Risultato della ricerca: Cenere
cheope81
I blocchi di ghiaccio che cadono dal fronte del ghiacciaio Vatnajökull derivano sul lago glaciale di Jokulsarlon, fino raggiungere il mare. I colori di questi piccoli iceberg vanno dal turchese al blu profondo, ma anche giallo a causa del solfuro di origine vulcanica, nero per colpa della cenere, e ovviamente bianco, in diverse tonalità.
DUODISCUS
-Orto dei Fuggiaschi- E' un ampio spazio coltivato a vigneto, che accoglie i calchi di alcune delle vittime del 79 d.C. sopraffatte dalla furia dell'eruzione mentre cercavano scampo. Il Direttore degli scavi di Pompei nel periodo 1860-1875, Giuseppe Fiorelli introdusse il metodo dei calchi, adottato sostanzialmente ancora oggi: nella cavità lasciata nel banco di cenere dal progressivo decomporsi del corpo della vittima, si versa gesso liquido, che solidificato, ne riproduce la forma.
fulvio giorgi
Tramonto in Valsusa ... colore e forma delle nuvole determinati dal vento e dalle particelle di cenere immesse in atmosfera dagli incendi che hanno completamente devastato il versante sotto il Rocciamelone ...
manofsteel
Alla fine di Agosto le dune a Punta Penna sono state distrutte da un incendio. Un paio di giorni dopo, durante un sopralluogo sul posto ho visto questo albero solitario, rimasto solo in mezzo alla cenere e all'immondizia. Non so se sopravviverà, mi piace pensarlo, e che la natura, come la fenice, risorgerà dalle sue ceneri più forte di prima.
mauriziot
..tra sacro e profano. I sadhu sono asceti hindu che hanno abbandonato tutto per dedicarsi alla ricerca spirituale; girano seminudi, con il corpo cosparso di cenere e i capelli arruffati. In questo caso, l\'asceta si sta truccando e preparando per una giornata di preghiera (?) e di raccolta di elemosina; benedizioni, ma anche foto, devono essere infatti pagate. Questo mi ha ricordato i centurioni romani al Colosseo, ma certamente non sono tutti uguali. Nepal, marzo 2013.
Exploria
Gli incendi continuano a bruciare centinaia di ettari di bosco nelle montagne piemontesi. La cenere e la sabbia del sahara, con il vento hanno contribuito a incendiare il cielo.
ClaudioCarpinato
I Crateri Silvestri, o Monti Silvestri, sono due coni piroclastici formatisi a Nord di Nicolosi, a quota 2000 m circa, alle pendici del vulcano Etna. La loro formazione risale all'eruzione del 1892 che ebbe inizio il 9 luglio con la formazione di una frattura radiale poi una bottoniera composta da cinque crateri, fra quota 2025 e 1800 m, sul versante sud dei fianchi del vulcano. Durò 173 giorni percorse circa 7 chilometri, fino a lambire i Monti Rossi dal lato orientale, fermandosi poco al di sopra di Nicolosi, a quota 970 m s.l.m. Sono oggi tra i coni più famosi perché si trovano a ridosso di una delle aree turistiche più note dell'Etna, quella del Rifugio Sapienza e della Funivia dell'Etna: fra il Monte Silvestri Superiore e quello immediatamente sotto, il Monte Silvestri Inferiore, passa la strada provinciale SP 92 che da Nicolosi porta al piazzale del Rifugio Sapienza e quindi ridiscende a Zafferana Etnea.
Sergei
La nasica (Nasalis larvatus Wurmb, 1787) è un mammifero primate della famiglia dei Cercopithecidae. È l\'unica specie del genere Nasalis. La caratteristica distintiva della specie è la grande appendice nasale pendula, particolarmente marcata negli individui adulti di sesso maschile nei quali, in età anziana, può raggiungere i diciassette centimetri.[1] La esatta funzione di un naso così grande non è chiara: secondo alcuni funge da richiamo sessuale, per altri è un meccanismo di dispersione del calore. Si comporta come una cassa di risonanza, conferendo al verso della nasica la sua profonda intonazione nasale, simile a quella di un basso. Molto pronunciato è anche il ventre, piuttosto grasso, che possiede quattro scomparti ed è munito di una potente flora batterica capace di digerire la cellulosa ed annullare gli effetti nocivi di alcune tossine.[1] Il corpo del maschio ha una lunghezza di 70 cm, la coda 80 cm. La femmina, più piccola, possiede il naso all\'insù.[1] Il pelo è folto e morbido: sul capo e intorno alle spalle assume una viva colorazione rosso-marrone, sul dorso e ai fianchi è giallo-pallido, sul petto e sul ventre si presenta invece giallo-rossiccio chiaro. Nella regione sacrale si nota una macchia bianco-grigiastra ben delimitata. Gli arti superiori sono rosso-giallastri, quelli inferiori grigio-cenere, come anche la lunga coda priva di ciuffo. Sulla scriminatura i capelli sono lunghi e folti. La barba è a collana, molto vistosa, di color giallo-chiaro e intorno alla gola forma una gorgiera. Le palme delle mani, nude, sono grigio-nere, come le callosità ischiatiche. I piccoli alla nascita hanno un pelo quasi nero e il volto di colore azzurro.
