Risultato della ricerca: nidi
GraziaModolo
Le cicogne sotto la pioggia aggiustano i nidi
AntonioLimardi
Le cascine le ho sempre amate. Quelle di una volta, almeno. Quelle con i fienili raggiungibili solo con la scala a pioli, con immense aie assolate, granai ombrosi. Quelle dove ancora esiste, per l’abbeverata di umani e non umani, la sorba dell’acqua. E poi amo le stalle coi nidi delle rondini. Il loro gorgheggiare, il loro sfrecciare dentro e fuori le basse finestre. (Danilo Mainardi)
brax
Pendolino "Remiz pendulinus" Nel canneto. Ordine Passeriformes Il Pendolino è l'unica specie della sua famiglia presente al di fuori dell'Africa che appartiene ai più provetti costruttori di nidi. Vengono costruiti esternamente e penzolanti tra dei rami di un salice o di una betulla, una struttura di base a forma di pera che verrà poi completata assieme alla femmina per formare un nido ovoidale, I nidi sono intessuti in maniera magistrale, tanto che un tempo, nell'Europa orientale, venivano persino utilizzati come scalferotti per i neonati. Venezia- Mestre Oasi lipu Gaggio Marcon (Italy)
fabiofoni
A Vallo di Nera sotto un tetto di un porticato, un sacco di rondini facevano la spola tra i vari nidi e il cielo, recando ai loro piccoli il cibo....questi due capini in attesa, con quegli occhietti osservavano il mio tele e io osservavo loro.....eravamo entrambi osservati speciali!
luca.lab
Ciò che più mi ha sorpreso è il fatto che questi nidi hanno l\'apertura nella parte inferiore e non in quella superiore ...
fabrichef
all'oasi dei Quadris si preparano i nidi
AlessandroBellavia
È finita la messa. I fedeli tornano a casa nella luce di un tramonto di fuoco; i piccioni tornano ai nidi, assaporando quello stesso calar del sole...
jlb
costruttore di nidi
sandro.allegretti
La Beccaccia di mare è la specie più diffusa della famiglia delle Haematopodidae. Si stabilisce per la nidificazione in ambienti costieri sabbiosi, lagune, delta, cave di sabbia. Durante la migrazione però può fermarsi anche in zone umide o coltivate dell’interno. È presente nei continenti europeo, asiatico e africano, sverna sulle coste atlantiche e a sud fino in Mauritania, mentre scarseggia nel Mediterraneo centro-occidentale. In Italia la colonia principale si trova nel Delta del Po, che ben rappresenta il suo habitat ideale. Lunga 40 centimetri, pesante circa mezzo chilo, raggiunge gli 80 centimetri di apertura alare. Il piumaggio è nero sul capo e sul dorso ed è candido sul petto, nella parte inferiore e sotto le ali. Molto pronunciato il becco (una decina di centimetri) - di colore rosso o arancio acceso e particolarmente forte – con cui riesce ad aprire le conchiglie per cibarsi dei molluschi. Proprio per questa sua caratteristica la Beccaccia di mare è detta anche Ostrichiere. Ma fanno parte della sua dieta anche vermi e piccoli invertebrati. La nidificazione avviene in primavera, l’unico momento in cui la Beccaccia di mare vive più appartata, anche se i nidi, costruiti tra i banchi di sabbia, non vengono posti troppo lontani l’uno dall’altro. Vengono deposte dalle due alle quattro uova, che sia la femmina che il maschio covano fino a 27 giorni. Dopo due giorni dalla nascita i pulcini sono già pronti a uscire dal nido.
