Risultato della ricerca: greci
MaurizioPaola1970
Gli alti isolotti rocciosi che escono dal mare, comunemente conosciuti come Faraglioni, sono ciò che rende inconfondibile il borgo marinaro di Aci Trezza. Ambientazione per le leggende di poeti greci e romani, dall’Odissea fino al romanzo I Malavoglia,
ambro2000
NELLA TELEVISIONE IN BIANCO E NERO NON C\'ERANO GLI SPOT PUBBLICITARI , C\'ERA SOLO CAROSELLO, E ALLORA QUANDO SI VERIFICAVANO PROBLEMI TECNICI NON ERA POSSIBILE APPROFITTARE DEL BREAK PUBBLICITARIO PER RIMEDIARE, MA MAMMA RAI MANDAVA IN ONDA UNA IMMAGINE PAESAGGISTICA TIPO LE PECORELLE CHE PASCOLAVANO VICINO A TEMPLI GRECI O IMMAGINI DI LAGHI O MONTI CON IN SOTTOFONDO UN SUONO D\'ARPA.....QUESTO MIO INTERVALLO è PER INTERROMPERE LE FOTOGRAFIE DEL VIAGGIO NELLE VALLI DI COMACCHIO CHE POTREBBERO AVERVI STANCATO DOPO, RIPRENDEREMO LE TRASMISSIONI NELLA SPERANZA CHE VI SIANO GRADITE, ALTRIMENTI PAZIENZA PIù DELL\'INTERVALLO NON SO COSA INVENTARE...
rinogas
Per l’Unesco Palmira è uno dei siti culturali più importanti del Medioriente. Ha molte rovine monumentali di una grande città che era fra i centri culturali più importanti del mondo antico. Dal I al II secolo, l’arte e l’architettura di Palmira, incrocio fra diverse civiltà, era un mix fra tecniche greco-romkane, tradizioni locali e influenze persiane. La Siria ha molti siti preistorici, greci, bizantini e di arte islamica. Prima della crisi nel Paese giungevano molti gruppi di ricerca per indagare su fatti storici e sviluppi della civiltà. In Siria ci sono sei siti patrimonio dell’umanità Unesco, fra cui Damasco, Aleppo, il castello al-Madhiq, il Krak dei cavalieri, la città antica di Osra, quella di Palmira e alcuni villaggi del nord del Paese. (C.S.)
BMauroS
Isola di Ponza (LT) . . . La curvatura a mezzaluna richiama alla mente proprio la luna. Era frequentata già al tempo dei Romani (e dei Greci prima di loro). Era utilizzata come approdo a mo’ di porto naturale, sulla sommità della scogliera sono ancora visibili i resti di una necropoli romana. La parete di tufo bianco a picco sulla spiaggia è alta più di 100 metri. Nell’antichità la spiaggia era raggiungibile attraverso un tunnel scavato nella roccia dai romani, costruito con una lieve pendenza in opus reticolatum. Il passaggio è lungo quasi 200 metri ed è provvisto di lucernari che servivano ad illuminare la cavità scura. Attualmente è chiusa per pericolo caduta massi . . . E' raggiungibile solo via mare. Forse anche questo contribuisce a renderti ancor più affascinante, meravigliosa Chiaia di Luna . . .
