forse qualcuno non credeva più nel 16x24 e invece chi può affermare che è finito
Roberto, così come i sondaggi politici vanno poi confermati col voto, le intenzioni di acquisto devono essere confermate passando per la cassa con più di 2000 sesterzi. La qualità della nuova 500 è a prova di bomba (come hai scritto tu hanno avuto ben 8 anni....) ma vedo che a perlomeno a Roma i fiduciari Nikon sono pieni di ordini per la D5 e non ne hanno neanche mezzo per la 500. E forse di queste grandi prenotazioni non ne hanno neanche altrove, visto che in Europa il prezzo è già sceso ancor prima dell'immissione della macchina sul mercato. Non vorrei dare l'impressione di disprezzare la 500, anzi, sono il primo ad ammettere che è una bomba. Ma a quel prezzo va a mettersi in competizione con le FF, e sinceramente la vedo dura
Non vorrei dare l'impressione di disprezzare la 500, anzi, sono il primo ad ammettere che è una bomba. Ma a quel prezzo va a mettersi in competizione con le FF, e sinceramente la vedo dura
Pensa che invece io sto pensando alla malsana idea di dare via la d4 per prendere la d500 per il basket, dove un crop in più non mi sarebbe male, se poi af e tenuta ad alti iso sono buoni...
Questo, eventualmente, sarà un problema di Nikon, e se il prezzo verrà abbassato tanto meglio per noi.
Io personalmente, non la vedo come te, una macchina fotografica non la giudico per la dimensione del sensore, o almeno non solo, anche perchè tra Dx e FF le differenze sono minime, non dimentichiamo che la moda del momento è quella di correre dietro alle mirrorless, tutti impazziscono per queste, e sono tutte dx, tranne rarissime eccezioni.
Io personalmente, non la vedo come te, una macchina fotografica non la giudico per la dimensione del sensore, o almeno non solo, anche perchè tra Dx e FF le differenze sono minime, non dimentichiamo che la moda del momento è quella di correre dietro alle mirrorless, tutti impazziscono per queste, e sono tutte dx, tranne rarissime eccezioni.
Differenze minime tra DX e FX?ne sei cosi sicuro?
Su D500 purtroppo no, l'ho fatto su D5 e devo dire che è una fantastica implementazione,
rapido senza perdite di tempo...
rapido senza perdite di tempo...
ottima notizia !
sto facendo un pensierino circa la d500 da affiancare alla d800
Messaggio modificato da Evil_Jin il Mar 30 2016, 09:53 AM
Penso sia un'ottima scelta, anch'io penso di scegliere quella strada
Pensa che invece io sto pensando alla malsana idea di dare via la d4 per prendere la d500 per il basket, dove un crop in più non mi sarebbe male, se poi af e tenuta ad alti iso sono buoni...
Infatti io attendo opinioni proprio sulla tenuta ad alti iso, come molti credo
opinione rispettabilissima, mi sento cmq di dissentire
Intendo che per uno come me che le foto le deve stampare, se il corpo macchina è quello della D500, cioè una D5 ma piu compatta, e la qualità del sensore è buona, non c'è tanta differenza, e nessuno verrà a questionarmi che le foto non sono state fatte con una full frame,,,,
anche perchè non se ne accorge nessuno!
Poi tu dissenti pure, ognuno fa il proprio mestiere.
Ad oggi, per chi con la fotografia ci campa, l'unica vera differenza tra Fx e Dx sta nella resa ad alti iso. Se la D500, come mi auguro, sarà in grado di diminuire questo gap avrà fatto bingo.
Ad oggi, per chi con la fotografia ci campa, l'unica vera differenza tra Fx e Dx sta nella resa ad alti iso. Se la D500, come mi auguro, sarà in grado di diminuire questo gap avrà fatto bingo.
direi anche la gamma dinamica ! Sbaglio ? è la prima ed unica cosa che ho notato appena fatto il passaggio dalla d300 alla d800 , le informazioni che teneva nei controluce e il recupero delle ombre... cose prima impensabili ! Solo dopo la resa ad alte sensibilità migliore .
appunto io affiancherei alla d800 che tengo per ritratti, paesaggi... la d500 per fotonaturalistica o sport dove serve più "portata" e velocità autofocus... per la resa alti iso credo si siano fatti bei passi in avanti con la D500 !
