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Euro, Veramente Irreversibile?
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Nikogen
Iscritto
Messaggio: #1
Un sondaggio rivela che oltre il 60% dei tedeschi non è favorevole all’euro e vorrebbe tornare al marco.
Anche in altri paesi (Italia compresa) ci sono crescenti movimenti d’opinione sfavorevoli alla moneta unica.
Sarebbe interessante approfittare del bar per scambiarci opinioni in proposito (non solo fotografia)

Nell’attuale situazione di crisi economica (e finanziaria) e nelle prospettive future l’unità monetaria è un vantaggio o uno svantaggio?
AlphaTau
Nikonista
Messaggio: #2
QUOTE(Nikogen @ Sep 18 2012, 05:01 PM) *
Nell’attuale situazione di crisi economica (e finanziaria) e nelle prospettive future l’unità monetaria è un vantaggio o uno svantaggio?

Dipende. Per chi?
davide.lomagno
Messaggio: #3
per la gente comune,sarebbe l'ennesima supposta....
Iacopello
Nikonista
Messaggio: #4
se una nazione esce dall'euro oggi è finita, la sfiducia dei mercati farebbe salire un ipotetico spread tra nazione che esce e nazione che resta a livelli astronomici, per cui ci vorrebbe un paese forte, oserei dire autarchico...

se mollasero tutti insieme le conseguenze sarebbero forse meno disastrose ma piu' imprevedibili, senza contare la figura di M.... che farebbero i capi di stato....



secondo me il treno dell'euro è partito male e finirà peggio senza far fermate..

Messaggio modificato da Iacopello il Sep 18 2012, 04:25 PM
Francesco Martini
Messaggio: #5
Io tornerei al al Granducato di Toscana e al Fiorino ,
con tanto di Granduca Asburgo Lorena sul tono , a piazza della Signroia, a Firenze...
al posto di quei politicanti di me...da....
Francesco Martini
nonnoGG
Messaggio: #6
QUOTE(Francesco Martini @ Sep 18 2012, 05:32 PM) *
Io tornerei al al Granducato di Toscana e al Fiorino ,
con tanto di Granduca Asburgo Lorena sul tono , a piazza della Signroia, a Firenze...
al posto di quei politicanti di me...da....
Francesco Martini

... obbravo, così noi del Regno Papalino resteremmo comunque "sotto" la Tedeschia... laugh.gif

Mi oppongo... tongue.gif

Ciao... (ammaz'e Note: meglio tardi che mai... grazie.gif )

Luigi
Francesco Martini
Messaggio: #7
QUOTE(nonnoGG @ Sep 18 2012, 07:01 PM) *
... obbravo, così noi del Regno Papalino resteremmo comunque "sotto" la Tedeschia... laugh.gif

Mi oppongo... tongue.gif

Ciao... (ammaz'e Note: meglio tardi che mai... grazie.gif )

Luigi

Guarda...se rifate lo "Stato Pontificio" con tanto di Papa Re, , noi Toscani vi si regala anche Capalbio
che tutti queli Vip Snob ci stanno antipatici messicano.gif
..ma l'Argentario, ce lo teniamo noi.... tongue.gif
Francesco Martini
GuidoGR
Messaggio: #8
E noi chi ci teniamo? Emanuele Filiberto? messicano.gif
davide.lomagno
Messaggio: #9
QUOTE(GuidoGR @ Sep 18 2012, 07:13 PM) *
E noi chi ci teniamo? Emanuele Filiberto? messicano.gif



siamo già arrivati ai saldi ?? messicano.gif
Francesco Martini
Messaggio: #10
QUOTE(GuidoGR @ Sep 18 2012, 07:13 PM) *
E noi chi ci teniamo? Emanuele Filiberto? messicano.gif

E perche' no?????
In Inghilterra (e anche in Olanda, in danimarca, in Svezia, Norvegia..etc..etc..) hanno la regina..
che fa tanta "audience" e da un tono di prestigio al paese...
Perche' non possiamo avere anche noi il re d'Italia???
Emanuale Filiberto al posto di Napolitano..
ma vuoi mettere la differenza!!!!!
rolleyes.gif
Francesco Martini
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #11
QUOTE(Nikogen @ Sep 18 2012, 05:01 PM) *
Un sondaggio rivela che oltre il 60% dei tedeschi non è favorevole all’euro e vorrebbe tornare al marco.
Anche in altri paesi (Italia compresa) ci sono crescenti movimenti d’opinione sfavorevoli alla moneta unica.
Sarebbe interessante approfittare del bar per scambiarci opinioni in proposito (non solo fotografia)

Nell’attuale situazione di crisi economica (e finanziaria) e nelle prospettive future l’unità monetaria è un vantaggio o uno svantaggio?


