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Panorama da Cima Fertazza verso il Sella. In centro il Col di Lana, con la cima scoperchiata dall'esplosione della mina nella I guerra mondiale
"Località di confine tra l'impero austroungarico e il Regno d'Italia, il Col di Lana è stato teatro di aspri combattimenti nel corso della prima guerra mondiale che hanno lasciato sul terreno oltre 8.000 morti (da cui il soprannome "Col di Sangue").
La cima venne infatti ripetutamente contesa nel 1915 e l'anno seguente i reparti italiani, decisi a scacciare definitivamente il nemico (che nel tenere la montagna era coadiuvato anche da reparti dell'Alpenkorps tedeschi), scelsero di copiare ciò che il nemico aveva fatto nel vicino Lagazuoi poco tempo prima, approntando una camera di mina per far saltare in aria la montagna, secondo un piano ideato da Gelasio Caetani. Gli austroungarici, accortisi del pericolo, decisero a loro volta di realizzare una contromina. I genieri italiani terminarono però per primi i lavori, e gli austroungarici, accortisi di ciò, dovettero comunque mantenere la posizione secondo gli ordini diramati.
La notte del 17 aprile 1916, alle ore 23:35, esplose la colossale mina, costituita da 5 tonnellate di gelatina dinamite[1]. Una parte della montagna crollò per gli effetti dell'esplosione, causando la morte di circa 150 militari austroungarici e consentendo agli italiani di occupare la vetta[2] sconvolta da un enorme cratere di 30x55 m e 12 m di profondità. Nel 1917 tuttavia, a seguito della disfatta di Caporetto, gli italiani si dovettero ritirare[1] da tutta la zona sino al monte Grappa per mantenere la nuova linea con il massiccio delle Melette. Il Col di Lana nell'ultimo anno di guerra si trovò così in zona di retrovia imperiale e non fu più interessato dai combattimenti. "
Fonte : Wikipedia