Questo è il mio viaggio in Madagascar che inizia ad Antananarivo, percorre la RN7 degli altopiani centrali, qualche giorno sulle spiagge del canale di Mozambico e termina nel Sud del Paese.
Mi propongo sempre di non ricorrere a troppe parole, vorrei che fossero le foto a parlare per me, in realtà mi rendo conto poi che il risultato ha regolarmente disatteso le mie intenzioni iniziali perchè la selezione di poche foto riesce a malapena a rappresentare il volume di immagini e sensazioni che investe il turista in in Paese tanto grande,tanto povero e tanto autentico quale è il Madagascar, dove nulla è appositamente pensato per il turista e, fatta eccezione per i souvenirs, tutto il resto, nel bene o nel male, è la realtà quotidiana.
Da Antananarivo fino alla costa ovest sul canale del Mozambico è un susseguirsi di villaggi costituiti da case col tetto in paglia e pareti di mattoni rossi come la terra delle colline su cui sono arroccati, dove la vita si svolge tra la coltivazione del riso, l'allevamento degli zebù e le attività quotidiane svolte all'aperto.
Non c'è cittadina o villaggio che non possegga un suo mercato, dagli abiti regolarmente ed esclusivamente usati provenienti dalle donazioni dei Paesi più sviluppati alle poche cose e coltivazioni locali e... per tutti i palati.
1.
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5.paesaggio romantico
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6.lavoro domestico
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7.barbiere a domicilio
Ingrandimento full detail : 466.3 KB
8.
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9.
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10.
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11.la bambina e le cavallette
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12.
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13.vorrei incontrarti tra vent'anni
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14.
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Un discorso a parte meritano gli zebù, le vacche malgasce, che costituiscono una fetta importante dell'economia del Paese e delle famiglie che li posseggono, sono i "trattori" locali per arare e dissodare la terra, sono la motrice dei carretti per gli spostamenti, rappresentano denaro contante, merce di scambio, indice di ricchezza per chi ne possiede tanti e di povertà per le famiglie che non ne hanno.
Sono gli animali che secondo una tradizione locale vengono tutti sacrificati alla morte del loro padrone e offerti ai partecipanti i festeggiamenti che possono durare anche diversi giorni, al termine dei quali la famiglia dovrà indebitarsi per poterne comperare altri e potere essere in grado non solo di lavorare ma anche di sopravvivere.
Ma sono anche romanticamente oggetto di furto perchè, in previsione di un matrimonio, il futuro marito per farsi bello agli occhi della fidanzata, deve riuscire a rubarne almeno uno, e se per questo sconta la sua pena, ha il matrimonio quasi assicurato, diventando così più attraente agli occhi della futura moglie, ...paese che vai, usanza che trovi!
E' frequente, lungo la strada, cedere il passo a mandrie intere di zebù condotte dai pastori che per più giorni percorrono innumerevoli chilometri conducendo questi animali magri e stramati al mercato di Ambalavao dove, dopo lunghe trattative, verranno venduti.
I pastori, e non solo loro, in questa zona del Paese, per proteggersi dalle rigide temperature invernali si avvolgono in stravaganti coperte a scacchi blu, gialli, rossi o verdi, o addirittura sembra di vedere deambulare sopra un paio di gambette secche secche, coloratissimi prati con enormi fiori dai colori più sgargianti, che rendono il tutto simpaticamente colorato e colorito.
15.pascolo all'ombra del baobab
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16.cow boys
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17. quattro amici
Ingrandimento full detail : 332.3 KB
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Gli spostamenti da un villaggio all'altro avvengono con quello che il proprio ceto sociale consente, le strade, se non fosse per le macchine dei turisti, sarebbero semideserte e nelle cittadine ci si sposta da un luogo all'altro con i pousse-pousse, una specie di risciò asiatico trapiantato in territorio africano, trainato da uomini che spesso corrono scalzi, qualsiasi sia la natura del terreno.
