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Visualizzazione Punto AF Dopo Ricomposizione
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saverio78
Messaggio: #1
salve, mi è venuto un dubbio...ma quando metto a fuoco sul viso con messa a fuoco sul centro, blocco la messa a fuoco poi ricompongo e scatto andando a rivedere vedo che sul pc o in camera il punto di messa a fuoco cade al centro del fotogramma e non dove effettivamente ho messo a fuoco bloccando....è normale?

grazie
bergat@tiscali.it
Messaggio: #2
La blocchi tenendo il pulsante di scatto, fermo , semipremuto?
Lucabeer
Messaggio: #3
Messa a fuoco su AF-S o su AF-C?
saverio78
Messaggio: #4
af-s (cmq non cambia credo se afc è sulla priorità di messa a fuoco,no?
maxiclimb
Messaggio: #5
QUOTE(saverio78 @ Oct 5 2009, 03:08 PM) *
salve, mi è venuto un dubbio...ma quando metto a fuoco sul viso con messa a fuoco sul centro, blocco la messa a fuoco poi ricompongo e scatto andando a rivedere vedo che sul pc o in camera il punto di messa a fuoco cade al centro del fotogramma e non dove effettivamente ho messo a fuoco bloccando....è normale?

grazie


Tu intendi la visualizzazione dell'area di maf impiegata, quindi è ovvio che sia così.

Il "pallino" sul monitor della reflex o sui software Nikon che permettono di visualizzarlo, ti indica semplicemente quale area di messa a fuoco era attiva al momento dello scatto.
Ma la macchina mica può sapere che dopo aver messo a fuoco l'hai girata! smile.gif
nippokid (was here)
Messaggio: #6
QUOTE(saverio78 @ Oct 5 2009, 03:08 PM) *
...
...è normale?

E' normale e non potrebbe essere altrimenti...
saverio78
Messaggio: #7
OK OK...SONO QUELLE COSE CHE FAI SEMPRE SENZA PENSARCI...POI SE CI RIFLETTI TI VENGONO I DUBBI!

scusate non volevo urlare
Lucabeer
Messaggio: #8
ROTFL, ho riletto la domanda... e dopo le ultime osservazioni l'ho capita meglio... e concordo con maxiclimb!
GP53
Messaggio: #9
Da tempo anch'io mi chiedevo a cosa mai servisse poter rivedere nella fotografia, ad es. con Capure, qual'era il punto di messa a fuoco al momento dello scatto visto che la cornicetta rossa cade sempre esattamente al centro del fotogramma.
Da quanto avete scritto, se ho ben capito, si tratta non del PUNTO bensì dell'AREA di messa a fuoco, intesa quest'ultima, immagino, in funzione del modo Punto singolo/Area dinamica/Auto-area AF.
In genere io uso Area dinamica e al variare del numero dei punti che scelgo dal menu cambia la quantità dei punti che vedo nel visore superiore, ma una volta scattata la foto la cornicetta rossa è comunque sempre al centro e sempre delle stesse dimensioni, cioè non varia in funzione del numero dei punti settato, per cui nulla dice neppure sul modo di Maf adottato; ma se anche, per ipotesi, variasse non vedo quale utilità pratica potrebbe avere...

Pertanto, da un lato comprendo che in caso di ricomposizione dell'inquadratura la macchina non possa "ricordarsi" qual'era l'effettivo punto di fuoco, ma dall'altro mi chiedo, proprio per questa impossibilità, a cosa serva allora effettivamente questa indicazione...

Forse solo nel caso di scatto col treppiede quando se il punto di fuoco non è al centro devo spostarlo col multiselettore? Cioè per poter dire, una volta su mille: ecco, vedi, la Maf era su quel sasso in basso a sinistra?

Scusate, ma c'è qualcosa che mi sfugge in tutta questa faccenda... hmmm.gif

Un saluto.
Gianni

Messaggio modificato da GP53 il Oct 5 2009, 05:30 PM
nippokid (was here)
Messaggio: #10
QUOTE(GP53 @ Oct 5 2009, 06:28 PM) *
...cut...
Scusate, ma c'è qualcosa che mi sfugge in tutta questa faccenda... hmmm.gif
...cut...

Ciao Gianni,
perché dici che cade sempre al centro del fotogramma? Viene evidenziata l'areaAF (o puntoAF) in uso (attiva) al momento dello scatto, qualunque essa sia. Certo se l'abitudine è quella di utilizzare sempre e comunque il puntoAF centrale e ricomporre (o meno) l'inquadratura, tale informazione perde di interesse...

Con soggetti in movimento non è possibile ricomporre l'inquadratura...

