Un resoconto fotografico della prima edizione di un raid mototuristico spettacolare, attraverso la spina dorsale del nostro Bel Paese!
Inizio uggioso
Le previsioni erano buone, ma solo dal giorno della partenza. Questo è il cielo di Bolzaneto 2 giorni prima della partenza, ma noi ci crediamo nelle previsioni
Finalmente il sole
E puntualmente, nella tarda mattinata del 28 aprile, il sole inizia a fare capolino!!
Al Porto Antico
Per i partecipanti che non hanno mai visto Genova, è stata prevista una visita, guidata dai ragazzi del MotoClub Genova, della quale il Porto Antico è stata la prima tappa
Picture in picture
E qui la foto ricordo ci sta tutta!!
Silhouette
Un controsole troppo invitante per non ispirare una silhouette, visto il soggetto
Prima cena tutti assieme
Fatte le iscrizioni, fatto il breafing, fatta amicizia con i partecipanti, si aprono le danze gastronomiche
Piazza De Ferrari
Non poteva che essere questa magnifica piazza di Genova a fare da cornice alla partenza della manifestazione
Preparazione alla partenza
Ultimi controlli dell'equipaggiamento di navigazione e poi siamo pronti
Tutti in fila
E' quasi l'ora di partire ed i concorrenti si preparano sulla linea di partenza. Si parte a coppie, ogni minuto. L'importante non è correre, ma godersi la guida, la strada, il territorio e quello che offre!
Si parte!!
Sotto l'occhio esperto del direttore di gara, inizia la Genova-Palermo
La chiesa di Boccadasse
La prima tappa sul roadbook prevede un selfie davanti alla piccola chiesa di Boccadasse.
X-ADV a Boccadasse
Il mio compagno di viaggio, un mito del motociclismo, Giovanni Carlo Nuzzo, scrittore e giornalista per le testate InMoto e Moto Sprint, a bordo di un "ibrido" moto-scooter Honda X-ADV, che si è rivelato un ottimo mezzo per questo tipo di turismo.
Boccadasse
Uno dei punti storici di Genova, per i genovesi, ma anche per chi è appassionato di cantautori italiani.
Zena e la Riviera di Ponente da Monte Fasce
Mattinata splendida, peccato solo per la foschia. Ma dal Fasce si vede veramente tutto!!
Zena da Monte Fasce
Continuiamo a salire su Monte Fasce per uscire dall'urbanizzato, iniziando a percorrere le infinite curve che ci porteranno a ritrovare l'Aurelia nel tratto del passo del Bracco.
Col Fish sul Fasce 1
Un ultimo sguardo a Genova col fisheye...
Col Fish sul Fasce 2
...anche con il mezzo che mi ha portato in giro per tutta Italia, una moto veramente sorprendente per certi versi.
Il Bracco
Forse il più bel tratto dell'Aurelia, purtroppo non molto rispettato dai motociclisti, che lo utilizzano troppo spesso come se fosse una pista. Noi stessi ci siamo trovati al centro di una minicompetizione, che abbiamo saggiamente glissato!
Stazione di Piazza al Serchio
Siamo in provincia di Lucca. La stazione non esiste più, ma la sua storia è testimoniata dalla bellissima locomotiva e da un piccolo monumento dedicato a Garibaldi, che qui passò.
Arrivo a Verrucole
In piena Garfagnana, abbandonata la Liguria, arriviamo al Castello di Verrucole
Sosta all'osteria -Le Verrucole-
A San Romano in Garfagnana, ai piedi del Castello di Verrucole, si trova questa piccola osteria, "Le Verrucole" appunto, meta prevista per il pranzo della prima tappa
Polenta e cinghiale
E non c'è altro da dire!!
Collodi e Pinocchio
In provincia di Pistoia troviamo il piccolo borgo di Collodi, che ha dato il nome d'arte a Carlo Lorenzini, creatore del burattino più famoso del mondo, nato e vissuto proprio qui.
Il -Piccolo Castello- a Monteriggioni
Alla fine della prima tappa ci aspetta il Piccolo Castello, bellissimo albergo poco fuori Monteriggioni, in pieno Chianti!