Nei lunghi tragitti e spostamenti giornalieri, sia che ci si trovi in un tratto deserto o in un villaggio, i bambini sono nel Madagascar quello che la Polizia è negli U.S.A. ... anche se non li vedi sai che ci sono...sempre! e appena metti un piede fuori dalla macchina arrivano all'arrembaggio, un pò pirati dei Caraibi e un pò armata Brancaleone. Con allegria e rispetto, sugli altopiani la frase ricorrente è "madame les bonbons", con un misto di allegria e timidezza chiedono le caramelle, nel Sud diventa " vasaha l'argent", dove vasaha è il termine che identifica il turista di pelle bianca.
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22.pousse-pousse
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23. 24 x 36
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24. all'arrembaggio
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25.
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Della stazione di Sahambavy ho già ampiamente parlato nella sezione LIFE del forum.
Non si può dire Madagascar senza pensare ai lemuri di cui ne esistono diverse specie, e quando si ha la fortuna di vederli si pensa solo ad una cosa, che sembrano dei peluches viventi con enormi e dolcissimi occhioni.
26.
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27.lo spione
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Non tutti gli animali sono però così fortunati da potere vivere in libertà e protetti... mi sono imbattuta in questo solitamente nobile e fiero animale, qui ridotto a condurre una vita miserrima nella miseria.
28. povero gatto
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Ho detto prima quanto siano importanti gli zebù nella vita dei malgasci, e ora li ritroviamo, nella veste di contemporanei Caronte locali, a trainare i carretti dal molo di Tulear fino alla barca che consente il collegamento tra la cittadina e i villaggi dei pescatori Vezo sulla costa del canale del Mozambico. E non è un colorito espediente per movimentare le giornate dei turisti, è l'unico mezzo, gambe e braccia a parte,che in condizioni di bassa marea può portare alla barca, e sfido chiunque non volesse salire su questi sgangherati carretti, a mettere piede in quell'acqua dove alghe in putrefazione ed escrementi di zebù impregnano non solo le acque ma anche l'aria; il mio carretto con gli innumerevoli squarci nelle assi del pavimento mi regalava viste incredibili in una porzione di mare dal colore improbabile, ed avvolti da quell'olezzo, anche la memoria non trovava la strada per ricordare la fragranza più conosciuta di Chanel.
Ma il mare dei pescatori Vezo è tutta un'altra storia...
29. Caronte
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L'aereo che vola fino a Taolagnaro, per la solita misteriosa fortuna che regola i voli interni in certi Paesi, è riuscito a portarmi a destinazione, e solo a guardarlo dall'alto, il paesaggio, ci si accorge della grande differenza che presenta rispetto agli altopiani; mare e lagune di acqua salmastra sono circondati da dune di sabbia bianca, le montagne circostanti sono interamente rivestite di una lussureggiante vegetazione, l'oceano è di un blu intenso, e che il vento sia sempre una costante lo dimostrano gli innumerevoli resti dei relitti di pescherecci o navi di dimensioni più grandi arenati sulle coste e ormai ridotti a ferri arrigginiti dall'acqua del mare e dalle intemperie.
36.Taolagnaro
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38.cercatore di molluschi
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Qui il turismo non è sviluppato come nelle altre zone dell'isola, questa è terra di "fady"; con questo termine si indicano un insieme di tabù, cioè cose che non si devono fare per non offendere gli antenati, e questi fady possono essere i più disparati, dal divieto di indicare con le mani una tomba, al divieto di fotografare o di avvicinarsi ad un determinato baobab perchè ritenuto sacro dalla popolazione locale, così come magari camminare su una certa spiaggia, per cui bisogna prestare attenzione a come ci si comporta, e se è vietato indicare una tomba, figurarsi fotografarla!