Come detto, verrà evidenziata l'areaAF attiva al momento dello scatto.
In AF-Singolo l'informazione è sempre disponibile.
In AF-Continuo l'informazione è sempre disponibile utilizzando la "modalità" a punto singolo e in modalità dinamica qualora la priorità sia alla messa a fuoco. Nel caso della dinamica verrà comunque mostrata l'area attivata dall'utente e non sarà visualizzata l'areaAF eventualmente utilizzata dal sistema AF come "ausilio" dinamico.
Se in AF-C si è scelta invece la priorità allo scatto o mista (scatto+fuoco) [spero siano i termini corretti, utilizzo i menù in inglese..], l'area sarà evidenziata solo qualora il sistema AF abbia considerato perfettamente a fuoco il soggetto. Se lo scatto è stato portato a termine sfruttando la priorità allo scatto (la posa non sarebbe stata effettuata con la priorità al fuoco e sarebbe stata ritardata fino al riconoscimento univoco dell'avvenuta messa a fuoco.)..l'areaAF non viene evidenziata. Valgono sempre le considerazioni fatte sopra sulla modalità dinamica e sull'areaAF attiva e d'ausilio.
In caso di MaF ad inseguimento 3d, viene evidenziata l'area AF attivata automaticamente dal sistema durante l'inseguimento.
Utilizzando l'Auto AreaAF, in AF-Singolo saranno mostrati il o i puntiAF utilizzati contemporaneamente per la MaF. In AF-C ed AutoAreaAF, mi pare che non venga mostrato nulla.

Un pò di fretta, ma credo di aver toccato tutte le possibilità... hmmm.gif ...e soprattutto spero di essere stato chiaro.

Tutte queste informazioni possono essere molto utili per determinare (risalire) a posteriori, non solo il "dove" è stata effettuata la MaF, ma - pur con qualche approssimazione - anche il "come", soprattutto incrociando il dato con le informazioni sulle impostazioni della fotocamera, presenti nei metadati e visualizzabili con tutti i software Nikon.

byebye. smile.gif


P.S. S'è inchiodato il forum?! huh.gif



Messaggio modificato da npkd il Oct 5 2009, 06:17 PM
Lucabeer
Messaggio: #11
QUOTE(npkd @ Oct 5 2009, 07:12 PM) *
Ciao Gianni,
perché dici che cade sempre al centro del fotogramma? Viene evidenziata l'areaAF (o puntoAF) in uso (attiva) al momento dello scatto, qualunque essa sia. Certo se l'abitudine è quella di utilizzare sempre e comunque il puntoAF centrale e ricomporre (o meno) l'inquadratura, tale informazione perde di interesse...


Esatto... quella dell'usare sempre il punto centrale e poi ricomporre è una "brutta" abitudine ereditata da quando le macchine avevano solo un punto di messa a fuoco. Io in primis ho dovuto "disimparare" questa abitudine, provenendo da anni di uso di FE, FM, F801s...
GP53
Messaggio: #12
QUOTE(npkd @ Oct 5 2009, 07:12 PM) *
Ciao Gianni,
perché dici che cade sempre al centro del fotogramma? Viene evidenziata l'areaAF (o puntoAF) in uso (attiva) al momento dello scatto, qualunque essa sia. Certo se l'abitudine è quella di utilizzare sempre e comunque il puntoAF centrale e ricomporre (o meno) l'inquadratura, tale informazione perde di interesse...

Ciao Nippo,
grazie mille per le dettagliatissime spiegazioni Pollice.gif
In effetti uso molto spesso la ricomposizione dell'inquadratura dopo aver focheggiato sul punto d'interesse (per comodità utilizzando sempre il punto Af centrale) che poi blocco con la pressione a metà corsa del pulsante di scatto. Mi confermi quindi che con tale modalità di ripresa l'informazione del punto di Maf perde di interesse.
Mi accade raramente di fare riprese di soggetti in movimento, anche se mi piacerebbe sperimentare la Maf ad inseguimento 3D.
In effetti dovrai trovare il tempo per sperimentare sul campo le verie modalità di Maf e di priorità allo scatto/fuoco (finora, ma solo per inerzia, ho sempre usato solo "scatto").


Con soggetti in movimento non è possibile ricomporre l'inquadratura...

Certo, questo lo comprendo, ma nel caso di soggetti statici o relativamente statici (persone in posa, ritratti...) se il punto desiderato di Maf non coincide con il centro del fotogramma (e non coincide quasi mai...) tu come ti regoli se non bloccando la Maf e ricomponendo? La domanda coinvolge anche l'affermazione, nel post successivo, di Lucabeer - che con l'occasione ringrazio per l'intervento - secondo il quale è un'abitudine questa da disimparare. Ma quindi voi come vi regolate in queste situazioni? Quale altro metodo si può adottare che sia preciso e veloce?