Elektra
Una delle protagoniste del raid è sicuramente questa HD Electra Glide. Le strade che troveremo più a sud saranno troppo malridotte per lei, ma ci seguirà comunque fino a Palermo, su strade alternative
Rotta per Pescasseroli
Di buon mattino si riorganizza la partenza da Monteriggioni in direzione Pescasseroli, si fanno gli ultimi controlli e impostazioni sui navigatori e poi via!!
Via da Monteriggioni
E siamo alla partenza della seconda tappa, da Monteriggioni a Pescasseroli, la più lunga ed impegnativa delle 7 previste.
Montepulciano
Grazie al gran lavoro dell'organizzazione, otteniamo il privilegio di arrivare in alcune bellissime piazze storiche. Quella di Montepulciano è la prima.
Foto di gruppo a Montepulciano
E non può mancare una foto di gruppo!!
Adesivi bene in vista!!!
Chiaramente, ai fini documentaristici, è stato chiesto ai partecipanti di esporre ben in vista gli adesivi della manifestazione, ma qualcuno non ha ben recepito il consiglio! Beh, ce la siamo cavata lo stesso!!
SS71 Ficulle 1
La mitica Umbro-Casentinese, una delle strade più belle d'Italia per i motociclisti
SS71 Ficulle 2
Beccati Questo
Siamo nel territorio di Chiusi, Toscana. In questo punto, un tempo passava il confine tra i possedimenti Perugini e quelli Toscani, a guardia del quale furono erette 2 torri. Questa fu la prima ad essere costruita, nominata "Beccati questo", mentre la seconda, quella Perugina (visibile in altra foto), venne nominata "Beccati quest'altro"!
Beccati Quest'altro
Siamo nel territorio di Chiusi, Toscana. In questo punto, un tempo passava il confine tra i possedimenti Perugini e quelli Toscani, a guardia del quale furono erette 2 torri. Questa è quella Perugina, nominata "Beccati quest'altro", eretta in risposta a quella Toscana (visibile in altra foto), nominata "Beccati questo"!
Davanti al Duomo di Orvieto
La seconda piazza storica alla quale possiamo accedere è quella di Orvieto, con il suo magnifico Duomo.
Il Duomo di Orvieto
Pranziamo ad Amelia
Giunti nei pressi di Amelia, finalmente è ora di pranzo!
La Tenuta del Gallo
In questo splendido maniero ristrutturato, nelle campagne di Amelia, recensito anche sul Gambero Rosso, ci riposeremo mangiando per poi riprendere la strada, che è ancora lunga!
Tutti a tavola!!
Il pranzo della seconda tappa, alla "Tenuta del Gallo"
Piana di Campo Felice
Dopo un tratto di Salaria non molto entusuasmante, ma necessario per approcciare le strade abruzzesi, arriviamo a Campo Felice, nota località sciistica del centro Italia. Adesso Pescasseroli è veramente vicina!
Si riparte da Pescasseroli
Attraverseremo 4 regioni: Abruzzo, Molise, Campania e Basilicata, lambendo il confine pugliese. Scenari stupendi e strade ancora molto percorribili.
Via alla terza tappa!-D75_2378
Abbiamo gìà macinato quasi 800 dei 2500 Km previsti fino a Palermo. Sarà una tappa tranquilla, non impegnativa per la guida, ma con tante cose da vedere e da scoprire.
