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Pdc Nei Diversi Formati Dei Sensori.
Cosa succede realmente?
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vz77
Messaggio: #76
QUOTE(MacMickey @ Jul 13 2017, 06:44 PM) *
Il discorso CdC è legato inscindibilmente alla stampa di immagini ottenute da supporti di diversa dimensione ingranditi fino ad ottenere la medesima diagonale. Può piacere o no, sembrare utile o meno, ma non l'ho scritto io...

Wikipedia
"Assumendo il valore di 0,2 millimetri, come riferimento del diametro massimo accettabile del CdC (Cerchio di Confusione) per il fotogramma 8x10", si possono poi derivare i rispettivi valori per ogni altro formato pellicola/sensore, considerando il rapporto delle diagonali: siccome il fotogramma del formato Leica 24x36 mm ad esempio dovrà essere ingrandito 7,5 volte per equivalere il formato 8x10" usato come riferimento, il circolo di confusione dovrà essere calcolato come 0,2 mm / 7,5x = 0,027 mm (circa)."
Ne ha tanto. Sia a livello teorico che pratico sul campo, nella fotografia vera fatta di foto e inquadrature al posto di formule e teorie.


ah. capisco. sarà una di quelle cose che non imparerò mai. è talmente complessa che la pagina che citi manco la spiega. magari proverò con quella in inglese, sembra un attimo più completa. o qualche tomo specifico.
scherzi a parte, se fosse utile anche all'ultimo dei mohicani, qualche bella app che ti permette di fare questi calcoli ci sarebbe. per me che ho solo fx quando comprerò una dx dovrò assolutamente poter confrontare le varie pdc.. :S di solito a livello pratico la pdc la uso solo per controllare se mi piace sul display la foto sennò apro o chiudo. se faccio paesaggi faccio 3 scatti di prova. tanto alla fine se non devo fare altre cose assemblo i tre.
sarogriso
Messaggio: #77
QUOTE(giulysabry @ Jul 13 2017, 08:04 PM) *
Cioè,se ridimensioni lo scatto per il web ti cambia la profondità di campo o vedi tutto esattamente a fuoco come la foto alla massima risoluzione?Un salutone wink.gif

Giuliano


Fino a questo punto io non ho fatto nessuna precisazione, anzi no una l'ho fatta dicendo che questa discussione è un continuo ripetersi di pareri contrastanti oltre che ricca di esempi solo parlati e tutti ben forniti di varianti buone per arrivare tranquillamente alla decima pagina ma forse anche oltre avendo sempre lo stesso risultato, zero esempi visivi inconfutabili cool.gif
orco
Messaggio: #78
QUOTE(MacMickey @ Jul 13 2017, 06:44 PM) *
Il discorso CdC è legato inscindibilmente alla stampa di immagini ottenute da supporti di diversa dimensione ingranditi fino ad ottenere la medesima diagonale. Può piacere o no, sembrare utile o meno, ma non l'ho scritto io...

Wikipedia
"Assumendo il valore di 0,2 millimetri, come riferimento del diametro massimo accettabile del CdC (Cerchio di Confusione) per il fotogramma 8x10", si possono poi derivare i rispettivi valori per ogni altro formato pellicola/sensore, considerando il rapporto delle diagonali: siccome il fotogramma del formato Leica 24x36 mm ad esempio dovrà essere ingrandito 7,5 volte per equivalere il formato 8x10" usato come riferimento, il circolo di confusione dovrà essere calcolato come 0,2 mm / 7,5x = 0,027 mm (circa)."
Ne ha tanto. Sia a livello teorico che pratico sul campo, nella fotografia vera fatta di foto e inquadrature al posto di formule e teorie.

