@Filippo
documentazione e test da 'sballo' nel senso di completi e molto interessanti ed esaustivi
@rolubich
avrei apprezzato una indicazione dei luoghi dello scatto
documentazione e test da 'sballo' nel senso di completi e molto interessanti ed esaustivi
@rolubich
avrei apprezzato una indicazione dei luoghi dello scatto
QUOTE
Questi 55 saranno dei macro sempre allo stato dell'arte quando la D800 sarà un vecchio dinosauro risalente agli albori dell'era digitale...
sono pienamente daccordo - storia che si ripete ciclicamente ad ogni nuova uscita.
Filippo una faticaccia !!! che lavorone. (ma son sicuro che ti diverti ...).
Benvenuto Damiano!
Molto bella la tua foto. Complimenti! B/N perfetto!
Complimenti anche per il corredino niente male. Ti sei scremato le migliori, da buon intenditore!
In bocca al lupo per il 180, altra perla Nikon.
Filippo.
Molto bella la tua foto. Complimenti! B/N perfetto!
Complimenti anche per il corredino niente male. Ti sei scremato le migliori, da buon intenditore!
In bocca al lupo per il 180, altra perla Nikon.
Filippo.
Grazie Filippo
...per il benvenuto e l'apprezzamento ma soprattutto per questa esaustiva comparazione dei 55 micro. Avevo provato il 3.5 e mi era piaciuto ma in sostanza ho preferito il fratellino piu' luminoso proprio per la luminosita' e perche' non avevo rilevato la "in altri lidi paventata" superiorita' risolutiva del 3.5...
La resa complessiva del micro 55 ed il fatto di utilizzare una lente "specialistica" anche per foto generiche, me lo fanno apprezzare davvero in modo particolare. Lo uso molto spesso e lo preferisco al 50 af-d per svariati motivi tra cui il piu' importante e' quello assolutamente soggettivo della preferenza "a pelle"
Damiano
Salve a tutti!
E' permesso, si puo'?
Sono un dinosauro di 38 anni che utilizza macchinette e vetrozzoli Nikon da una ventina d'anni... uso molto spesso e con gran soddisfazione le vecchie ottiche a fuoco manuale sia su corpi macchina digitali sia a pellicola (una vetusta Nikon F3hp - l'unica "argentica" che ho mantenuto perche' innamorato di questa macchina).
Dopo la presentazione sommaria, ecco la mia dotazione attuale in campo manual focus:
20 3,5 Ai-s
28 2,8 Ai-s (8x8 conosciuto anche come 20 MAF)
55 2,8 Ai-s micro
105 2,5 Ai-s
Sto occhieggiando un Ai-s 180 2,8 ad un buon prezzo e forse forse...
Fotina recentissima (scattata nel fine settimana) per lo jus primae messaggio
Micro Nikkor 55 2,8 Ais su Nikon D300.
Damiano
E' permesso, si puo'?
Sono un dinosauro di 38 anni che utilizza macchinette e vetrozzoli Nikon da una ventina d'anni... uso molto spesso e con gran soddisfazione le vecchie ottiche a fuoco manuale sia su corpi macchina digitali sia a pellicola (una vetusta Nikon F3hp - l'unica "argentica" che ho mantenuto perche' innamorato di questa macchina).
Dopo la presentazione sommaria, ecco la mia dotazione attuale in campo manual focus:
20 3,5 Ai-s
28 2,8 Ai-s (8x8 conosciuto anche come 20 MAF)
55 2,8 Ai-s micro
105 2,5 Ai-s
Sto occhieggiando un Ai-s 180 2,8 ad un buon prezzo e forse forse...
Fotina recentissima (scattata nel fine settimana) per lo jus primae messaggio
Micro Nikkor 55 2,8 Ais su Nikon D300.
Damiano
Benvenuto Damiano e complimenti per il bellissimo scatto!
Bellissima comparativa, e incredibili questi 55, Filippo... incredibile il dettaglio che riescono a tirar fuori con l'aiuto di un sensore ad alta risoluzione di ultima generazione come quello della D800. Pensare che a sentire certi esperti della mennolata sarebbero ferri vecchi in quanto privi della famosa Ottimizzazione per il Digitale
Questi 55 saranno dei macro sempre allo stato dell'arte quando la D800 sarà un vecchio dinosauro risalente agli albori dell'era digitale...
Federico
Questi 55 saranno dei macro sempre allo stato dell'arte quando la D800 sarà un vecchio dinosauro risalente agli albori dell'era digitale...
Federico
non sarà che sono le reflex digitali a essere prive della "ottimizzazione per i manuali"...? Ma forse è intenzionale, pensa se lo fossero...
Filippo commenti per l'ottimo lavoro, molto interessanti queste comparazioni
Ale
ciao a tutti e grazie per il caloroso benvenuto e gli (immeritatissimi) complimenti, se c'è qualcosa di buono in quelle foto sono effettivamente i modelli...
Per carità di omogeneo trattamento, aggiungo le foto di altri due pupilli di famiglia, sempre 100 mm E:
Vorrei solo chiarire un equivoco di cui mi accollo la responsabilità: non volevo certo accusare gli utenti del forum di maltrattare la serie E... mi riferivo ai tanti banfoni che ridono dietro a chi non estrae dalla borsa un obiettivo lungo meno di 50 cm (probabilmente un inconscio tentativo di compensazione), ovviamente da innestare su una FX usata in modalità scena.
Mi spiace di aver fatto la figura del'arrogante, non era mia intenzione!
