Scriveva M.me de Staël: “Il mare è l’immagine di quell’infinito che attira senza posa il pensiero, e nel quale senza posa il pensiero va a perdersi”. La spiaggia è la passerella che ci permette di lasciare gli affanni quotidiani per immergerci nello spirito dell’acqua. Essa però non è solo il sentiero su cui possiamo muoverci: abbassando gli occhi si può scoprire una raccolta di opere d’arte, minuscole quanto semplici, uniche quanto effimere. Con ogni onda, il mare arriva, scolpisce la sabbia, compone sculture con ciò che ha trascinato. Poi si ritira, ed infine ritorna e cancella ciò che aveva composto, demolisce ciò che aveva scolpito.
La sabbia è la modella che si lascia plasmare, è lo sfondo dei capricci delle onde. Muta, ma partecipe di una poesia che esisterà fino a quando l’Uomo non la distruggerà. Chi vuol godere dell’arte sulla sabbia, deve imparare a vedere. Ciò che oggi ammiriamo, domani non ci sarà più.
IL MARE - 1
L'uomo che h visto il mare non sa più pensare ad altre acque.
IL MARE - 2
La danza dell'acqua sella spiaggia
IL MARE - 3
Il mare torna e ritorna...
LA SPIAGGIA - 1
Scultura dell'acqua
LA SPIAGGIA - 2
Il disegno sempre diverso delle une
LA SABBIA - 1
La maschera di Agamennone
LA SABBIA - 2
Come il Sahara
LA SABBIA - 3
Composizione di un'onda leggera
LA SABBIA - 4
Come bolle di sapone
LA SABBIA - 5
I disegni del sale
LA SABBIA - 6
L'acqua costruisce e demolisce
COMPOSIZIONE - 1
Silhouette al tramonto
COMPOSIZIONE - 2
Spiaggiato dopo un lungo viaggio
COMPOSIZIONE - 3
Un piccolo vagabondo
COMPOSIZIONE - 4
Mi hanno portato una conchiglia.
Dentro canta un mare di carta (F. Garcia Lorca)
Ferruccio