Spesso si presentano con un muro di cinta interamente dipinto con quelli che definiremmo dei murales, quasi un film di quello che era più caro quando si era in vita, e oltre agli oggetti famigliari e ai teschi di zebù sacrificati, non è raro vedere uno stupefacente dipinto che raffigura Rambo o qualche altro personaggio fantasioso che aveva caratterizzato i gusti e il piacere in vita del defunto, e nonostante la tentazione di portarmi a casa qualche scatto fosse forte, la guida si è sempre raccomandata la massima prudenza, in quanto le conseguenze sarebbero ricadute anche su di lui.
Gli ultimi giorni si sono svolti in questi luoghi dove la vegetazione tanto rigogliosa ci immerge in un luogo ricco di un fascino quasi primordiale, e anche qui ritroviamo risaie e zebù con un'aura quasi ancestrale.
39.dove il tempo si è fermato
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40.lavoro nero
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canali, lagune e ponti si susseguono uno dopo l'altro, una specie di giardino dell'Eden, prima e dopo la mela...
41.
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42.
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I villaggi in questa zona dell'isola sono poverissimi, sono abitati da pescatori che con le loro piroghe solcano le calme acque delle lagune deponendo delle enormi nasse per la cattura dei gamberetti.
L'accoglienza nei loro villaggi è più distaccata anche se la curiosità non manca mai, e i numeri parlano da soli: su un totale di 1200 persone, 400 sono adulti e 800 i bambini.
43.
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45.donne
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46.nasse
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In questa terra dove il colore della pelle è il nero in tutte le sue sfumature, ho avuto la possibilità di incontrare e fotografare uno splendido bambino albino, e nonostante non fosse riconoscibile il luogo, ho deciso di non pubblicare la sua foto perchè, anche se non in Madagascar, in alcuni Paesi africani questa anomalia genetica è ritenuta foriera di sventure e questi poveri bambini, per avere salva la vita, vengono relegati per sempre in strutture che per l'impossibilità di uscire ricordano la prigione, i più sfortunati purtroppo non ci arrivano in tempo da potersi salvare, ho deciso quindi di chiudere con una foto che ho già pubblicato ma che mi piace molto per la sua spontaneità.
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Se avete letto tutto e siete arrivati alla fine siete indubbiamente degli eroi!
ciao!
Ornella
Mi propongo sempre di non ricorrere a troppe parole, vorrei che fossero le foto a parlare per me, in realtà mi rendo conto poi che il risultato ha regolarmente disatteso le mie intenzioni iniziali perchè la selezione di poche foto riesce a malapena a rappresentare il volume di immagini e sensazioni che investe il turista in in Paese tanto grande,tanto povero e tanto autentico quale è il Madagascar, dove nulla è appositamente pensato per il turista e, fatta eccezione per i souvenirs, tutto il resto, nel bene o nel male, è la realtà quotidiana.
Da Antananarivo fino alla costa ovest sul canale del Mozambico è un susseguirsi di villaggi costituiti da case col tetto in paglia e pareti di mattoni rossi come la terra delle colline su cui sono arroccati, dove la vita si svolge tra la coltivazione del riso, l'allevamento degli zebù e le attività quotidiane svolte all'aperto.
Non c'è cittadina o villaggio che non possegga un suo mercato, dagli abiti regolarmente ed esclusivamente usati provenienti dalle donazioni dei Paesi più sviluppati alle poche cose e coltivazioni locali e... per tutti i palati.
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5.paesaggio romantico
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6.lavoro domestico
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7.barbiere a domicilio
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11.la bambina e le cavallette
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13.vorrei incontrarti tra vent'anni
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Un discorso a parte meritano gli zebù, le vacche malgasce, che costituiscono una fetta importante dell'economia del Paese e delle famiglie che li posseggono, sono i "trattori" locali per arare e dissodare la terra, sono la motrice dei carretti per gli spostamenti, rappresentano denaro contante, merce di scambio, indice di ricchezza per chi ne possiede tanti e di povertà per le famiglie che non ne hanno.