A presto e grazie ancora
L
Per carità di omogeneo trattamento, aggiungo le foto di altri due pupilli di famiglia, sempre 100 mm E:
Vorrei solo chiarire un equivoco di cui mi accollo la responsabilità: non volevo certo accusare gli utenti del forum di maltrattare la serie E... mi riferivo ai tanti banfoni che ridono dietro a chi non estrae dalla borsa un obiettivo lungo meno di 50 cm (probabilmente un inconscio tentativo di compensazione), ovviamente da innestare su una FX usata in modalità scena.
Mi spiace di aver fatto la figura del'arrogante, non era mia intenzione!
A presto e grazie ancora
L
assolutamente nessuna figura, avevamo capito benissimo quello che volevi dire e condividiamo pure
salve volevo chiedervi un parere per il 28 e il 100 entrambi 2.8 versione E, li ho trovati in blocco a 180 euro e volevo chiedervi se è un buon prezzo
A naso direi che ci può stare, purchè siano veramente in eccellenti condizioni...
Salve a tutti!
E' permesso, si puo'?
Sono un dinosauro di 38 anni che utilizza macchinette e vetrozzoli Nikon da una ventina d'anni... uso molto spesso e con gran soddisfazione le vecchie ottiche a fuoco manuale sia su corpi macchina digitali sia a pellicola (una vetusta Nikon F3hp - l'unica "argentica" che ho mantenuto perche' innamorato di questa macchina).
Dopo la presentazione sommaria, ecco la mia dotazione attuale in campo manual focus:
20 3,5 Ai-s
28 2,8 Ai-s (8x8 conosciuto anche come 20 MAF)
55 2,8 Ai-s micro
105 2,5 Ai-s
Sto occhieggiando un Ai-s 180 2,8 ad un buon prezzo e forse forse...
Fotina recentissima (scattata nel fine settimana) per lo jus primae messaggio
Micro Nikkor 55 2,8 Ais su Nikon D300.
Damiano
E' permesso, si puo'?
Sono un dinosauro di 38 anni che utilizza macchinette e vetrozzoli Nikon da una ventina d'anni... uso molto spesso e con gran soddisfazione le vecchie ottiche a fuoco manuale sia su corpi macchina digitali sia a pellicola (una vetusta Nikon F3hp - l'unica "argentica" che ho mantenuto perche' innamorato di questa macchina).
Dopo la presentazione sommaria, ecco la mia dotazione attuale in campo manual focus:
20 3,5 Ai-s
28 2,8 Ai-s (8x8 conosciuto anche come 20 MAF)
55 2,8 Ai-s micro
105 2,5 Ai-s
Sto occhieggiando un Ai-s 180 2,8 ad un buon prezzo e forse forse...
Fotina recentissima (scattata nel fine settimana) per lo jus primae messaggio
Micro Nikkor 55 2,8 Ais su Nikon D300.
Damiano
Benvenuto Damiano e complimenti per il tuo corredo, belle ottiche e ben spaziate tra di loro.
bella anche la foto
@ Filippo: un lavoro ciclopico, complimenti!!
Conferma le ottime doti di queste ottiche e, nel mio piccolo, un mio test decisamente più alla buona, dove avevo notato anche io grossomodo le stesse differenze tra il 55mm f3,5 AI ed il 55mm f2,8 AI-s, in particolare quelle sulla diffrazione a f22 e f32.
L' f2,8 a me sembrava più adatto a tuttocampo, invece l'f3,5 mi piaceva di più in macro, anche per quella minor diffrazione che ha ai diaframmi più chiusi (i più importanti in un macro). D'altra parte quello è un fenomeno fisico/geometrico, le ottiche + luminose ne soffrono maggiormente, da lì non si scappa, non c'è schema ottico che tenga.
Penso che qualcosa di analogo si possa verificare confrontando i 2 micro 105mm f2,8 e f4. Purtroppo io ho avuto solo l'f2,8
salve volevo chiedervi un parere per il 28 e il 100 entrambi 2.8 versione E, li ho trovati in blocco a 180 euro e volevo chiedervi se è un buon prezzo
non sono un grande esperto di mercato ma, secondo me, se sono in ottimo stato il prezzo non è male. Io ho pagato molto poco il mio 100 perchè ha un piccolo difetto congenito alla lente posteriore, insignificante all'atto pratico ma micidiale per la valutazione. Sulla baia, anche estera, i prezzi sono aumentati (e di molto) da quando è cresciuto l'interesse per i MF, e ormai è difficile fare veri affari... a meno di non essere pazienti e di avere il coraggio di non innamorarsi degli oggetti in asta!
Quando ho guardato il ritratto stretto che è di una bellezza abbastanza femminile, non l'ho collegato con quello sottostante, dove si vede chiaramente che si tratta di un vero duro!
Potrà mai perdonarmi?
Fili.
Potrà mai perdonarmi?
Fili.
guarda, con tutta la sponsorizzazione che (mio malgrado ) gli fa la mamma su quanto è bello eccetera, non credo possa subire danni psicologici superiori a quelli già messi in cascina...
Grazie Filippo
...per il benvenuto e l'apprezzamento ma soprattutto per questa esaustiva comparazione dei 55 micro. Avevo provato il 3.5 e mi era piaciuto ma in sostanza ho preferito il fratellino piu' luminoso proprio per la luminosita' e perche' non avevo rilevato la "in altri lidi paventata" superiorita' risolutiva del 3.5...
