Salve a tutti,
ho da un paio di anni una fotocamera nikon d7100 con cui mi trovo benissimo, scattando sempre in raw, adeguando l'immagine con lightroom e infine salvandola in adobe rgb dopo averla elaborata un pochetto.
Ho acquistato qualche giorno fa una stampante entry level canon, la d7550 in esacromia e stampa in modo abbastanza gradevole. Tuttavia c'è una leggera differenza in termini di colore, tra ciò che visualizzo sul monitor e ciò che esce in stampa.
Considerando che ho studiato la questione della profilazione del monitor e della stampante, a meno che non si acquistano strumenti per profilare abbastanza costosi dall'ordine di diverse svariate di centinaia d'euro è impossibile farla, ho letto in giro che sarebbe possibile(o quanto meno avvicinarsi) a una sorta di profilazione stampante, agendo sulle curve di photoshop(emulando quindi una sorta di profilazione, anzichè utilizzare la regolazione colore nel driver della stampante, che come sappiamo opera in modo lineare la regolazione dei colori), e successivamente salvare tale profilo/impostazione per tutte le successive stampe.
Secondo voi ciò può avere un senso per migliorare la situazione attuale e cercare di tamponare/raggiungere un buon livello di stampa, o l'unica alternativa è profilare tramite strumenti esterni?
ho da un paio di anni una fotocamera nikon d7100 con cui mi trovo benissimo, scattando sempre in raw, adeguando l'immagine con lightroom e infine salvandola in adobe rgb dopo averla elaborata un pochetto.
Ho acquistato qualche giorno fa una stampante entry level canon, la d7550 in esacromia e stampa in modo abbastanza gradevole. Tuttavia c'è una leggera differenza in termini di colore, tra ciò che visualizzo sul monitor e ciò che esce in stampa.
Considerando che ho studiato la questione della profilazione del monitor e della stampante, a meno che non si acquistano strumenti per profilare abbastanza costosi dall'ordine di diverse svariate di centinaia d'euro è impossibile farla, ho letto in giro che sarebbe possibile(o quanto meno avvicinarsi) a una sorta di profilazione stampante, agendo sulle curve di photoshop(emulando quindi una sorta di profilazione, anzichè utilizzare la regolazione colore nel driver della stampante, che come sappiamo opera in modo lineare la regolazione dei colori), e successivamente salvare tale profilo/impostazione per tutte le successive stampe.
Secondo voi ciò può avere un senso per migliorare la situazione attuale e cercare di tamponare/raggiungere un buon livello di stampa, o l'unica alternativa è profilare tramite strumenti esterni?
Profilare una stampante non pro mi è risultato impossibile, ho provato molti modelli di stampanti, con vari tipi di inchiostri e carte ma i risultati sono sempre stati inferiori alle aspettative. Solo con stampanti professionali i risultati sono eccellenti.
Lo strumento di profilazione è lo Spyder 3 Print di Datacolor. Mi permetto farti notare, come certamente saprai, che il profilo che ottieni con lo strumento è utilizzabile solo con il supporto (carta), inchiostri, stampante utilizzati, per cui è necessario creare un profilo per ogni variante.
Molto importante è la creazione di una chart di prova e la tavola cromatica dei campioni che può essere con 255 su un foglio A4 o 729 sia su una come su tre pagine sempre in A4.
Come potrai notare lo spreco sia di inchiostri sia di carta ma specialmente di tempo è notevole.
A te le conclusioni.
Lo strumento di profilazione è lo Spyder 3 Print di Datacolor. Mi permetto farti notare, come certamente saprai, che il profilo che ottieni con lo strumento è utilizzabile solo con il supporto (carta), inchiostri, stampante utilizzati, per cui è necessario creare un profilo per ogni variante.
Molto importante è la creazione di una chart di prova e la tavola cromatica dei campioni che può essere con 255 su un foglio A4 o 729 sia su una come su tre pagine sempre in A4.
Come potrai notare lo spreco sia di inchiostri sia di carta ma specialmente di tempo è notevole.