Io ho capito che hai capito, ma non usare Wikipedia per dimostrarlo. Nella pagina che citi c'è scritta un'eresia grossa quanto una casa, già nella prima riga e devo ancora leggere il resto!! Non oso immaginare cosa ci sia scritto sulla pagina inglese, visto l'interpretazione che ne è stata data in questo thread!!! Il problema nella determinazione della PdC non è nel definire un "diametro massimo accettabile", ma di stabilire convenzionalmente un diametro di riferimento che il nostro occhio è in grado, "mediamente", di distinguere come cerchio e non come punto; quello sarà il CoC "limite", al disotto del quale sono tutti "punti" e al di sopre del quale sono tutti "cerchi"; il "mediamente" è d'obbligo, perchè ci saranno comunque alcuni occhi in grado di distinguere come cerchi diametri inferiori a quello limite e altri occhi che riusciranno a vedere diametri maggiori di quello limite ancora come punti. E non è neanche vero che il CdC sia indissolubilmente legato alla stampa, perchè è semplicemente il comportamento della luce che attraversa una lente e viene diffratta in modo da colpire un qualsiasi dispositivo in grado di catturare immagini restando "impressionato", quindi è valido per la carta, quando stampi, ma è anche valido per una pellicola, quando scatti in analogico, come per il digitale!! Sganciatevi dal concetto assurdo, come ho letto, che sia legato solo al mondo dell'analogico o della stampa, perchè è un concetto di ottica geometrica, punto!! E' complesso da capire e ancora di più da spiegare, anche perchè, per essere definito quantitativamente ha bisogno dell'assunzione di una convenzione, la quale non è universalmente definita, ancora, lo è solo qualitativamente. wink.gif

Adriano
orco
Messaggio: #79
QUOTE(rolubich @ Jul 13 2017, 05:19 PM) *
Fino a quando non si fissa cosa si intende confrontare non ci può essere una risposta univoca.
Secondo me ha senso confrontare su stampa due immagini identiche fatte con FX e DX; se le foto devono essere identiche devono essere scattate alla stessa distanza (per avere la stessa prospettiva) e devono inquadrare lo stresso campo.
Per ottenere ciò bisogna che la focale dell'obiettivo su FX sia 1.5 volte più lunga rispetto a quella usata su DX. Con queste ipotesi e scattando con lo stesso diaframma la PdC della foto fatta con DX sarà circa 1.5 volte quella della foto fatta con DX; basta usare un qualsiasi calcolatore per verificarlo (bisogna però impostare il CoC per DX 1.5 volte più piccolo rispetto a quello per FX in quanto l'immagine viene ingrandita 1.5 volte di più per ottenere la stessa stampa).

Giusto, ma lascia stare il discorso stampa. Indica semplicemente che 1.5 è il rapporto tra i due formati, perchè è quello che conta, più del discorso stampa e forse diventa anche più semplice da capire!! wink.gif
QUOTE
Per ottenere la stessa PdC (e quindi anche lo stesso sfocato) con DX bisogna usare un diaframma più aperto (che equivale ad un valore f 1.41 volte più piccolo che è quasi uguale al fattore 1.5).

Mi sembra un po' troppo. In realtà la differenza in PdC tra DX e FX è di 1 f/stop. Se scatti con un 35mm su FX a f/5.6 e il soggetto a 5m hai 13.1m di PdC totale; con un DX scatti a 24mm e hai 13.2m di PdC totale.

QUOTE
Per tornare alla domanda iniziale sul perché succede questo, secondo me si può vederla in questo modo un po' semplificato:

- per la determinazione della PdC intervengono nella formula il valore del diaframma f, la distanza di ripresa, la focale ed il CoC
- tutti i parametri sono uguali tranne la focale, è la focale (e di conseguenza il diametro effettivo dell'apertura come diceva Elio) quindi determinante per il confronto della PdC
- la focale usata con FX è più lunga e quindi, a parità degli altri parametri, determina una PdC minore

Deriva tutto dalla formula per il calcolo della PdC.