Messaggio modificato da Evil_Jin il Mar 30 2016, 02:19 PM
Ci sono samples a risoluzione piena?
direi anche la gamma dinamica ! Sbaglio ? è la prima ed unica cosa che ho notato appena fatto il passaggio dalla d300 alla d800 , le informazioni che teneva nei controluce e il recupero delle ombre... cose prima impensabili ! Solo dopo la resa ad alte sensibilità migliore .
Molto più importante, a mio avviso, imparare ad esporre bene.
Nooooooo, non dovevi dirlo!!!
Esporre beneeee??
Esporre beneeee??
Quando acquisto una fotocamera, dalla reflex alla compatta, deve avere un tasto o una rotella per la compensazione dell'esposizione. Ho scattato troppe bobine di Velvia ...
Molto più importante, a mio avviso, imparare ad esporre bene.
e credo sia pacifico e prima a comporre direi, io però rispondevo al tuo commento sul fatto che che l'unico vantaggio del FF sul formato DX sia solo la resa ad alti iso .
Poi se in un paesaggio ad alto contrasto non vuoi il cielo bianco e non puoi/vuoi usare più esposizioni da sovrapporre, una buona gamma dinamica è utile eccome a prescindere dalla perfetta esposizione.
O no ?
Messaggio modificato da Evil_Jin il Mar 31 2016, 09:09 AM
A me basta che vada bene, ma molto bene, a 100 iso.
Non sono un fanatico degli alti iso, sono stato abituato a scattare sempre con 50 iso dell'analogico e col digitale raramente mi spingo oltre i 100 iso.
cerco di esporre bene, scegliere luce e momento giusti, curo cioè molto lo scatto in macchina, e praticamente non ho bisogno di post produzione, tranne piccolissimi aggiustamenti, lo scatto esce buono da subito, ed è quello che cerco.....
cerco di riprendere quello che i miei occhi vedono, senza cercare di farlo sembrare meglio di quello che è.
Una fotografia molto naturale direi, però capisco che tutta questa tecnologia e tante prestazioni, invoglino a spingere al massimo....daltronde è difficile comprare una Ferrari e poi andare ai 50 all'ora!
Non sono un fanatico degli alti iso, sono stato abituato a scattare sempre con 50 iso dell'analogico e col digitale raramente mi spingo oltre i 100 iso.
cerco di esporre bene, scegliere luce e momento giusti, curo cioè molto lo scatto in macchina, e praticamente non ho bisogno di post produzione, tranne piccolissimi aggiustamenti, lo scatto esce buono da subito, ed è quello che cerco.....
cerco di riprendere quello che i miei occhi vedono, senza cercare di farlo sembrare meglio di quello che è.
Una fotografia molto naturale direi, però capisco che tutta questa tecnologia e tante prestazioni, invoglino a spingere al massimo....daltronde è difficile comprare una Ferrari e poi andare ai 50 all'ora!
Ora dirò una cosa, una provocazione fatta e finita, che a molti farà rizzare i peli sulla nuca.
Ad altri invece farà direttamente girare le scatole.
Parlando di corretta esposizione... se la corretta esposizione (molto importante ovviamente, non dico di no) è il segreto fondamentale, la panacea di tutti i mali diciamo così... visto che un tempo, con la pellicola, si era limitati dal numero di pose del rullino e si era per forza di cose costretti "a saper esporre bene"... col digitale, non basterebbe fare un bel bracketing di 5 scatti da -2EV a +2EV con step di 1EV? L'esposizione corretta, se esiste per quella scena, sarà per forza quella di uno degli scatti fatti... o tra di essi ci sarà sempre uno scatto che sarà molto prossimo all'esposizione corretta.
Direi che come metodo però avrebbe ben poco di scientifico... e molto di meccanico. Giusto?
Ma trovare l'esposizione corretta è un'operazione meccanica... se per esposizione corretta si intende quella che garantisce il risultato che ci si è prefissati (cioè la realizzazione della foto che si ha in mente).
Ma che cosa importa come è stato ottenuto uno scatto, se lo scatto è buono e bello?
