Buongiorno a tutti, ho da proporre una domanda un po' tecnica per chi come me fotografa in campo medico (odontoiatria)...vi chiedo se vi capita (se si, come avete risolto) di avere la formazione di coni d'ombra fotografando con l'R1 a livello dei denti posteriori, capita soprattutto quando si fotografa, in conservativa, la cavità preparatà prima della chiusura...i diffusori possono aiutare?
Grazie,
ilSandro
Grazie,
ilSandro
QUOTE(ilSandro @ Apr 6 2008, 11:43 AM) 
Buongiorno a tutti, ho da proporre una domanda un po' tecnica per chi come me fotografa in campo medico (odontoiatria)...vi chiedo se vi capita (se si, come avete risolto) di avere la formazione di coni d'ombra fotografando con l'R1 a livello dei denti posteriori, capita soprattutto quando si fotografa, in conservativa, la cavità preparatà prima della chiusura...i diffusori possono aiutare?
Grazie,
ilSandro
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ilSandro
posta qualche foto.
QUOTE(cosimo.camarda @ Apr 6 2008, 07:56 PM)
posta qualche foto.
Sei sicuro?
Scherzo... ne vedo parecchie e per chi non è avezzo non è proprio uno spettacolo.
Ho chiesto alla dolce metà, odonodoiatra anchessa; putroppo dice che foto di cavità non ha fatte perchè è più orientata sulla parodontologia (cito testuale, io non ci capisco una cippa). Qui si usa una D50 con un flash anulare della sigma e generalmente non ci sono problemi.
Prova a mandare un messaggio privato a Giuffra... credo che lui usi l'R1.
Ciao!
QUOTE(ilSandro @ Apr 6 2008, 11:43 AM)
Buongiorno a tutti, ho da proporre una domanda un po' tecnica per chi come me fotografa in campo medico (odontoiatria)...vi chiedo se vi capita (se si, come avete risolto) di avere la formazione di coni d'ombra fotografando con l'R1 a livello dei denti posteriori, capita soprattutto quando si fotografa, in conservativa, la cavità preparatà prima della chiusura...i diffusori possono aiutare?
Grazie,
ilSandro
Grazie,
ilSandro
Che ottica e macchina usi?
Io non amo i diffusorini perché, sbaglierò, mi sembrano troppo piccoli per diffondere. Mi pare che variando l'angolazione dei flashini gli effetti cambiano molto. Volendo li puo anche staccare e mettere dove vuoi per fare la luce el'ombra che preferisci... se in bocca ci riesci.
Magari metti le foto in qualche sito che offre un po' di spazio e dici dove, qui o in Mp a me, ma la preparazione di una carie non credo che spaventerà nessuno anche se la metti qui.
QUOTE(ilSandro @ Apr 6 2008, 11:43 AM)
Buongiorno a tutti, ho da proporre una domanda un po' tecnica per chi come me fotografa in campo medico (odontoiatria)...vi chiedo se vi capita (se si, come avete risolto) di avere la formazione di coni d'ombra fotografando con l'R1 a livello dei denti posteriori, capita soprattutto quando si fotografa, in conservativa, la cavità preparatà prima della chiusura...i diffusori possono aiutare?
Grazie,
ilSandro
Grazie,
ilSandro
ciao anch'io sono nel tuo stesso campo.in realta' coni d'ombra non ne vedo anche perchè le foto vengono fatte a livello dei diatorici utilizzando degli specchi e fotografando l'immagine riflessa.dovresti provare a postare qualche foto .
ciao
anche io sono odontoiatra, ma coni d'ombra non ne ho mai visti. Eccco perchè avevo detto di postare delle foto; anche se aggiungo foto di quel genere non ne ho mai fatte, mi occupo di protesi e chirurgia.
saluti cosimo.
saluti cosimo.
Ciao a tutti. Prima mia comunicazione nel sito e lo faccio rispondendo come dentista che fa una marea di foto da tanto tempo.
In primis bisogna distinguere il campo di applicazione delle foto da eseguire.