Sondaggi affidabili (eurobarometro) dicono anche che il 61% degli europei e ben il 70% degli italiani sono contrari agli OGM, ma notizia di pochi giorni fa la Corte Europea ha ufficialmente obbligato l'Italia e le nazioni restie a questa "tecnologia" ad importare e usare questi prodotti....democratico, no? la Monsanto "nutre" i politici, e questi impongono ciò che il popolo non vuole....bella Europa guru.gif

Scusate l'OT, ma era per rimarcare la nullità del parere della maggioranza del popolo, nowadays...

Graziano
aliant
Messaggio: #12


Democrazia non è unanimità ...

Facile dire "democratico ... no?"

Direi che è super democratico visto che i trattati sono stati ratificati dai nostri parlamentari.

Certo esistono anche le democrazie delle piazze, le democrazie dei comici, le democrazie dei magnacci, il termine di presta a tanti utilizzi.

Perchè invece di prendersela con l'Europa genericamente non riflettiamo un po' meglio quando andiamo a votare.
Dr Fafnir
Messaggio: #13
QUOTE(Francesco Martini @ Sep 18 2012, 08:40 PM) *
E perche' no?????
In Inghilterra (e anche in Olanda, in danimarca, in Svezia, Norvegia..etc..etc..) hanno la regina..
che fa tanta "audience" e da un tono di prestigio al paese...
Perche' non possiamo avere anche noi il re d'Italia???
Emanuale Filiberto al posto di Napolitano..
ma vuoi mettere la differenza!!!!!
rolleyes.gif
Francesco Martini


Io sono anni che dico che farebbe molto più figo dire che si viene dal "Regno d'Italia" che dall'italia o dalla repubblica italiana cool.gif
Francesco Martini
Messaggio: #14
QUOTE(aliant @ Sep 18 2012, 10:11 PM) *
Perchè invece di prendersela con l'Europa genericamente non riflettiamo un po' meglio quando andiamo a votare.

Parlando seriamente, l'euro (moneta unica) sarebbe stata una bellissima cosa, se poi , oltre che all'unione monetaria, ci fosse stata una unione Europea politica, fiscale , commerciale, come una specie di "stati Uniti di America"..
invece si e' fatto una cosa all'Italiana: una riforma zoppa e lasciata a meta strada, anzi..all'inizio della strada... ph34r.gif
Inoltre la moneta unica, cosi' come e', e' anche stato un fallimento perche' tutti li stati che hanno aderito
adesso non hanno piu' una moneta "sovrana" e dipendon tutti dalle decisioni e dalla zecca della BCE..
ha avuto quindi ragione l'inghilterra che almeeno si e' tenuta la sua cara Sterlina e ha sempre
la sua moneta sovrana (regina inclusa)... rolleyes.gif
Francesco Martini
mauriziomaestri
Messaggio: #15
Il disfacimento della moneta unica porterebbe con se il disfacimento dell'ideologia di una Europa unita, se non negli intenti, almeno nella forma. I piccoli cortili nazionali sarebbero immediatamente schiacciati dagli interessi e dal peso geopolitico ben maggiore di Russia, Cina, Usa. I piccoli cortili nazionali farebbero gara, per ingraziarsi la protezione economica, energetica, militare, commericiale dei tre giganti, a vendersi l'anima per cercare di ottenere qualche cosa da interessi ben più grandi di loro. Il G8, G20 sarebbero di facciata, si moltiplicherebbero i G2, G3, con le siperpotenze sopra a spartirsi le influenze del globo. E tutto ciò escludendo un colosso come l'India. L'Europa deve, nonostante tutto, rimanere unita, spingere il piede sull'acceleratore dell'unità politica, serve un parlamento europeo veramente sovranazionale che diriga il vecchio continente attraverso la sfida, tutelando i propri ed i nostri interessi verso: 1- il serbatoio energetico più accessibile a noi (leggi Russia e il suo gas) 2- un popolo di 1 miliardo e mezzo di "affamati" di vita e ricchezza che attualmente non hanno rivali dal punto di vista produttivo (leggi Cina, fra vent'anni mangeremo tutti con le bacchette ed adoreremo Dio Bruce Lee), 3- i nostri cari USA che continuano a recriminare il nostro contributo di sangue in guerre che non c'entrano una mazza con gli interessi strategici europei ma da alleati rimaniamo giustamente fedeli. La posizione americana è molto delicata, hanno tremo quando Obama dice: "l'europa è un alleato fedele ma deve cavarsela da sola". Chi se ne intende sa cosa c'è fra le righe. Ovvero l'Europa non è più la priorità o il mainpartner.
L'Euro per quando nefasto deve rimanere. Perchè l'alternativa è una marginalità (che già adesso sta avvenendo) nel mondo che diverrebbe maggiore con gli interessi di cortile europei che si danno contro con la stessa altezzosità di nobili decadute.
Insieme è meglio. La guerra commerciale è persa in partenza. Ma si può perdere bene o perdere male. La seconda ipotesi non è la più auspicabile.
paolo192
Messaggio: #16
Sono stato un sostenitore dell'Euro fin dal prim momento.
Ma l'Europa alla quale aspiravo non era questa. Non era l'Europa dello spread e delle politiche della Bundesbank.