La resa complessiva del micro 55 ed il fatto di utilizzare una lente "specialistica" anche per foto generiche, me lo fanno apprezzare davvero in modo particolare. Lo uso molto spesso e lo preferisco al 50 af-d per svariati motivi tra cui il piu' importante e' quello assolutamente soggettivo della preferenza "a pelle"
Damiano
...per il benvenuto e l'apprezzamento ma soprattutto per questa esaustiva comparazione dei 55 micro. Avevo provato il 3.5 e mi era piaciuto ma in sostanza ho preferito il fratellino piu' luminoso proprio per la luminosita' e perche' non avevo rilevato la "in altri lidi paventata" superiorita' risolutiva del 3.5...
La resa complessiva del micro 55 ed il fatto di utilizzare una lente "specialistica" anche per foto generiche, me lo fanno apprezzare davvero in modo particolare. Lo uso molto spesso e lo preferisco al 50 af-d per svariati motivi tra cui il piu' importante e' quello assolutamente soggettivo della preferenza "a pelle"
Damiano
Benvenuto Damiano e complimenti per il corredo; dai tuoi due scatti, posso apprezzare la cura che metti nella composizione, come l' ombra che segue il profilo delle scale.
Ale
@ Filippo
ottimo, una sintesi completa che fa luce su domande che ci si era sempre poste.
Un lavoro professionale ed affidabile, come sempre e, come dice Gian, sono anche io sicuro che ti sei divertito.
Ale
ottimo, una sintesi completa che fa luce su domande che ci si era sempre poste.
Un lavoro professionale ed affidabile, come sempre e, come dice Gian, sono anche io sicuro che ti sei divertito.
Ale
Ecco un'altra piccola prova del nuovo arrivato 55 micro: a f/11 su D700 .
Ecco un crop del RAW non elaborato O.O
http://f.cl.ly/items/0T0K173v2x2E0j411N32/...%2011.52.01.png
Messaggio modificato da carlotaglia il Apr 18 2013, 11:02 AM
Ecco un crop del RAW non elaborato O.O
http://f.cl.ly/items/0T0K173v2x2E0j411N32/...%2011.52.01.png
Messaggio modificato da carlotaglia il Apr 18 2013, 11:02 AM
Eccomi, cari amici, con i miei amati 55 micro.
Mostrerò soltanto le comparazioni più significative altrimenti ci facciamo del male.
Il soggetto delle riprese ravvicinate (“Preset” f11)
Misura 24mm x 36mm ( rapporto 1:1)
La marca da bollo misura 15mm per lato!
Centro AI f 5,6 (Preset e compensating hanno dato la stessa identica resa)
Centro AIS f 5,6
L'AIS è un pelo meno contrastato al centro ma non manca di risolvenza e con una modestissima dose di contrasto ( 10 unità) si porta al livello del 3,5.
Angolo Compensating f 5,6
Angolo AI f 5,6
Angolo AIS f 5,6
Tutte le versioni 55/3,5 hanno lo stesso schema ottico e nel corso della produzione pare ci siano state piccole “limatine” che in buona sostanza, hanno lasciato la resa al centro praticamente identica.
Forse questi piccoli “ritocchi” sono quelli che hanno determinato le differenze ai bordi che abbiamo visto.
La lente flottante presente nello schema 2,8 rende questo obiettivo più omogeneo nella sua resa dal centro ai bordi già ai diaframmi aperti.
Verifica della diffrazione
Centro AI f32
Centro AIS f 32
Il 2,8 entra in diffrazione con mezzo diaframma di anticipo rispetto alle versioni 3,5 e quindi a f32 risulta inferiore . Con una piccola dose di contrasto generale e una flebo di MDC, riesce tuttavia a competere dignitosamente.
Per tutti i 55 è consigliabile utilizzare il diaframma 32 solo in casi di effettiva necessità.
La perdita da diffrazione è infatti molto modesta a f16, visibile ma recuperabile a f22 e di una certa entità e non sempre recuperabile in post-produzione, a f32.
Si possono comunque ottenere risultati accettabili anche utilizzando questo diaframma estremo,
specie per stampe o altri utilizzi a bassa e media risoluzione.
Il modello “preset” si ferma a f22.
Il soggetto a infinito ( “preset” f11)
Per le riprese ad infinito mostrerò solo gli angoli , perchè i centri si equivalgono in tutti i modelli.
Preset f 3,5
Compenstating f 3,5
AI f 3,5
AIS f 2,8
File Preset a f 3,5 corretto con un minimo di contrasto e MDC
Preset f11
Compensating f11
AI f11
AIS f11
Con le seguenti prove, spero di aver dimostrato che tutti i 55 sono da considerarsi estremamente validi.
I primi modelli, alle grandi aperture presentavano una curvatura di campo leggermente più accentuata, ma con i mezzi correttivi di oggi non mi sembra ci sia da impensierirsi molto.
Abbiamo visto anche l'ottimo comportamento, inaspettato, che hanno all'infinito.
Questi vecchi modelli hanno il grande vantaggio di costare poco e hanno quindi un rapporto qualità-prezzo straordinario.
I modelli PC, K e AI, che dovrebbero essere identici nei risultati, sono un buon compromesso generale fornendo un risultato al centro che necessita di minor post-produzione. I bordi ai diaframmi aperti lasciano però un po' a desiderare.
Il modello 2,8, considerato da molti un compromesso meno efficiente nella macro, si è rivelato invece uno strumento di estrema efficacia, con dei bordi migliori del 3,5 e con una resa generale che con un minimo di contrasto aggiuntivo non ha niente da invidiare alle versioni 3,5.
