Risultato della ricerca: lepidottero
mgnello
La Vanessa io è un lepidottero diffuso nelle zone temperate dell’Europa e dell’Asia, fino al Giappone. In Italia è la si ritrova in quasi tutte le regioni, soprattutto fino ai 2.500 m. s.l.m., nei boschi, campi, prati, pascoli, parchi e giardini. Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Animalia, Sottoregno Eumetazoa, Superphylum Protostomia, Phylum Arthropoda, Subphylum Tracheata, Superclasse Hexapoda, Classe Insecta, Sottoclasse Pterygota, Coorte Endopterygota, Superordine Oligoneoptera, Sezione Panorpoidea, Ordine Lepidoptera, Sottordine Glossata, Infraordine Heteroneura, Divisione Ditrysia, Superfamiglia Papilionoidea, Famiglia Nymphalidae, Sottofamiglia Nymphalinae, Tribù Nymphalini e quindi al Genere Aglais ed alla Specie A. io. Il nome specifico si riferisce ad Io, sacerdotessa di Giunone, nota per la sua leggendaria bellezza.
54maci
Penso possa essere la sfinge del galio (Macroglossum stellatarum Linnaeus, 1758), lepidottero conosciuto anche col nome di fiutola, farfalla sfinge o sfinge colibrì.
RosannaFerrari
Esemplare femmina, una delle nate del mio piccolo allevamento... o almeno ci provo ad allevarle... in tutto, tra le crisalidi dello scorso ottobre, e quelle dello scorso Maggio, mi sono nati cinque esemplari, tre maschi e due femmine... un sesto, purtroppo, non è nato... la crisalide è stata punta da una zanzara che pare ci goda a cibarsi sia dei bruchi in fase di sviluppo, che delle crisalidi formate... in pratica l'ho ritrovata completamente svuotata... peccato, ma è la natura questa... tra le tante cose belle, ne mostra anche di meno belle....ora si ricomincia da nuovi piccolissimi bruchi, che spero di vedere crescere, per dar luce ad una nuova generazione di macaoni forti e vigorosi
MaxNikonista63
Mamma occhiocotto con un lepidottero nel becco da porgere ai piccoli nel loro nido all'interno di un cespuglio di rovi
Menszeta
Come dice Rosanna (grazie) è una ninfa minore o panfila ed è un lepidottero diurno, appartenente alla famiglia Nymphalidae, diffuso in Eurasia e Nordafrica. Nome scientifico: Coenonympha pamphilus Da Wikipedia
Raffaella.Coreggioli
Nome scientifico:  Aporia crataegi (Linnaeus, 1758) Dimensioni:  L\'apertura alare va dai 6 ai 7,5 cm. Descrizione della specie:  La Pieride del biancospino è un lepidottero della famiglia Pieridae. è un lepidottero della famiglia Pieridae. Le nervature alari sono rilevate e marcatamente nere nei maschi; sono invece marroni nelle femmine (spesso di dimensioni maggiori dei maschi). Gli apici delle ali sono lievemente squamati, in particolar modo nelle femmine. Le ali tendono a diventare trasparenti via via che l\'età aumenta. Le nervature alla base delle ali, sia anteriori, sia posteriori, ricordano delle ali ridotte Gli adulti possono assumere grandi quantità di liquidi dal terreno umido Le uova si rinvengono tra giugno e luglio,in raggruppamenti posizionati sulla pagina superiore delle foglie. Le larve, sono rinvenibili tra luglio a maggio nell\'anno successivo, questi bruchi, gregari, trascorrono l\'inverno in uno spesso involucro serico. Sono grigi e pelosi, con un dorso nero contraddistinto da ampie linee bruno-rossicce. La pupa o crisalide è giallastra e succinta sulle piante ospiti. Distribuzione e habitat:  Si rinviene in luoghi fioriti di campagna, soprattutto in collina. Un tempo la si poteva notare anche in zone pianeggianti, ma negli ultimi decenni si è avuta una tendenza al progressivo ritiro verso zone di quota più elevata. Periodo di attività:  Gli adulti volano tra maggio e luglio.
valentinimario
Il bombice antico o orgia (Orgyia antiqua (Linnaeus, è un lepidottero defogliatore polifago, appartenente alla famiglia Erebidae, diffuso in Eurasia e America Settentrionale; è infestante delle pomacee, drupacee, latifoglie ornamentali e forestali. Lunghezza 3 centimetri.
