l\'altra Sharm...non solo barriera corallina
13 09 2012
Eccomi qui a 43 anni a provare a raccontare le sensazioni del mio primo viaggio fuori dall\'Italia. Scelta Sharm el-Sheikh per la bellezza del mare. Sono rimasto anche molto affascinato dalla città vecchia e da Naama Bay, citta caotiche e prettamente turistiche dove la vita si svolge soprattutto di notte. I colori, gli aromi, la musica e i sapori stimolano in continuazione i sensi, tutto questo unito alla presenza in contemporanea di innumerevoli culture fa assumere ai due centri l\'aspetto della città dei balocchi.Qui sembra che tutto sia permesso, vendere materiale contraffatto nei negozi è la nomalità. Mi è capitato non di rado di aver ricevuto la proposta per l\'acquisto di hashish, nonostante questa percepibile sensazione di anarchia non mi sono mai sentito in pericolo neanche quando prendevamo taxi che correvano, schivavano, suonavano in continuazione e viaggiano a fari spenti nella notte (sembra che sia un\'usanza tramandata dal fatto che i primi tassisti erano Beduini abituati a stare nel deserto completamente al buio e la sola presenza delle luci della città era sufficiente a vedere senza l\'ausilio dei fari, che anzi risultavano fastidiosi ache per gli altri autisti). In queste città si è spesso fermati da venditori ambulanti, sempre sorridenti e mai rancorosi anche quando non si comprava niente. I negozianti sono cordiali e pazienti, gli scontrini sono assenti e la contrattazione sembra più un obbligo che una richiesta da parte del compratore.