Sono gli animali che secondo una tradizione locale vengono tutti sacrificati alla morte del loro padrone e offerti ai partecipanti i festeggiamenti che possono durare anche diversi giorni, al termine dei quali la famiglia dovrà indebitarsi per poterne comperare altri e potere essere in grado non solo di lavorare ma anche di sopravvivere.
Ma sono anche romanticamente oggetto di furto perchè, in previsione di un matrimonio, il futuro marito per farsi bello agli occhi della fidanzata, deve riuscire a rubarne almeno uno, e se per questo sconta la sua pena, ha il matrimonio quasi assicurato, diventando così più attraente agli occhi della futura moglie, ...paese che vai, usanza che trovi!
E' frequente, lungo la strada, cedere il passo a mandrie intere di zebù condotte dai pastori che per più giorni percorrono innumerevoli chilometri conducendo questi animali magri e stramati al mercato di Ambalavao dove, dopo lunghe trattative, verranno venduti.
I pastori, e non solo loro, in questa zona del Paese, per proteggersi dalle rigide temperature invernali si avvolgono in stravaganti coperte a scacchi blu, gialli, rossi o verdi, o addirittura sembra di vedere deambulare sopra un paio di gambette secche secche, coloratissimi prati con enormi fiori dai colori più sgargianti, che rendono il tutto simpaticamente colorato e colorito.
15.pascolo all'ombra del baobab
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16.cow boys
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Gli spostamenti da un villaggio all'altro avvengono con quello che il proprio ceto sociale consente, le strade, se non fosse per le macchine dei turisti, sarebbero semideserte e nelle cittadine ci si sposta da un luogo all'altro con i pousse-pousse, una specie di risciò asiatico trapiantato in territorio africano, trainato da uomini che spesso corrono scalzi, qualsiasi sia la natura del terreno.
Nei lunghi tragitti e spostamenti giornalieri, sia che ci si trovi in un tratto deserto o in un villaggio, i bambini sono nel Madagascar quello che la Polizia è negli U.S.A. ... anche se non li vedi sai che ci sono...sempre! e appena metti un piede fuori dalla macchina arrivano all'arrembaggio, un pò pirati dei Caraibi e un pò armata Brancaleone. Con allegria e rispetto, sugli altopiani la frase ricorrente è "madame les bonbons", con un misto di allegria e timidezza chiedono le caramelle, nel Sud diventa " vasaha l'argent", dove vasaha è il termine che identifica il turista di pelle bianca.
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24. all'arrembaggio
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Della stazione di Sahambavy ho già ampiamente parlato nella sezione LIFE del forum.
Non si può dire Madagascar senza pensare ai lemuri di cui ne esistono diverse specie, e quando si ha la fortuna di vederli si pensa solo ad una cosa, che sembrano dei peluches viventi con enormi e dolcissimi occhioni.
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27.lo spione
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Non tutti gli animali sono però così fortunati da potere vivere in libertà e protetti... mi sono imbattuta in questo solitamente nobile e fiero animale, qui ridotto a condurre una vita miserrima nella miseria.
28. povero gatto
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Ho detto prima quanto siano importanti gli zebù nella vita dei malgasci, e ora li ritroviamo, nella veste di contemporanei Caronte locali, a trainare i carretti dal molo di Tulear fino alla barca che consente il collegamento tra la cittadina e i villaggi dei pescatori Vezo sulla costa del canale del Mozambico. E non è un colorito espediente per movimentare le giornate dei turisti, è l'unico mezzo, gambe e braccia a parte,che in condizioni di bassa marea può portare alla barca, e sfido chiunque non volesse salire su questi sgangherati carretti, a mettere piede in quell'acqua dove alghe in putrefazione ed escrementi di zebù impregnano non solo le acque ma anche l'aria; il mio carretto con gli innumerevoli squarci nelle assi del pavimento mi regalava viste incredibili in una porzione di mare dal colore improbabile, ed avvolti da quell'olezzo, anche la memoria non trovava la strada per ricordare la fragranza più conosciuta di Chanel.