Se le condizioni per restare nell'euro sono quelle che abbiamo visto negli ultimi mesi... beh, ridateci la lira!
GuidoGR
Messaggio: #17
QUOTE(mauriziomaestri @ Sep 18 2012, 10:39 PM) *
Il disfacimento della moneta unica porterebbe con se il disfacimento dell'ideologia di una Europa unita, se non negli intenti, almeno nella forma. I piccoli cortili nazionali sarebbero immediatamente schiacciati dagli interessi e dal peso geopolitico ben maggiore di Russia, Cina, Usa. I piccoli cortili nazionali farebbero gara, per ingraziarsi la protezione economica, energetica, militare, commericiale dei tre giganti, a vendersi l'anima per cercare di ottenere qualche cosa da interessi ben più grandi di loro. Il G8, G20 sarebbero di facciata, si moltiplicherebbero i G2, G3, con le siperpotenze sopra a spartirsi le influenze del globo. E tutto ciò escludendo un colosso come l'India. L'Europa deve, nonostante tutto, rimanere unita, spingere il piede sull'acceleratore dell'unità politica, serve un parlamento europeo veramente sovranazionale che diriga il vecchio continente attraverso la sfida, tutelando i propri ed i nostri interessi verso: 1- il serbatoio energetico più accessibile a noi (leggi Russia e il suo gas) 2- un popolo di 1 miliardo e mezzo di "affamati" di vita e ricchezza che attualmente non hanno rivali dal punto di vista produttivo (leggi Cina, fra vent'anni mangeremo tutti con le bacchette ed adoreremo Dio Bruce Lee), 3- i nostri cari USA che continuano a recriminare il nostro contributo di sangue in guerre che non c'entrano una mazza con gli interessi strategici europei ma da alleati rimaniamo giustamente fedeli. La posizione americana è molto delicata, hanno tremo quando Obama dice: "l'europa è un alleato fedele ma deve cavarsela da sola". Chi se ne intende sa cosa c'è fra le righe. Ovvero l'Europa non è più la priorità o il mainpartner.
L'Euro per quando nefasto deve rimanere. Perchè l'alternativa è una marginalità (che già adesso sta avvenendo) nel mondo che diverrebbe maggiore con gli interessi di cortile europei che si danno contro con la stessa altezzosità di nobili decadute.
Insieme è meglio. La guerra commerciale è persa in partenza. Ma si può perdere bene o perdere male. La seconda ipotesi non è la più auspicabile.