Se parli della differenza tra formati, non è così. Cambia la focale (equivalente) e anche il CoC. wink.gif

QUOTE(sarogriso @ Jul 13 2017, 11:41 PM) *
Fino a questo punto io non ho fatto nessuna precisazione, anzi no una l'ho fatta dicendo che questa discussione è un continuo ripetersi di pareri contrastanti oltre che ricca di esempi solo parlati e tutti ben forniti di varianti buone per arrivare tranquillamente alla decima pagina ma forse anche oltre avendo sempre lo stesso risultato, zero esempi visivi inconfutabili cool.gif

Hai ragione Saro, ma per gli esempi pratici ci vuole tempo, perchè se vuoi che siano esempi, devono essere fatti con criterio. Ci resta la teoria, ma magari nel fine settimana qualche prova si riesce a fare!! wink.gif
giulysabry
Messaggio: #80
QUOTE(orco @ Jul 14 2017, 09:45 PM) *
Giusto, ma lascia stare il discorso stampa. Indica semplicemente che 1.5 è il rapporto tra i due formati, perchè è quello che conta, più del discorso stampa e forse diventa anche più semplice da capire!! wink.gif

Mi sembra un po' troppo. In realtà la differenza in PdC tra DX e FX è di 1 f/stop. Se scatti con un 35mm su FX a f/5.6 e il soggetto a 5m hai 13.1m di PdC totale; con un DX scatti a 24mm e hai 13.2m di PdC totale.
Se parli della differenza tra formati, non è così. Cambia la focale (equivalente) e anche il CoC. wink.gif
Hai ragione Saro, ma per gli esempi pratici ci vuole tempo, perchè se vuoi che siano esempi, devono essere fatti con criterio. Ci resta la teoria, ma magari nel fine settimana qualche prova si riesce a fare!! wink.gif
guru.gif
giovanni949
Messaggio: #81
QUOTE(orco @ Jul 14 2017, 09:16 PM) *
Sganciatevi dal concetto assurdo, come ho letto, che sia legato solo al mondo dell'analogico o della stampa, perchè è un concetto di ottica geometrica, punto!! E' complesso da capire e ancora di più da spiegare, anche perchè, per essere definito quantitativamente ha bisogno dell'assunzione di una convenzione, la quale non è universalmente definita, ancora, lo è solo qualitativamente. wink.gif

Adriano

Fiat lux, credo proprio che ci siamo. Non confondiamo l'ottica, che è una scienza esatta (o quasi), con l'impressione che può trasmettere una immagine. L'ottica, nel senso della scienza che studia la propagazione della luce, riguarda il modo in cui i "raggi" di luce vengono deviati nell'attraversamento dei corpi traslucidi e questo ha nulla a che fare con quello che abbiamo predisposto a valle per intercettarli, sia esso un sensore fx o dx o una velvia o un semplice muro bianco. Per ogni oggetto posto davanti all'obiettivo potremo definire un piano focale sul quale ogni punto dell'oggetto "sembrerà" definito perchè a fuoco. Tutti gli oggetti posti a differente distanza, davanti o dietro, appariranno diversamente sfocati cioè ogni punto che li descrive non sarà più rappresentato da un punto ma da un cerchio più o meno "confuso". La PdC potremo definirla quando avremo deciso qual è il diametro del cerchio che non è più definibile come punto, si perchè alla fine anche un punto è un cerchio di confusione di diametro nullo. Se maturiamo questo concetto tutto il resto verrà da se.
Ottimo lavoro Adriano !
rolubich
Messaggio: #82
QUOTE(orco @ Jul 14 2017, 09:45 PM) *
Giusto, ma lascia stare il discorso stampa. Indica semplicemente che 1.5 è il rapporto tra i due formati, perchè è quello che conta, più del discorso stampa e forse diventa anche più semplice da capire!! wink.gif


La stampa è uno delle possibilità di confrontare le immagini, non è l'unica.

QUOTE(orco @ Jul 14 2017, 09:45 PM) *
Mi sembra un po' troppo. In realtà la differenza in PdC tra DX e FX è di 1 f/stop. Se scatti con un 35mm su FX a f/5.6 e il soggetto a 5m hai 13.1m di PdC totale; con un DX scatti a 24mm e hai 13.2m di PdC totale.