Grazie di nuovo wink.gif

Ciao
Gianni


Come detto, verrà evidenziata l'areaAF attiva al momento dello scatto.
In AF-Singolo l'informazione è sempre disponibile.
In AF-Continuo l'informazione è sempre disponibile utilizzando la "modalità" a punto singolo e in modalità dinamica qualora la priorità sia alla messa a fuoco. Nel caso della dinamica verrà comunque mostrata l'area attivata dall'utente e non sarà visualizzata l'areaAF eventualmente utilizzata dal sistema AF come "ausilio" dinamico.
Se in AF-C si è scelta invece la priorità allo scatto o mista (scatto+fuoco) [spero siano i termini corretti, utilizzo i menù in inglese..], l'area sarà evidenziata solo qualora il sistema AF abbia considerato perfettamente a fuoco il soggetto. Se lo scatto è stato portato a termine sfruttando la priorità allo scatto (la posa non sarebbe stata effettuata con la priorità al fuoco e sarebbe stata ritardata fino al riconoscimento univoco dell'avvenuta messa a fuoco.)..l'areaAF non viene evidenziata. Valgono sempre le considerazioni fatte sopra sulla modalità dinamica e sull'areaAF attiva e d'ausilio.
In caso di MaF ad inseguimento 3d, viene evidenziata l'area AF attivata automaticamente dal sistema durante l'inseguimento.
Utilizzando l'Auto AreaAF, in AF-Singolo saranno mostrati il o i puntiAF utilizzati contemporaneamente per la MaF. In AF-C ed AutoAreaAF, mi pare che non venga mostrato nulla.

Un pò di fretta, ma credo di aver toccato tutte le possibilità... hmmm.gif ...e soprattutto spero di essere stato chiaro.

Tutte queste informazioni possono essere molto utili per determinare (risalire) a posteriori, non solo il "dove" è stata effettuata la MaF, ma - pur con qualche approssimazione - anche il "come", soprattutto incrociando il dato con le informazioni sulle impostazioni della fotocamera, presenti nei metadati e visualizzabili con tutti i software Nikon.

byebye. smile.gif
P.S. S'è inchiodato il forum?! huh.gif

nippokid (was here)
Messaggio: #13
QUOTE(GP53)
nel caso di soggetti statici o relativamente statici (persone in posa, ritratti...) se il punto desiderato di Maf non coincide con il centro del fotogramma (e non coincide quasi mai...) tu come ti regoli se non bloccando la Maf e ricomponendo? La domanda coinvolge anche l'affermazione, nel post successivo, di Lucabeer - che con l'occasione ringrazio per l'intervento - secondo il quale è un'abitudine questa da disimparare. Ma quindi voi come vi regolate in queste situazioni? Quale altro metodo si può adottare che sia preciso e veloce?


Ciao. La questione "operatività" è necessariamente vincolata allo strumento di cui si dispone e alle preferenze personali. Sostengo (da) sempre che è "meglio" un metodo (relativamente) poco ortodosso, ma con cui si ha confidenza, tanto da farlo divenire un gesto istintivo, rispetto ad una modalità tecnicamente più "corretta" che costringe però ad un "dirottamento" della concentrazione per supplire alla perdita di naturalezza del gesto tecnico stesso.
Ovviamente è una generalizzazione, che può essere più o meno valida a seconda della situazione, ma di cui tendenzialmente tengo sempre conto, destinando l'affiatamento con una novità operativa a situazioni non produttive. Capisco come sia una visione piuttosto "lavorativa", finalizzata ad una produttività certa e priva di imprevisti, ma tutto sommato non è mai piacevole e privo di conseguenze accorgersi in fase di re-visione degli scatti di aver sbagliato e quindi sprecato un'opportunità a causa di scarsa confidenza tecnica..

In questo caso, a dire il vero, la questione non è del tutto accademica e relativa al solo "gesto tecnico" e alla confidenza con esso, ma ha (o può avere) dei riflessi diretti sul risultato finale.
Senza andare ad allargare troppo il discorso, già moderatamente OT rispetto al quesito iniziale, si può accennare al fatto (già affrontato anche recentemente in "tecniche fotografiche"..) che blocco e ricomposizione dell'inquadratura possono comportare degli errori nel riposizionamento del piano di MaF sul soggetto.
Per esemplificare (..un pò "bovinamente" come direbbe danardi biggrin.gif ) incollo un paio di povere illustrazioni che avevo già postato in passato:

IPB Immagine IPB Immagine

Si può notare come la ricomposizione sia intrinsecamente meno precisa rispetto ad una MaF effettuata scegliendo il punto AF in modo tale da farlo combaciare da subito con l'area del soggetto più meritevole di accogliere il piano di massima nitidezza.

Personalmente (il 90% degli scatti prodotti con reflex di piccolo formato sono effettuati in verticale su figura umana femminile tongue.gif ) utilizzo quasi esclusivamente AF-Continuo avendo cura di selezionare l'areaAF in modo da focheggiare gli occhi del soggetto in funzione dell'inquadratura finale, senza operare alcuna ricomposizione. Di fatto considero la situazione, pur relativamente statica, esattamente come farei (faccio) con soggetti in movimento.
Tra l'altro, sommando i movimenti del soggetto ed i movimenti di camera, la fattispecie non è poi così lontana da una situazione di movimento, considerate anche le brevi distanze (percentualmente quindi più influenti), la PdC (relativa) ridotta e...le posizioni spesso scomode e poco stabili huh.gif ...da qui il relativamente di cui sopra...
La priorità scelta in queste circostanze è quasi sempre al fuoco.

Tutto quanto detto è necessariamente vincolato (anche) all'attrezzatura disponibile/in uso. Non è sempre possibile avere "quello che serve" "dove serve" e forse non lo sarà per molto tempo (link), quindi capita di dover fare di necessità virtù. In ogni caso la scelta è quella di effettuare meno ricomposizione possibile, quindi scegliendo il punto AF più vicino al "target", tra quelli disponibili.