Parole più che sensate!
Il nostro problema è che, a differenza di quanto avviene negli USA, noi ci sentiamo prima Italiani, Francesi, Tedeschi ecc. e non Europei.
Negli USA prima si sentono Americani (Statunitensi) e solo in second'ordine abitanti della California, dell'Idaho, dello Stato di New York ecc.

Se riflettiamo sulla storia d'Italia, ai tempi del Metternich eravamo veramente solo una "espressione geografica", una accozzaglia di staterelli in lotta tra di loro, succubi alternativamente delle grandi potenze d'Europa.
Nello stesso identico modo oggi gli Stati d'Europa, troppo chiusi nei loro interessi particolari, saranno letteralmente sottomessi dalle attuali "grandi potenze" se non riusciranno a creare una unica confederazione di stati, economicamente e politicamente uniti...

Per chi vuole il ritorno alla lira: avete idea che svalutazione avremmo avuto in questi anni e a che punto sarebbero i nostri conti economici con l'estero senza una valuta "forte"? Forse noi produttori manifatturieri guadagneremmo di più con l'esportazione, diventando nuovamente i "cinesi" d'Europa, come avvenne nel dopoguerra, ma i costi per il normale cittadino di tutti i beni provenienti dall'estero sarebbero semplicemente improponibili. Ad esempio la benzina, pagata solitamente in dollari, sarebbe forse ancora più cara di quanto non lo sia oggi!
danielg45
Validating
Messaggio: #18
Tutto e' realizzabile. Ma non tutto e' conveniente. Uscire dall' euro sarebbe la catastrofe. Es. Ritorna la lira, si svaluta essendo debole del 50%' il debito pubblico esplode perché aumenta del 50% subito. E lo stato fallisce, non paga piu pensioni, i BOT non vengono rimborsati, le banche falliscono con i nostri soldi, le imprese non possono piu prende soldi in prestito. Vi basta, chi ha un minimo di conoscenza in macroeconomia Sa che e' irrealizzabile perché i benefici sarebbero 10 volte minori dei vantaggi. E i mutui? Immediatamente aumenterebbero del50% e chi lipaga piu se poi anche le imprese falliscono? Dai siamo seri. Bisogna migliorare l'euro non affossar lo, ne va di noi e dei nostri figli.

La regola e' sempre quella, e la Germania ce lo ricorda ogni giorno....mai spendere piu di quello che si ha.
alkmenes
Messaggio: #19
Sempre pensato che, Euro o non Euro, le galline continueranno a fare le uova e i campi a far crescere verdura.

Certo, se poi si considera il mercato "globale", allora non solo sarebbe auspicabile l'Euro, ma il "Terro" (ipotetica moneta unica mondiale). Questo però non ridurrebbe né appianerebbe le eventuali differenze culturali, sociali e in buona sostanza produttive dei paesi aderenti. E' normale e pacifico, quindi, che la Germania (attualmente economicamente forte) non voglia più spendere denari propri (anche se sotto forma di Moneta Unica) per salvare chi ha un conto Statale in sfacelo (i famigerati PIIGS - Portogallo, Italia, Irlanda, Grecia, Spagna), con i BRICS (Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica- che sono i "paesi emergenti" della nuova economia) che incalzano con una politica di produzione e vendita davvero aggressiva.

Come ogni "bolla" che si sgonfia (o, nel caso dell'Europa, "scoppia" in maniera repentina), la Crisi del mercato europeo rischia di trascinare al rallentamento anche i BRICS. Inoltre le economie come USA e Giappone, che hanno in Europa il loro maggior nucleo di esportazioni, si vedrebbero coinvolte in questo guaio. Per colpa di pochi speculatori, infatti, attualmente corre il rischio di farne le spese tutta l'economia mondiale. Ma sempre la "Macroeconomia", non quella locale. Non quella fatta di "semplicità".

A sentire maggiormente la crisi sono, infatti, le comunità metropolitane, dove i servizi sono la parte preponderante del "mercato", e non le campagne, le zone rurali, dove i servizi sono praticamente nulli. Certo, se analizziamo i grandi produttori cerealicoli si assiste ad una ghigliottina dei prezzi dovuti ai futures, alle obbligazioni e alle promesse di produzione, che indebitano i produttori oltre misura, ma con la politica produttiva locale questo non avviene.