Leggi bene quello che ho scritto: "bisogna usare un diaframma più aperto"; nel senso di 1 diaframma, cioè passare sa f/5.6 a f/4 per esempio. Il rapporto numerico fra due diaframmi distanti uno stop è 1.41, cioè molto simile a f/1.5, per questo dire che bisogna aprire di uno stop è una buona approssimazione.

QUOTE(orco @ Jul 14 2017, 09:45 PM) *
Se parli della differenza tra formati, non è così. Cambia la focale (equivalente) e anche il CoC. wink.gif


Parlavo del perché succede che su FX la PdC è minore con riferimento al mio esempio. Cambia la focale effettiva, non quella equivalente.
rolubich
Messaggio: #83
QUOTE(orco @ Jul 14 2017, 09:16 PM) *
..... ma di stabilire convenzionalmente un diametro di riferimento che il nostro occhio è in grado, "mediamente", di distinguere come cerchio e non come punto; quello sarà il CoC "limite", al disotto del quale sono tutti "punti" e al di sopre del quale sono tutti "cerchi......


Anche se tutti noi avessimo la vista identica non si potrebbe stabilire convenzionalmente un diametro di riferimento che il nostro occhio è in grado di distinguere come cerchio e non come punto, e quindi non può esistere un CoC limite; semplicemente perché dipende dalla distanza, a che distanza lo misureresti questo diametro di riferimento?

Esiste un angolo minimo fra due oggetti che il nostro occhio può distinguere, che non dipende dalla distanza e quindi può essere, al netto delle differenze di vista, universale.
Dato questo angolo e fissata la distanza di visione si ricava il CoC di cui abbiamo bisogno sull'immagine che stiamo guardando (stampa, monitor o proiezione che sia), noto questo possiamo ricavare quello che ci serve sul supporto che viene impresso (sensore o pellicola che sia) con una semplice proporzione fra le dimensioni del supporto e quello dell'immagine che osserviamo.
Per definire il CoC necessario per raggiungere un certo risultato si deve considerare la distanza di visione, la dimensione dell'immagine e la dimensione del supporto, ed il CoC può variare di molto al variare di queste grandezze, altro che CoC limite o convenzionale.

riccardobucchino.com
Messaggio: #84
QUOTE(riccardobucchino.com @ Jul 5 2017, 01:15 PM) *
In realtà la pdc è influenzata esclusivamente da focale, distanza e apertura del diaframma.
Si dice che il formato del sensore influisce sulla PDC perché un area a fuoco che su DX occupa ipotizziamo il 50% del fotogramma su FX con la stessa focale occupa una zona di fotogramma minore e quindi c'è più area sfocata perché si inquadra più spazio (maggiore angolo di campo). Se tu scatti non so a 50mm con una DX e poi rifati la stessa foto identica con una FX la zona a fuoco sembrerà più piccola perché inquadri un campo maggiore, se poi ritagli in formato DX la foto viene identica a quella fatta con la DX.
Allora perché si dice che il sensore influenza la PDC? Beh perchè per fare la stessa foto identica come inquadratura che faresti con un 50 su dx devi usare un 75 su fx e siccome la focale influenza la pdc ne consegue che in fx hai meno pdc, ma non perché è più grande il sensore ma piuttosto perché ti "costringe" ad usare focali più lunghe.


Ovviamente tutta questa discussione va avanti perché questa mia risposta (la prima) era troppo semplice giusto?
orco
Messaggio: #85
QUOTE(rolubich @ Jul 15 2017, 12:34 AM) *
Anche se tutti noi avessimo la vista identica non si potrebbe stabilire convenzionalmente un diametro di riferimento che il nostro occhio è in grado di distinguere come cerchio e non come punto, e quindi non può esistere un CoC limite; semplicemente perché dipende dalla distanza, a che distanza lo misureresti questo diametro di riferimento?