Ma il mare dei pescatori Vezo è tutta un'altra storia...
29. Caronte
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L'aereo che vola fino a Taolagnaro, per la solita misteriosa fortuna che regola i voli interni in certi Paesi, è riuscito a portarmi a destinazione, e solo a guardarlo dall'alto, il paesaggio, ci si accorge della grande differenza che presenta rispetto agli altopiani; mare e lagune di acqua salmastra sono circondati da dune di sabbia bianca, le montagne circostanti sono interamente rivestite di una lussureggiante vegetazione, l'oceano è di un blu intenso, e che il vento sia sempre una costante lo dimostrano gli innumerevoli resti dei relitti di pescherecci o navi di dimensioni più grandi arenati sulle coste e ormai ridotti a ferri arrigginiti dall'acqua del mare e dalle intemperie.
36.Taolagnaro
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38.cercatore di molluschi
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Qui il turismo non è sviluppato come nelle altre zone dell'isola, questa è terra di "fady"; con questo termine si indicano un insieme di tabù, cioè cose che non si devono fare per non offendere gli antenati, e questi fady possono essere i più disparati, dal divieto di indicare con le mani una tomba, al divieto di fotografare o di avvicinarsi ad un determinato baobab perchè ritenuto sacro dalla popolazione locale, così come magari camminare su una certa spiaggia, per cui bisogna prestare attenzione a come ci si comporta, e se è vietato indicare una tomba, figurarsi fotografarla!
Spesso si presentano con un muro di cinta interamente dipinto con quelli che definiremmo dei murales, quasi un film di quello che era più caro quando si era in vita, e oltre agli oggetti famigliari e ai teschi di zebù sacrificati, non è raro vedere uno stupefacente dipinto che raffigura Rambo o qualche altro personaggio fantasioso che aveva caratterizzato i gusti e il piacere in vita del defunto, e nonostante la tentazione di portarmi a casa qualche scatto fosse forte, la guida si è sempre raccomandata la massima prudenza, in quanto le conseguenze sarebbero ricadute anche su di lui.
Gli ultimi giorni si sono svolti in questi luoghi dove la vegetazione tanto rigogliosa ci immerge in un luogo ricco di un fascino quasi primordiale, e anche qui ritroviamo risaie e zebù con un'aura quasi ancestrale.
39.dove il tempo si è fermato
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40.lavoro nero
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canali, lagune e ponti si susseguono uno dopo l'altro, una specie di giardino dell'Eden, prima e dopo la mela...
41.
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I villaggi in questa zona dell'isola sono poverissimi, sono abitati da pescatori che con le loro piroghe solcano le calme acque delle lagune deponendo delle enormi nasse per la cattura dei gamberetti.
L'accoglienza nei loro villaggi è più distaccata anche se la curiosità non manca mai, e i numeri parlano da soli: su un totale di 1200 persone, 400 sono adulti e 800 i bambini.
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45.donne
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In questa terra dove il colore della pelle è il nero in tutte le sue sfumature, ho avuto la possibilità di incontrare e fotografare uno splendido bambino albino, e nonostante non fosse riconoscibile il luogo, ho deciso di non pubblicare la sua foto perchè, anche se non in Madagascar, in alcuni Paesi africani questa anomalia genetica è ritenuta foriera di sventure e questi poveri bambini, per avere salva la vita, vengono relegati per sempre in strutture che per l'impossibilità di uscire ricordano la prigione, i più sfortunati purtroppo non ci arrivano in tempo da potersi salvare, ho deciso quindi di chiudere con una foto che ho già pubblicato ma che mi piace molto per la sua spontaneità.
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Se avete letto tutto e siete arrivati alla fine siete indubbiamente degli eroi!
ciao!
Ornella
Un viaggio bellissimo documentato alla grande!!
