...cosa mi date?? Mi basta anche solo una briciola della vostra amicizia
ciao a tutti
raffaele
ciao a tutti
raffaele
Il picchio si è mangiato una "a" del titolo, che doveva essere: se vi offro una nocciola... Lo perdoniamo??
Grazie
Passo anche da qui perchè solo in gallery non mi sembra abbastanza
Che scatto!!!!
Ora però chiedo (umilmente, sia chiaro)....ma perchè non accompagnate questi vostri splendidi scatti con un minimo di spiegazioni (su come li realizzate, tecniche varie, voodoo e via dicendo? ).
Penso che fareste la felicità di tutti quelli che come me stanno iniziando in questo settore (della fotografia in generale e della naturalistica in particolare )
Rappresenterebbe (sempre secondo me) un bel salto di qualità per il photolab.
Se ho detto una idiozia, non tenete conto di questo mio post....
Complimenti vivissimi Raffaele, un caro saluto. Gaetano
Che scatto!!!!
Ora però chiedo (umilmente, sia chiaro)....ma perchè non accompagnate questi vostri splendidi scatti con un minimo di spiegazioni (su come li realizzate, tecniche varie, voodoo e via dicendo? ).
Penso che fareste la felicità di tutti quelli che come me stanno iniziando in questo settore (della fotografia in generale e della naturalistica in particolare )
Rappresenterebbe (sempre secondo me) un bel salto di qualità per il photolab.
Se ho detto una idiozia, non tenete conto di questo mio post....
Complimenti vivissimi Raffaele, un caro saluto. Gaetano
Passo anche da qui perchè solo in gallery non mi sembra abbastanza
Che scatto!!!!
Ora però chiedo (umilmente, sia chiaro)....ma perchè non accompagnate questi vostri splendidi scatti con un minimo di spiegazioni (su come li realizzate, tecniche varie, voodoo e via dicendo? ).
Penso che fareste la felicità di tutti quelli che come me stanno iniziando in questo settore (della fotografia in generale e della naturalistica in particolare )
Rappresenterebbe (sempre secondo me) un bel salto di qualità per il photolab.
Se ho detto una idiozia, non tenete conto di questo mio post....
Complimenti vivissimi Raffaele, un caro saluto. Gaetano
Che scatto!!!!
Ora però chiedo (umilmente, sia chiaro)....ma perchè non accompagnate questi vostri splendidi scatti con un minimo di spiegazioni (su come li realizzate, tecniche varie, voodoo e via dicendo? ).
Penso che fareste la felicità di tutti quelli che come me stanno iniziando in questo settore (della fotografia in generale e della naturalistica in particolare )
Rappresenterebbe (sempre secondo me) un bel salto di qualità per il photolab.
Se ho detto una idiozia, non tenete conto di questo mio post....
Complimenti vivissimi Raffaele, un caro saluto. Gaetano
Intanto ti ringrazio Gaetano x la gentile visita.
Vedi, quello che dici riguardo alle spiegazioni...non può che trovare approvazione da parte mia e credo non solo...
Il fatto è che, andiamo tutti di fretta, spesso ci basta un bravo e un che bello, e tutti si è felici.
Perchè riempire i post, di lettere vocali e punti, che non interessano a nessuno o quasi?? Questa è la mia paura.
Ho già avuto modo in passato di scrivere qualcosa, anche apprezzata se vogliamo da alcuni ma...solo pochi
Trovo invece interessante in fatto che, chi vuole delle spiegazioni possa chiederle in "diretta" come hai fatto tu.
Veniamo allora al dunque...Al picchio rosso maggiore. Prima di tutto ricordo che le parole d'ordine sono: costanza e pazienza.
La foto è stata eseguita nel periodo invernale, uno dei periodi "piu facili" per fotografarli (perchè anno spesso fame).
La prima cosa che consiglio, è quella di recarsi nel bosco, cercando di scoprire il territorio, e il posatoio dove spesso
il picchio si ferma in cerca di cibo. Fatto questo, si inizia a lasciare qualche nocciola o noce (meglio rotta a metà) nella cavita
della corteccia dell'albero.Questa operazione, consiglio di eseguirla non tutti i giorni, ma diciamo ogni due tre giorni,
e soprattutto, quando lui non è presente. I primi tempi quindi, lo si osserva a debita distanza, controllando che il cibo
venga consumato. Con il passare dei giorni, il picchio inizia ad abituarsi anche alla nostra presenza ( sempre a distanza di sicurezza)
Perchè, anche quando noi non lo vediamo/sentiamo, lui certamente si è già accorto di noi.
