FORUM NIKONCLUB

Ciao a tutti
passato un Buon Natale, spero di sì
ok dopo i convenevoli sparo la domanda che sarà trita e ritrita:
è vero che un negativo è più facile da scansionare che una dia?
Vorrei fare un fotolibro per i 5 anni di mio figlio da 87 a 237 foto, di cui 2/3 sono su negativo; formato max A4 minimo 10x15; possiedo un Canonscan 5000F (piano con adattatore per negativi) ho qualche speranza di poter fare diciamo 200 foto senza passare la vita su photoshop; ho postato delle dia, ma mi hanno detto che erano mal acquisite e che dovevo rivederle in post produzione; okkei 1 ma 200...
Grazie per qualsiasi info.
Sergio

Purtroppo avrai poche risposte perchè ormai sono tutti presi dal digitale che annualmente gli impongono nuove fotocamera.Io ho un Minolta dual scan IV ,non ho trovato sostanziali differenze.Ho notato che con le ultime pellicole escono dei file con dei colori belli e ottima risoluzione,probabilmente la pellicola ha fatto dei passi da gigante(purtroppo in pochi se ne sono accorti),probabilmente sono meno contrastate e facile da scansire.Comunque non ho mai avuto grossi problemi sia da Velvia che da Reala.

No. Almeno secondo le mie esperienze. E a meno che non lo si paragoni alle Kodachrome, veri “ossi duri” da scansionare.
E’ vero che il negativo è generalmente meno contastato delle dia e presenta (sempre in linea generale) una più estesa gamma dinamica dovuta alla maggior latitudine di posa del supporto. Tuttavia queste caratteristiche determinano la necessità ancora maggiore di una sia pur minima post produzione, perlomeno per quanto riguarda gli aggiustamenti di luminosità/contrasto. Livelli e Curve, insomma. Aggiustamenti che comunque sono sempre necessari dopo una scansione.
C’è inoltre da tenere presente la questione della fedeltà cromatica dovuta alla colorazione arancione del supporto. Non sempre i programmi di scansione riescono a neutralizzarla in maniera efficace, tanto è vero che, in certi casi, è preferibile acquisire l’immagine in modo “positivo” cioè come dia e invertirla successivamente in Photoshop.
Queste, ripeto, sono le considerazioni frutto delle mie esperienze poi bisogna ovviamente valutare la qualità che si vuole ottenere.

Il problema è che ben difficilmente una scansione esce già " pronta", che sia diapositiva o negativa. Di qualcosa ha sempre bisogno, o il contrasto o i livelli, o il colore. Mi spiace dirtelo, ma ti toccherà sobbarcarti l'onere per tutte. Pensa che il sottoscritto ne ha scansionate oltre 4000 (con molta calma).

Saluti

Giovanni

Io stimo di doverne scansionarne una 50, quindi un lavoro abbastanza accettabile, l'unico problema è il modus operandi, mi spiego:
le stampe hanno dimensione massima pari all'A4 devo sempre fare la scansione alla max risoluzione del mio scanner 2400 dpi o posso farla anche minore?
Che formato; Jpeg ecc.
una volta ottenuto il file che faccio? Apro Photoshop (6.0 ) e cosa devo correggere?
Se mi dite quali sono le funzioni che devo andare a cercare e cosa dovrei ottenere, poi con il manuale vado a vedere il procedimento, avrei bisogno cioè della scaletta di cose da fare .
per qualsiasi info.
Sergio

Con le funzionalità di Nikon Scan credo sia possibile eseguire delle ottime scansioni senza dover poi ricorrere a Photoshop, se non per correzioni di natura particolare.

A presto

Antonio


Ps
devo confessare che anche io mi sono dedicato più ai sensori, abbandonando quasi del tutto il coolscan e il lavoro di scansione dei miei negativi e dica che avevo cominciato parecchio tempo fa...

Non è proprio vero che le dia ed i negativi acquisiti attraverso Nikon scan non hanno bisogno di aggiusti; molto dipende dalle condizioni e dal tipo di pellicola.
Lo scorso anno ho fatto una mostra fotografica con 540 scatti fatti nell'arco di circa 40 anni; avevo originali piani in BN, a colori, tanti negativi e delle diapositive. Ho ottenuto stampe di livello fino al formato 30x40.
Non avendo uno scanner dedicato, ho provato anche con le dia ma dopo un po ho rinunciato ad inserirle nella mostra. Le stampe in BN ed a colori sono abbastanza facili da trattare (piccole correzioni, spuntinature, graffi, luminosità e contrasto), I negativi in BN sono accessibili anche in termini di tempo, un pò più delicato il discorso del negativo a colore; tutto questo lo si può anche fare con uno scanner piano di buona qualità che abbia in dotazione maschere per i negativi. Le dia sono una bella sfida e va affrontata con l'attrezzo giusto e del tempo a disposizione.
Ora ho deciso di digitalizzare 30 anni di scatti in diapositive, saranno almeno 10.000, sto facendo le prime prove con il Coolscan V arrivato da poco, ma ho già deciso che farò una grossa selezione, scannerizzarle tutte è un'impresa titanica.
Saluti
Franco

Dalla mia piccolissima esperienza devo dire che scansonare le negative è senza dubbio molto più facile che scansionare le diapositive. Con il mio Coolscan V fino ad oggi avevo digitalizzato solo dia, con risultati alterni ma alquanto deludenti; con le negative, perfetto fin dalla prima foto. Tutto questo mi rende molto perplesso, perchè ho circa 5000 dia da digitalizzare, contro si e no 500 negative. Vi dico che i risultati con le dia sono stati in qualche caso talmente deludenti che pensavo che il Coolscan fosse guasto... fino a quando oggi non ho scansionato un negativo.
Pellicole dia di un anno fa, negative di sette giorni fa, entrambe in eccellenti condizioni. Entrambe Kodak. Vi giuro, dalla notte al giorno.
Ho la sensazione che sbaglio qualcosa con le dia, ma non so cosa...
Ciao

Messaggio modificato da edate7 il Jan 26 2008, 10:55 PM