Scusa se mi sono dilungato, ma in questo periodo cambiare monitor e volgere lo sguardo lontano da Photoshop è salutare, così ne approfitto. Il forum non saranno le "tre cime" al tramonto, ma è già qualcosa! laugh.gif

byebye.

Franco_
Messaggio: #14
QUOTE(npkd @ Oct 6 2009, 03:33 PM) *
...
Personalmente (il 90% degli scatti prodotti con reflex di piccolo formato sono effettuati in verticale su figura umana femminile tongue.gif ) utilizzo quasi esclusivamente AF-Continuo avendo cura di selezionare l'areaAF in modo da focheggiare gli occhi del soggetto in funzione dell'inquadratura finale, senza operare alcuna ricomposizione. Di fatto considero la situazione, pur relativamente statica, esattamente come farei (faccio) con soggetti in movimento.
Tra l'altro, sommando i movimenti del soggetto ed i movimenti di camera, la fattispecie non è poi così lontana da una situazione di movimento, considerate anche le brevi distanze (percentualmente quindi più influenti), la PdC (relativa) ridotta e...le posizioni spesso scomode e poco stabili huh.gif ...da qui il relativamente di cui sopra...
La priorità scelta in queste circostanze è quasi sempre al fuoco.
...


A parte la diversa distribuzione percentuale dei soggetti fotografati utilizzo anche io lo stesso metodo, soprattutto da quando ho la D300...
saverio78
Messaggio: #15
Personalmente (il 90% degli scatti prodotti con reflex di piccolo formato sono effettuati in verticale su figura umana femminile tongue.gif ) utilizzo quasi esclusivamente AF-Continuo avendo cura di selezionare l'areaAF in modo da focheggiare gli occhi del soggetto in funzione dell'inquadratura finale, senza operare alcuna ricomposizione.


quindi praticamente inquadri, muovi i punti di maf nel mirino con le frecce fino ad arrivare a quello che sta sugli occhi e poi scatti....giusto? e l'esposizione quindi non la calcoli sul viso ma al centro? oppure prima misuri sul viso poi fai la maf come sopra? ma è veloce come cosa? adesso non mi rendo conto ...forse il viso starà sempre suppergiù in quella zona del mirino quindi devi fare spostamenti minimi?

grazie
abyss
Messaggio: #16
Si, proprio per i motivi spiegati sopra da npkd, ove possibile è sempre meglio usare direttamente il punto di messa a fuoco coincidente (o più vicino) con la zona che abbiamo deciso di focheggiare.
Il mettere a fuoco al centro e poi ricomporre è un vizio che ho faticato a togliermi (ed ancora non ci sono riuscito del tutto...), ricordo di tanti anni in cui non c'erano molte alternative comode e dicure come oggi.
Anche con le reflex a messa a fuoco manuale avevo il "vizio" di usare stigmometro + ricomposizione dell'inquadratura, più che usare il vetro smerigliato.
Però un po' alla volta ci si abitua ai medodi più precisi smile.gif
nippokid (was here)
Messaggio: #17
QUOTE(saverio78 @ Oct 6 2009, 09:09 PM) *
quindi praticamente inquadri, muovi i punti di maf nel mirino con le frecce fino ad arrivare a quello che sta sugli occhi e poi scatti....giusto? e l'esposizione quindi non la calcoli sul viso ma al centro? oppure prima misuri sul viso poi fai la maf come sopra? ma è veloce come cosa? adesso non mi rendo conto ...forse il viso starà sempre suppergiù in quella zona del mirino quindi devi fare spostamenti minimi?
...

Ciao. Giusto. I punti AF tra cui scegliere, alla fine, sono pochi e sempre nella stessa porzione di inquadratura. La selezione è rapida ed immediata con il multiselettore/joystick..

Lavoro quasi sempre in condizioni di luce controllata (o controllabile..), quindi l'esposizione è generalmente calcolata una-tantum con un esposimetro a luce incidente. Altrimenti utilizzo la misurazione Matrix compensando eventuali "tendenze esposimetriche" causate dalla scena e/o dal soggetto.

cool.gif

Lucabeer
Messaggio: #18
QUOTE(saverio78 @ Oct 6 2009, 09:09 PM) *
quindi praticamente inquadri, muovi i punti di maf nel mirino con le frecce fino ad arrivare a quello che sta sugli occhi e poi scatti....giusto?


Esatto! Fra l'altro trovo che sia comodissimo impostare la fotocamera in modo che con il selettore ci si possa muovere solo fra gli 11 punti AF di "base" (altrimenti la selezione diventa veramente lenta e complicata), anche se poi si lascia eventualmente al sistema di tracking l'onere di "aggiustare" il tiro muovendosi fra i 40 rimanenti in modalità dinamica...
GP53
Messaggio: #19
scusate, errore...