RiccardoPerissinottoPhoto
Il vulcano Etna, ripreso da Tremestieri Etneo, durante una delle sue tante emissioni di cenere 06 Gennaio 2021
simone.79
Icebergs fluttuanti presso Jokulsaarlon, Islanda Alcuni, sullo sfondo, portano le tracce della cenere del vulcano su cui poggia il ghiacciaio dal quale si staccano
t_raffaele
Sedimenti vulcanici di sabbia e cenere
valentinimario
E' un piccolo passeriforme delle dimensioni del passero comune. Riconoscibile dal suo sottocoda rosso-arancione, presente in entrambi i sessi e un piumaggio in generale grigio scuro per il maschio sul dorso e il petto, la gola e le guance neri. Le ali presentano una striscia bianca caratteristica ben visibile nell'adulto maschio e assente nella femmina e negli individui giovani. Il becco e le zampe sono nere. La femmina ha tonalità leggermente più chiare, tendente al grigio cenere.
lucagrazianovalenti
un tramonto davvero suggestivo. la cenere emessa dal vulcano incontra i raggi del sole tramontante. un barcaiolo solitario fermo a fissare questo panorama in tutta tranquillità.
ClaudioCarpinato
Un sabato pomeriggio l'Etna ha deciso di risvegliarsi nuovamente con una potente emissione di cenere vulcanica che è ricaduta per tutta la serata/nottata sul versante di sud-est coprendo se stessa dalle quote sommitali fin giù a Catania. Il risveglio è stato particolare e soprattutto singolare perchè dalla città non si vedeva più un vulcano dalla cima innevata e candida ma bensì un vulcano scuro coperto da una neve "nera", effetto della tanta cenere caduta.
Fraser2015
Albero sopravvissuto alla eruzione lavica del 2000, Piano Provenzana Etna.L'albero pur essendo stato investito dalla lava incandescente non si è carbonizzato, perchè è stato avvolto contemporaneamente da una nube di cenere, che ne ha impedito la combustione.
maverick_ace
Sole oscurato dalla nube di cenere dell\'Etna del 03/04/2013
RiccardoPerissinottoPhoto
Il vulcano Etna, ripreso da Tremestieri Etneo, durante una delle sue tante emissioni di cenere 06 Gennaio 2021
AlessandraRagazzi.Photograph
Il pollo sultano comune è un Rallide piuttosto grande e tozzo, lungo 38–50 cm e con un'apertura alare che varia dai 70–86 cm (in P. p. melanotus e P. p. bellus) ai 90–100 cm (in P. p. porphyrio). Ha un grosso becco triangolare di colore rosso sormontato da uno scudo frontale dello stesso colore, zampe di colore variabile dal rosso al rosso-rosato con dita lunghe e sottili, e iride rossa. La colorazione del piumaggio è molto variabile; la maggior parte delle sottospecie presenta una colorazione di colore blu scuro, viola o indaco su testa e corpo, con dorso e ali nerastri o verdognoli; alcune razze hanno i lati della testa, la parte anteriore del collo e quella superiore del petto di colore celeste; tutte le sottospecie, comunque, hanno le piume del sottocoda bianche. I sessi sono simili; le femmine sono più piccole, e hanno inoltre scudi frontali meno pronunciati. Il peso varia da una sottospecie all'altra, ma generalmente i maschi pesano 720-1000 g e le femmine 520-870 g. Le 12 sottospecie si differenziano per il piumaggio e le dimensioni, e possono essere suddivise in cinque gruppi. Al gruppo porphyrio appartiene la sola sottospecie nominale, diffusa attorno al Mediterraneo occidentale in Europa e Nordafrica; essa presenta regioni superiori e ali di colore blu-viola scuro. Al gruppo poliocephalus appartengono tre sottospecie, il cui areale si estende dalle rive del Caspio, attraverso il subcontinente indiano, fino alla Thailandia settentrionale, alle Nicobare e alle regioni settentrionali di Sumatra; esse presentano gola, parte superiore del petto, lati della testa, regione scapolare e ali di colore celeste, dorso blu scuro e testa di colore grigio-argento; le dimensioni di queste sottospecie diminuiscono spostandosi verso sud-est: di esse la più grande è, quindi, P. p. caspius, e la più piccola P. p. poliocephalus. Il gruppo indicus comprende due sottospecie, stanziate nel Sud-est asiatico e nelle Grandi Isole della Sonda; queste due sono caratterizzate da uno scudo frontale di grandi dimensioni, da regioni superiori e ali di colore nero con riflessi verdi (meno pronunciati in P. p. indicus) e gola e petto di colore verde-turchese o celeste; i lati della testa sono nerastri in P. p. indicus e celesti in P. p. viridis. Al gruppo pulverulentus appartiene un'unica sottospecie, presente solamente nelle Filippine, caratterizzata da dorso di colore castano-oliva e dal resto del corpo color grigio cenere. Infine, il gruppo melanotus raggruppa cinque sottospecie diffuse in Australia, Oceania, nelle isole Palau e nelle Molucche; tutte queste sono caratterizzate da scudo frontale di piccole dimensioni, da dita corte, da regioni superiori nere o marroni e da gola e petto di colore viola o blu cobalto; nello specifico, P. p. melanotus ha gola e petto viola, zone che in P. p. bellus sono celesti; P. p. samoensis ricorda molto P. p. bellus, ma ha dimensioni inferiori e regioni superiori di colore marrone-verdastro; P. p. melanopterus si differenzia da P. p. melanotus e P. p. bellus per le dimensioni inferiori e le ali meno blu; infine, P. p. pelewensis ricorda P. p. melanopterus, dal quale si differenzia per i riflessi verdi sulle regioni superiori e la colorazione viola di ali e petto. Gli esemplari giovani sono simili agli adulti, ma hanno il piumaggio meno vistoso; alcuni esemplari mantengono la livrea giovanile anche in età adulta. I giovani della sottospecie nominale hanno la faccia, la parte anteriore del collo e il petto di colore grigio chiaro, mentre la gola è quasi bianca; la colorazione delle ali è identica a quella degli esemplari adulti, ma le zone di pelle nuda sono di colore più sbiadito.