A te le conclusioni.
Lo spreco di inchiostro e carta non è un problema, se l'esito finale è la soddisfazione delle proprie stampe.
Tuttavia, acquistare uno strumentino di circa 400 euro per una stampante che ne costa 130, non so se è molto "in linea"... per questo chiedevo se esisteva qualche metodo alternativo(anche se non preciso come la profilazione con colorimetro o spettrometro).
Grazie comunque per la risposta.
Tuttavia, acquistare uno strumentino di circa 400 euro per una stampante che ne costa 130, non so se è molto "in linea"... per questo chiedevo se esisteva qualche metodo alternativo(anche se non preciso come la profilazione con colorimetro o spettrometro).
Grazie comunque per la risposta.
A differenza della caratterizzazione dei monitor e della creazione di una compensazione sulla LUT della scheda video o del monitor stesso, la stampante non consente di adattarsi ad una resa ottimale. L'unica cosa che si può fare è creare un profilo colore che descriva la stampante con un certo tipo di carta e di inchiostro/pigmento. Solo i sistemi tipografici oppure certe stampanti professionali hanno sistemi di taratura interna che le rendono rispondenti a standard specifici.
Quindi, in pratica, anche avendo un profilo colore carta si deve poi operare manualmente sul software per compensare ciò che in stampa si perde (quello che chiamate erroneamente "proliferazione tramite curve"). Considerate che comunque il ritocco a video andrebbe anche eseguito in una modalità CMYK che non è corrispondente al dithering usato nelle stampanti a getto d'inchiostro.
Il punto è che l'errore che fanno quasi tutti è confrontare monitor e stampa. Per valutare la stampa si deve usare un'illuminante specifico (D50 tipicamente) e una visione unilaterale. I colori RGB dei monitor retroilluminati sono percepiti differentemente da quelli percepiti in luce incidente osservando la stampa su un tavolo di prova.
Questo per dire che la cosa migliore a livello amatoriale è scegliere carta e stampante di qualità, usare una impostazione di stampa per quel tipo di carta, evitare correzioni del driver. Alcuni stampano usando profili carta direttamente via software e disattivano l'applicazione del profilo di default della stampante, ma comunque i risultati possono variare da immagine ad immagine e dipende dalla qualità di tali profili (anche usando uno spettrometro non è facilissimo ottenere un buon profilo carta).
Naturalmente omettiamo il fatto che il monitor stesso potrebbe essere profilato e calibrato ma non avere una gran resa in se.
Massimo
Messaggio modificato da manovi il Nov 7 2015, 12:49 PM
Quindi, in pratica, anche avendo un profilo colore carta si deve poi operare manualmente sul software per compensare ciò che in stampa si perde (quello che chiamate erroneamente "proliferazione tramite curve"). Considerate che comunque il ritocco a video andrebbe anche eseguito in una modalità CMYK che non è corrispondente al dithering usato nelle stampanti a getto d'inchiostro.
Il punto è che l'errore che fanno quasi tutti è confrontare monitor e stampa. Per valutare la stampa si deve usare un'illuminante specifico (D50 tipicamente) e una visione unilaterale. I colori RGB dei monitor retroilluminati sono percepiti differentemente da quelli percepiti in luce incidente osservando la stampa su un tavolo di prova.
Questo per dire che la cosa migliore a livello amatoriale è scegliere carta e stampante di qualità, usare una impostazione di stampa per quel tipo di carta, evitare correzioni del driver. Alcuni stampano usando profili carta direttamente via software e disattivano l'applicazione del profilo di default della stampante, ma comunque i risultati possono variare da immagine ad immagine e dipende dalla qualità di tali profili (anche usando uno spettrometro non è facilissimo ottenere un buon profilo carta).
Naturalmente omettiamo il fatto che il monitor stesso potrebbe essere profilato e calibrato ma non avere una gran resa in se.
Massimo
Messaggio modificato da manovi il Nov 7 2015, 12:49 PM