RosannaFerrari
... o Esperide della Malva... scatto all'alba, piccolissimo lepidottero della famiglia degli esperidi, ancora intorpidito dal freddo e dalla rugiada del mattino... stamane una decina di gradi... è incredibile, non avessi provato io stessa, non avrei creduto alla estrema facilità con cui queste meravigliose creature si lasciano fotografare in questa condizione climatica... avevo segnato ieri sera, al tramonto, il rametto esatto in cui si era posata.... stamattina ero sicura di ritrovarla lì.... seguiranno altri scatti, non solo di questa specie... è estremamente facile spostarle su qualsiasi posatoio si voglia, senza mai toccarle fisicamente, ed è importante questo aspetto, ma è sufficiente avvicinare il rametto alle loro zampette, e subito vi ci salgono.... per me, una bellissima esperienza, vissuta nel silenzio e frescura del mattino, che mi ha arricchita nella conoscenza di queste stupende creature...
Raffaella.Coreggioli
Nome scientifico: Coenonympha pamphilus ( Linnaeus 1758 ) Dimensioni: Lunghezza ala anteriore mm. 14-18 Descrizione della specie: piccolo lepidottero dalle ali color giallo-camoscio brillante con bordature grigie marginali. Le ali anteriori presentano sopra un piccolo ocello cieco apicale, che inferiormente si ripete con pupilla e cerchiato di giallo. Le parti inferiori sono fulve anteriormente e con una linea postdiscale marcata; posteriormente, evidenziano marezzature chiare e fascia postdiscale biancastra. Sessi simili; aspetto inconfondibile per i colori delle ali e la disposizione degli ocelli. Maschio: colore arancio pallido con ampio marginale grigio nerastro. Macchia apicale rotonda nerastra nelle ali anteriori. Femmina: simile al maschio ma più grande e di colorazione generalmente più chiara Rovescio: ali anteriori di colore arancio chiaro con bordo marginale da grigio a bruno. Presente una macchia apicale ocellate nera, pupillata di bianco e contornata di giallastro. Posteriori grigie o brune con spazi postdiscali chiari di estensione variabile Bruco: svernante, ha tegumento verde su cui spicca una linea medio-dorsale verde scura e una banda biancastra a livello degli stigmi, vive nell\'erba, le larve della generazione di maggio/giugno possono maturare in estate, ma qualcuna iberna e completa l\'accrescimento in primavera. Ibernano tutti invece i bruchi della generazione tardo-estiva. Piante nutrici: Festuca pratensis, Poa annua, Poa nemoralis, Cynosurus cristatus, Nardus stricta, brachipodium sp Distribuzione e habitat: l’areale abbraccia l\'Europa, il Nordafrica e l\'Asia. Si trova in tutta l’Italia. vola per tutta l\'estate nei prati e nella brughiera, può arrivare fino a 2100 metri s.l.m. Periodo di attività: due generazioni annuali con sfarfallamento degli adulti in aprile-maggio e luglio agosto con una terza parziale in ottobre.
agolaccio
Polyommatus coridon (Lysandra coridon,Poda, 1761) è un lepidottero diurno appartenente alla famiglia Lycaenidae, diffuso in Eurasia.Lessinia www.carmeloriela.it
Fabrygot
Podalirio (Iphiclides podalirius L.) Il Podalirio è uno splendido Lepidottero diffuso in Europa ed Asia Centrale. E’ una farfalla legata ai climi miti. Può raggiungere un’apertura alare di 7 cm. Fotografata a Giovo grazie all\'amico Arturo il quale mi ha gentilmente fatto provare il suo obbiettivo 105 macro. La foto è fatta a mano libera.
antstievano@yahoo.it
Lepidottero Argynnis paphia, nei prati vicino a casa.
