Risultato della ricerca: v12
richard99
A beautiful and rare Ferrari 333 SP with its stunning 4 litre V12 engine. Picture taken at Finali Mondiali Ferrari 2015 at Mugello circuit on saturday.
luigi_salatiello
Finali mondiali Lamborghini 2023, sessione dedicata alle "Essenza SC V12". Ripresa in corsia box prima di scendere in pista.
richard99
The most powerful Ferrari GT car ever manufactured, more than 1,000 HP!!! Here in private laps at Mugello circuit as collateral event of the Finali Mondiali Ferrari Challange.
Tonino47
Modena. Ferrari Monza SP-1. Motore V12 a 60°, cilindrata 6.496 a 8.99 giri pm. Velocità oltre 300 kmh, potenza 810 cv (596 kw).
Max010
Ferrari 250 Monza - Il modello nacque dall’accoppiamento del telaio della 750 Monza con il motore della 250 MM. Quest’ultimo era un V12 a 60º, e fu progettato da Gioacchino Colombo La vettura era caratterizzata dall’avere il cambio montato nel retrotreno, che forniva una più equilibrata distribuzione dei pesi. Alla “250 Monza” furono anche installate sospensioni posteriori comprendenti un ponte De Dion, che migliorava la tenuta di strada Furono realizzati quattro esemplari con carrozzeria barchetta la cui linea fu disegnata da Dino Ferrari. Due furono costruiti da Pininfarina, e si ispiravano alla 500 Mondial. L’altra coppia fu invece realizzata da Scaglietti, ed il loro design ricordava quello della 750 Monza Il motore era un V12 a 60º non sovralimentato anteriore e longitudinale. L'alesaggio e la corsa erano rispettivamente 73 mm e 58,8 mm, che portavano la cilindrata totale a 2953,21 cm³. La testata ed il monoblocco erano fabbricati in lega leggera. Il rapporto di compressione era di 9:1, mentre la potenza massima erogata dal propulsore era di 240 CV a 7200 giri al minuto. La distribuzione era formata da un singolo albero a camme in testa che comandava due valvole per cilindro. L'alimentazione era assicurata da tre carburatori di marca Weber e modello 36 IF/4C. L'accensione era singola ed il relativo impianto comprendeva due magneti. La lubrificazione era a carter umido, mentre la frizione era multidisco. Le sospensioni anteriori erano indipendenti, ed avevano installato quadrilateri trasversali ed una balestra montata allo stesso modo; quelle posteriori erano invece formate da un ponte De Dion, doppi puntoni ed una balestra longitudinale. Entrambe montavano ammortizzatori idraulici Houdaille. I freni erano a tamburo sulle quattro ruote, mentre lo sterzo era a vite senza fine e settore dentato. La trazione era posteriore, e la trasmissione era formata da un cambio manuale a quattro rapporti più la retromarcia Il telaio era tubolare in acciaio. La carrozzeria era spyder a due posti, ed era opera di Scaglietti e Pininfarina La velocità massima raggiunta dalla “250 Monza” era di 250 km/h
Max010
Ferrari 250 Monza - Il modello nacque dall’accoppiamento del telaio della 750 Monza con il motore della 250 MM. Quest’ultimo era un V12 a 60º, e fu progettato da Gioacchino Colombo La vettura era caratterizzata dall’avere il cambio montato nel retrotreno, che forniva una più equilibrata distribuzione dei pesi. Alla “250 Monza” furono anche installate sospensioni posteriori comprendenti un ponte De Dion, che migliorava la tenuta di strada Furono realizzati quattro esemplari con carrozzeria barchetta la cui linea fu disegnata da Dino Ferrari. Due furono costruiti da Pininfarina, e si ispiravano alla 500 Mondial. L’altra coppia fu invece realizzata da Scaglietti, ed il loro design ricordava quello della 750 Monza Il motore era un V12 a 60º non sovralimentato anteriore e longitudinale. L'alesaggio e la corsa erano rispettivamente 73 mm e 58,8 mm, che portavano la cilindrata totale a 2953,21 cm³. La testata ed il monoblocco erano fabbricati in lega leggera. Il rapporto di compressione era di 9:1, mentre la potenza massima erogata dal propulsore era di 240 CV a 7200 giri al minuto. La distribuzione era formata da un singolo albero a camme in testa che comandava due valvole per cilindro. L'alimentazione era assicurata da tre carburatori di marca Weber e modello 