Terminata la prima diciamo settimana, si passa alla costruzione di un capanno, utilizzando cortecce d'albero e rami presenti su posto.
Il capanno, va costruito lentamente, ogni volta che si va nel bosco, si mette qualche ramo.Il mio consiglio è di cercare due alberi
uno a fianco all'altro ad un distanza ideale di un metro e mezzo, e distante dal posatoio, di 7/8 metri.
La costruzione del capanno, consiste nel mettere dei rami e cortecce, tra un'albero e l'altro, partendo dal basso (come costruire un muro)
lasciando al centro, uno spioncino alla nostra altezza da seduti. Il muro di legna, deve avere un'altezza superiore alla nostra stando in piedi.
Questo per facilitare il mimetismo, anche quando ci alziamo x sgranchire le gambe.
La costruzione del capanno, prosegue con il mettere due bei tronchetti o rami, uno a destra e l'altro a sx, appoggiati tra la parte finale
alta del "muro" di legna, ed il terreno, cosi facendo...ci sarà possibile, piazzare un bel telo mimetico, magari anche impermeabile
che ci porteremo dietro ogni volta, e che fermeremo con delle semplici mollette o altro, il nostro capanno è finito.
A questo punto, subentrano le due parole d'ordine. La costanza e la pazienza.
Quindi, si sceglie un bella mattina prima dell'alba, si preapara il cibo solito per il picchio (noci, nocciole, o un misto composto da strutto
amalgamato con pezzetti di noci e nocciole) e si depone il tutto sul posatoio/mangiatoia abituale del picchio.
Ci si siede nel capanno dopo avere posizionato il telo, lo sgabello il treppiedi, e montata la macchina fotografiaca, si attende l'arrivo
del picchio. Una premessa, il picchio non ha orari, lui arriva quando meno lo si aspetta, con il passare dei giorni si impara a riconoscere
il suo verso, e i suoi rumori (perchè fa molto rumore) con il suo tambureggiare. Quindi mai scoraggiarsi, capiterà di sentire dentro
un qualcosa che ci sussurra di alzarci e di andar via, quello può essere il momento in cui il picchio arriva.
Se siamo riusciti a vederlo arrivare, significa che abbiamo avuto costanza e pazienza.
Un piccolo consiglio sull'attrezzatura, riguardo la lunghezza dell'ottica, meglio sarebbe x questo genere di fotografia almeno un 300mm
con un Tcxx, da portare la lunghezza focale complessiva, se usiamo un corpo Dx, almeno a 500mm.
Io pe questa foto, ho utilizzato il 300mm 2.8 con un Tc 2x, per una lunghezza ottica effettiva di 600mm.
Dimenticavo... il cibo, meglio metterlo solo in un punto ben preciso, in modo tale che una volta posizionato l'obiettivo
non bisogna piu muoverlo. Evitare movimenti, soprattutto bruschi, significa portare a casa piu click.
Il picchio rosso, ancor di piu quello verde, non sono come le cincie che, in certe zone, si posano anche sulle mani.
Loro sono moolto timidi e furbi. Pertanto, io ho semplicemente elencato la mia modesta esperienza, e il mio modo di operare.
certamente le tecniche possono essere diverse, in base alle condizioni in cui si opera.
Io per questa foto, ho usato le precauzioni e i mezzi, sopra elencati.
Ciao Gaetano, spero ti sia d'aiuto. Alla prossima
raffaele
Messaggio modificato da t_raffaele il Mar 27 2013, 05:15 PM
Solo complimenti!!
Bravissimo Raffaele a svelarci tutti i tuoi segreti. A giudicare dai tuoi scatti,devi aver speso un patrimonio in noci e noccioline. Ciao. enzo
Raffaele, sei stato "grandioso" nell'avere avuto la gentilezza di rispondermi e nella descrizione della modalità operativa
Grazie grazie grazie!!!
Sappi che sto salvando la discussione in pdf così da poterla rileggere con calma ogni volta che vorrò
Questa tua risposta è quanto mi auguro di vedere sempre più spesso (anche in queste parti del forum).
Emerge chiaramente da quanto descrivi, che uno scatto del genere non è per nulla semplice o facile da realizzare (anzi) ed è anche vero che con buona probabilità difficilmente riuscirò a fare qualcosa di lontanamente paragonabile, ma ti assicuro che le tue spiegazioni mi sono state utilissime (anche solo per avere una idea "reale" del livello di difficoltà che in ogni caso intuivo).