Io continuo a sostenere che, tasche permettendo, il modello 2,8 è la scelta più moderna e completa, soprattutto nella riproduzione di documenti e quadri, anche a diaframmi aperti.
La sua maggior luminosità, inoltre, può essere di grande aiuto in molte occasioni, specialmente con l'uso dei tubi.
Spero che queste prove possano essere d'aiuto nella scelta tra i vari modelli.
Alcune mie immagini con uso “improprio” del 55 micro.
Sfocato 55 micro
Il viandante di porcellana
Cena in solitudine
Filippo.
Mostrerò soltanto le comparazioni più significative altrimenti ci facciamo del male.
Il soggetto delle riprese ravvicinate (“Preset” f11)
Misura 24mm x 36mm ( rapporto 1:1)
La marca da bollo misura 15mm per lato!
Centro AI f 5,6 (Preset e compensating hanno dato la stessa identica resa)
Centro AIS f 5,6
L'AIS è un pelo meno contrastato al centro ma non manca di risolvenza e con una modestissima dose di contrasto ( 10 unità) si porta al livello del 3,5.
Angolo Compensating f 5,6
Angolo AI f 5,6
Angolo AIS f 5,6
Tutte le versioni 55/3,5 hanno lo stesso schema ottico e nel corso della produzione pare ci siano state piccole “limatine” che in buona sostanza, hanno lasciato la resa al centro praticamente identica.
Forse questi piccoli “ritocchi” sono quelli che hanno determinato le differenze ai bordi che abbiamo visto.
La lente flottante presente nello schema 2,8 rende questo obiettivo più omogeneo nella sua resa dal centro ai bordi già ai diaframmi aperti.
Verifica della diffrazione
Centro AI f32
Centro AIS f 32
Il 2,8 entra in diffrazione con mezzo diaframma di anticipo rispetto alle versioni 3,5 e quindi a f32 risulta inferiore . Con una piccola dose di contrasto generale e una flebo di MDC, riesce tuttavia a competere dignitosamente.
Per tutti i 55 è consigliabile utilizzare il diaframma 32 solo in casi di effettiva necessità.
La perdita da diffrazione è infatti molto modesta a f16, visibile ma recuperabile a f22 e di una certa entità e non sempre recuperabile in post-produzione, a f32.
Si possono comunque ottenere risultati accettabili anche utilizzando questo diaframma estremo,
specie per stampe o altri utilizzi a bassa e media risoluzione.
Il modello “preset” si ferma a f22.
Il soggetto a infinito ( “preset” f11)
Per le riprese ad infinito mostrerò solo gli angoli , perchè i centri si equivalgono in tutti i modelli.
Preset f 3,5
Compenstating f 3,5
AI f 3,5
AIS f 2,8
File Preset a f 3,5 corretto con un minimo di contrasto e MDC
Preset f11
Compensating f11
AI f11
AIS f11
Con le seguenti prove, spero di aver dimostrato che tutti i 55 sono da considerarsi estremamente validi.
I primi modelli, alle grandi aperture presentavano una curvatura di campo leggermente più accentuata, ma con i mezzi correttivi di oggi non mi sembra ci sia da impensierirsi molto.
Abbiamo visto anche l'ottimo comportamento, inaspettato, che hanno all'infinito.
Questi vecchi modelli hanno il grande vantaggio di costare poco e hanno quindi un rapporto qualità-prezzo straordinario.
I modelli PC, K e AI, che dovrebbero essere identici nei risultati, sono un buon compromesso generale fornendo un risultato al centro che necessita di minor post-produzione. I bordi ai diaframmi aperti lasciano però un po' a desiderare.
Il modello 2,8, considerato da molti un compromesso meno efficiente nella macro, si è rivelato invece uno strumento di estrema efficacia, con dei bordi migliori del 3,5 e con una resa generale che con un minimo di contrasto aggiuntivo non ha niente da invidiare alle versioni 3,5.
Io continuo a sostenere che, tasche permettendo, il modello 2,8 è la scelta più moderna e completa, soprattutto nella riproduzione di documenti e quadri, anche a diaframmi aperti.
La sua maggior luminosità, inoltre, può essere di grande aiuto in molte occasioni, specialmente con l'uso dei tubi.
Spero che queste prove possano essere d'aiuto nella scelta tra i vari modelli.
Alcune mie immagini con uso “improprio” del 55 micro.
Sfocato 55 micro
Il viandante di porcellana
Cena in solitudine
Filippo.
grande Filippo grazieeeeee
Eccomi, cari amici, con i miei amati 55 micro.
Mostrerò soltanto le comparazioni più significative altrimenti ci facciamo del male.
.........
Con le seguenti prove, spero di aver dimostrato che tutti i 55 sono da considerarsi estremamente validi.
I primi modelli, alle grandi aperture presentavano una curvatura di campo leggermente più accentuata, ma con i mezzi correttivi di oggi non mi sembra ci sia da impensierirsi molto.
Abbiamo visto anche l'ottimo comportamento, inaspettato, che hanno all'infinito.
Questi vecchi modelli hanno il grande vantaggio di costare poco e hanno quindi un rapporto qualità-prezzo straordinario.
I modelli PC, K e AI, che dovrebbero essere identici nei risultati, sono un buon compromesso generale fornendo un risultato al centro che necessita di minor post-produzione. I bordi ai diaframmi aperti lasciano però un po' a desiderare.
