antonio_grassi
I Perdoni (le Perdúne in dialetto tarantino) sono poste , coppie, di Confratelli del Carmine, che nel pomeriggio del Giovedì Santo escono ad intervalli dalla Chiesa di Maria Santissima del Monte Carmelo per effettuare un pellegrinaggio verso le principali chiese del Borgo Antico e del Borgo Nuovo dove sono allestite i \"sepolcri\", altari della reposizione. La coppia che esce dal portone della sagrestia si chiama di \"campagna\" e compie il pellegrinaggio per i sepolcri della città Nuova, mentre la coppia che esce dal portone principale si chiama di \"città \" e compie il pellegrinaggio per i sepolcri della città Vecchia. Oltre i \"Sepolcri\" del borgo cittadino, visitano anche la chiesa di San Domenico per il saluto alla Vergine Addolorata prima dell\'uscita della stessa nella processione notturna. i Perdoni sono scalzi e vestiti con l\'abito tradizionale di rito che si compone di: un camice bianco stretto in vita e sui polsi; un rosario nero appeso in vita con medaglie sacre ed un crocifisso, pendenti sulla destra del camice; una cinghia di cuoio nero attaccata in vita e fatta pendere sul lato sinistro del camice, rappresentante la frusta che colpì Gesù; una mozzetta color crema abbottonata sul davanti; due scapolari recanti rispettivamente le scritte ricamate \"Decor\" e \"Carmeli\" in seta blu chiaro; un cappuccio bianco con due forellini all\'altezza degli occhi; un cappello nero bordato con nastro blu chiaro, dai cui lati scendono altri due nastri anch\'essi blu, indossato in testa sul cappuccio o appoggiato sopra le spalle, fissato in vita con un nastro che viene fatto passare attraverso un\'asola che si trova nell\'abbottonatura della mozzetta e guanti bianchi di cotone o di pelle. I Perdoni portano inoltre una mazza,chiamata \"bordone\", alta circa due metri che simboleggia l\'antico bastone dei pellegrini: infatti le Perdúne sono così chiamati in ricordo dei pellegrini che si recavano a Roma per ottenere il perdono dei peccati. Un\'altra teoria, riconducibile allo studioso di tradizioni tarantine Angelo Fanelli, vuole, invece, che il termine derivi dalla deformazione dialettale di \"bordone\", cioè del nome del bastone uncinato che usavano i pellegrini. Un dondolio chiamato in dialetto tarantino \"nazzecata\", caratterizza l\'incedere lentissimo dei confratelli penitenti.
L\'uscita dei Perdoni è il primo atto della Settimana santa tarantina che coinvolge l\'intera cittadinanza.