36 IF/4C. L'accensione era singola ed il relativo impianto comprendeva due magneti. La lubrificazione era a carter umido, mentre la frizione era multidisco. Le sospensioni anteriori erano indipendenti, ed avevano installato quadrilateri trasversali ed una balestra montata allo stesso modo; quelle posteriori erano invece formate da un ponte De Dion, doppi puntoni ed una balestra longitudinale. Entrambe montavano ammortizzatori idraulici Houdaille. I freni erano a tamburo sulle quattro ruote, mentre lo sterzo era a vite senza fine e settore dentato. La trazione era posteriore, e la trasmissione era formata da un cambio manuale a quattro rapporti più la retromarcia Il telaio era tubolare in acciaio. La carrozzeria era spyder a due posti, ed era opera di Scaglietti e Pininfarina La velocità massima raggiunta dalla “250 Monza” era di 250 km/h
Max010
Sotto il cofano girava il classico V12 Ferrari 3,0 litri progettato da Gioacchino Colombo. Sprigionando 240 CV a 7500 giri al minuto e 242 Nm di coppia a 5,500 giri al minuto era capace di spingere la vettura da 0 a 100 km/h in soli 8 secondi e farle raggiungere i 240 Km/h. Le testate e i pistoni erano gli stessi della Ferrari 250 GTE mentre il monoblocco e l’albero motore derivavano da quelli della Ferrari 250 GT Berlinetta SWB. Il tutto era alimentato da 3 carburatori doppio corpo Weber 36 DCS, più “civili” delle batterie da 6 carburatori montati sugli esemplari da competizione. Il cambio era a 4 marce. Le sospensioni sfruttavano un sistema a ruote indipendenti con doppi quadrilateri, molle elicoidali con ammortizzatori idraulici telescopici con molle elicoidali supplementari coassiali e barra stabilizzatrice all'anteriore mentre al posteriore il ponte rigido con molle a balestra semiellittiche e ammortizzatori idraulici telescopici con molle elicoidali supplementari coassiali. La frenata era garantita da freni a disco sulle quattro ruote con comando idraulico. Le vetture erano equipaggiate di serie con pneumatici Pirelli Cinturato CA67 185VR15 su ruote a raggi Borrani.
Tonino47
Modena. Ferrari 312 F1-67. Soprannominata "Spaghetti" per l'intreccio dei tubi di scarico. Aveva un motore V12 a 60° di 2.989 cc, per 390 hp a 10.000 giri al minuto, con una velocità di 300 kmh. Con la stessa vettura Lorenzo Bandini perse la vita a Montecarlo nel 1967.
Max010
Sotto il cofano girava il classico V12 Ferrari 3,0 litri progettato da Gioacchino Colombo. Sprigionando 240 CV a 7500 giri al minuto e 242 Nm di coppia a 5,500 giri al minuto era capace di spingere la vettura da 0 a 100 km/h in soli 8 secondi e farle raggiungere i 240 Km/h. Le testate e i pistoni erano gli stessi della Ferrari 250 GTE mentre il monoblocco e l’albero motore derivavano da quelli della Ferrari 250 GT Berlinetta SWB. Il tutto era alimentato da 3 carburatori doppio corpo Weber 36 DCS, più “civili” delle batterie da 6 carburatori montati sugli esemplari da competizione. Il cambio era a 4 marce. Le sospensioni sfruttavano un sistema a ruote indipendenti con doppi quadrilateri, molle elicoidali con ammortizzatori idraulici telescopici con molle elicoidali supplementari coassiali e barra stabilizzatrice all'anteriore mentre al posteriore il ponte rigido con molle a balestra semiellittiche e ammortizzatori idraulici telescopici con molle elicoidali supplementari coassiali. La frenata era garantita da freni a disco sulle quattro ruote con comando idraulico. Le vetture erano equipaggiate di serie con pneumatici Pirelli Cinturato CA67 185VR15 su ruote a raggi Borrani.
alessio_mazzocco
Una delle monoposto che hanno sfilato ad Imola per il Minardi Day. Risentire il sound del V12 ha ripagato la fatica di mettere la sveglia presto, di sopportare la coda in autostrada e la sofferenza nel stare a bordo pista sotto il sole.
richard99
Ferrari FXX al tramonto del Mugello
alessio_mazzocco
Il vecchio V12 si fa ancora sentire e il suo rombo non è minimamente paragonabile a quello delle F1 attuali. Da pelle d'oca!!!
richard99
The "sexy" rear of the powerful Ferrari FXXK, here taken at turn 11 of Mugello circuit.