Messaggio modificato da GP53 il Oct 7 2009, 08:21 AM
GP53
Messaggio: #20
QUOTE(npkd @ Oct 6 2009, 03:33 PM) *
Ciao. La questione "operatività" è necessariamente vincolata allo strumento di cui si dispone e alle preferenze personali.

[,,,]

Scusa se mi sono dilungato, ma in questo periodo cambiare monitor e volgere lo sguardo lontano da Photoshop è salutare, così ne approfitto. Il forum non saranno le "tre cime" al tramonto, ma è già qualcosa! laugh.gif

byebye.



Grazie di nuovo, Nippo Pollice.gif

Ma quindi usi il multiselettore per spostare l'area di messa a fuoco laddove serve senza ricomporre l'inquadratura... Forse è solo una questione di farci la mano, però a me sembra un po' macchinoso (nel senso di lento e soprattutto distraente") rispetto all'immediatezza della ricomposizione. Tant'è che, come avevo detto nel post precedente, pensavo che questo metodo fosse da relegare (passami il termine) all'uso col treppiede.

Leggo anche che usi prevalentemente l'AF-C, e questo mi porta ad un'ulteriore domanda (l'ultima, lo giuro!) riguardo all'area dinamica, ossia a come viene gestita la messa a fuoco nel caso di spostamento del soggetto rispetto al punto di messa a fuoco.
(se hai già affrontato l'argomento in un altra discussione metti il link, se ti è agevole, così eviti di dover rispiegare il tutto ogni volta che qualcuno ti chiede di farlo uscire dalla nebbia... rolleyes.gif ).

Nella D300 l'Area AF dinamica è spiegata a pag. 269 del manuale. Ne riporto solo due paragrafi, quello introduttivo e quello relativo all'opzione 51 punti (ma è "uguale" anche per i 9 e i 21 punti):

Se il soggetto esce dal punto AF scelto quando è selezionata l'area
AF dinamica in AF continuo (modo di messa a fuoco C,
la fotocamera eseguirà la messa a fuoco in base alle
informazioni dei punti di messa a fuoco circostanti. Scegliete il
numero di punti AF tra 9, 21 e 51 in base al movimento del
soggetto.
Nel mirino viene visualizzato solo il punto AF attivo. I punti AF
rimanenti forniscono informazioni per agevolare l'operazione di
messa a fuoco.


51 punti
Se il soggetto si sposta dal punto AF selezionato,
la fotocamera eseguirà la messa a fuoco in base
alle informazioni degli altri 50 punti circostanti.
Scegliete questa impostazione quando
riprendete soggetti che si muovono
rapidamente e che è difficile inquadrare nel
mirino (ad esempio uccelli).


L'Area di Maf è quindi costituita da un "grigliato" di 9, 21 o 51 punti e si troverà al centro del fotogramma (di default) oppure decentrata se abbiamo deciso di spostarla col multiselettore. Il PUNTO di Maf sarà comunque sempre al centro di questo grigliato, quale che sia la sua (del grigliato) posizione, e tale punto è quello che il manuale definisce "punto AF selezionato".
Fatta questa premessa, e sempre che le cose stiano così, quello che non riesco a comprendere appieno è il significato concreto di “Se il soggetto esce dal punto AF scelto […] la fotocamera eseguirà la messa a fuoco in base alle informazioni dei punti di messa a fuoco circostanti” e “… per agevolare l'operazione di messa a fuoco”.

Facciamo un esempio:
supponiamo di applicare l’Area a 51 punti (in questo caso forse eccedendo in necessità, ma utile per capire il funzionamento anche in altri contesti di ripresa) ad una fattispecie come quella dei tuoi disegni.
1) componi l’inquadratura definitiva e decentri col multiselettore l’area di Maf verso il viso della modella facendo coincidere il punto centrale (“punto AF selezionato”) esattamente sugli occhi.
2) Premi a metà corsa il pulsante di scatto, attendi che si accenda il led verde nel mirino dopo di che scatti.

Ora, supponiamo che, mentre mantieni premuto a metà corsa il pulsante, la modella si sposti leggermente di lato e che tu NON la segua per far ricoincidere il punto di Maf sugli occhi (non vuoi modificare l’inquadratura). Supponiamo anche che lo spostamento del viso sia stato tale da lasciare gli occhi ENTRO l’Area che avevi impostato (51 punti in questo caso). Cosa accade? Con quali informazioni intervengono gli altri 50 punti? Si determina forse un nuovo punto di Maf , una sorta di “media ponderata” tra IL punto centrale, ormai “perso”, e i punti dove ricadono i restanti 50? (non penso che gli occhi siano invece “agganciati” da uno di questi 50 punti che si sostituisce a quello originario centrale – mantenendo semmai in tal modo l’esatta Maf – perchè se così fosse avremmo una specie di 51 punti ad inseguimento 3D).
Quella della Maf “ponderata” spiegherebbe anche il motivo di poter scegliere tra 9-21-51 punti in quanto valori più bassi offrono sì una minor copertura ma per contro riducono il rischio di far rientrare punti con Maf troppo lontana o troppo vicina (ad esempio orecchio e punta del naso…) per effetto della maggior estensione dell’Area.

