FORUM NIKONCLUB

1. L'opzione "Compressione" produce (allo stesso modo che per i JPG, che sono file compressi) una perdita irrecuperabile di dati ogni volta che si salva il file dopo averlo modificato. Quanto sia significativo il fenomeno non lo so: ho sempre e solo usato "Compressione senza perdita". (Ho invece provato con i JPG, e il degrado risulta evidente già dopo cinque o sei modifiche e successivi salvataggi.)
2. I file scaricati sul computer sono identici a quelli registrati sulla memory card.

Non ho la D4, ma il manuale è facilmente scaricabile: è sufficiente essere registrati sul sito della Nikon Europe, indipendentemente dal prodotto in proprio possesso. A p. 444 dà questi dati approssimativi (se è come per la D300, i valori sono leggermente sovrastimati):

NEF (RAW), compressione senza perdita, 12 bit: 15,4 MB per immagine
NEF (RAW), compressione senza perdita, 14 bit: 19,4
NEF (RAW), compressione, 12 bit: 13,9 MB
NEF (RAW), compressione, 14 bit: 17,0 MB
NEF (RAW), senza compressione, 12 bit: 26,5 MB
NEF (RAW), senza compressione, 14 bit: 34,3 MB

A questo punto basta dividere la capacità della scheda per il valore del formato d'immagine preferito (con una scheda da 16 GB, nella peggiore delle ipotesi, si fanno 466 foto).

Confermo, anche se non ho mai usato la D90. L'impostazione, comunque, è quella che viene consigliata per tutte le reflex Nikon per fotografare soggetti in movimento.
Aggiungo che il numero dei punti da selezionare è inversamente proporzionale alla prevedibilità del movimento del soggetto fotografato: usando pochi punti il sistema è più preciso, ma ci sono più possibilità che il soggetto esca dalla zona di messa a fuoco.
Infine, è fondamentale agganciare il soggetto (premendo a metà il pulsante di scatto) prima dello scatto. Per mia esperienza, quasi tutte le foto sportive che ho sbagliato sono risultate sfocate perché non avevo preventivamente ben agganciato il soggetto in movimento.

Lo so bene! Infatti io dicevo che "certe" foto sportive o naturalistiche erano difficili (se non impossibili). Non escludo che qualcuno riesca a fare raffiche su ciclisti in avvicinamento rapido o su uccelli in volo anche con il fuoco manuale, ma io preferisco affidarmi agli automatismi della fotocamera: con AF-C e area dinamica, dopo che si è agganciato il soggetto, sbagliare è davvero raro.

Sulla D40 (e credo a maggior ragione sulla D80) l'area AF dinamica è presente (cfr. il manuale, p. 24). Manca invece il tracking 3D - ovviamente, visto che ci sono solo tre punti di messa a fuoco.

Passando da D40 a D300 ho notato un miglioramento spettacolare del sistema autofocus (e leggo che su D4 e D800 è migliorato ulteriormente), tanto che mi meraviglia un po' che qualcuno voglia ancora usare solo il punto di messa a fuoco centrale: con le reflex manuali di un tempo certe foto naturalistiche o sportive, semplicemente, non si facevano (o perlomeno io non riuscivo a farle); con le tecnologie di oggi, una volta che si sia acquisita la consapevolezza del funzionamento del sistema, per sbagliare una foto bisogna davvero impegnarsi.

Aggiungo alla discussione il link a un vecchio thread sull'autofocus di D3(s) - D700 - D300(s) (il modulo è identico in tutte queste macchine):

http://www.nikonclub.it/forum/index.php?sh...0nippo&st=0

La 460 è una buona testa: è leggera e poco ingombrante e risulta molto versatile (i tre movimenti permettono di mettere la fotocamera in qualsiasi posizione, e anche a volerci fare paesaggi non ci sono problemi - anche se ovviamente le regolazioni sono più lente che con una testa a sfera). Le manopole hanno una buona progressività nel fissaggio, che risulta sicuro con pesi non eccessivamente elevati (io la uso senza problemi con D300 + battery pack e 105 Micro). Rispetto alle teste a cremagliera come la 410 (che non ho mai provato) le regolazioni millimetriche (che nelle macro spesso sono spesso importanti) risultano sicuramente meno agevoli. Bisogna valutare se quest'ultimo aspetto vale il doppio del prezzo e più del doppio del peso.

Puoi scaricare il programma dal sito della Nikon Europe (in questo modo ottieni anche l'ultima versione aggiornata):
http://nikonimglib.com/cnx2/index_it_eur.html#os-macintosh
Poi inserisci la chiave presente nel disco e sei a posto: con Lion Capture funziona bene.

L'opzione serve solo ai pochi che hanno ancora una D1X (5,3 MP). Tutti gli altri la possono tranquillamente ignorare.

Passeggiando per Venezia.

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Molto belle entrambe. Personalmente (dovessi cercare proprio il pelo nell'uovo) avrei preferito il momento della prima con l'inquadratura della seconda.

Una bambina che salta su dei tronchi che servono non solo come gioco, ma anche a delimitare la sagoma di una nave vichinga (siamo in Svezia, nell'isola di Björkö).