Che differenza c'è tra uno scatto "buona la prima"... oppure uno che per essere ottenuto ha richiesto 10 prove "trial and error"?
Alla fine, a parte l'autore, tutti gli altri guarderanno lo scatto migliore... quelli peggiori manco sanno che sono esistiti.
Se col digitale posso permettermi di portare a casa 5 scatti e scartare i 4 peggiori (cosa che anche con la pellicola era fattibile, ma scomodo ed economicamente dispendioso)... perché non dovrei farlo? A chi importerebbe se lo facessi?
E se questa "libertà" di scelta invece di essere determinata dall'aver fatto 5 scatti a esposizioni diverse, fosse dettata dal fatto di poter variare l'esposizione di uno scatto solo di +2 o -2 EV senza che questo penalizzi più di tanto la qualità... che differenza ci sarebbe? Vogliamo esagerare e rispondere "proprio nessuna"?
Quindi... se il progresso della tecnologia dei sensori mi rende "più facile la vita", consentendomi ampi margini di correzione ed intervento, col minimo dell'impegno e dello sforzo meccanico da parte mia... perché dovrei essere così ottuso da non sfruttarlo?
Ad altri invece farà direttamente girare le scatole.
Parlando di corretta esposizione... se la corretta esposizione (molto importante ovviamente, non dico di no) è il segreto fondamentale, la panacea di tutti i mali diciamo così... visto che un tempo, con la pellicola, si era limitati dal numero di pose del rullino e si era per forza di cose costretti "a saper esporre bene"... col digitale, non basterebbe fare un bel bracketing di 5 scatti da -2EV a +2EV con step di 1EV? L'esposizione corretta, se esiste per quella scena, sarà per forza quella di uno degli scatti fatti... o tra di essi ci sarà sempre uno scatto che sarà molto prossimo all'esposizione corretta.
Direi che come metodo però avrebbe ben poco di scientifico... e molto di meccanico. Giusto?
Ma trovare l'esposizione corretta è un'operazione meccanica... se per esposizione corretta si intende quella che garantisce il risultato che ci si è prefissati (cioè la realizzazione della foto che si ha in mente).
Ma che cosa importa come è stato ottenuto uno scatto, se lo scatto è buono e bello?
Che differenza c'è tra uno scatto "buona la prima"... oppure uno che per essere ottenuto ha richiesto 10 prove "trial and error"?
Alla fine, a parte l'autore, tutti gli altri guarderanno lo scatto migliore... quelli peggiori manco sanno che sono esistiti.
Se col digitale posso permettermi di portare a casa 5 scatti e scartare i 4 peggiori (cosa che anche con la pellicola era fattibile, ma scomodo ed economicamente dispendioso)... perché non dovrei farlo? A chi importerebbe se lo facessi?
E se questa "libertà" di scelta invece di essere determinata dall'aver fatto 5 scatti a esposizioni diverse, fosse dettata dal fatto di poter variare l'esposizione di uno scatto solo di +2 o -2 EV senza che questo penalizzi più di tanto la qualità... che differenza ci sarebbe? Vogliamo esagerare e rispondere "proprio nessuna"?
Quindi... se il progresso della tecnologia dei sensori mi rende "più facile la vita", consentendomi ampi margini di correzione ed intervento, col minimo dell'impegno e dello sforzo meccanico da parte mia... perché dovrei essere così ottuso da non sfruttarlo?
A nessuno importe, ovvio, ma importa a me!
e credo sia pacifico e prima a comporre direi, io però rispondevo al tuo commento sul fatto che che l'unico vantaggio del FF sul formato DX sia solo la resa ad alti iso .
Poi se in un paesaggio ad alto contrasto non vuoi il cielo bianco e non puoi/vuoi usare più esposizioni da sovrapporre, una buona gamma dinamica è utile eccome a prescindere dalla perfetta esposizione.
O no ?
Poi se in un paesaggio ad alto contrasto non vuoi il cielo bianco e non puoi/vuoi usare più esposizioni da sovrapporre, una buona gamma dinamica è utile eccome a prescindere dalla perfetta esposizione.
O no ?
Sicuramente.
Ora dirò una cosa, una provocazione fatta e finita, che a molti farà rizzare i peli sulla nuca.
