Islanda, zona devastata nel 1996, la grande alluvione provocata dall’eruzione del vulcano Grimsvötn che si trova sotto il ghiacciaio Vatnajokull: il magma incandescente sciolse il ghiaccio e provocò un'enorme alluvione che devastò un'area vastissima, circa 50 chilometri di larghezza e fino al mare furono invasi da acqua, ghiaccio, fango e detriti. Oggi ad occhio non se ne vede la fine. Si percepisce però tutta la potenza dell’evento, la zona è desolata, appiattita dalla forza della natura. Ci sono i resti di quello che era un ponte in ferro, completamente distrutto, strappato via della forza dell’inondazione. I resti sono quelli che vedete, a monito e richiamo al rispetto della natura.
Una immagine-documento molto triste ma anche molto bella. Il relitto del ponte semisepolto diventa immagine chiave del disastro, ma anche segno dei tempi moderni con le scritte colorate che, forse, tolgono un po' di drammaticità alla scena fotografata. Complimenti e un saluto! Elisabetta
Una immagine-documento molto triste ma anche molto bella. Il relitto del ponte semisepolto diventa immagine chiave del disastro, ma anche segno dei tempi moderni con le scritte colorate che, forse, tolgono un po' di drammaticità alla scena fotografata. Complimenti e un saluto! Elisabetta
Bellissima immagine, l'Islanda è un paese che ho nel cuore e spero di poterci ritornare, ma questa zona non la conoscevo.
Complimenti, un saluto.
Ale
Grazie Ale, anche io spero di tornare in quelle terre ed essere più fortunato riguardo le condizioni climatiche, ciao Fabio
QUOTE (fede1955 @ 25 Novembre 2018 11:45)
Quel che resta della catastrofe che avvenne lo si nota nelle montagnole di lava e detriti tra in quali un relitto semi seppellito. Ottima ripresa a carattere documentale di una scena che sarebbe stato meglio non si fosse venuta a creare. Complimenti e saluti, Federico
Grazie Federico, di questo luogo, ho ancora ben impresse le immagini che tutti vedemmo quando vi fu quell'eruzione spaventosa, per noi risultò stupefacente quello che solo il fungo di fumo e lapilli riuscì a causare all'intero traffico aereo Europeo e vedemmo anche le riprese degli effetti dell'alluvione, proprio quando causò la dispruzione di questo ponte. Essere li e vedere dal vivo questa immensa pianura piatta, nera di lava e lapilli raffreddati, dove i licheni ricomunciano ad emergere timidamente è davvero una sensazione forte.
Quel che resta della catastrofe che avvenne lo si nota nelle montagnole di lava e detriti tra in quali un relitto semi seppellito. Ottima ripresa a carattere documentale di una scena che sarebbe stato meglio non si fosse venuta a creare. Complimenti e saluti, Federico
Grazie mille Elisabetta
Complimenti, un saluto.
Ale
Grazie Ale, anche io spero di tornare in quelle terre ed essere più fortunato riguardo le condizioni climatiche, ciao Fabio
Grazie Federico, di questo luogo, ho ancora ben impresse le immagini che tutti vedemmo quando vi fu quell'eruzione spaventosa, per noi risultò stupefacente quello che solo il fungo di fumo e lapilli riuscì a causare all'intero traffico aereo Europeo e vedemmo anche le riprese degli effetti dell'alluvione, proprio quando causò la dispruzione di questo ponte. Essere li e vedere dal vivo questa immensa pianura piatta, nera di lava e lapilli raffreddati, dove i licheni ricomunciano ad emergere timidamente è davvero una sensazione forte.
Complimenti, un saluto.
Ale