Spero che la discussione sia d'aiuto anche ad altri che come me si stanno avvicinando "timidamente" a questo splendido mondo che è la fotografia naturalistica.
Un caro saluto, Gaetano
Grazie grazie grazie!!!
Sappi che sto salvando la discussione in pdf così da poterla rileggere con calma ogni volta che vorrò
Questa tua risposta è quanto mi auguro di vedere sempre più spesso (anche in queste parti del forum).
Emerge chiaramente da quanto descrivi, che uno scatto del genere non è per nulla semplice o facile da realizzare (anzi) ed è anche vero che con buona probabilità difficilmente riuscirò a fare qualcosa di lontanamente paragonabile, ma ti assicuro che le tue spiegazioni mi sono state utilissime (anche solo per avere una idea "reale" del livello di difficoltà che in ogni caso intuivo).
Spero che la discussione sia d'aiuto anche ad altri che come me si stanno avvicinando "timidamente" a questo splendido mondo che è la fotografia naturalistica.
Un caro saluto, Gaetano
Foto bellissima, descrizione ancora di più!!!
Solo complimenti!
Solo complimenti!
La foto è molto bella. Poi è perfetta la nitidezza sull'occhio.
Per quanto riguarda la descrizione ... che dire ... solo una persona nobile e trasparente avrebbe rivelato tutti questi "trucchi del mestiere" così nel dettaglio.
Sei un vero amico!!!
P.S.: vorrei avere la tua costanza!!!
Per quanto riguarda la descrizione ... che dire ... solo una persona nobile e trasparente avrebbe rivelato tutti questi "trucchi del mestiere" così nel dettaglio.
Sei un vero amico!!!
P.S.: vorrei avere la tua costanza!!!
Intanto ti ringrazio Gaetano x la gentile visita.
Vedi, quello che dici riguardo alle spiegazioni...non può che trovare approvazione da parte mia e credo non solo...
Il fatto è che, andiamo tutti di fretta, spesso ci basta un bravo e un che bello, e tutti si è felici.
Perchè riempire i post, di lettere vocali e punti, che non interessano a nessuno o quasi?? Questa è la mia paura.
Ho già avuto modo in passato di scrivere qualcosa, anche apprezzata se vogliamo da alcuni ma...solo pochi
Trovo invece interessante in fatto che, chi vuole delle spiegazioni possa chiederle in "diretta" come hai fatto tu.
Veniamo allora al dunque...Al picchio rosso maggiore. Prima di tutto ricordo che le parole d'ordine sono: costanza e pazienza.
La foto è stata eseguita nel periodo invernale, uno dei periodi "piu facili" per fotografarli (perchè anno spesso fame).
La prima cosa che consiglio, è quella di recarsi nel bosco, cercando di scoprire il territorio, e il posatoio dove spesso
il picchio si ferma in cerca di cibo. Fatto questo, si inizia a lasciare qualche nocciola o noce (meglio rotta a metà) nella cavita
della corteccia dell'albero.Questa operazione, consiglio di eseguirla non tutti i giorni, ma diciamo ogni due tre giorni,
e soprattutto, quando lui non è presente. I primi tempi quindi, lo si osserva a debita distanza, controllando che il cibo
venga consumato. Con il passare dei giorni, il picchio inizia ad abituarsi anche alla nostra presenza ( sempre a distanza di sicurezza)
Perchè, anche quando noi non lo vediamo/sentiamo, lui certamente si è già accorto di noi.
Terminata la prima diciamo settimana, si passa alla costruzione di un capanno, utilizzando cortecce d'albero e rami presenti su posto.
Il capanno, va costruito lentamente, ogni volta che si va nel bosco, si mette qualche ramo.Il mio consiglio è di cercare due alberi
uno a fianco all'altro ad un distanza ideale di un metro e mezzo, e distante dal posatoio, di 7/8 metri.
La costruzione del capanno, consiste nel mettere dei rami e cortecce, tra un'albero e l'altro, partendo dal basso (come costruire un muro)
lasciando al centro, uno spioncino alla nostra altezza da seduti. Il muro di legna, deve avere un'altezza superiore alla nostra stando in piedi.
Questo per facilitare il mimetismo, anche quando ci alziamo x sgranchire le gambe.
La costruzione del capanno, prosegue con il mettere due bei tronchetti o rami, uno a destra e l'altro a sx, appoggiati tra la parte finale
alta del "muro" di legna, ed il terreno, cosi facendo...ci sarà possibile, piazzare un bel telo mimetico, magari anche impermeabile
che ci porteremo dietro ogni volta, e che fermeremo con delle semplici mollette o altro, il nostro capanno è finito.