Ad altri invece farà direttamente girare le scatole.
Parlando di corretta esposizione... se la corretta esposizione (molto importante ovviamente, non dico di no) è il segreto fondamentale, la panacea di tutti i mali diciamo così... visto che un tempo, con la pellicola, si era limitati dal numero di pose del rullino e si era per forza di cose costretti "a saper esporre bene"... col digitale, non basterebbe fare un bel bracketing di 5 scatti da -2EV a +2EV con step di 1EV? L'esposizione corretta, se esiste per quella scena, sarà per forza quella di uno degli scatti fatti... o tra di essi ci sarà sempre uno scatto che sarà molto prossimo all'esposizione corretta.
Direi che come metodo però avrebbe ben poco di scientifico... e molto di meccanico. Giusto?
Ma trovare l'esposizione corretta è un'operazione meccanica... se per esposizione corretta si intende quella che garantisce il risultato che ci si è prefissati (cioè la realizzazione della foto che si ha in mente).
Ma che cosa importa come è stato ottenuto uno scatto, se lo scatto è buono e bello?
Che differenza c'è tra uno scatto "buona la prima"... oppure uno che per essere ottenuto ha richiesto 10 prove "trial and error"?
Alla fine, a parte l'autore, tutti gli altri guarderanno lo scatto migliore... quelli peggiori manco sanno che sono esistiti.
Se col digitale posso permettermi di portare a casa 5 scatti e scartare i 4 peggiori (cosa che anche con la pellicola era fattibile, ma scomodo ed economicamente dispendioso)... perché non dovrei farlo? A chi importerebbe se lo facessi?
E se questa "libertà" di scelta invece di essere determinata dall'aver fatto 5 scatti a esposizioni diverse, fosse dettata dal fatto di poter variare l'esposizione di uno scatto solo di +2 o -2 EV senza che questo penalizzi più di tanto la qualità... che differenza ci sarebbe? Vogliamo esagerare e rispondere "proprio nessuna"?
Quindi... se il progresso della tecnologia dei sensori mi rende "più facile la vita", consentendomi ampi margini di correzione ed intervento, col minimo dell'impegno e dello sforzo meccanico da parte mia... perché dovrei essere così ottuso da non sfruttarlo?
Ad altri invece farà direttamente girare le scatole.
Parlando di corretta esposizione... se la corretta esposizione (molto importante ovviamente, non dico di no) è il segreto fondamentale, la panacea di tutti i mali diciamo così... visto che un tempo, con la pellicola, si era limitati dal numero di pose del rullino e si era per forza di cose costretti "a saper esporre bene"... col digitale, non basterebbe fare un bel bracketing di 5 scatti da -2EV a +2EV con step di 1EV? L'esposizione corretta, se esiste per quella scena, sarà per forza quella di uno degli scatti fatti... o tra di essi ci sarà sempre uno scatto che sarà molto prossimo all'esposizione corretta.
Direi che come metodo però avrebbe ben poco di scientifico... e molto di meccanico. Giusto?
Ma trovare l'esposizione corretta è un'operazione meccanica... se per esposizione corretta si intende quella che garantisce il risultato che ci si è prefissati (cioè la realizzazione della foto che si ha in mente).
Ma che cosa importa come è stato ottenuto uno scatto, se lo scatto è buono e bello?
Che differenza c'è tra uno scatto "buona la prima"... oppure uno che per essere ottenuto ha richiesto 10 prove "trial and error"?
Alla fine, a parte l'autore, tutti gli altri guarderanno lo scatto migliore... quelli peggiori manco sanno che sono esistiti.
Se col digitale posso permettermi di portare a casa 5 scatti e scartare i 4 peggiori (cosa che anche con la pellicola era fattibile, ma scomodo ed economicamente dispendioso)... perché non dovrei farlo? A chi importerebbe se lo facessi?
E se questa "libertà" di scelta invece di essere determinata dall'aver fatto 5 scatti a esposizioni diverse, fosse dettata dal fatto di poter variare l'esposizione di uno scatto solo di +2 o -2 EV senza che questo penalizzi più di tanto la qualità... che differenza ci sarebbe? Vogliamo esagerare e rispondere "proprio nessuna"?