Max010
Ferrari 250 Monza - Il modello nacque dall’accoppiamento del telaio della 750 Monza con il motore della 250 MM. Quest’ultimo era un V12 a 60º, e fu progettato da Gioacchino Colombo La vettura era caratterizzata dall’avere il cambio montato nel retrotreno, che forniva una più equilibrata distribuzione dei pesi. Alla “250 Monza” furono anche installate sospensioni posteriori comprendenti un ponte De Dion, che migliorava la tenuta di strada Furono realizzati quattro esemplari con carrozzeria barchetta la cui linea fu disegnata da Dino Ferrari. Due furono costruiti da Pininfarina, e si ispiravano alla 500 Mondial. L’altra coppia fu invece realizzata da Scaglietti, ed il loro design ricordava quello della 750 Monza Il motore era un V12 a 60º non sovralimentato anteriore e longitudinale. L'alesaggio e la corsa erano rispettivamente 73 mm e 58,8 mm, che portavano la cilindrata totale a 2953,21 cm³. La testata ed il monoblocco erano fabbricati in lega leggera. Il rapporto di compressione era di 9:1, mentre la potenza massima erogata dal propulsore era di 240 CV a 7200 giri al minuto. La distribuzione era formata da un singolo albero a camme in testa che comandava due valvole per cilindro. L'alimentazione era assicurata da tre carburatori di marca Weber e modello 36 IF/4C. L'accensione era singola ed il relativo impianto comprendeva due magneti. La lubrificazione era a carter umido, mentre la frizione era multidisco. Le sospensioni anteriori erano indipendenti, ed avevano installato quadrilateri trasversali ed una balestra montata allo stesso modo; quelle posteriori erano invece formate da un ponte De Dion, doppi puntoni ed una balestra longitudinale. Entrambe montavano ammortizzatori idraulici Houdaille. I freni erano a tamburo sulle quattro ruote, mentre lo sterzo era a vite senza fine e settore dentato. La trazione era posteriore, e la trasmissione era formata da un cambio manuale a quattro rapporti più la retromarcia Il telaio era tubolare in acciaio. La carrozzeria era spyder a due posti, ed era opera di Scaglietti e Pininfarina La velocità massima raggiunta dalla “250 Monza” era di 250 km/h
Max010
Ferrari 250 Monza - Il modello nacque dall’accoppiamento del telaio della 750 Monza con il motore della 250 MM. Quest’ultimo era un V12 a 60º, e fu progettato da Gioacchino Colombo La vettura era caratterizzata dall’avere il cambio montato nel retrotreno, che forniva una più equilibrata distribuzione dei pesi. Alla “250 Monza” furono anche installate sospensioni posteriori comprendenti un ponte De Dion, che migliorava la tenuta di strada Furono realizzati quattro esemplari con carrozzeria barchetta la cui linea fu disegnata da Dino Ferrari. Due furono costruiti da Pininfarina, e si ispiravano alla 500 Mondial. L’altra coppia fu invece realizzata da Scaglietti, ed il loro design ricordava quello della 750 Monza Il motore era un V12 a 60º non sovralimentato anteriore e longitudinale. L'alesaggio e la corsa erano rispettivamente 73 mm e 58,8 mm, che portavano la cilindrata totale a 2953,21 cm³. La testata ed il monoblocco erano fabbricati in lega leggera. Il rapporto di compressione era di 9:1, mentre la potenza massima erogata dal propulsore era di 240 CV a 7200 giri al minuto. La distribuzione era formata da un singolo albero a camme in testa che comandava due valvole per cilindro. L'alimentazione era assicurata da tre carburatori di marca Weber e modello 36 IF/4C. L'accensione era singola ed il relativo impianto comprendeva due magneti. La lubrificazione era a carter umido, mentre la frizione era multidisco. Le sospensioni anteriori erano indipendenti, ed avevano installato quadrilateri trasversali ed una balestra montata allo stesso modo; quelle posteriori erano invece formate da un ponte De Dion, doppi puntoni ed una balestra longitudinale. Entrambe montavano ammortizzatori idraulici Houdaille. I freni erano a tamburo sulle quattro ruote, mentre lo sterzo era a vite senza fine e settore dentato. La trazione era posteriore, e la trasmissione era formata da un cambio manuale a quattro rapporti più la retromarcia Il telaio era tubolare in acciaio. La carrozzeria era spyder a due posti, ed era opera di Scaglietti e Pininfarina La velocità massima raggiunta dalla “250 Monza” era di 250 km/h
Tonino47
Ferrari Monza SP1. Anno 2018. Motore V12. 6496 cmc.
richard99
The ultra-powerful Ferrari FXXK at Finali Mondiali of last weekend at the Mugello circuit.