Barrea e il suo lago
Una perla del Parco Nazionale d'Abruzzo, Barrea con il suo lago artificiale
Lago di Barrea
Cerro al Volturno e il Castello Pandone
Usciamo dal Parco Nazionale d'Abruzzo e ci dirigiamo verso il Parco dei Monti del Matese, ma prima incrociamo la Valle del Volturno con questa magnifica vista di Cerro e del suo castello
Lago di Gallo Matese 1
Arrivati nel Matese, il primo scorcio che incontriamo è il lago di Gallo, artificiale anche lui
Lago di Gallo Matese 2
Agriturismo -Antica Tuticum- Ariano Irpino
Prima di entrare in Lucania, deviamo per gustare i paesaggi ed i sapori Irpini fermandoci in questo bellissimo agriturismo
Uno sguardo al roadbook, tra una delizia e l'altra
Lo spuntino pomeridiano lo facciamo presso l'agrutirismo "Antica Tuticum", ad Ariano Irpino. Le delizie locali non distraggono, comunque, dall'analisi del roadbook. C'è ancora un po' di strada per Melfi
Antica Tuticum Panorama
Verso Melfi
Ripercorriamo la SP54 che ci ha portato all'Antica Tuticum, per riprendere la SS90bis e le sue curve tonde e ben asfaltate. Melfi non è più tanto lontana
A Melfi in anticipo
Grazie ad un buon tratto sulla SS303, con poche curve, costeggiamo il Vulture ed arriviamo a Melfi con largo anticipo sulla tabella di marcia, quindi dobbiamo attendere l'apertura dell'arrivo e poi dare inizio ad una grande festa, organizzata dal Motoclub di Melfi.
E' ora di tagliare il traguardo di tappa
...poi festa e spuntino!!
Gran Parata
Melfi 1
Melfi 2
Inglese di razza
Un'altra protagonista è stata questa Triumph Bonneville, che ha macinato tutto il percorso senza battere ciglio, a parte i frequenti rifornimenti dati da consumi non parchi e un serbatoio limitato.
Castello di Lagopesole
Salutiamo Melfi di buon mattino, come al solito, per dirigerci verso Spezzano Terme e la Calabria. La strada ci porta subito ad incontrare Lagopesole con il suo bellissimo e ben conservato castello, uno dei tanti fatti costruire da Federico II di Svevia (come quello di Melfi) e nel quale ha trascorso la sua vecchiaia anche Federico I, suo zio, il Barbarossa.
Albano di Lucania
Continuiamo la nostra strada verso sud, incrociamo la SS7 Appia, lambendo Potenza e proseguiamo ancora. Alla vista di Albano di Lucania sulla nostra sinistra, siamo consci di essere entrati nel Parco Nazionale delle dolomiti Lucane
Dolomiti Lucane - Castelmezzano 1
Il primo paese che si incontra è Castelmezzano, incastonato nella roccia, che lo chiude quasi a guscio. E' giorno di mercato e non possiamo entrare in paese, ma cerchiamo sicuramente qualche altra prospettiva fotografica
Dolomiti Lucane - Castelmezzano 2
Poche curve dopo, sempre sulla SP13, troviamo uno scorcio diverso di Castelmezzano, non meno affascinante del precedente.
Dolomiti Lucane - Da Castelmezzano verso Pietrapertosa
Da Castelmezzano, guardando a S-SE, si scorge appena l'abitato di Pietrapertosa, più alto in quota. Nella parte centrale della foto, in alto, si notano dei puntini neri, che non sono macchie, ma il sistema di Segnalazione Ostacoli al Volo (SOV), che segnala, appunto, la presenza di un cavo d'acciaio, teso tra i due paesi, con il quale si può provare un'esperienza di volo: si viene imbracati, attaccati al cavo e lanciati da Pietrapertosa a Castelmezzano, un volo di oltre 1 Km e il tutto senza rete!!!
Il pranzo del bombo
Nell'attesa dei partecipanti, proviamo a fare un close-up.
Passaggio a Castelmezzano 1
I primi arrivi a Castelmezzano...
Passaggio a Castelmezzano 2
...troveranno una brutta sorpresa, in quanto la strada è interrotta da una frana di qualche giorno prima, che non ci era stata comunicata. Poco male, torniamo indietro e troviamo un'alternativa!