Raffaella.Coreggioli
Nome scientifico: Coenonympha pamphilus ( Linnaeus 1758 ) Dimensioni: Lunghezza ala anteriore mm. 14-18 Descrizione della specie: piccolo lepidottero dalle ali color giallo-camoscio brillante con bordature grigie marginali. Le ali anteriori presentano sopra un piccolo ocello cieco apicale, che inferiormente si ripete con pupilla e cerchiato di giallo. Le parti inferiori sono fulve anteriormente e con una linea postdiscale marcata; posteriormente, evidenziano marezzature chiare e fascia postdiscale biancastra. Sessi simili; aspetto inconfondibile per i colori delle ali e la disposizione degli ocelli. Maschio: colore arancio pallido con ampio marginale grigio nerastro. Macchia apicale rotonda nerastra nelle ali anteriori. Femmina: simile al maschio ma più grande e di colorazione generalmente più chiara Rovescio: ali anteriori di colore arancio chiaro con bordo marginale da grigio a bruno. Presente una macchia apicale ocellate nera, pupillata di bianco e contornata di giallastro. Posteriori grigie o brune con spazi postdiscali chiari di estensione variabile Bruco: svernante, ha tegumento verde su cui spicca una linea medio-dorsale verde scura e una banda biancastra a livello degli stigmi, vive nell\'erba, le larve della generazione di maggio/giugno possono maturare in estate, ma qualcuna iberna e completa l\'accrescimento in primavera. Ibernano tutti invece i bruchi della generazione tardo-estiva. Piante nutrici: Festuca pratensis, Poa annua, Poa nemoralis, Cynosurus cristatus, Nardus stricta, brachipodium sp Distribuzione e habitat: L\' areale abbraccia l\'Europa, il Nordafrica e l\'Asia. Si trova in tutta l\' Italia. vola per tutta l\'estate nei prati e nella brughiera, può arrivare fino a 2100 metri s.l.m. Periodo di attività due generazioni annuali con sfarfallamento degli adulti in aprile-maggio e luglio agosto con una terza parziale in ottobre.
Raffaella.Coreggioli
Nome scientifico:  Coenonympha pamphilus ( Linnaeus 1758 ) Dimensioni:  Lunghezza ala anteriore mm. 14-18 Descrizione della specie: piccolo lepidottero dalle ali color giallo-camoscio brillante con bordature grigie marginali. Le ali anteriori presentano sopra un piccolo ocello cieco apicale, che inferiormente si ripete con pupilla e cerchiato di giallo. Le parti inferiori sono fulve anteriormente e con una linea postdiscale marcata; posteriormente, evidenziano marezzature chiare e fascia postdiscale biancastra. Sessi simili; aspetto inconfondibile per i colori delle ali e la disposizione degli ocelli. Maschio: colore arancio pallido con ampio marginale grigio nerastro. Macchia apicale rotonda nerastra nelle ali anteriori. Femmina: simile al maschio ma più grande e di colorazione generalmente più chiara Rovescio: ali anteriori di colore arancio chiaro con bordo marginale da grigio a bruno. Presente una macchia apicale ocellate nera, pupillata di bianco e contornata di giallastro. Posteriori grigie o brune con spazi postdiscali chiari di estensione variabile Bruco: svernante, ha tegumento verde su cui spicca una linea medio-dorsale verde scura e una banda biancastra a livello degli stigmi, vive nell\'erba, le larve della generazione di maggio/giugno possono maturare in estate, ma qualcuna iberna e completa l\'accrescimento in primavera. Ibernano tutti invece i bruchi della generazione tardo-estiva. Piante nutrici: Festuca pratensis, Poa annua, Poa nemoralis, Cynosurus cristatus, Nardus stricta, brachipodium sp Distribuzione e habitat:  l’areale abbraccia l\'Europa, il Nordafrica e l\'Asia. Si trova in tutta l’Italia. vola per tutta l\'estate nei prati e nella brughiera, può arrivare fino a 2100 metri s.l.m. Periodo di attività:  due generazioni annuali con sfarfallamento degli adulti in aprile-maggio e luglio agosto con una terza parziale in ottobre.