Quindi... se il progresso della tecnologia dei sensori mi rende "più facile la vita", consentendomi ampi margini di correzione ed intervento, col minimo dell'impegno e dello sforzo meccanico da parte mia... perché dovrei essere così ottuso da non sfruttarlo?
Il progresso della tecnologia in certi campi e in particolare quello fotografico rende "la vita più facile" a chi è carente di nozioni e tecnica di fotografia i quali sono felici di usare tutti gli automatismi offerti dalle fotocamere di ultima generazione e portare a casa lo scattino forse "buono". Vorrei vedere però se a tutte queste persone gli mettessimo in mano una macchina a pellicola tipo hasselblad o zenza bronica formato 6x6 senza esposimetro, monitor disponendo di un solo scatto e vedere da dove incominiciano per fotografare una scena contrastata con valori di +2 a -2 EV , senza sapere neanche cosa vogliono estrapolare da quello scenario.Io la vedo dura per loro.
Con questo voglio dire che con le nostre macchine super tecnologiche fotografare usandole in manuale scegliendo tempi e diaframmi appropriati, ragionando e applicando le varie tecniche di esposizione e principi di composizione,conoscendo qualità e quantità della luce,avendo le idee chiare su cosa mettere in evidenza per attirare l'attenzione di chi osserva la foto ed esporre di conseguenza ci rende, a mio parere, più soddisfatti, appagati e felici.
Ma che cosa importa come è stato ottenuto uno scatto, se lo scatto è buono e bello?
Che differenza c'è tra uno scatto "buona la prima"... oppure uno che per essere ottenuto ha richiesto 10 prove "trial and error"?
Che differenza c'è tra uno scatto "buona la prima"... oppure uno che per essere ottenuto ha richiesto 10 prove "trial and error"?
La differenza tra saper fotografare, ovvero avere la piena consapevolezza di ciò che si sta facendo, e procedere per tentativi, ovvero essere dei praticoni dello scatto. Scusa la brutalità.
Aggiungo. Sempre più spesso vedo eseguire raffiche di scatti a soggetti immobili, anche tra i professionisti. Se si tornasse ad una fotografia più ragionata,oltre ad esaltare il lato artistico di ciò che si sta facendo (la fotografia non è un'arte?), si potrebbe, per dirne una, risparmiare l'usura delle macchine e dei sensori, la prima cosa che mi viene in mente ma ovviamente non la più importante.
Messaggio modificato da em@ il Mar 31 2016, 08:04 PM
Il saper esporre correttamente al solo scopo di appagare se stessi (cioè per dirsi "sono bravo ad esporre e adesso lo so"), potrebbe benissimo definirsi una sorta di onanismo (termine usato impropriamente).
La mia provocazione era appunto una provocazione, e come tale serve proprio a provocare reazioni.
Infatti proseguirò nel discorso.
Facciamo un esempio.
Voi vedete una foto... una bella foto... che vi attrae, vi stimola, che vi lancia un messaggio, che vi fa pensare, che forse è addirittura una foto con un significato... e che oltre ad essere bella come foto è anche tecnicamente pregevole, in apparenza.
Per caso vi soffermate a chiedervi se l'autore l'avrà ottenuta con un solo scatto o meno?
Se avrà fatto elaborazioni (alcune si vedono subito, altre però no)?
Vi chiedete se "avrà scattato in rav o in geipég?"
Vi ponete forse il dubbio del fatto che una foto non possa essere artisticamente valida se non è anche tecnicamente altrettanto valida?
Se non vi dicono esattamente "gli exif" di una foto e se non vedete il contatore di scatti prima e dopo lo scatto in questione (per sincerarvi che l'autore non abbia, appunto, fatto 10 prove prima e 10 dopo)... per caso smettete di considerare quella foto come l'opera d'arte che era all'inizio e iniziate a considerarla un "trucco della peggior fattura"?
Se la risposta è "Sì"... allora a voi non importa della fotografia.
La mia provocazione era appunto una provocazione, e come tale serve proprio a provocare reazioni.
Infatti proseguirò nel discorso.
Facciamo un esempio.
Voi vedete una foto... una bella foto... che vi attrae, vi stimola, che vi lancia un messaggio, che vi fa pensare, che forse è addirittura una foto con un significato... e che oltre ad essere bella come foto è anche tecnicamente pregevole, in apparenza.