Il modello 2,8, considerato da molti un compromesso meno efficiente nella macro, si è rivelato invece uno strumento di estrema efficacia, con dei bordi migliori del 3,5 e con una resa generale che con un minimo di contrasto aggiuntivo non ha niente da invidiare alle versioni 3,5.
Io continuo a sostenere che, tasche permettendo, il modello 2,8 è la scelta più moderna e completa, soprattutto nella riproduzione di documenti e quadri, anche a diaframmi aperti.
La sua maggior luminosità, inoltre, può essere di grande aiuto in molte occasioni, specialmente con l'uso dei tubi.
Mostrerò soltanto le comparazioni più significative altrimenti ci facciamo del male.
.........
Con le seguenti prove, spero di aver dimostrato che tutti i 55 sono da considerarsi estremamente validi.
I primi modelli, alle grandi aperture presentavano una curvatura di campo leggermente più accentuata, ma con i mezzi correttivi di oggi non mi sembra ci sia da impensierirsi molto.
Abbiamo visto anche l'ottimo comportamento, inaspettato, che hanno all'infinito.
Questi vecchi modelli hanno il grande vantaggio di costare poco e hanno quindi un rapporto qualità-prezzo straordinario.
I modelli PC, K e AI, che dovrebbero essere identici nei risultati, sono un buon compromesso generale fornendo un risultato al centro che necessita di minor post-produzione. I bordi ai diaframmi aperti lasciano però un po' a desiderare.
Il modello 2,8, considerato da molti un compromesso meno efficiente nella macro, si è rivelato invece uno strumento di estrema efficacia, con dei bordi migliori del 3,5 e con una resa generale che con un minimo di contrasto aggiuntivo non ha niente da invidiare alle versioni 3,5.
Io continuo a sostenere che, tasche permettendo, il modello 2,8 è la scelta più moderna e completa, soprattutto nella riproduzione di documenti e quadri, anche a diaframmi aperti.
La sua maggior luminosità, inoltre, può essere di grande aiuto in molte occasioni, specialmente con l'uso dei tubi.
Grazie Filippo per il test, concordo anche nelle conclusioni.
Positivo che i non preset con l'aggiunta del tubo per arrivare al rapporto 1:1 non perdano rispetto ai preset.
Grazie Filippo per il test, concordo anche nelle conclusioni.
Positivo che i non preset con l'aggiunta del tubo per arrivare al rapporto 1:1 non perdano rispetto ai preset.
Positivo che i non preset con l'aggiunta del tubo per arrivare al rapporto 1:1 non perdano rispetto ai preset.
Ciao Roby, grazie per il commento e grazie anche per i suggerimenti che talvolta ti chiedo privatamente.
E giusto che si sappia del tuo indispensabile supporto anche "dietro le quinte"
Il preset non è altro che un 55 con un elicoide più spinto che allontana tutto il gruppo ottico dalla fotocamera.
Non potrebbe esserci alcuna differenza data da questo aspetto.
Per me è più facile poterlo asserire perchè ho in mano gli esemplari e vedo come sono realizzati meccanicamente.
Un caro saluto e ancora grazie per il tuo prezioso supporto.
Fili.
tutte belle foto ma questa mi piace molto !!!
Bella immagine! Non ti dannare, sono convinto che non influisce sicuramente sulla resa, goditelo e, se un domani dovessi farci un tagliandino lo fai pulire...
grazie mi rincuori, anche se il rammarico rimane per non essermene accorto al momento dell'acquisto.. forse ne avrei cercato un altro pur pagandolo di più anche perchè ci sono diverse cose di questa lente che mi piacciono tantissimo... ma non escludo di svendere questo in futuro e comprarne un altro MINT
1) resa contro luce spettacolare
2) colori
3) vignettatura contenuta
4) uso con l'anello k1 (che mi è appena arrivato) !!! al centro spacca anche a tutta apertura !!!
5) compatto e leggero
anche se a lunghe distanze soffre ai bordi, ma questa cosa se la fa perdonare ampiamente dai pregi di cui sopra...
tra l'altro ho notato che nel set che mi hanno spedito c'è anche il K2 quindi posso usare gli anelli k1 k2 k3 k5 per distanziare.. e intanto mi sono ordinato per pochi euro anche il k4 giusto per avere il set intero..
lo proverò con il 105 2.5 ais
lo proverò con il 105 2.5 ais
tra l'altro ho notato che nel set che mi hanno spedito c'è anche il K2 quindi posso usare gli anelli k1 k2 k3 k5 per distanziare.. e intanto mi sono ordinato per pochi euro anche il k4 giusto per avere il set intero..
lo proverò con il 105 2.5 ais
lo proverò con il 105 2.5 ais
Aggiudicati un paio di giorni fa sulla baya in Inghilterra; dal k1 al k5 (la serie completa) piu' un estensore M2 che credo possa essere equiparato al pk-13 per raggiungere il rapporto 1:1 col 55 micro ma con il quale bisogna lavorare in step down (sempre che non abbia capito male)...
Mi ero deciso a prendere il solo K1 per usarlo con il 20 3.5 Ais per riprese ravvicinate con effetti drammatici di "contestualizzazione" dei soggetti in primo piano ma visto che il prezzo di tutti e cinque gli anelli estensori + l'M2 era vantaggioso, alla fine ho deciso di prenderli tutti. Cosi' faccio qualche esperimento anche con gli altri obiettivi. Consigli?