Qualche foto a Pietrapertosa
Per questi panorami le foto sono d'obbligo, soprattutto perchè, se non si conoscono, si stenta a credere che siano in Lucania
Bosco di Montepiano
Da Pietrapertosa, ci si addentra nel Bosco di Montepiano, con colori e scenari che fanno viaggiare con la mente dal Signore degli anelli, alle Cronache di Narnia, senza soluzione di continuità
Craco, la città fantasma
Usciti dal Parco delle Dolomiti Lucane, incrociamo la SP103 e la prendiamo in direzione Stigliano, continuando oltre fino al bivio con la Comunale Craco-Montalbano Jonico, che ci porta fino a Craco, paesino abbandonato da oltre 50 anni per questioni di sicurezza. Si trova infatti in dissesto geologico ad altissimo rischio, in quanto tutta la collina sulla quele è costruito è in frana. Tale condizione geologica non è rara, purtroppo, in Lucania e ne è testimonianza lo stato delle strade.
Mormanno, ed è già Calabria
Dopo il pranzo in zona Senise e la digestione goduta negli stupendi paesaggi del Pollino, scendiamo a Mormanno per un ultimo selfie, richiesto dal roadbook, davanti alla cattedrale di Mormanno. Siamo già in Calabria e a breve supereremo Castrovillari per giungere alla fine di questa tappa, Spezzano Albanese, dove avremo un giorno di stop per ricaricare le energie!
Si vola verso il Lago di Cecita
Riposati dalla giornata di stop a Spezzano, ripartiamo alla volta di Siderno, attraversando il Parco della Sila. Ci dirigiamo vesro Tarsia, costeggiandone il lago e poi verso Acri, sulla guidatissima SS660, per arrampicarci verso il Lago di Cecita, facendo prima uno spuntino all'omonimo albergo, incastonato in un bellissimo bosco di conifere.
Passaggio sul Lago di Cecita
Ammirato il paesaggio sul Lago di Cecita, puntiamo per Camigliatello silano e poi verso sud, destinazione Lorica
Le Vette Silane
La via per Lorica ed il Lago Arvo è la Strada delle Vette Silane, la quale, però, diventa impraticabile a poche curve dalla vetta, per una abbondante nevicata della settimana prima. Solo 10 eroici partecipanti decidono di passare comunque, portando a spinta le moto tutti assieme. Spirito di corpo e d'avventura ai massimi livelli!! Noi no, torniamo indietro e troviamo un'alternativa!!
Attraverso il Parco Nazionale della Sila
Alternativa trovata, comunque all'interno del parco della Sila e non siamo gli unici
Sul Lago Arvo 1
Superiamo Lorica e costeggiamo il Lago Arvo, fino a trovare un buon punto per le foto. Fin qui abbiamo goduto la guida, a tratti sportiva e a tratti tecnica, quasi fuoristradista. Ma c'è ancora tanto da fare
Sul Lago Arvo 2
Il Lago Arvo
E qui il Lago Arvo con tutti i suoi paesaggi variegati. Quello che più si percepisce è la calma.
Il castello di Squillace
Usciamo dalla Sila, scendendo verso Catanzaro senza neanche il tempo di godere del profumo del mare Jonio, perchè iniziamo nuovamente a salire fino a Squilace ed al suo castello, che ci fermiamo a visitare velocemente.
Ai piedi del castello
Visitato il castello (per gentile concessione del custode, perchè era chiuso in quel momento), ripartiamo velocemente per continuare a salire verso Serra San Bruno, che meriterebbe una sosta (ma non possiamo perchè fuori tempo) alla bellissima Certosa nella quale San Bruno fondò l'ordine dei monaci Certosini e che risale al 1090.
Arrivo a Siderno
E finalmente arriviamo a Siderno, con un certo ritardo dovuto alla deviazione necessaria per la non percorribilità della Strada delle Vette. Ma l'importante è l'essere arrivati e senza nessun incidente.
Nuova tappa, nuovo roadbook
Come ogni sera, all'arrivo di tappa viene consegnato il roadbook per la tappa successiva, che nel dopo cena sarà la base per studiare il percorso da fare.
3 nuovi equipaggi per le ultime 2 tappe
Per le ultime due tappe saranno con noi anche 3 nuovi equipaggi, perchè la formula della Genova-Palermo prevede anche la possibilità di partecipare ad una o due tappe solamente, almeno per questa prima edizione.