Per caso vi soffermate a chiedervi se l'autore l'avrà ottenuta con un solo scatto o meno?
Se avrà fatto elaborazioni (alcune si vedono subito, altre però no)?
Vi chiedete se "avrà scattato in rav o in geipég?"
Vi ponete forse il dubbio del fatto che una foto non possa essere artisticamente valida se non è anche tecnicamente altrettanto valida?
Se non vi dicono esattamente "gli exif" di una foto e se non vedete il contatore di scatti prima e dopo lo scatto in questione (per sincerarvi che l'autore non abbia, appunto, fatto 10 prove prima e 10 dopo)... per caso smettete di considerare quella foto come l'opera d'arte che era all'inizio e iniziate a considerarla un "trucco della peggior fattura"?
Se la risposta è "Sì"... allora a voi non importa della fotografia.
Il saper esporre correttamente al solo scopo di appagare se stessi (cioè per dirsi "sono bravo ad esporre e adesso lo so"), potrebbe benissimo definirsi una sorta di onanismo (termine usato impropriamente).
La mia provocazione era appunto una provocazione, e come tale serve proprio a provocare reazioni.
Infatti proseguirò nel discorso.
Facciamo un esempio.
Voi vedete una foto... una bella foto... che vi attrae, vi stimola, che vi lancia un messaggio, che vi fa pensare, che forse è addirittura una foto con un significato... e che oltre ad essere bella come foto è anche tecnicamente pregevole, in apparenza.
Per caso vi soffermate a chiedervi se l'autore l'avrà ottenuta con un solo scatto o meno?
Se avrà fatto elaborazioni (alcune si vedono subito, altre però no)?
Vi chiedete se "avrà scattato in rav o in geipég?"
Vi ponete forse il dubbio del fatto che una foto non possa essere artisticamente valida se non è anche tecnicamente altrettanto valida?
Se non vi dicono esattamente "gli exif" di una foto e se non vedete il contatore di scatti prima e dopo lo scatto in questione (per sincerarvi che l'autore non abbia, appunto, fatto 10 prove prima e 10 dopo)... per caso smettete di considerare quella foto come l'opera d'arte che era all'inizio e iniziate a considerarla un "trucco della peggior fattura"?
Se la risposta è "Sì"... allora a voi non importa della fotografia.
La mia provocazione era appunto una provocazione, e come tale serve proprio a provocare reazioni.
Infatti proseguirò nel discorso.
Facciamo un esempio.
Voi vedete una foto... una bella foto... che vi attrae, vi stimola, che vi lancia un messaggio, che vi fa pensare, che forse è addirittura una foto con un significato... e che oltre ad essere bella come foto è anche tecnicamente pregevole, in apparenza.
Per caso vi soffermate a chiedervi se l'autore l'avrà ottenuta con un solo scatto o meno?
Se avrà fatto elaborazioni (alcune si vedono subito, altre però no)?
Vi chiedete se "avrà scattato in rav o in geipég?"
Vi ponete forse il dubbio del fatto che una foto non possa essere artisticamente valida se non è anche tecnicamente altrettanto valida?
Se non vi dicono esattamente "gli exif" di una foto e se non vedete il contatore di scatti prima e dopo lo scatto in questione (per sincerarvi che l'autore non abbia, appunto, fatto 10 prove prima e 10 dopo)... per caso smettete di considerare quella foto come l'opera d'arte che era all'inizio e iniziate a considerarla un "trucco della peggior fattura"?
Se la risposta è "Sì"... allora a voi non importa della fotografia.
Però.....guarda caso, è molto difficile trovare una foto come quella da te descritta, fatta alla "speriamo che mi vada bene"
Perchè se una foto fa pensare, è perchè chi l'ha scattata ha pensato, e molto probabilmente conosceva come trasformare il proprio pensiero in un immagine.
Che nessuno vada a guardare i dati di scatto è vero, questo non interessa a nessuno, ma ottenere una foto cosi affidandosi al caso, alla raffica, cioè alla an dò coio coio....mmmmm lassa perdere.
Messaggio modificato da R9positivo il Mar 31 2016, 09:37 PM