demetriobruno
Il macaone (Papilio machaon) è un insetto molto comune nel nostro Paese. Si tratta di un Lepidottero la cui farfalla adulta ha degli splendidi e inconfondibili colori ed è, inoltre, tra le più grandi presenti in Italia. Il bruco è altrettanto appariscente, si nutre di coltivazioni d’interesse orticolo, ma, muovendosi in maniera piuttosto solitaria, non arreca danni significativi alle piante.
Raffaella.Coreggioli
Nome scientifico:  Coenonympha pamphilus ( Linnaeus 1758 ) Dimensioni:  Lunghezza ala anteriore mm. 14-18 Descrizione della specie: piccolo lepidottero dalle ali color giallo-camoscio brillante con bordature grigie marginali. Le ali anteriori presentano sopra un piccolo ocello cieco apicale, che inferiormente si ripete con pupilla e cerchiato di giallo. Le parti inferiori sono fulve anteriormente e con una linea postdiscale marcata; posteriormente, evidenziano marezzature chiare e fascia postdiscale biancastra. Sessi simili; aspetto inconfondibile per i colori delle ali e la disposizione degli ocelli. Maschio: colore arancio pallido con ampio marginale grigio nerastro. Macchia apicale rotonda nerastra nelle ali anteriori. Femmina: simile al maschio ma più grande e di colorazione generalmente più chiara Rovescio: ali anteriori di colore arancio chiaro con bordo marginale da grigio a bruno. Presente una macchia apicale ocellate nera, pupillata di bianco e contornata di giallastro. Posteriori grigie o brune con spazi postdiscali chiari di estensione variabile Bruco: svernante, ha tegumento verde su cui spicca una linea medio-dorsale verde scura e una banda biancastra a livello degli stigmi, vive nell\'erba, le larve della generazione di maggio/giugno possono maturare in estate, ma qualcuna iberna e completa l\'accrescimento in primavera. Ibernano tutti invece i bruchi della generazione tardo-estiva. Piante nutrici: Festuca pratensis, Poa annua, Poa nemoralis, Cynosurus cristatus, Nardus stricta, brachipodium sp Distribuzione e habitat:  l’areale abbraccia l\'Europa, il Nordafrica e l\'Asia. Si trova in tutta l’Italia. vola per tutta l\'estate nei prati e nella brughiera, può arrivare fino a 2100 metri s.l.m. Periodo di attività:  due generazioni annuali con sfarfallamento degli adulti in aprile-maggio e luglio agosto con una terza parziale in ottobre.
Dani.it
La pafia o Tabacco di Spagna o Fritillaria (Argynnis paphia (Linnaeus, 1758)) è un Lepidottero diurno della famiglia dei Ninfalidi. Farfalla bella e vistosa è facilmente riconoscibile per il colore arancio scuro delle ali, caratterizzate da un disegno nero complesso, composto di righe e punti.