Col 105 2.5 a quanto posso ridurre la minima distanza di messa a fuoco e poi ne vale la pena?
tra l'altro ho notato che nel set che mi hanno spedito c'è anche il K2 quindi posso usare gli anelli k1 k2 k3 k5 per distanziare.. e intanto mi sono ordinato per pochi euro anche il k4 giusto per avere il set intero..
lo proverò con il 105 2.5 ais
lo proverò con il 105 2.5 ais
Aggiudicati un paio di giorni fa sulla baya in Inghilterra; dal k1 al k5 (la serie completa) piu' un estensore M2 che credo possa essere equiparato al pk-13 per raggiungere il rapporto 1:1 col 55 micro ma con il quale bisogna lavorare in step down (sempre che non abbia capito male)...
Mi ero deciso a prendere il solo K1 per usarlo con il 20 3.5 Ais per riprese ravvicinate con effetti drammatici di "contestualizzazione" dei soggetti in primo piano ma visto che il prezzo di tutti e cinque gli anelli estensori + l'M2 era vantaggioso, alla fine ho deciso di prenderli tutti. Cosi' faccio qualche esperimento anche con gli altri obiettivi. Consigli?
Col 105 2.5 a quanto posso ridurre la minima distanza di messa a fuoco e poi ne vale la pena?
Mi ero deciso a prendere il solo K1 per usarlo con il 20 3.5 Ais per riprese ravvicinate con effetti drammatici di "contestualizzazione" dei soggetti in primo piano ma visto che il prezzo di tutti e cinque gli anelli estensori + l'M2 era vantaggioso, alla fine ho deciso di prenderli tutti. Cosi' faccio qualche esperimento anche con gli altri obiettivi. Consigli?
Col 105 2.5 a quanto posso ridurre la minima distanza di messa a fuoco e poi ne vale la pena?
Ciao ragazzi, il 105/2,5 abbiamo già provato a distanziarlo per il rapporto 1:1 e andava molto bene al centro ma perdeva troppo ai bordi, anche ben diaframmato.
Provate a distanziarlo anche voi e fateci sapere fino a che rapporto di riproduzione tiene su tutto il fotogramma.
L'anello M2 mantiene l'automatismo del diaframma, nel senso che il mirino rimane luminoso anche chiudendo il diaframma e durante lo scatto chiude il diaframma al valore impostato.
Purtroppo perde l'esposimetro ma non è così grave, basta fare un paio di scatti e aggiustare il tiro!
Fili.
Eccomi, cari amici, con i miei amati 55 micro.
Mostrerò soltanto le comparazioni più significative altrimenti ci facciamo del male.
Il soggetto delle riprese ravvicinate (“Preset” f11)
Misura 24mm x 36mm ( rapporto 1:1)
La marca da bollo misura 15mm per lato!
Centro AI f 5,6 (Preset e compensating hanno dato la stessa identica resa)
Centro AIS f 5,6
L'AIS è un pelo meno contrastato al centro ma non manca di risolvenza e con una modestissima dose di contrasto ( 10 unità) si porta al livello del 3,5.
Angolo Compensating f 5,6
Angolo AI f 5,6
Angolo AIS f 5,6
Tutte le versioni 55/3,5 hanno lo stesso schema ottico e nel corso della produzione pare ci siano state piccole “limatine” che in buona sostanza, hanno lasciato la resa al centro praticamente identica.
Forse questi piccoli “ritocchi” sono quelli che hanno determinato le differenze ai bordi che abbiamo visto.
La lente flottante presente nello schema 2,8 rende questo obiettivo più omogeneo nella sua resa dal centro ai bordi già ai diaframmi aperti.
Verifica della diffrazione
Centro AI f32
Centro AIS f 32
Il 2,8 entra in diffrazione con mezzo diaframma di anticipo rispetto alle versioni 3,5 e quindi a f32 risulta inferiore . Con una piccola dose di contrasto generale e una flebo di MDC, riesce tuttavia a competere dignitosamente.
Per tutti i 55 è consigliabile utilizzare il diaframma 32 solo in casi di effettiva necessità.
La perdita da diffrazione è infatti molto modesta a f16, visibile ma recuperabile a f22 e di una certa entità e non sempre recuperabile in post-produzione, a f32.
Si possono comunque ottenere risultati accettabili anche utilizzando questo diaframma estremo,
specie per stampe o altri utilizzi a bassa e media risoluzione.
Il modello “preset” si ferma a f22.
Il soggetto a infinito ( “preset” f11)
Per le riprese ad infinito mostrerò solo gli angoli , perchè i centri si equivalgono in tutti i modelli.
Preset f 3,5
Compenstating f 3,5
AI f 3,5
AIS f 2,8
File Preset a f 3,5 corretto con un minimo di contrasto e MDC
Preset f11
Compensating f11
AI f11
AIS f11
Con le seguenti prove, spero di aver dimostrato che tutti i 55 sono da considerarsi estremamente validi.
I primi modelli, alle grandi aperture presentavano una curvatura di campo leggermente più accentuata, ma con i mezzi correttivi di oggi non mi sembra ci sia da impensierirsi molto.
Abbiamo visto anche l'ottimo comportamento, inaspettato, che hanno all'infinito.
Questi vecchi modelli hanno il grande vantaggio di costare poco e hanno quindi un rapporto qualità-prezzo straordinario.
I modelli PC, K e AI, che dovrebbero essere identici nei risultati, sono un buon compromesso generale fornendo un risultato al centro che necessita di minor post-produzione. I bordi ai diaframmi aperti lasciano però un po' a desiderare.