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Davvero bella. A un primo sguardo (complice il bel controluce) sembra la scena di una lotta epica, e solo alla fine si scopre che si stanno contendendo un pallone. Meglio così (per loro), ma senza la palla sarebbe stata davvero una foto super.

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Stoccolma, Cimitero del bosco (Skogskyrkogården).

Non so bene se è la sezione adatta. La situazione in cui ho scattato è sicuramente "street", ma la foto in sé non è un paesaggio, non mette in risalto elementi architettonici, non è abbastanza "conceptual" (anche se un po' simbolica lo è), non è nemmeno a tema libero. Insomma, la metto qui e aspetto i vostri commenti.

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P.S. Per chi non la riconoscesse, la chiesa sullo sfondo è la basilica di San Giorgio Maggiore a Venezia, proprio di fronte a San Marco.

Splendida idea e grande realizzazione. Complimenti.

Prima di replicare dicendo che gli altri dicono sciocchezze, credo che sarebbe bene, perlomeno, leggere con attenzione il testo che si vuole criticare.

1. Io nella foto in questione vedo nitidi (e nemmeno troppo, ma forse dipende dal ridimensionamento della foto) solo l'erba e l'asfalto nella parte inferiore sinistra del fotogramma. Tutto il resto è poco nitido. Io non sono mai riuscito a ottenere un mosso di oggetti fermi a 1/1000 con un 17mm. Viceversa mi è capitato di vedere effetti del genere quando l'autofocus non riusciva ad agganciare il soggetto.

2. Per agganciare un soggetto in movimento, bisogna - come dice anche Andreotto - metterlo a fuoco prima di scattare (naturalmente tenendolo a fuoco fino al momento dello scatto).

3. Di foto col grandangolo a soggetti in movimento ne ho fatte anch'io, e ho imparato che con il grandangolo è più difficile mettere a fuoco, se non altro perché il soggetto è molto più vicino e spesso bisogna scattare all'ultimo momento, con i relativi problemi di aggancio dell'autofocus. Per questo, se devo dare un consiglio a chi non ha esperienza, gli dico di cominciare con un tele.

Io escluderei che la poca nitidezza dipenda dal tempo troppo lento: a 1/1000 è stato congelato perfino il movimento dei cerchi delle ruote! Secondo me la foto è semplicemente sfocata, anche se non saprei dire precisamente per quale motivo. Saprei però quello che avrei fatto io in circostanze analoghe: AF-C, area dinamica e seguire il movimento dell'auto mettendo a fuoco prima che arrivasse nel punto giusto per scattare.
Un'ultima cosa: se i fotografi sportivi di solito usano i tele e non i grandangoli qualche ragione ci sarà. Avendo il 17-55 io avrei provato a scattare a 55mm piuttosto che a 17, soprattutto (anche se non è il caso di questa foto) se avessi voluto fare un panning.

Sono foto davvero belle ed emozionanti, sia per i contenuti che per la qualità tecnica. Complimenti.

Bellissime foto, splendidi colori e grande cura nelle inquadrature. Complimenti.

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Il sabato mattina, nel municipio di Stoccolma, è tempo di matrimoni. Basta avere un documento d'identità valido e in pochi istanti ci si ritrova sposati: si può scegliere tra una cerimonia lunga (durata tre minuti) e una breve (durata trenta secondi). Nessuno controlla che gli sposi siano di sesso diverso.

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C'è chi fotografa e chi viene fotografato.

Se fossi riuscito a riprendere la bambina della seconda foto assieme all'immagine che si vede nella prima (una donna a una ringhiera che guarda l'orizzonte), sarebbe stato tutto perfetto. Anche così, comunque, le foto si guardano volentieri.

Questo è un giudizio su cui concordo. In effetti, stavo fotografando l'oggetto curioso, quando si è avvicinato il bambino e ha provato a sparare proprio nel momento in cui stavo scattando.

Provo a difendermi, anche se mi rendo conto che una foto street che ha bisogno di troppe spiegazioni è probabilmente una foto non riuscita.
La foto in oggetto, appena scattata, anche a me pareva insignificante. Poi mi sono accorto dei due bicchieri uguali, uno "ricco" e uno "povero", e l'ho riconsiderata. Non mi dispiaceva nemmeno l'idea che l'unica persona con un volto (pure riflesso dalla vetrina) appartenesse al mondo dei poveri, mentre tutti i ricchi rimanevano senza volto. La foto, vista così, non mi pareva banale, anche se dal punto di vista visivo convengo che risulta poco attraente. Per questo ci sono rimasto un po' male che Paolo, di cui spesso apprezzo i giudizi tranchant, abbia detto che il gioco «regge giusto l'attimo di un'occhiata». A me pareva il contrario: a una prima frettolosa occhiata la foto non reggeva proprio, ma cominciava ad avere un significato solo a un'occhiata un po' più approfondita.
In ogni caso, meglio un giudizio negativo motivato che un giudizio «no comment» (pure quotato). Sinceramente non sono riuscito a capire se si tratta di un giudizio positivo ("la foto si commenta da sola"), di un giudizio negativo ("la foto è così brutta che non vale la pena di commentarla") o di un non-giudizio ("non so che dire di questa foto" - in questo caso però dovrebbe valere quello che diceva Wittgenstein della metafisica: «su ciò di cui non si può parlare, si deve tacere»). Bah, no comment.