Esiste un angolo minimo fra due oggetti che il nostro occhio può distinguere, che non dipende dalla distanza e quindi può essere, al netto delle differenze di vista, universale.
Dato questo angolo e fissata la distanza di visione si ricava il CoC di cui abbiamo bisogno sull'immagine che stiamo guardando (stampa, monitor o proiezione che sia), noto questo possiamo ricavare quello che ci serve sul supporto che viene impresso (sensore o pellicola che sia) con una semplice proporzione fra le dimensioni del supporto e quello dell'immagine che osserviamo.
Per definire il CoC necessario per raggiungere un certo risultato si deve considerare la distanza di visione, la dimensione dell'immagine e la dimensione del supporto, ed il CoC può variare di molto al variare di queste grandezze, altro che CoC limite o convenzionale.

Perchè no? Lo hanno fatto!! Il riferimento è una stampa 20x25 osservata ad una distanza pari alla sua diagonale, ovvero 32cm, quello è lo standard ed è perfettamente riproducibile su formati diversi. In base agli ingrandimenti applicabili per ottenere diversi formati si può calcolare il relativo CoC. Il problema sta nel fatto che con quello standard non è stata definita univocamente una approssimazione, quindi c'è chi dice che i diametri minimi sono 0.25mm e chi approssima in altro modo, quindi i relativi CoC riportati vengono di valori diversi, inoltre non tutti hanno come limite minimo 0.25mm e non tutti arrivano fino a quel limite minimo. Come sai sicuramente i valori comunemente considerati per i formati FF e DX sono 0.03 e 0.02, ma alcuni produttori adottano 0.019 per APS-C e 0.027 per il FF; ecco, queste sono sottigliezze. wink.gif

QUOTE(rolubich @ Jul 15 2017, 12:03 AM) *
La stampa è uno delle possibilità di confrontare le immagini, non è l'unica.

biggrin.gif Pollice.gif
QUOTE
Leggi bene quello che ho scritto: "bisogna usare un diaframma più aperto"; nel senso di 1 diaframma, cioè passare sa f/5.6 a f/4 per esempio. Il rapporto numerico fra due diaframmi distanti uno stop è 1.41, cioè molto simile a f/1.5, per questo dire che bisogna aprire di uno stop è una buona approssimazione.

Giusto, pardon, ho letto male io!
QUOTE
Parlavo del perché succede che su FX la PdC è minore con riferimento al mio esempio. Cambia la focale effettiva, non quella equivalente.

Pollice.gif
rolubich
Messaggio: #86
QUOTE(orco @ Jul 15 2017, 01:02 AM) *
Perchè no? Lo hanno fatto!! Il riferimento è una stampa 20x25 osservata ad una distanza pari alla sua diagonale, ovvero 32cm, quello è lo standard ed è perfettamente riproducibile su formati diversi. In base agli ingrandimenti applicabili per ottenere diversi formati si può calcolare il relativo CoC. Il problema sta nel fatto che con quello standard non è stata definita univocamente una approssimazione, quindi c'è chi dice che i diametri minimi sono 0.25mm e chi approssima in altro modo, quindi i relativi CoC riportati vengono di valori diversi, inoltre non tutti hanno come limite minimo 0.25mm e non tutti arrivano fino a quel limite minimo. Come sai sicuramente i valori comunemente considerati per i formati FF e DX sono 0.03 e 0.02, ma alcuni produttori adottano 0.019 per APS-C e 0.027 per il FF; ecco, queste sono sottigliezze. wink.gif


Va bene, ma quei valori derivano dall'assunzione di vedere una foto alla distanza pari alla sua diagonale, è un rapporto di visione naturale e spontaneo me è pur sempre un'assunzione che fa perdere un bel po' di universalità a quei valori del CoC che comunque rimangono un buon riferimento.
Se per esempio guardi una foto fatta con un sensore denso al monitor al 100% devi almeno dimezzarli.

Comunque ci siamo capiti.

 
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