Risultato della ricerca: bisaccia
antonio tramontano
da questa prospettiva all'alba ed al tramonto deve essere molto bello anche quando c'è neve
thesched
Il Castello ducale di Bisaccia è il castello federiciano di Bisaccia, paesino in provincia di Avellino; si trova a pochi passi dalla cattedrale. Fu costruito dai Longobardi intorno alla seconda metà dell\'VIII secolo. Distrutto dal sisma del 1198 il maniero fu ricostruito verso la fine del XIII secolo da Federico II di Svevia. Ai tempi di Federico II il feudo apparteneva a Riccardo di Bisaccia. Nel XVI secolo fu trasformato in residenza signorile. http://it.wikipedia.org/wiki/Castello_ducale_di_Bisaccia
bobbore67
Anticamente, si diceva che la porta dell\'inferno fosse a \"Perda Liana\", presso il confine Gairo-Seui, e che lì, si trovassero i demoni e le streghe che al chiar di luna, facessero le loro tregende. Per diventare ricchi, bisognava andare a \"Perda Liana\" e vendere l\'anima al diavolo, in cambio avrebbe ricevuto qualunque ricchezza. La gente, quando si accorgeva che una persona diventava ricca velocemente si diceva che era andato a \"Perda Liana\". Un giorno un giovane, decise di vendere l\'anima al diavolo, pur di diventare ricco. Dopo aver camminato per molte ore giunse alla meta. Il Tonneri era bellissimo. Al tramonto il Tacco calcareo emanava colori suggestivi, che avevano alcunchè di sinistro. Il giovane si sedette e aspettò. A mezzanotte, vide apparire una frotta di diavoli che si misero a danzare in cima al Tonneri. L\'uomo si rivolse a un demone e gli domandò qual era il capo; gli indicarono il diavolo più grosso che tirava un somaro che aveva una bisaccia carica di monete d\'oro, che mandavano un gran tintinnio. Quando vide il diavolo nel volto esclamò: \"Gesù, Maria e Giuseppe! Eita esti custa camarada! Santa Giuglia avocada, boghimindi de mesu!\" A quelle parole i demoni scomparvero ed il ragazzo tornò a casa più povero di prima.
guido.tagnesi
Splendido bastione che aveva la funzione di proteggere i territori dalle incursioni nemiche, è divenuto poi residenza signorile. Dal suo loggiato si può godere di un bellissimo panorama e tra le sue sale è allestito un Museo Archeologico
guido.tagnesi
La Cattedrale di Bisaccia, collocata a pochi passi dal castello ducale di Bisaccia, venne edificata dai Normanni, in un luogo poco distante da quello attuale. Rasa al suolo per tre volte a causa dei frequenti terremoti che hanno colpito Bisaccia nel corso dei secoli, la chiesa odierna fu terminata nel 1747, utilizzando parte dei materiali dell'edificio precedente. Una prima volta la chiesa fu distrutta a causa del terremoto che interessò l'Irpinia nel 1456, ma la volontà popolare fu quella di avviare subito i lavori di ristrutturazione che terminarono nel 1515, come conferma una scritta in latino visibile sul portale in pietra della Cattedrale. Quindi l'edificio venne distrutto in altre due occasioni nel 1694 e nel 1732. Dopo il terzo evento sismico si decise di ricostruire la Cattedrale nei pressi del castello, utilizzando alcuni materiali dell'edificio precedente. L'interno, a tre navate, conserva un coro ligneo intagliato realizzato nel corso del XVII secolo e l'altare maggiore in marmi policromi, chiuso da una balaustra. La facciata di stile gotico, preceduta da una lunga scala, è caratterizzata da un portale del 1515, sormontato da vari bassorilievi romanico-gotici recuperati dall'edificio riedificato nel 1515 e da uno spesso cornicione.
giuseppe.daulerio
Marina di Montenero di Bisaccia
guido.tagnesi
Il maniero dopo un lavoro di restauro è in condizioni di manutenzione perfetta. Al piano terra è ospitato un piccolo museo archeologico. Da non perdere fuori dai soliti circuiti.
guido.tagnesi
Al piano terra è ospitato un piccolo museo archeologico.
guido.tagnesi
Il Castello Ducale di Bisaccia sorge su uno sperone del monte Calvario. Costruito dai Longobardi intorno alla metà dell’VIII secolo e rimaneggiato da Federico II di Svevia a seguito del sisma del 1198, questo bastione fu edificato come rocca di controllo di una linea strategica difensiva, con la funzione di proteggere i territori della Puglia occidentale e settentrionale. Nel XVI secolo, persa la sua funzione militare e difensiva, divenne residenza signorile fortificata e nelle sue 42 stanze ha ospitato, tra gli altri, il primo duca di Bisaccia, Ascanio Pignatelli, il cui stemma di famiglia, che tenne il Castello Ducale fino agli inizi del XIX secolo, è conservato sul portone della dimora. Celebre, secondo la tradizione, la permanenza del letterato Torquato Tasso, nel 1588, ospite dell’amico, allora feudatario, Giovan Battista Manso.
maurizioricceri
santuario Madonna di Bisaccia