SevePhoto
La Cinciallegra è lunga circa 15 cm, per un’apertura alare di 22-25 cm e un peso che di solito non supera i 21 grammi. Presenta un piumaggio verdastro sul dorso, con coda e ali grigio-bluastre. Capo e gola sono di colore nero lucido, con guance bianche. Il petto giallo è attraversato longitudinalmente da una stria nera dalla gola all’addome che, nei maschi, appare molto più pronunciata. Tra i congeneri europei, la Cinciallegra è la specie con l’areale riproduttivo più esteso: nel Paleartico è infatti distribuita dal Portogallo all’Irlanda, ad ovest, fino alla Kamchatka e al subcontinente indiano, a est. Quattro le sottospecie presenti in Europa: in Italia – dove mostra un comportamento sedentario, così come nell’intera porzione centro-meridionale dell’areale europeo – vive la sottospecie nominale Parus m. major , oltre alla Parus m. aphrodite la cui diffusione è però limitata alla Sicilia. La Cinciallegra frequenta ambienti semi-alberati quali margini di boschi, frutteti, campi con filari d’alberi, giardini e parchi urbani. Predilige le basse altitudini, come le zone collinari e pianeggianti. Nidifica nelle cavità protette degli alberi, dei muri e nei nidi artificiali, costruendo il nido con muschi, peli e piume. Depone le uova – normalmente 8-15 – tra aprile e maggio: lisce, bianche con piccole macchie rosso scuro, sono covate dalla femmina per circa 15 giorni. I pulcini vengono accuditi da entrambi i genitori per circa 20-30 giorni dalla schiusa. Larve, api e ragni sono il suo cibo preferito, ma spesso non disdegna anche semi, frutta e bacche. Il cibo viene sminuzzato con il becco, tenendolo fermo con le zampe. Accetta volentieri il cibo offerto dall’uomo in mangiatoie. Da rilevare come la Cinciallegra sia una delle specie più frequentemente segnalate durante le attività di inanellamento, tanto che la distribuzione delle catture è in buona parte sovrapponibile con l’intera superficie geografica in cui gli inanellatori svolgono le loro attività sul campo.
riccardo.mantero
Se siete a Marrakech, in Marocco, non perdetevi una visita al "Cafè Cicogne", se siete fortunati potete vederle covare le loro uova in uno dei grossi nidi di fronte alla terrazza pricipale... O prepararle...
dadda79
BRUCO AMERICANO E’ un insetto Lepidottero della famiglia Arctidae (Hyphantria cunea), notevolmente polifago, le cui larve attaccano preferibilmente l’acero negundo ed il gelso, pur non risparmiando le altre latifoglie. Gli adulti (farfalle bianco-argentee che, nella forma Drury typica presentano sulle ali anteriori alcune serie trasversali di macchie nere) sfarfallano da fine aprile a fine maggio e le prime larve nascono verso l’inizio di giugno, svolgendo l’attività trofica, dapprima in modo gregario (nidi sericei), per poi disperdersi (larve di 5a- 6a età), continuando a nutrirsi sino a completo sviluppo. Tra fine luglio e metà agosto nascono le larve di seconda generazione, che compiono i danni maggiori. Le foglie attaccate vengono dapprima scheletrizzate, poi quasi interamente divorate, tranne le nervature principali. In caso di forti attacchi le piante vengono completamente defogliate, con danni estetici e fisiologici che si ripercuotono sulla vitalità e sugli accrescimenti degli esemplari maggiormente aggrediti.
MirellaMurino
Sule bassana nell’Ile Bonaventure in Canada
dadda79
BRUCO AMERICANO E’ un insetto Lepidottero della famiglia Arctidae (Hyphantria cunea), notevolmente polifago, le cui larve attaccano preferibilmente l’acero negundo ed il gelso, pur non risparmiando le altre latifoglie. Gli adulti (farfalle bianco-argentee che, nella forma Drury typica presentano sulle ali anteriori alcune serie trasversali di macchie nere) sfarfallano da fine aprile a fine maggio e le prime larve nascono verso l’inizio di giugno, svolgendo l’attività trofica, dapprima in modo gregario (nidi sericei), per poi disperdersi (larve di 5a- 6a età), continuando a nutrirsi sino a completo sviluppo. Tra fine luglio e metà agosto nascono le larve di seconda generazione, che compiono i danni maggiori. Le foglie attaccate vengono dapprima scheletrizzate, poi quasi interamente divorate, tranne le nervature principali. In caso di forti attacchi le piante vengono completamente defogliate, con danni estetici e fisiologici che si ripercuotono sulla vitalità e sugli accrescimenti degli esemplari maggiormente aggrediti.
mariadb
In questo grande albero ho contato 5 nidi.
jlb
costruttore di nidi, con fierezza
matteo.digiosia
Le cicogne sono tornate a nidificare a pochi chilometri da Bologna! In questa riserva ho potuto vedere due nidi con la mamma cicogna e piccoli appena nati.