Un saluto a Siderno, ci aspetta la Sicilia
Inizia la penultima tappa, che ci porterà a Troina, in Sicilia. C'è tanta euforia perchè lungo la strada incontreremo Sua Maestà l'Etna!!
Da Scilla: Sicilia in vista
Ultimi tornanti prima di arrivare a Scilla, ma l'orizzonte è già Sicilia!!
Castello Ruffo a Scilla
Una fortezza che risale addirittura al V secolo a.C., restaurata dalla famiglia Ruffo nel '500, dai quali prende il nome.
Scilla
Il suo nome è legato alla mitologia greca, assieme a Cariddi, per i continui naufragi causati, non ultimo quello di Ulisse. Osservando bene, a poche centinaia di metri dalla costa è ben visibile un punto di rottura delle onde, segno evidente della presenza di scogli a pelo d'acqua
La strada, Scilla e la Sicilia sullo sfondo
Tutto questo si può ammirare arrivando a Scilla dalla SP6, che scende dall'Aspromonte.
Ultimi sapori calabresi
Prima di attraversare lo stretto, ci fermiamo per uno spuntino all'Hotel Altafiumara Resort, a Scilla. Ci accoglie uno spettacolare buffet con molluschi e gamberetti fritti al momento, oltre ad una miriade di altre prelibatezze. Ovviamente ci siamo fermati più del previsto!!
Lo stretto di Messina
Ancora da Scilla, una vista dello stretto con la punta di Torre Faro davanti a noi. Messina, stiamo arrivando!!
L'Etna e le sue lave sulla SR Mareneve
La Strada Regionale Mareneve, bellissima, con curve tonde, a volte strette, ed un manto eccezionale, sul quale le gomme sembrano incollate, ci porta sul versante nord dell'Etna, al Rifugio Sapenza, per farci proseguire, poi, verso Zafferana Etnea.
E il viaggio continua
Un ultimo sguardo alla maestosità dell'Etna e riprendiamo il viaggio; prossima sosta sul versante sud del vulcano e poi Bronte, con un assaggio di cannoli alla crema di ricotta e pistacchio!!
Caccamo dal suo castello normanno
Dopo la notte trascorsa a Troina, manca solo il tratto finale, breve (200 km circa) e rilassante. Scendiamo verso mare all'altezza di Cefalù e percorriamo la bellissima litoranea fino al bivio che ci riporta nell'interno, a Caccamo, dove ci aspettano le premiazioni ed un lauto pranzo a base di pane e panelle, meuza e salsiccia.
In visita al castello di Caccamo
Prima di pranzo c'è anche il tempo per una visita al bellissimo e conservatissimo castello normanno di Caccamo.
Il Lago di Rosamarina
Uno dei tanti panorami godibili dal castello mostra il lago artificiale di Rosamarina, creato per garantire la fornitura di acqua potabile a Palermo e le zone limitrofe
Nel castello di Caccamo
Il bellissimo cortile interno del castello, è anche l'accesso alle varie sale e stanze, la prima delle quali è la stanza delle armi, dove si può ammirare una stupenda collezione che va dai primi archibugi, ai fucili utilizzati nella guerra di liberazione per l'unità d'Italia, tutti pezzi rigorosamente originali, oltre ad un bellissimo museo Garibaldino e tanto altro.
Dal Lago Rosamarina al Tirreno
Dalla terrazza principale del castello è possibile ammirare l'entroterra palermitano, dal Lago di Rosamarina, fino al mare
La Genova-Palermo
Questa riproduzione del logo della manifestazione è un "dolce" pensiero del MotoClub di Caccamo, ragazzi fantastici, come tutti i siciliani! Ovviamente lo abbiamo assaggiato, anzi, divorato!
Davanti al Teatro Massimo a Palermo
Ed è davanti a questo magnifico teatro che si conclude la Genova-Palermo, I Edizione 2017. Dopo gli ultimi saluti e gli ultimi cannoli, tutti al porto per imbarcarci sulle navi che ci riporteranno, più o meno, a casa, un po' tristi per la partenza, ma immensamente felici per le sensazioni vissute e le nuove amicizie strette in questi 8 giorni da favola!!