Molto bene
Molto bene
Ciao Ornella..... non sono un eroe...... ma ti assicuro che me losono letto tutto e con un intensità che malgrado fossi a lavoro e quindi circondato da distrazioni sono riuscito ad isolarmi ed a viaggiare con la fantasia. Grazie per la tua STUPENDA testimonianza e complimenti per tutto...... per le foto stupende, per come sei riuscita a descrivere con minuziosa attenzione questo incredibile posto. Hai sicuramente contribuito ad arricchire il mio sapere.
La mia preferita ??....... TUTTE.
Complimenti.
La mia preferita ??....... TUTTE.
Complimenti.
Grande!
Grazie per avermi fatto entrare in un pezzetto di mondo non ancora visitato, ma soprattutto per aver dipinto così bene a parole ed immagini i suoi vari aspetti.
Saluti
Roberto
Grazie per avermi fatto entrare in un pezzetto di mondo non ancora visitato, ma soprattutto per aver dipinto così bene a parole ed immagini i suoi vari aspetti.
Saluti
Roberto
Magnifico!! che bel reportage!
ti volevo scrivere le mie foto preferite ma sono troppe.....
complimentissimi
Sabrina
ti volevo scrivere le mie foto preferite ma sono troppe.....
complimentissimi
Sabrina
Complimenti Ornella, stavo per dire la solita classe ma stavolta mi sembra ancora meglio.. Sono davvero emozionanti. Vorrei una gigantografia della 21.. Ciao
Se quel poco che ho scritto e fotografato è stato sufficiente ad incuriosirvi quasi quasi ...
tranquilli...sto scherzando !
Non posso che ringraziarvi per i comenti che mi avete lasciato.
ciao
Ornella
Messaggio modificato da Lady O il Feb 17 2012, 10:00 PM
tranquilli...sto scherzando !
Non posso che ringraziarvi per i comenti che mi avete lasciato.
ciao
Ornella
Messaggio modificato da Lady O il Feb 17 2012, 10:00 PM
Una narrazione corredata da foto degna da National Geographic....................
Tutte belle Ornella, ma gli occhi della 12 difficili da dimenticare
la 32 con il gioco del bambino con la vela e i riflessi.................
il controluce della 48
e la 11 che racconta la piaga dell'aggressive locuste, che consumano il poco raccolto dei contadini
Le disgrazie per il poverissimo e meraviglioso Madagascar non hanno mai termine....................
vedo la speranza negli occhi dell'ultima!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Complimenti bravissima, con le parole e con la reflex
ciao Mauro
Tutte belle Ornella, ma gli occhi della 12 difficili da dimenticare
la 32 con il gioco del bambino con la vela e i riflessi.................
il controluce della 48
e la 11 che racconta la piaga dell'aggressive locuste, che consumano il poco raccolto dei contadini
Le disgrazie per il poverissimo e meraviglioso Madagascar non hanno mai termine....................
vedo la speranza negli occhi dell'ultima!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Complimenti bravissima, con le parole e con la reflex
ciao Mauro
Salve Ornella, complimenti per questo bel racconto, per niente estenuante come temevi. Istruttivo, emotivamente coinvolgente.
Bellissime foto, anche quella dall'aereo ti è venuta bene, ma come hai fatto? hai lucidato il finestrino prima della partenza?!
Ciao
Ilaria
Bellissime foto, anche quella dall'aereo ti è venuta bene, ma come hai fatto? hai lucidato il finestrino prima della partenza?!
Ciao
Ilaria
Bel racconto,belle immagini. Ho visitato anch'io una piccolissima parte del Madagascar e mi ha fatto meditare ed affascinato allo stesso tempo. Buonissime foto, quella n 40 ha un qualcosa di particolare che mi ha convinto.
Che correto macchina/obiettivi avevi?
Che correto macchina/obiettivi avevi?
...Mauro...che dici...la cancelliamo la prima riga? Scherzi a parte, non lo merito, ma grazie per la tua generosità.