sebastianocalleri
Il Duomo di Siracusa, sorge nella parte alta dell'isola di Ortigia e si trova sulle antiche fondamenta del tempio dedicato alla Dea Atena dai greci-sicilioti nel V secolo a.C. Oltre alle fondamenta di origine greca,va menzionata la splendida facciata tipico esempio di barocco e rococò.L'interno del Duomo è molto semplice,quasi austero,oltre alle evidenti colonne doriche,sono da citare il soffitto a trabeazione lignea,le acquasantiere scolpite con la caratteristica forma di putti,il pavimento del 700 e il presbiterio in stile barocco. Presso la cappella dedicata a Santa Lucia,è custodito il cinquecentesco simulacro argenteo della Santa Patrona di Siracusa. Autentico simbolo della città aretusea,l'edificio religioso fa parte del patrimonio dell'UNESCO. Scatto realizzato con Nikon D7200,obiettivo S.8mm,Diaframma e tempo di posa F/8 - 1/8 - ISO 800
AlessandroBellavia
Poco dopo il tramonto, le luci della Valle dei Templi si accendono per illuminare gli antichi santuari dei Greci; in particolare, nella foto è immortalato il tempio di Giunone (o Era), in stile dorico, costruito intorno al 450 a.C. e tutt'oggi in buone condizioni
MARINOF55
Il centro storico esiste fin dal I millennio a.C. quando fu un'importante luogo di culto per i Druidi - sacerdoti celti - e sono tuttora presenti alcuni obelischi di pietra. Nel VII-VI secolo a.C. l'area era popolata da Celti e Liguri, uniti in una vera e propria simbiosi economico-religiosa, a cui si aggiunsero presto Greci e Iberici che introdussero la coltivazione dell'ulivo e della vite. I Romani giunsero ad incontrare le varie popolazioni del luogo nel III secolo a.C. e provvedettero innanzi tutto a trasformare l'originario scrigno druidico in una fortezza, tuttora parzialmente visibile............. Nel 1887 il paese venne semidistrutto e gli abitanti decimati: il 27 febbraio la terra tremò ed il tetto della chiesa di San Nicolò (edificata sulle vestigia di un antico tempio pagano sacro al dio Abelio) crollò sui fedeli, riunitisi per il mercoledì delle ceneri: morirono 226 abitanti. A seguito del terremoto e conseguente al crollo del tetto della chiesa, vennero alla luce alcune colonne e reperti del tempio pagano su cui era stata edificata . Sui capitelli, fanno mostra alcune figure di volti che hanno tratti somatici che ricordano popolazioni mongole. Fonte Comune di http://www.comunebajardo.it/Home/Guida-al-paese?IDPagina=2010
Gianclaudio_Curia
Pentedattilo è un luogo dal fascino indescrivibile, e dalla storia ultramillenaria, che risale addirittura a diversi secoli prima di Cristo, ai tempi dei coloni greci. E proprio come accade su ogni mano che si rispetti, specie su quelle che hanno raggiunto una considerevole matura età , ne porta i segni tra le sue strade, tra le sue case, come ancor meglio scrisse di esso l'immenso Italo Calvino: "Il suo passato è scritto nelle vie, in ogni segmento rigato a sua volta da graffi, seghettature, intagli." Alessandro Tavilla
giorgiosalerno
Piana degli Albanesi (Greci) Palermo
leo venditto
Ci sono due leggende sulla nascita degli scogli e sul perché vennero battezzati in quel modo. La prima è particolarmente romantica ed è arrivata fino a noi direttamente dagli antichi greci. Si racconta che, mentre pascolavano il loro gregge vicino al mare, due fratelli pastori videro una bellissima fanciulla che nuotava. Improvvisamente, però, esplose una furiosa tempesta ed il mare si increspò.I pastori, notando la donna in difficoltà, si tuffarono in mare per salvarla, ma annegarono entrambi nell’eroico tentativo. La fanciulla era una figlia di Poseidone, dio del mare, ed uscì illesa dalle onde: quando si accorse del sacrificio dei fratelli chiese al padre di rendere loro omaggio. Così i loro corpi vennero trasformati nei due scogli, affinché vegliassero sempre sui bagnanti del luogo.
ashbydelazouch
….abbreviazione della locuzione latina "Sub rosa dicta velata est".... Fiore associato dai Greci ad Horus, dio egizio del silenzio, in epoca medievale divenne simbolo di segretezza e riservatezza, tanto che una rosa posta sul tavolo durante un incontro indicava la necessità del riserbo assoluto ad opera dei partecipanti. In seguito, sotto il regno di Enrico VII d'Inghilterra, invalse l'uso di dipingere una rosa sul soffitto degli appartamenti di Stato, a simboleggiare il vincolo della riservatezza all'interno di quei locali. Da qui prese origine la locuzione "sub rosa", ad indicare che a tutti coloro che si trovavano "sotto la rosa" era imposto il silenzio.