Il modello 2,8, considerato da molti un compromesso meno efficiente nella macro, si è rivelato invece uno strumento di estrema efficacia, con dei bordi migliori del 3,5 e con una resa generale che con un minimo di contrasto aggiuntivo non ha niente da invidiare alle versioni 3,5.
Io continuo a sostenere che, tasche permettendo, il modello 2,8 è la scelta più moderna e completa, soprattutto nella riproduzione di documenti e quadri, anche a diaframmi aperti.
La sua maggior luminosità, inoltre, può essere di grande aiuto in molte occasioni, specialmente con l'uso dei tubi.
Spero che queste prove possano essere d'aiuto nella scelta tra i vari modelli.
Alcune mie immagini con uso “improprio” del 55 micro.
Sfocato 55 micro
Il viandante di porcellana
Cena in solitudine
Filippo.
Mostrerò soltanto le comparazioni più significative altrimenti ci facciamo del male.
Il soggetto delle riprese ravvicinate (“Preset” f11)
Misura 24mm x 36mm ( rapporto 1:1)
La marca da bollo misura 15mm per lato!
Centro AI f 5,6 (Preset e compensating hanno dato la stessa identica resa)
Centro AIS f 5,6
L'AIS è un pelo meno contrastato al centro ma non manca di risolvenza e con una modestissima dose di contrasto ( 10 unità) si porta al livello del 3,5.
Angolo Compensating f 5,6
Angolo AI f 5,6
Angolo AIS f 5,6
Tutte le versioni 55/3,5 hanno lo stesso schema ottico e nel corso della produzione pare ci siano state piccole “limatine” che in buona sostanza, hanno lasciato la resa al centro praticamente identica.
Forse questi piccoli “ritocchi” sono quelli che hanno determinato le differenze ai bordi che abbiamo visto.
La lente flottante presente nello schema 2,8 rende questo obiettivo più omogeneo nella sua resa dal centro ai bordi già ai diaframmi aperti.
Verifica della diffrazione
Centro AI f32
Centro AIS f 32
Il 2,8 entra in diffrazione con mezzo diaframma di anticipo rispetto alle versioni 3,5 e quindi a f32 risulta inferiore . Con una piccola dose di contrasto generale e una flebo di MDC, riesce tuttavia a competere dignitosamente.
Per tutti i 55 è consigliabile utilizzare il diaframma 32 solo in casi di effettiva necessità.
La perdita da diffrazione è infatti molto modesta a f16, visibile ma recuperabile a f22 e di una certa entità e non sempre recuperabile in post-produzione, a f32.
Si possono comunque ottenere risultati accettabili anche utilizzando questo diaframma estremo,
specie per stampe o altri utilizzi a bassa e media risoluzione.
Il modello “preset” si ferma a f22.
Il soggetto a infinito ( “preset” f11)
Per le riprese ad infinito mostrerò solo gli angoli , perchè i centri si equivalgono in tutti i modelli.
Preset f 3,5
Compenstating f 3,5
AI f 3,5
AIS f 2,8
File Preset a f 3,5 corretto con un minimo di contrasto e MDC
Preset f11
Compensating f11
AI f11
AIS f11
Con le seguenti prove, spero di aver dimostrato che tutti i 55 sono da considerarsi estremamente validi.
I primi modelli, alle grandi aperture presentavano una curvatura di campo leggermente più accentuata, ma con i mezzi correttivi di oggi non mi sembra ci sia da impensierirsi molto.
Abbiamo visto anche l'ottimo comportamento, inaspettato, che hanno all'infinito.
Questi vecchi modelli hanno il grande vantaggio di costare poco e hanno quindi un rapporto qualità-prezzo straordinario.
I modelli PC, K e AI, che dovrebbero essere identici nei risultati, sono un buon compromesso generale fornendo un risultato al centro che necessita di minor post-produzione. I bordi ai diaframmi aperti lasciano però un po' a desiderare.
Il modello 2,8, considerato da molti un compromesso meno efficiente nella macro, si è rivelato invece uno strumento di estrema efficacia, con dei bordi migliori del 3,5 e con una resa generale che con un minimo di contrasto aggiuntivo non ha niente da invidiare alle versioni 3,5.
Io continuo a sostenere che, tasche permettendo, il modello 2,8 è la scelta più moderna e completa, soprattutto nella riproduzione di documenti e quadri, anche a diaframmi aperti.
La sua maggior luminosità, inoltre, può essere di grande aiuto in molte occasioni, specialmente con l'uso dei tubi.
Spero che queste prove possano essere d'aiuto nella scelta tra i vari modelli.
Alcune mie immagini con uso “improprio” del 55 micro.
Sfocato 55 micro
Il viandante di porcellana
Cena in solitudine
Filippo.
Filippo, ho solo dato una scorsa alle tue prove e letto velocemente le tue osservazioni con le quali mi pare di concordare. Mi riprometto di studiare meglio il tutto in seguito, ma intervengo perché.....
...... perché la tua foto "Cena in solitudine" è un capolavoro degna di una mostra. Complimenti... ci dovresti regalare più spesso queste cose. A dimostrazione che quello che conta è sempre la qualità intrinseca alla foto e l'ottica o la fotocamera è e resta solo lo strumento di questo.
Ci sono anche cose nuove e belle nel Club, ma ora non ho tempo, comunque bravi!!!