Ultima ma inevitabile domanda: fermo restando questo esempio, se lo spostamento del viso fosse invece sull’asse obiettivo/soggetto (la modella si avvicina o si allontana), anziché essere perpendicolare ad esso, cosa accadrebbe?

Un grazie anticipato, Nippo, anche se so che d’ora innanzi ti guarderai bene dal ripetere l’errore di avermi risposto una prima volta… wink.gif

Ciao!

Gianni

P.S.
Penso di non poterti leggere prima di Venerdì perché domani sarò via e non credo mi sarà facile collegarmi.

leorus
Messaggio: #21
quante teorie ragazzi... smettetela di spremervi le meningi.

basta comprare questa e si risolve il problema!!!

date un'occhiata proprio alla sua nuova caratteristica autofocus.

Ciao

un estratto...

"...Quando il fotografo desidera mettere a fuoco un soggetto al di fuori dell’area coperta da un punto, deve fissare la messa a fuoco sul soggetto e poi ricomporre l’immagine, ma l’operazione di ricomposizione causa errori nella messa a fuoco, soprattutto alle brevi distanze, poiché il piano di messa a fuoco è perpendicolare all’asse dell’obiettivo.
Per risolvere questo problema Hasselblad ha utilizzato la moderna tecnologia dei sensori di imbardata per misurare la velocità angolare in modo innovativo. Il risultato è il nuovo processore Absolute Position Lock (APL) che costituisce il fondamento della proprietà True Focus di Hasselblad. Il processore APL registra accuratamente il movimento della fotocamera durante qualsiasi ricomposizione e utilizza queste misurazioni per inviare al motore di messa a fuoco dell’obiettivo le informazioni per la compensazione. Il tutto così rapidamente da non introdurre ritardi nello scatto..."


Messaggio modificato da leorus il Oct 8 2009, 01:39 AM
nippokid (was here)
Messaggio: #22
A questo punto della discussione mi "scappa" però di fare alcune precisazioni per evitare che certe indicazioni/suggerimenti/considerazioni possano essere "assolutizzate", tanto in scrittura, quanto in lettura ed evitare possibili fraintendimenti o confusioni. Opinioni e considerazioni personali, come sempre...

Ribadiamo che le circostanze prese in esame, da specifica domanda di GP53/Gianni, riguardano genericamente "persone in posa, ritratti" senza fare un distinguo sulle condizioni di ripresa e di illuminazione.
Io stesso ho immediatamente "personalizzato" (quindi generalizzato, in un certo senso..) le condizioni di ripresa, immaginando la mia situazione tipo in quel genere fotografico; ovvero condizioni di luce abbondante, spesso costruita ad-hoc e con attrezzatura, obiettivi in primis, uhm...diciamo collaudati, conosciuti e dalla performance ottica "ideale".
Uscendo dalla generalizzazione, non esistono solo condizioni di ripresa e di equipaggiamento ideali ed è giusto fare i conti anche con situazioni più critiche e meno ripetibili, pur compatibili con la ripresa fotografica di "persone in posa e ritratti".

Questo distinguo per evitare che blocco della MaF e ricomposizione venga recepito tout-court come la peggiore scelta possibile e SOLO frutto delle "vecchie abitudini" da chi dovesse leggere il thread.. smile.gif

Se in condizioni ideali ci sono tecniche più intrinsecamente precise rispetto a blocco e ricomposizione, dobbiamo anche dire che soprattutto in condizioni di illuminazione "critica", di contro, i sensori AF lineari (restando sul multicam3500, tutti tranne i 15 a croce centrali) sono a loro volta intrinsecamente meno affidabili e sensibili di quelli a croce, che i puntiAF più vicini ai bordi sono maggiormente interessati, chi più chi meno a seconda dell'obiettivo, da aberrazioni, curvature di campo, caduta di luce dei bordi ottici e diminuzione della risolvenza e che quindi tutti gli aspetti vanno considerati in funzione della massima (possibile) precisione di MaF. Non è quindi da "demonizzare" del tutto l'aggancio della MaF con un sensore a croce centrale, blocco e ricomposizione dell'inquadratura. Spesso è obbligatorio scegliere tra la soluzione "meno peggiore" e l'operatività risulta quindi necessariamente influenzata dalle condizioni esterne e dalle disponibilità del momento.

Spero di essermi intrinsecamente spiegato. tongue.gif


QUOTE(GP53 @ Oct 7 2009, 09:28 AM) *
...
Leggo anche che usi prevalentemente l'AF-C, e questo mi porta ad un'ulteriore domanda (l'ultima, lo giuro!) riguardo all'area dinamica, ossia a come viene gestita la messa a fuoco nel caso di spostamento del soggetto rispetto al punto di messa a fuoco.
(se hai già affrontato l'argomento in un altra discussione metti il link, se ti è agevole, così eviti di dover rispiegare il tutto ogni volta che qualcuno ti chiede di farlo uscire dalla nebbia... :rolleyez: ).