ggdieg2
Di gran lunga gli abitanti greci più rilassati e coccolati. I tre gatti in questione vivono in un hotel a 4 stelle. Tutti i giorni colazione a bordo piscina, poi stretching sulle sdraio, poi si scende al porticciolo per un pranzo e una cena di pesce. Dopo cena tutti in hotel.
polaroid30
\"Il mare è sempre bello, nei suoi colori, le sue voci, i suoi umori, non sono mai riuscito a capire come gli artisti greci abbiano potuto concentrarsi e dare forma a tante meraviglie avendo sotto gli occhi sempre un tale spettacolo fascinoso, ammaliante. A me basta il ricordo del mare a occupare tutta la mia fantasia.\"
La Fra
Un Paese sul isola di Hvar considerato patrimonio del UNESCO perchè è rimasta invariata rispetto a come appariva nel IV sec. a.C. quado venne colonizzata dai Greci. A mio parere la mattina molto presto è uno dei momenti migliori per visitarla , girando tra le vecchie case con muri di pietra si gode il sapore di un atmosfera antica aiutata anche dal gioco di luci e ombre del primo sole sulla cittadina.
SDBF
Egnazia (o Egnathia e Gnazia ) è un'antica città in Puglia (di cui oggi rimangono solo rovine), nei pressi dell'odierna Fasano. Fu centro dei Messapi posto ai confini tra la Peucezia (a nord) e la Messapia (a sud), lungo la cosiddetta soglia messapica; in lingua messapica era chiamata Gnathia, mentre dai Romani fu chiamata Egnatia o Gnatia e dai Greci Egnatia o Gnàthia. Citata da Plinio, Strabone ed Orazio, che la ricorda in una Satyra che narra il suo viaggio da Roma a Brindisi. Ora in provincia di Brindisi (vicino al confine con quella di Bari) e pochi chilometri più a nord di Savelletri di Fasano, il centro d'Egnazia è uno dei più interessanti siti archeologici della Puglia; per i cospicui ritrovamenti di un determinato tipo di ceramica, ha dato il nome ad uno stile decorativo di ceramiche del IV e III secolo a.C., chiamato "stile di Gnatia", anche se non ne fu certamente il principale centro di produzione. (Fonte Wikipedia)
giorgiosalerno
Lago di Piana degli Albanesi -Greci (Pa)
Maricetta
La posizione geografica della Sicilia ha favorito le dominazioni che si sono avvicendate nei secoli. Fenici, Greci, Cartaginesi, Romani, Bizantini, Arabi, Normanni e ancora Svevi, Spagnoli e Francesi. Nonostante tutto però la scuola di ceramica Siciliana ha sempre dato un carattere proprio nella produzione delle ceramiche, anche se gli Arabi hanno lasciato un impulso che si legge chiaramente ancora oggi sulla produzione. Santo Stefano di Camastra (Me), Caltagirone (Ct) e Sciacca (Ag) sono le scuole tradizionalmente conosciute come le migliori dell'isola. A Palermo però si possono trovare dei luoghi di tutto rispetto, la cui produzione non ha niente da invidiare a nessuno. Un esempio? Questa magnifica Vespa, realizzata interamente in ceramica dai nostri ceramisti palermitani. (Spunti raccolti da Creartceramiche.it. La Vespa è in esposizione da Ceramicando- Palermo)
frank62
Il Tempio Rotondo del Foro Boario Posto ai piedi del Campidoglio, il c.d. Tempio Rotondo è dedicato a Ercole Vincitore, divinità legata al mondo del commercio, in un'area che, fin dall'età repubblicana, era luogo di incontro tra Romani, Greci, Etruschi.
Pierangelo57
Atene: vista dall'Acropoli, la collina del Licabetto sembra la dimora degli antichi dei Greci.