A questo punto, subentrano le due parole d'ordine. La costanza e la pazienza.
Quindi, si sceglie un bella mattina prima dell'alba, si preapara il cibo solito per il picchio (noci, nocciole, o un misto composto da strutto
amalgamato con pezzetti di noci e nocciole) e si depone il tutto sul posatoio/mangiatoia abituale del picchio.
Ci si siede nel capanno dopo avere posizionato il telo, lo sgabello il treppiedi, e montata la macchina fotografiaca, si attende l'arrivo
del picchio. Una premessa, il picchio non ha orari, lui arriva quando meno lo si aspetta, con il passare dei giorni si impara a riconoscere
il suo verso, e i suoi rumori (perchè fa molto rumore) con il suo tambureggiare. Quindi mai scoraggiarsi, capiterà di sentire dentro
un qualcosa che ci sussurra di alzarci e di andar via, quello può essere il momento in cui il picchio arriva.
Se siamo riusciti a vederlo arrivare, significa che abbiamo avuto costanza e pazienza.
Un piccolo consiglio sull'attrezzatura, riguardo la lunghezza dell'ottica, meglio sarebbe x questo genere di fotografia almeno un 300mm
con un Tcxx, da portare la lunghezza focale complessiva, se usiamo un corpo Dx, almeno a 500mm.
Io pe questa foto, ho utilizzato il 300mm 2.8 con un Tc 2x, per una lunghezza ottica effettiva di 600mm.
Dimenticavo... il cibo, meglio metterlo solo in un punto ben preciso, in modo tale che una volta posizionato l'obiettivo
non bisogna piu muoverlo. Evitare movimenti, soprattutto bruschi, significa portare a casa piu click.
Il picchio rosso, ancor di piu quello verde, non sono come le cincie che, in certe zone, si posano anche sulle mani.
Loro sono moolto timidi e furbi. Pertanto, io ho semplicemente elencato la mia modesta esperienza, e il mio modo di operare.
certamente le tecniche possono essere diverse, in base alle condizioni in cui si opera.
Io per questa foto, ho usato le precauzioni e i mezzi, sopra elencati.
Ciao Gaetano, spero ti sia d'aiuto. Alla prossima
raffaele
Vedi, quello che dici riguardo alle spiegazioni...non può che trovare approvazione da parte mia e credo non solo...
Il fatto è che, andiamo tutti di fretta, spesso ci basta un bravo e un che bello, e tutti si è felici.
Perchè riempire i post, di lettere vocali e punti, che non interessano a nessuno o quasi?? Questa è la mia paura.
Ho già avuto modo in passato di scrivere qualcosa, anche apprezzata se vogliamo da alcuni ma...solo pochi
Trovo invece interessante in fatto che, chi vuole delle spiegazioni possa chiederle in "diretta" come hai fatto tu.
Veniamo allora al dunque...Al picchio rosso maggiore. Prima di tutto ricordo che le parole d'ordine sono: costanza e pazienza.
La foto è stata eseguita nel periodo invernale, uno dei periodi "piu facili" per fotografarli (perchè anno spesso fame).
La prima cosa che consiglio, è quella di recarsi nel bosco, cercando di scoprire il territorio, e il posatoio dove spesso
il picchio si ferma in cerca di cibo. Fatto questo, si inizia a lasciare qualche nocciola o noce (meglio rotta a metà) nella cavita
della corteccia dell'albero.Questa operazione, consiglio di eseguirla non tutti i giorni, ma diciamo ogni due tre giorni,
e soprattutto, quando lui non è presente. I primi tempi quindi, lo si osserva a debita distanza, controllando che il cibo
venga consumato. Con il passare dei giorni, il picchio inizia ad abituarsi anche alla nostra presenza ( sempre a distanza di sicurezza)
Perchè, anche quando noi non lo vediamo/sentiamo, lui certamente si è già accorto di noi.
Terminata la prima diciamo settimana, si passa alla costruzione di un capanno, utilizzando cortecce d'albero e rami presenti su posto.
Il capanno, va costruito lentamente, ogni volta che si va nel bosco, si mette qualche ramo.Il mio consiglio è di cercare due alberi
uno a fianco all'altro ad un distanza ideale di un metro e mezzo, e distante dal posatoio, di 7/8 metri.