Allora il mercato deve (sì, DEVE) costringere altri ad assorbire il suo debito, ed ecco il motivo per cui l'UE obbliga i paesi membri ad utilizzare sementi ogm, per uniformare il mercato e renderlo più assoggettabile a controllo centrale.

Questo però fa perdere eccellenze locali (ma difficilmente controllabili a livello globale) e quindi crea delle sacche di vuoto macroeconomico che, chi controlla i fili della macchina, vuole assolutamente eliminare.

Un verbo adeguato, in questi termini, è "resistere". Resistere alle tentazioni globali, per esempio. Evitare di comprare soia, se proviene da OGM. Si potrà obiettare che la soia OGM è presente in quasi tutti i prodotti industriali che contengano lecitine et similia, allora si eviti di comprare prodotti industriali. "Eh, ma così l'industria crolla" - No, non è vero. L'industria, se vuole, si trasforma e si rimette in gioco. Perché l'illusione del guadagno (con la scusa di creare "millemila" posti di lavoro) non deve far perdere di vista le eccellenze locali.

Euro o non Euro.

P.S. Quando in Sicilia vedo nei banchi delle salumerie della <Bresaola della Valtellina DOP>, mi chiedo: "Ma quanto è lunga 'sta Valtellina?"
Senza nulla togliere alla Bresaola "originale", che sicuramente è ottima, è naturale chiedersi quanto debba essere produttiva una "eccellenza" per spingersi così distante dai luoghi di produzione. Senza contare che qui, a prescindere dalla Bresaola, si possa acquistare dell'ottimo S. Angelo di Brolo. E che i piccoli macellai locali producono i loro bei salamini e le salsicce secche tipiche delle nostre zone.
Località, insomma.
danielg45
Validating
Messaggio: #20
QUOTE(alkmenes @ Sep 19 2012, 10:50 AM) *
Sempre pensato che, Euro o non Euro, le galline continueranno a fare le uova e i campi a far crescere verdura.

Certo, se poi si considera il mercato "globale", allora non solo sarebbe auspicabile l'Euro, ma il "Terro" (ipotetica moneta unica mondiale). Questo però non ridurrebbe né appianerebbe le eventuali differenze culturali, sociali e in buona sostanza produttive dei paesi aderenti. E' normale e pacifico, quindi, che la Germania (attualmente economicamente forte) non voglia più spendere denari propri (anche se sotto forma di Moneta Unica) per salvare chi ha un conto Statale in sfacelo (i famigerati PIIGS - Portogallo, Italia, Irlanda, Grecia, Spagna), con i BRICS (Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica- che sono i "paesi emergenti" della nuova economia) che incalzano con una politica di produzione e vendita davvero aggressiva.

Come ogni "bolla" che si sgonfia (o, nel caso dell'Europa, "scoppia" in maniera repentina), la Crisi del mercato europeo rischia di trascinare al rallentamento anche i BRICS. Inoltre le economie come USA e Giappone, che hanno in Europa il loro maggior nucleo di esportazioni, si vedrebbero coinvolte in questo guaio. Per colpa di pochi speculatori, infatti, attualmente corre il rischio di farne le spese tutta l'economia mondiale. Ma sempre la "Macroeconomia", non quella locale. Non quella fatta di "semplicità".

A sentire maggiormente la crisi sono, infatti, le comunità metropolitane, dove i servizi sono la parte preponderante del "mercato", e non le campagne, le zone rurali, dove i servizi sono praticamente nulli. Certo, se analizziamo i grandi produttori cerealicoli si assiste ad una ghigliottina dei prezzi dovuti ai futures, alle obbligazioni e alle promesse di produzione, che indebitano i produttori oltre misura, ma con la politica produttiva locale questo non avviene.

Allora il mercato deve (sì, DEVE) costringere altri ad assorbire il suo debito, ed ecco il motivo per cui l'UE obbliga i paesi membri ad utilizzare sementi ogm, per uniformare il mercato e renderlo più assoggettabile a controllo centrale.

Questo però fa perdere eccellenze locali (ma difficilmente controllabili a livello globale) e quindi crea delle sacche di vuoto macroeconomico che, chi controlla i fili della macchina, vuole assolutamente eliminare.