Se in ambito chirurgico e paradontale si utilizzano in genere flash anulari tipo Medical: la distribuzione della luce unforme nella zona di interesse evidenzia il particolare in maniera eccellente, ma la schiaccia, cosa che in chirurgia non danneggia un granchè.
Se in ambito protesico e di conservativa le cose cambiano se si lavora sui frontali o sui diatorici e lo scopo per cui le si esegue.
Se l'interesse è puramente di archiviazione o come riscontro per una tutela legale o documentazione in genere continua ad andare bene l'anulare perchè poco importa delle saturazioni , micro e macro geografia tessiture.
Diverso è l'utilizzo come documentazione e comunicazione del colore forma ecc. al laboratorio dove è necessario l'utilizzo dei flash laterali.
Tale illuminazione dà più profondita al colore,alla trama, alle linee di transizione dei frontali o comunque dove si richiede un risultato che dà al tecnico la possibilità di avere paziente in laboratorio.
Ovvio che i faretti laterali se non bene posizionati o non utilizzando bene specchi e aiuto dell'assistente possono generare ombre, coni d'ombra od altro, tipo imbrogliare l'esposizione con il risultato che la fedeltà della riproduzione è compromessa.
L' R1 o meglio l'R1C1 è un ottimo fash, ma è più difficile il settaggio di posizione in bocca data l'estensione diametrale delle sorgenti rispetto ad un SB 29 o 28
Il vantaggio che il primo lavora in TTL con le moderne digitali Nikon , il secondo no perchè era concepito per le analogiche.
Però si staccano i faretti e li si posiziona opportunamente se dotati di commander.
Il settaggio della macchina varia in funzione del tipo di reflex.
In primis bisogna distinguere il campo di applicazione delle foto da eseguire.
Se in ambito chirurgico e paradontale si utilizzano in genere flash anulari tipo Medical: la distribuzione della luce unforme nella zona di interesse evidenzia il particolare in maniera eccellente, ma la schiaccia, cosa che in chirurgia non danneggia un granchè.
Se in ambito protesico e di conservativa le cose cambiano se si lavora sui frontali o sui diatorici e lo scopo per cui le si esegue.
Se l'interesse è puramente di archiviazione o come riscontro per una tutela legale o documentazione in genere continua ad andare bene l'anulare perchè poco importa delle saturazioni , micro e macro geografia tessiture.
Diverso è l'utilizzo come documentazione e comunicazione del colore forma ecc. al laboratorio dove è necessario l'utilizzo dei flash laterali.
Tale illuminazione dà più profondita al colore,alla trama, alle linee di transizione dei frontali o comunque dove si richiede un risultato che dà al tecnico la possibilità di avere paziente in laboratorio.
Ovvio che i faretti laterali se non bene posizionati o non utilizzando bene specchi e aiuto dell'assistente possono generare ombre, coni d'ombra od altro, tipo imbrogliare l'esposizione con il risultato che la fedeltà della riproduzione è compromessa.
L' R1 o meglio l'R1C1 è un ottimo fash, ma è più difficile il settaggio di posizione in bocca data l'estensione diametrale delle sorgenti rispetto ad un SB 29 o 28
Il vantaggio che il primo lavora in TTL con le moderne digitali Nikon , il secondo no perchè era concepito per le analogiche.
Però si staccano i faretti e li si posiziona opportunamente se dotati di commander.
Il settaggio della macchina varia in funzione del tipo di reflex.
r1 è sicuramente un ottimo illuminatore per macro quanto sia buono per odontoiatria ho i miei dubbi , su frontali sicuramente è ottimo in parodonto per immagini " piccole " tipo papille pure per visioni d'insieme .... tante ombre e oltretutto ti copre la lampada del riunito o scialitica....
migliora usando non 2 ma 4 illuminatori...
migliora usando non 2 ma 4 illuminatori...
Anteprima(e) allegate
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... dimenticavo uscendo dall'odontoiatria r1 ha un enorme vantaggio rispetto agli anulari medical ed è la possibilita di staccarli... e creare effetti interessanti !!