Ciao
Roberto
Benvenuto Damiano e complimenti per il bellissimo scatto!
non sarà che sono le reflex digitali a essere prive della "ottimizzazione per i manuali"...? Ma forse è intenzionale, pensa se lo fossero...
Filippo commenti per l'ottimo lavoro, molto interessanti queste comparazioni
Ale
non sarà che sono le reflex digitali a essere prive della "ottimizzazione per i manuali"...? Ma forse è intenzionale, pensa se lo fossero...
Filippo commenti per l'ottimo lavoro, molto interessanti queste comparazioni
Ale
Concordo parecchio con i risultati. Ho solo alcuni appunti dalle mie prove nel tempo: il 2.8 AIS recente (post 2006), quello che ho preso nuovo, è più ottimizzato per le medio-lunghe distanze. Un adattamento evolutivo: il Micro 55 aveva lasciato nella gamma Nikon il suo ruolo originario per avvicinarsi a quello di normale ultra-nitido e indistorto, stile Summicron 50/2. I massimi di resa mi sembrano ora a 1:10 e all'infinito. Tutte le modifiche si possono spiegare con una differente regolazione in taratura della distanza fra i semi-Gauss. La curvatura di campo a TA è ora minima, con trattamento MC aggiornato e maggiore contrasto, visibile a confronto, per esempio, con ZF 50 1.4 e Ultron 40 SL II. Che lo sfocato sia "tecnico", ma ottimo, è logico per un simmetrico con CRC. Concordo per l'uso in macro su soggetti piani e dettagli sottili e sulla caduta a f/32. In macro spinta il 60 AFD (che sembra una copia spiccicata dello Zeiss Contax, si vede persino dalle curve MTF che ho trovato) è più tridimensionale e superiore da f/8 in poi e sotto 1 m, poi è battuto dal 55 AIS e dagli altri assi citati, andando come il 50/1.8.
Il 55 3.5 sulle chart (1.5 m ca.) andava meglio a f/4 verso gli angoli e dopo pareggiava. Perdeva un po' da lontano e da molto vicino.
il termine "entrare in diffrazione" è improprio. Entrambe le lenti sono diffraction limited a f/5.6 e a f/4 il 3.5 cresceva anche di più. E' chiaro che per queste cose dovete andare sullo scanner con film adeguati. Anche una D800e o una D7000/D7100 sono parzialmente inadeguate. Il 55 2.8 sulla D7000 andava in aliasing a f/2.8 e al centro a 2-3 m di distanza.
A presto
Elio
Messaggio modificato da pes084k1 il Apr 18 2013, 03:18 PM
Se non ricordo male anche questa l'ho scattata tempo fa col nikkor 55 2.8 Ais...
Questa invece col Nikkor 105 2.5 Ais
Questa invece col Nikkor 105 2.5 Ais
Concordo parecchio con i risultati. Ho solo alcuni appunti dalle mie prove nel tempo: il 2.8 AIS recente (post 2006), quello che ho preso nuovo, è più ottimizzato per le medio-lunghe distanze. Un adattamento evolutivo: il Micro 55 aveva lasciato nella gamma Nikon il suo ruolo originario per avvicinarsi a quello di normale ultra-nitido e indistorto, stile Summicron 50/2. I massimi di resa mi sembrano ora a 1:10 e all'infinito. Tutte le modifiche si possono spiegare con una differente regolazione in taratura della distanza fra i semi-Gauss. La curvatura di campo a TA è ora minima, con trattamento MC aggiornato e maggiore contrasto, visibile a confronto, per esempio, con ZF 50 1.4 e Ultron 40 SL II. Che lo sfocato sia "tecnico", ma ottimo, è logico per un simmetrico con CRC. Concordo per l'uso in macro su soggetti piani e dettagli sottili e sulla caduta a f/32. In macro spinta il 60 AFD (che sembra una copia spiccicata dello Zeiss Contax, si vede persino dalle curve MTF che ho trovato) è più tridimensionale e superiore da f/8 in poi e sotto 1 m, poi è battuto dal 55 AIS e dagli altri assi citati, andando come il 50/1.8.
Il 55 3.5 sulle chart (1.5 m ca.) andava meglio a f/4 verso gli angoli e dopo pareggiava. Perdeva un po' da lontano e da molto vicino.
il termine "entrare in diffrazione" è improprio. Entrambe le lenti sono diffraction limited a f/5.6 e a f/4 il 3.5 cresceva anche di più. E' chiaro che per queste cose dovete andare sullo scanner con film adeguati. Anche una D800e o una D7000/D7100 sono parzialmente inadeguate. Il 55 2.8 sulla D7000 andava in aliasing a f/2.8 e al centro a 2-3 m di distanza.
A presto
Elio
Il 55 3.5 sulle chart (1.5 m ca.) andava meglio a f/4 verso gli angoli e dopo pareggiava. Perdeva un po' da lontano e da molto vicino.
il termine "entrare in diffrazione" è improprio. Entrambe le lenti sono diffraction limited a f/5.6 e a f/4 il 3.5 cresceva anche di più. E' chiaro che per queste cose dovete andare sullo scanner con film adeguati. Anche una D800e o una D7000/D7100 sono parzialmente inadeguate. Il 55 2.8 sulla D7000 andava in aliasing a f/2.8 e al centro a 2-3 m di distanza.
A presto
Elio
Anche i 55/2,8 sono stati cambiati nel tempo? Azz! Devo fare la collezione anche di questi?
Grazie del passaggio Elio.
Fili.