Un verbo adeguato, in questi termini, è "resistere". Resistere alle tentazioni globali, per esempio. Evitare di comprare soia, se proviene da OGM. Si potrà obiettare che la soia OGM è presente in quasi tutti i prodotti industriali che contengano lecitine et similia, allora si eviti di comprare prodotti industriali. "Eh, ma così l'industria crolla" - No, non è vero. L'industria, se vuole, si trasforma e si rimette in gioco. Perché l'illusione del guadagno (con la scusa di creare "millemila" posti di lavoro) non deve far perdere di vista le eccellenze locali.

Euro o non Euro.

P.S. Quando in Sicilia vedo nei banchi delle salumerie della <Bresaola della Valtellina DOP>, mi chiedo: "Ma quanto è lunga 'sta Valtellina?"
Senza nulla togliere alla Bresaola "originale", che sicuramente è ottima, è naturale chiedersi quanto debba essere produttiva una "eccellenza" per spingersi così distante dai luoghi di produzione. Senza contare che qui, a prescindere dalla Bresaola, si possa acquistare dell'ottimo S. Angelo di Brolo. E che i piccoli macellai locali producono i loro bei salamini e le salsicce secche tipiche delle nostre zone.
Località, insomma.

Noi non siamo la Cina , siamo il paese al mondo con le migliori differenze in ambito alimentare, preservarle e come preservare il genere umano. La nostra forza e qua. Da me basta fare 100mt e lo stesso vitigno cambia per l' esposizione. Questo dona varietà e ricercatezza tecnica e valore aggiunto. Come nel vino , nel resto Dell alimentare e spesso così. E di lavoro ce ne sarebbe se anche all estero sapessimo meglio e piu fare sistema paese. La qualità premia perché nel mondo siamo pochi per la dimensione Dell Italia e quindi posto ce ne sarebbe per le nostre produzioni da ampliare. L qualità del nostro cibo e' invidiata da tutti Germania compresa. La nostra forza e debolezza nello stesso momento. Così e anche per gli altri settori non tutti naturalmente. Es. Il turismo, se il sud avesse purtroppo una coscienza migliore avrebbe l'oro in casa, turismo piu cibo italiano con il mare che ha sarebbe un mix incredibile il max al mondo. Purtroppo l'ignoranza regna e la cultura resta relegata agli avi e non ai moderni. Essere colti ma non usarla e come essere ignoranti per la nascita. Non serve. A niente.meglio ignoranti e impegnati che colti e parassiti.
buzz
Staff
Messaggio: #21
Pare che il mondo sia governato da non più di 300 famiglie che ne detengono il potere economico.
Euro o meno, non è l'idea ad essere sbagliata, ma il fatto che questa sia nata da questi gruppi di potere, il cui scopo unico è quello di accrescerlo a dismisura.
Ne consegue che le nazioni, intese come popolazione, e subiscono le conseguenze, con l'avallo dei politici che si prestano, in cambio dei loro intoccati privilegi, a mantenere lo status attuale, salvo poi tirarsi indietro nei periodi elettorali per raccogliere consensi da un popolo stanco ma non ancora alla fame.

Tutto il resto sono tattiche, manovre, parole ma sempre atte allo stesso scopo di cui sopra.


facciamo attenzione, perchè la discussione potrebbe facilmente slittare nella politica pura, in quanto le decisioni economiche non possono prescindere da una ideologia o un semplice modus governativo, e qui la critica a questo o a quello è fin troppo facile.
hroby7
Messaggio: #22
QUOTE(Francesco Martini @ Sep 18 2012, 10:34 PM) *
... e dalla zecca della BCE..