Anteprima(e) allegate
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QUOTE(jb.mdl @ Apr 11 2008, 02:35 PM)
Ciao a tutti. Prima mia comunicazione nel sito e lo faccio rispondendo come dentista che fa una marea di foto da tanto tempo.
In primis bisogna distinguere il campo di applicazione delle foto da eseguire.
Se in ambito chirurgico e paradontale si utilizzano in genere flash anulari tipo Medical: la distribuzione della luce unforme nella zona di interesse evidenzia il particolare in maniera eccellente, ma la schiaccia, cosa che in chirurgia non danneggia un granchè.
Se in ambito protesico e di conservativa le cose cambiano se si lavora sui frontali o sui diatorici e lo scopo per cui le si esegue.
Se l'interesse è puramente di archiviazione o come riscontro per una tutela legale o documentazione in genere continua ad andare bene l'anulare perchè poco importa delle saturazioni , micro e macro geografia tessiture.
Diverso è l'utilizzo come documentazione e comunicazione del colore forma ecc. al laboratorio dove è necessario l'utilizzo dei flash laterali.
Tale illuminazione dà più profondita al colore,alla trama, alle linee di transizione dei frontali o comunque dove si richiede un risultato che dà al tecnico la possibilità di avere paziente in laboratorio.
Ovvio che i faretti laterali se non bene posizionati o non utilizzando bene specchi e aiuto dell'assistente possono generare ombre, coni d'ombra od altro, tipo imbrogliare l'esposizione con il risultato che la fedeltà della riproduzione è compromessa.
L' R1 o meglio l'R1C1 è un ottimo fash, ma è più difficile il settaggio di posizione in bocca data l'estensione diametrale delle sorgenti rispetto ad un SB 29 o 28
Il vantaggio che il primo lavora in TTL con le moderne digitali Nikon , il secondo no perchè era concepito per le analogiche.
Però si staccano i faretti e li si posiziona opportunamente se dotati di commander.
Il settaggio della macchina varia in funzione del tipo di reflex.
In primis bisogna distinguere il campo di applicazione delle foto da eseguire.
Se in ambito chirurgico e paradontale si utilizzano in genere flash anulari tipo Medical: la distribuzione della luce unforme nella zona di interesse evidenzia il particolare in maniera eccellente, ma la schiaccia, cosa che in chirurgia non danneggia un granchè.
Se in ambito protesico e di conservativa le cose cambiano se si lavora sui frontali o sui diatorici e lo scopo per cui le si esegue.
Se l'interesse è puramente di archiviazione o come riscontro per una tutela legale o documentazione in genere continua ad andare bene l'anulare perchè poco importa delle saturazioni , micro e macro geografia tessiture.
Diverso è l'utilizzo come documentazione e comunicazione del colore forma ecc. al laboratorio dove è necessario l'utilizzo dei flash laterali.
Tale illuminazione dà più profondita al colore,alla trama, alle linee di transizione dei frontali o comunque dove si richiede un risultato che dà al tecnico la possibilità di avere paziente in laboratorio.
Ovvio che i faretti laterali se non bene posizionati o non utilizzando bene specchi e aiuto dell'assistente possono generare ombre, coni d'ombra od altro, tipo imbrogliare l'esposizione con il risultato che la fedeltà della riproduzione è compromessa.
L' R1 o meglio l'R1C1 è un ottimo fash, ma è più difficile il settaggio di posizione in bocca data l'estensione diametrale delle sorgenti rispetto ad un SB 29 o 28
Il vantaggio che il primo lavora in TTL con le moderne digitali Nikon , il secondo no perchè era concepito per le analogiche.
Però si staccano i faretti e li si posiziona opportunamente se dotati di commander.
Il settaggio della macchina varia in funzione del tipo di reflex.
E' esattamente quello che intendevo io, con l'R1 riesco a riprodurre esattamente tutte le caratteristiche (micro e macro) estetiche del dente, il mio unico problema riguarda le foto delle cavità nei posteriori, cmq ora farò un po' di prove sia con i diffusori che staccando i faretti e poi posterò i risultati, grazie a tutti comunque.
ilSandro