Per le locuste...qui come altrove hanno vita grama...le friggono vive, come patatine!
Ilaria, il finestrino mi è stato ceduto da un gentile signore malgascio, il mio sembrava un'opera d'arte contemporanea (ne ho conservato qualche scatto), ma recava anche il "dissenso" di uno dei viaggiatori che mi aveva preceduto ...non posso addentrarmi in spiegazioni!
macromicro, io ho meditato molto, e se noti, tutte le foto potrebbero sembrare un pò sbiadite, in realtà è un risultato voluto, ho cercato di mantenere una buona luminosità generale, ma con colori che non manifestassero vivacità, come espressione di quello che ho sentito in questo viaggio.
Il mio corredo è abbastanza semplice: D700, 18/35 f.3,5-4,5, 24/85 f.2,8-4, 70/300 4,5-5,6G
e per le mie necessità sono più che sufficienti, certo non hanno la resa delle ammiraglie, mi riferisco agli splendidi obiettivi f.2,8, ma ho scelto di sacrificare la qualità a favore di un peso più contenuto, poi i primi due obiettivi li avevo già da quando usavo la F100.
Ornella
...Mauro...che dici...la cancelliamo la prima riga? Scherzi a parte, non lo merito, ma grazie per la tua generosità.
Ornella
Ornella
ciao Ornella.....cancelliamola pure, ma il confronto rimane apertissimo
la tua firma racconta tutto di ciò e come, aggiungo giustamente, concepisci,
senti e intendi nuove terre e nuovi popoli
ciao Mauro
Ciao Ornella,
hai fatto un viaggio meraviglioso e l'hai documentato in modo impeccabile.
Belle immagini e ottima luce.
Difficile scegliere, ma è curiosa e mi piace la 11... pulita e simmetrica, sembra scontornata.
Poi diciamo la 32 e per il senso di spazio la 37.
Ma ripeto, difficile scegliere.
Complimenti
hai fatto un viaggio meraviglioso e l'hai documentato in modo impeccabile.
Belle immagini e ottima luce.
Difficile scegliere, ma è curiosa e mi piace la 11... pulita e simmetrica, sembra scontornata.
Poi diciamo la 32 e per il senso di spazio la 37.
Ma ripeto, difficile scegliere.
Complimenti
Wow, grandioso!
Ottime (ottime!) foto, ed un gran bel racconto.
Complimenti, è da 10, per me.
Ciao! Paolo
Ottime (ottime!) foto, ed un gran bel racconto.
Complimenti, è da 10, per me.
Ciao! Paolo
Ornella, un bellissimo viaggio ... anche quello che ho fatto io scorrendo le tue foto. Bellissime tutte, nessuna banale, i controluce spettacolari, con le persone al centro di questo mondo povero, ma pieno di sorriso.
Complimenti davvero
Roberto
Complimenti davvero
Roberto
Immagini e colori x me moolto familiari,che mi fanno battere il cuore....
Complimenti x come magistralmente hai descritto, alcuni momenti della loro vita.
Raffaele
Complimenti x come magistralmente hai descritto, alcuni momenti della loro vita.
Raffaele
bellissime foto...riguardate più volte, specie la geografia "umana" dato che a luglio sarà il mio viaggio!!!!complimenti.gio.
Ciao Ornella
complimenti bellissime e grazie mi hai permesso di viaggiare con te
ciao
Paolo
complimenti bellissime e grazie mi hai permesso di viaggiare con te
ciao
Paolo
Stidy la 11 non l'ho scontornata, è solo ritagliata per togliere elementi di disturbo che avrebbero distolto l'attenzione dal soggetto principale che voleva essere la bambina che mi guardava.
Ciao Paolo, non saprei come risponderti, ma forse semplicemente... grazie.
Grazie a Roberto, Raffaele e Paolo mi fa piacere che siate riusciti anche voi a viaggiare con me.