La BCE non stampa moneta........purtroppo

Roberto
buzz
Staff
Messaggio: #23
QUOTE(hroby7 @ Sep 19 2012, 11:37 AM) *
La BCE non stampa moneta........purtroppo

Roberto



e chi, allora?!
PAS
Messaggio: #24
QUOTE(mauriziomaestri @ Sep 18 2012, 10:39 PM) *
Il disfacimento della moneta unica porterebbe con se il disfacimento dell'ideologia di una Europa unita, se non negli intenti, almeno nella forma. I piccoli cortili nazionali sarebbero immediatamente schiacciati dagli interessi e dal peso geopolitico ben maggiore di Russia, Cina, Usa. I piccoli cortili nazionali farebbero gara, per ingraziarsi la protezione economica, energetica, militare, commericiale dei tre giganti, a vendersi l'anima per cercare di ottenere qualche cosa da interessi ben più grandi di loro. Il G8, G20 sarebbero di facciata, si moltiplicherebbero i G2, G3, con le siperpotenze sopra a spartirsi le influenze del globo. E tutto ciò escludendo un colosso come l'India. L'Europa deve, nonostante tutto, rimanere unita, spingere il piede sull'acceleratore dell'unità politica, serve un parlamento europeo veramente sovranazionale che diriga il vecchio continente attraverso la sfida, tutelando i propri ed i nostri interessi verso: 1- il serbatoio energetico più accessibile a noi (leggi Russia e il suo gas) 2- un popolo di 1 miliardo e mezzo di "affamati" di vita e ricchezza che attualmente non hanno rivali dal punto di vista produttivo (leggi Cina, fra vent'anni mangeremo tutti con le bacchette ed adoreremo Dio Bruce Lee), 3- i nostri cari USA che continuano a recriminare il nostro contributo di sangue in guerre che non c'entrano una mazza con gli interessi strategici europei ma da alleati rimaniamo giustamente fedeli. La posizione americana è molto delicata, hanno tremo quando Obama dice: "l'europa è un alleato fedele ma deve cavarsela da sola". Chi se ne intende sa cosa c'è fra le righe. Ovvero l'Europa non è più la priorità o il mainpartner.
L'Euro per quando nefasto deve rimanere. Perchè l'alternativa è una marginalità (che già adesso sta avvenendo) nel mondo che diverrebbe maggiore con gli interessi di cortile europei che si danno contro con la stessa altezzosità di nobili decadute.
Insieme è meglio. La guerra commerciale è persa in partenza. Ma si può perdere bene o perdere male. La seconda ipotesi non è la più auspicabile.


Vero!
Sintesi assolutamente condivisibile.
Il punto è che sono in pochi a percepire questi scenari.
Colpa di una diffusa ignoranza di fondo tra le popolazioni europee?
No responsabilità di chi avrebbe dovuto PRIMA costruire uno spirito unitario europeista e poi magari pensare ai mercati ed ai mercanti.

Lo slogan: Europa gigante economico (forse ancora per poco) ma nano politico è sempre pendente.

L’impresa politica di unire le coscienze europee non è semplice, considerato che fino a qualche decennio fa le nazioni europee se le sono date tra loro di santa ragione, ma appunto per questo motivo da lì si sarebbe dovuto cominciare: dall’integrare culture, welfare, servizi, università e ricerca, potenzialità e peculiarità produttive....etc.
Solo così l’eterogenea popolazione europea avrebbe potuto prendere atto dei vantaggi di un processo di integrazione e rivolgersi poi più favorevolmente all’unificazione economica e monetaria. Che sarebbe dovuto essere il passo conclusivo e non il primo.

Perché invece è successo il contrario? Beh ci sarebbe da scrivere un trattato su come è stata governata l’Europa in questi ultimi decenni, ma le conseguenze sono oggi sotto gli occhi di tutti.

Valerio

Messaggio modificato da PAS il Sep 19 2012, 10:55 AM
89stefano89
Messaggio: #25
beh chiaramente i tedeschi son l´unico stato praticamente in europa con un economia in buona ripresa, credo ben si sentano i campioni d´europa e vogliano tutto per loro, allora si sentirebbero ancora piú forti senza delle xxx al piede.
dieci anni fa peró secondo me non era proprio cosí.

poi... chiedere alla popolazione é una barzelletta... scusate ma se a me mi chiedessero di tornare alla lira con quale criterio gli rispondo? non son mica economista! non ho studiato nulla in proposito, poso dirti che i prezzi dei materiali da costruzioen con la lira erano motlo inferiori, ma non so quale sia la vera ragione del rincaro, probabilemtne non l´euro.
in italia la gente parla per sentito dire, segue gl´altri, al massimo si esprime su quello o questo calciatore, nulla di piú.
 
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