Raffaella.Coreggioli
Nome scientifico: Aporia crataegi (Linnaeus, 1758) Dimensioni: L\'apertura alare va dai 6 ai 7,5 cm. Descrizione della specie: La Pieride del biancospino è un lepidottero della famiglia Pieridae. è un lepidottero della famiglia Pieridae. Le nervature alari sono rilevate e marcatamente nere nei maschi; sono invece marroni nelle femmine (spesso di dimensioni maggiori dei maschi). Gli apici delle ali sono lievemente squamati, in particolar modo nelle femmine. Le ali tendono a diventare trasparenti via via che l\'età aumenta. Le nervature alla base delle ali, sia anteriori, sia posteriori, ricordano delle ali ridotte Gli adulti possono assumere grandi quantità di liquidi dal terreno umido Le uova si rinvengono tra giugno e luglio,in raggruppamenti posizionati sulla pagina superiore delle foglie. Le larve, sono rinvenibili tra luglio a maggio nell\'anno successivo, questi bruchi, gregari, trascorrono l\'inverno in uno spesso involucro serico. Sono grigi e pelosi, con un dorso nero contraddistinto da ampie linee bruno-rossicce. La pupa o crisalide è giallastra e succinta sulle piante ospiti. Distribuzione e habitat: Si rinviene in luoghi fioriti di campagna, soprattutto in collina. Un tempo la si poteva notare anche in zone pianeggianti, ma negli ultimi decenni si è avuta una tendenza al progressivo ritiro verso zone di quota più elevata. Periodo di attività: Gli adulti volano tra maggio e luglio.
Raffaella.Coreggioli
Nome scientifico:  Polyommatus icarus (Rottemburg, 1775) Dimensioni:  Lunghezza ala anteriore mm. 13-17 Apertura alare: 25 - 36 mm. Descrizione della specie: Una delle più comuni farfalle europee: la parte superiore delle ali dei maschi ha un colore di fondo blu violaceo vivace con bordi marginali neri molto sottili e con corpo ricoperto da squame piliformi bianche; la parte inferiore ha colore di fondo bruno grigiastro chiaro con macchie nere e macchie marginali arancioni. La parte inferiore delle ali anteriori ha un ocello nero nella cella ed un getto basale blu. piccolo lepidottero dallo spiccato dimorfismo sessuale. Svernante allo stadio di bruco, Si può confondere con Aricia agestis e P.thersites, che però non possiedono punti neri basali sulle piaa; il maschio si può confondere con quello di P.eros, che presenta ps azzurro-argentate, e di P.bellargus, che ha ps blu-celeste lucente e frange bianche con tratti neri; la femmina con quelle di P.bellargus e di P.coridon, che hanno frange bianche con tratti scuri. Maschio: colore blu lucente con esile linea marginale nera e frange bianche Femmina: colore bruno scuro talvolta presente una sfumatura basale blu violacea. Spazi submarginali arancio e frange grigio brunastre. Nelle ali anteriori tratti discocellulari neri. Maschio-Rovescio: colore da arancio a bruno chiaro con disegno puntiforme nero contornato di bianco. Presenti due punti neri basali nelle ali anteriori. Spazi submarginali arancio e sfumatura basale azzurrognola nelle ali posteriori. Femmina-Rovescio: colore bruno chiaro con disegni simili al maschio. Stadi giovanili: il bruco è verde con una linea medio dorsale più scura e fianchi percorsi a livello degli stigmi da una fascia bianca. Sverna allo stadio di bruco, che trattiene rapporti di mirmecofilia con le formiche. Lo stadio di crisalide dura circa due settimane. Piante nutrici del bruco: Fabaceae (Lotus spp., Galega spp., Ononis spp., Medicago spp., Trifolium spp., Melilotus spp., Genista spp., Astragalus spp., Onobrychis spp., Anthyllis spp., Coronilla spp.). Distribuzione e habitat:  Tutta Italia. L\'areale abbraccia Europa ed Asia temperata, presente anche in Nordafrica e Anatolia. È il Licenide italiano più comune. Specie euricora, si rinviene in ogni tipo di ambiente dalla pianura al piano montano, prati umidi, sponde di ruscelli e torrenti, 0-2900 m. Periodo di attività:  da luglio ad agosto con una o più generazioni annuali a seconda delle località.