Fiuuu...qui mi salvo! biggrin.gif Ti rimando ad una discussione, ormai sepolta dal tempo, in cui s'è parlato approfonditamente dell'AF della D300 e per estensione di tutte le fotocamere che "ospitano" quel gioiello del Multicam3500. Nel corso della discussione ho scritto quasi tutto quel che sapevo sull'AF, grazie alle domande particolareggiate dell'utente "waltharius", poi sparito nel nulla! hmmm.gif
Poi comunque ho continuato ad approfondire..


D300: Consigli Su Funzioni Autofocus


Ora vedo se c'è qualche punto che mi pare non sia stato accennato...

QUOTE(GP53 @ Oct 7 2009, 09:28 AM) *
...non riesco a comprendere appieno il significato concreto di “Se il soggetto esce dal punto AF scelto […] la fotocamera eseguirà la messa a fuoco in base alle informazioni dei punti di messa a fuoco circostanti” e “… per agevolare l'operazione di messa a fuoco”.
...
Cosa accade? Con quali informazioni intervengono gli altri 50 punti? Si determina forse un nuovo punto di Maf , una sorta di “media ponderata” tra IL punto centrale, ormai “perso”, e i punti dove ricadono i restanti 50? (non penso che gli occhi siano invece “agganciati” da uno di questi 50 punti che si sostituisce a quello originario centrale – mantenendo semmai in tal modo l’esatta Maf – perchè se così fosse avremmo una specie di 51 punti ad inseguimento 3D)
....

Dunque, qualcosina si può dire...

- Nessuna "media ponderata", assolutamente.

- A prescindere dal numero di puntiAF di ausilio dinamico, per comodità prendiamone 9, ma è la stessa cosa con 21 o 51, cambia "solo" la complessità dei calcoli e la mole di dati a carico del processore, immagina di focheggiare un occhio con il punto centrale del modulo AF, sempre per comodità, poi "l'azione" la puoi spostare in qualsiasi zona del modulo...

Alla prima attuazione AF (pulsante di scatto o pulsante AF-ON) inizia una nuova procedura AF. In corrispondenza del puntoAF (alias areaAF) attivo, quindi selezionato dall'utente ed evidenziato nel mirino, si avvierà la ricerca del fuoco mediante rilevazione di fase con la conseguente movimentazione elettromeccanica degli "organi" mobili dell'obiettivo dedicati alla MaF. Questo avviene in più cicli di rilevazione continua e contestuali al movimento delle lenti.
Viene raggiunto il punto di massimo dettaglio, il "target" (l'occhio) viene agganciato e viene decretata l'avvenuta messa a fuoco. Contemporaneamente all'aggancio, i puntiAF deputati all'ausilio dinamico, che altro non sono che dei mini-sensori CCD, si attivano e memorizzano una "mappa" di ciò che si trova in corrispondenza di ogni singolo puntoAF, con informazioni sulla luminosità, sulla "direzione e distanza" da un eventuale punto di contrasto sottostante (la rilevazione di fase, grazie alla separazione del raggio di luce (omissis) è in grado di predeterminare immediatamente di quanto dover muovere la MaF ed in quale direzione (front o backfocus); determinazione che diviene via via più precisa nei ripetuti cicli di rilevamento contestuali all'attuazione, come detto, ma che già da subito è capace di una stima precisa da memorizzare..) e sul colore (questo aspetto particolarmente con modalità ad inseguimento 3D).
Ovviamente queste informazioni di mappatura non dobbiamo immaginarle come un "minicrop" ad alta risoluzione di quanto si trova in corrispondenza dei puntiAF, ma come una scomposizione a blocchi di pixel, comunque sufficienti a "contestualizzare" quanto si trova in corrispondenza dei puntiAF tutt'attorno al puntoAF attivo e creare , appunto, una mappa.

Se il soggetto, o meglio, il "target" su cui abbiamo agganciato il fuoco (Lock), durante la procedura di mantenimento del fuoco (tracking) si sposta dal punto AF attivo, le informazioni (mappa) dei puntiAF circostanti già memorizzate, vengono comparate in continuo con le nuove "mappe di informazioni" provenienti dai sensori stessi e sfruttate per determinare quale di questi puntiAF ausiliari si trovi, dopo lo spostamento, in corrispondenza del nostro target e alla cui rilevazione di fase sia data la priorità di comandare gli impulsi di adeguamento, se necessario, agli organi elettro/meccanici dedicati alla messa a fuoco. Il punto AF d'ausilio, fino a che il target si troverà in corrispondenza di esso, assumerà la valenza di puntoAF attivo, sebbene non vi sia alcuna evidenziazione a mirino, per tutto il tempo necessario al mantenimento o all'adeguamento della MaF.
Se il target si sposta ulteriormente, sempre entro il confine dei nostri 9 (o 21 o 51) puntiAF dinamici, verrà preso in carico ogni volta dal PuntoAF corrispondente che diventerà attivo e comanderà le operazioni di AF.
Se il target esce dall'estensione di copertura del gruppo di punti AF dinamici, entra in gioco l'impostazione di ritardo "Lock-on del Focus Tracking" che in base all'impostazione sceglierà la "strategia" più o meno attendista. Questo credo sia ampiamente spiegato nel 3d segnalato.