La costruzione del capanno, consiste nel mettere dei rami e cortecce, tra un'albero e l'altro, partendo dal basso (come costruire un muro)
lasciando al centro, uno spioncino alla nostra altezza da seduti. Il muro di legna, deve avere un'altezza superiore alla nostra stando in piedi.
Questo per facilitare il mimetismo, anche quando ci alziamo x sgranchire le gambe.
La costruzione del capanno, prosegue con il mettere due bei tronchetti o rami, uno a destra e l'altro a sx, appoggiati tra la parte finale
alta del "muro" di legna, ed il terreno, cosi facendo...ci sarà possibile, piazzare un bel telo mimetico, magari anche impermeabile
che ci porteremo dietro ogni volta, e che fermeremo con delle semplici mollette o altro, il nostro capanno è finito.
A questo punto, subentrano le due parole d'ordine. La costanza e la pazienza.
Quindi, si sceglie un bella mattina prima dell'alba, si preapara il cibo solito per il picchio (noci, nocciole, o un misto composto da strutto
amalgamato con pezzetti di noci e nocciole) e si depone il tutto sul posatoio/mangiatoia abituale del picchio.
Ci si siede nel capanno dopo avere posizionato il telo, lo sgabello il treppiedi, e montata la macchina fotografiaca, si attende l'arrivo
del picchio. Una premessa, il picchio non ha orari, lui arriva quando meno lo si aspetta, con il passare dei giorni si impara a riconoscere
il suo verso, e i suoi rumori (perchè fa molto rumore) con il suo tambureggiare. Quindi mai scoraggiarsi, capiterà di sentire dentro
un qualcosa che ci sussurra di alzarci e di andar via, quello può essere il momento in cui il picchio arriva.
Se siamo riusciti a vederlo arrivare, significa che abbiamo avuto costanza e pazienza.
Un piccolo consiglio sull'attrezzatura, riguardo la lunghezza dell'ottica, meglio sarebbe x questo genere di fotografia almeno un 300mm
con un Tcxx, da portare la lunghezza focale complessiva, se usiamo un corpo Dx, almeno a 500mm.
Io pe questa foto, ho utilizzato il 300mm 2.8 con un Tc 2x, per una lunghezza ottica effettiva di 600mm.
Dimenticavo... il cibo, meglio metterlo solo in un punto ben preciso, in modo tale che una volta posizionato l'obiettivo
non bisogna piu muoverlo. Evitare movimenti, soprattutto bruschi, significa portare a casa piu click.
Il picchio rosso, ancor di piu quello verde, non sono come le cincie che, in certe zone, si posano anche sulle mani.
Loro sono moolto timidi e furbi. Pertanto, io ho semplicemente elencato la mia modesta esperienza, e il mio modo di operare.
certamente le tecniche possono essere diverse, in base alle condizioni in cui si opera.
Io per questa foto, ho usato le precauzioni e i mezzi, sopra elencati.
Ciao Gaetano, spero ti sia d'aiuto. Alla prossima
raffaele
Ottimo Grazie Raffaele, ne farò tesoro. Complimenti per la foto, veramente da
Io non pretenderò di raggiungere questi livelli, certo dopo il tuo manuale on-line...
ciao
pietro
ottima sia la foto, sia la spiegazione.
complimenti
complimenti
Foto spettacolare.......
La lezione.....altrettanto!!!!
GRAZIE!!!!
Ciao
fabio
La lezione.....altrettanto!!!!
GRAZIE!!!!
Ciao
fabio
Hanno detto tutto gli altri.
Aggiungo solo : _
Francesco
Aggiungo solo : _
Francesco
Solo e semplicemente applausi ( nitidezza,compo...tutto perfetto) Poi..ci hai messo anche le spiegazioni tecniche
che ho letto attentamente molto volentieri, e ti ringrazio tanto. Grande!!
ciao
site
che ho letto attentamente molto volentieri, e ti ringrazio tanto. Grande!!
ciao
site
Un grazie con il cuore a voi tutti
raffaele
raffaele
L'unica cosa che mi scoccia in questo forum, è di non poter condividere con persone cordiali e piene di passione come te e altri le mie giornate...purtroppo faccio sempre fatica a fare due chiacchere e un uscita con gente che condivide le passioni di natura e fotografia...grande Raffaele stupendo click...
Messaggio modificato da salvio1982 il Apr 10 2013, 12:20 AM
Messaggio modificato da salvio1982 il Apr 10 2013, 12:20 AM
bellissimo scatto ed ottima descrizione.
complimenti
Stefano
complimenti
Stefano