GIOVAZ le tue foto saranno un appuntamento immancabile, ma farai lo stesso giro o andrai anche al nord?in ogni caso sono certa che riuscirai a farci vedere altri e nuovi aspetti di questo Paese.
Grazie a tutti
Ornella
No, no, non pensavo fosse scontornata, era solo l'impressione che dava e mi piaceva per questo....
Ciao Ornella. Farò il sud del paese con sosta notturna nei villaggi dei pescatori (tema fotografico che mi prende moltissimo)...comunque i tuoi controluce mi strapiacciono ( e non sono uno che regala complimenti...) e sono fcomunque fonte di ispirazione che NON vuol dire....copiare!!penso che per imparare a fotografare bene bisogna fgardare o se preferisci analizzare le foto di altri bravi fotografi (una volta i vecchi fotografi dicevano che bisognava andar per mostre, oggi con internet è più facile...)Ciao.gio.
bellissimo reportage, in tutto ...
complimenti davvero, immagini e racconti tutti molto belli
ciao william
complimenti davvero, immagini e racconti tutti molto belli
ciao william
Ciao Ornella
ho trovato nelle tue parole e racconto di viaggio una persona che vive il viaggio senza lasciare le proprie orme....questo per me vuol dire essere dei grandi viaggiatori responsabili....mi perdonerai se io invece non ti dica meglio questa o quella immagine (che trovo una serie di verissimo reportage fotografico) perchè il tuo racconto fotografico ha ben descritto le tante e diverse situazioni del paese da te visitato...io ho apprezzato tutto non ho interesse per queste esperienze dire di una singola foto....che senso ha.....BRAVISSIMA Ornella! Mi fa davvero piacere aver capito il tuo spirito di viaggiatrice e scusami se me lo permetto assomiglia al mio nel senso che tu da come hai raccontato il tutto con il cuore aperto come me ti senti veramente e completamente libera solo in viaggio.....
Appena riesco posterò anche io un mio viaggio fatto in Romania nel MARAMURES.....ci sono molte somiglianze....''SECONDO ME''...ciao e complimenti Ornella!
ho trovato nelle tue parole e racconto di viaggio una persona che vive il viaggio senza lasciare le proprie orme....questo per me vuol dire essere dei grandi viaggiatori responsabili....mi perdonerai se io invece non ti dica meglio questa o quella immagine (che trovo una serie di verissimo reportage fotografico) perchè il tuo racconto fotografico ha ben descritto le tante e diverse situazioni del paese da te visitato...io ho apprezzato tutto non ho interesse per queste esperienze dire di una singola foto....che senso ha.....BRAVISSIMA Ornella! Mi fa davvero piacere aver capito il tuo spirito di viaggiatrice e scusami se me lo permetto assomiglia al mio nel senso che tu da come hai raccontato il tutto con il cuore aperto come me ti senti veramente e completamente libera solo in viaggio.....
Appena riesco posterò anche io un mio viaggio fatto in Romania nel MARAMURES.....ci sono molte somiglianze....''SECONDO ME''...ciao e complimenti Ornella!
GIOVAZ ti ringrazio per quanto dici dei miei controluce, sai, è un aspetto della fotografia che mi affascina tanto, esapere che il risultato è apprezzato gratifica i miei sforzi.
Grazie william per essere passato tra le mie foto.
Eh...paperomascherato...hai colto nel segno...viaggerei sempre, tutti i giorni, chi mi conosce si domanda come faccia a sostenere i ritmi che regolano le mie giornate vacanziere...ma è sempre stato così, ormai non posso cambiare!sono sempre incuriosita dalla quotidianità del luogo che visito e, compatibilmente con quello che una vacanza ci consente di vivere, cerco di trasmettere quello che sento in prima persona.
Relativamente alle foto io stessa riconosco che alcune mi piacciono più di altre, ma tu hai valutato il lavoro nel suo insieme, e per questo ti ringrazio.
ciao a tutti
Ornella