, la dicono lunga sullo stato di usura dell’ attrezzo, su eventuali cadute “in piedi”, sulla reattività della leva di chiusura del diaframma (deve agire istantaneamente);
- viti slabbrate sono segno di smontaggi, riparazioni approssimative o curiosità malsane;
- la ghiera di messa a fuoco manuale deve ruotare con morbidezza, senza ruvidità e inceppamenti, controllate anche la funzionalità dell’ eventuale blocco (e sblocco) A-M;
- id. per la ghiera della variazione di focale negli zoom ( priva di blocco);
- personalmente non conferisco molta importanza allo stato della verniciatura esterna, utile comunque per tirare sul prezzo. Per un collezionista, la cosa è più importante.
2) Le lenti
Esaminate con cura la lente frontale e quella posteriore in trasparenza.
- Non devono esserci graffi estesi e profondi. Un graffietto minuscolo è tollerabile in funzione della riduzione di prezzo che determinerà;
- qualche micrometrico granello di polvere tra le lenti non nuoce alla qualità d’immagine, ma nuoce alle tasche del venditore;
- da evitare come la peste l’acquisto di ottiche con resinature, opacizzazioni (da scollamento) e tracce di muffa tra le lenti: nel caso, sospendete l’esame e restituite l’infermo;
- un mio vezzo (poco scientifico in verità) consiste nel capovolgere l’obiettivo a diaframma completamente aperto, e usarlo a mo’ di lente d’ingrandimento per leggere qualche riga di un giornale. Serve per scoprire magagne finora sfuggite.
3) Scattare foto.
Non recatevi ad acquistare un obiettivo senza la vostra fotocamera.
- scattate alcune foto su treppiede in A, possibilmente a un soggetto piano che riempia il fotogramma: a tutta apertura, a f/8, a tutta chiusura. Le immagini dovranno risultare a fuoco, e tutte esposte correttamente (stessa densità). In caso contrario, possibili problemi di AF (contatti elettrici ?) o rallentata chiusura del diaframma allo scatto con i conseguenti problemi di esposizione. Entrambi i guai sconsigliano l’acquisto;
- Per gli zoom, ripetete la prova di cui sopra alle focali minima, intermedia e massima. Stesse deduzioni.
- I converter vanno provati accoppiati con l'ottica con cui li userete (di norma la focale più lunga a vostra disposizione). Stessi controlli, con particolare attenzione all'eventuale vignettatura a diaframmi chiusi.
4) Varie
- Non prendete in considerazione ottiche usate che non possiate vedere, provare, ed eventualmente restituire.E’ bene che ciò sia scritto in un pezzo di carta autografato dal venditore.
- Quanto ai prezzi, per obiettivi ancora in produzione una buona base di partenza su cui ragionare è la metà del prezzo di vendita del nuovo, con una forbice piuttosto ampia (in più o in meno) determinata da presenza della garanzia Nital (o meno), condizioni estetiche e d’uso.
- Per esemplari più anziani, rifarsi alle quotazioni delle riviste specializzate. Pezzi rari possono raggiungere valori astronomici.
- Scatole originali, foglietti di istruzioni e confezioni sono gradite, e rappresentano una "spia" indiretta del conto in cui è stato tenuto l'attrezzo.
- Gli accessori in dotazione all'origine (eventuali custodie e paraluce, anello di prolunga per i Micro AI e AIS, ecc.) vanno pretesi. La loro assenza andrà contrattata e scalata dal prezzo.
- Esemplari malfunzionanti non vanno acquistati, nemmeno per due soldi: le rogne arrivano da sole, non occorre andarsele a cercare.
Messaggio modificato da giannizadra il Oct 18 2006, 12:17 PM