Il rilascio del pulsante di scatto (o pulsante AF-ON) o la perdita del "target" (oltre il tempo di Lock-on) comporterà la fine dell'intera procedura AF e l'inizio di una nuova procedura completa: Rilevamento, Lock, Focus Tracking, Dinamicità...click! Wow!

Spero di aver detto tutto e in modo sufficientemente chiaro, nonostante semplificazioni, omissis ed eventuali errori...rileggendo mi pare che si capisca abbastanza, nel caso ci riprovo...he he...

QUOTE(GP53 @ Oct 7 2009, 09:28 AM) *
Un grazie anticipato, Nippo, anche se so che d’ora innanzi ti guarderai bene dal ripetere l’errore di avermi risposto una prima volta… ;-)
...

Ma figurati, se non le racconto a qualcuno 'ste cose è inutile anche che me le vada a cercare, studiare e sperimentare. Hahaha... wink.gif


byebye. IPB Immagine



P.S. Interessante, Leorus... IPB Immagine




gand59
Messaggio: #23
Mi permetto di integrare l'ottima (come sempre) spiegazione di Nippokid con un esempio pratico.

IPB Immagine Ingrandimento full detail : 530.9 KB

D300, AF-C, area dinamica 21 punti. Miravo alla testa, seguendo il movimento dello skater, che era solo parzialmente prevedibile: la direzione era certa, ma il momento e il punto in cui avrebbe fatto la sua evoluzione, cambiando velocità e altezza del suo percorso, no. Nella foto che posto, il soggetto era uscito dal punto di messa a fuoco, ma l'autofocus ha fatto egregiamente il suo dovere, mantenendo focheggiato il soggetto giusto. Così è stato per la grande maggioranza delle foto fatte quel giorno; le uniche difficoltà le ho avute quando ho provato a scattare senza prima aver preventivamente seguito il percorso dello skater, toccando con mano i limiti non tanto dell'autofocus, quanto dell'obiettivo (il 55-200 non è esattamente un fulmine nel mettere a fuoco).

Allego anche una schermata della stessa foto, dove si può vedere come il punto preimpostato di messa a fuoco fosse esterno al soggetto effettivamente a fuoco.

Immagine Allegata


leorus
Messaggio: #24
QUOTE(npkd @ Oct 8 2009, 05:13 AM) *
Fiuuu...qui mi salvo! biggrin.gif Ti rimando ad una discussione, ormai sepolta dal tempo, in cui s'è parlato approfonditamente dell'AF della D300 e per estensione di tutte le fotocamere che "ospitano" quel gioiello del Multicam3500. Nel corso della discussione ho scritto quasi tutto quel che sapevo sull'AF, grazie alle domande particolareggiate dell'utente "waltharius", poi sparito nel nulla! hmmm.gif
Poi comunque ho continuato ad approfondire..
D300: Consigli Su Funzioni Autofocus



Ho appena finito di leggere quel post tutto d'un fiato e la mia reazione è stata più o meno così ohmy.gif !

non per la complessità dell'argomento ma per la tua invidiabile capacità di semplificare chiaramenete un argomento estrinsecamente complesso.

Mamma mia!

Ciao wink.gif
GP53
Messaggio: #25
QUOTE(npkd @ Oct 8 2009, 05:13 AM) *
[...]

Il punto AF d'ausilio, fino a che il target si troverà in corrispondenza di esso, assumerà la valenza di puntoAF attivo, sebbene non vi sia alcuna evidenziazione a mirino, per tutto il tempo necessario al mantenimento o all'adeguamento della MaF.
Se il target si sposta ulteriormente, sempre entro il confine dei nostri 9 (o 21 o 51) puntiAF dinamici, verrà preso in carico ogni volta dal PuntoAF corrispondente che diventerà attivo e comanderà le operazioni di AF.
Se il target esce dall'estensione di copertura del gruppo di punti AF dinamici, entra in gioco l'impostazione di ritardo "Lock-on del Focus Tracking" che in base all'impostazione sceglierà la "strategia" più o meno attendista. Questo credo sia ampiamente spiegato nel 3d segnalato.

Il rilascio del pulsante di scatto (o pulsante AF-ON) o la perdita del "target" (oltre il tempo di Lock-on) comporterà la fine dell'intera procedura AF e l'inizio di una nuova procedura completa: Rilevamento, Lock, Focus Tracking, Dinamicità...click! Wow!

[...]




Ciao Nippo,
ho letto con molta, molta attenzione questo tuo ultimo intervento, nonchè la discussione che mi hai linkato "D300-consigli su funzioni di autofocus".
Sono senza parole: la tua preparazione è impressionante tanto quanto la chiarezza di esposizione blink.gif

E’ stata una lettura per me estremamente utile.

Ti chiedo solo un’ultima cosa: mi confermi, vero, che non c’è modo di vedere nel mirino l’area di copertura dinamica? (basterebbe un contorno sottilissimo e quindi poco invadente, ma utile per ridurre la possibilità che il target esca dall’area attiva, soprattutto quando è selezionata quella a 9 punti…).

grazie.gif

Gianni




 
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