la panchina

Proprio così Gianclaudio, proprio così!!! Un abbraccio, Stefi

Importante è non stare sulla panchina "Aspettando Godot"...
Un abbraccio, Gianclaudio

Mi spiace, so che non volevi essere polemico., ma come dice anche Forrest Gump: non sai mai quale cioccolatino ti capita nella vita. :-)

Ciao Stefi, il mio commento non era polemico, vi avevo visto una sorta di recondito quesito posto all'osservatore, senza nulla togliere alla profondità dell'immagine e alla sua poesia. Un caro saluto, Pierpaolo.

Grazie Pierpaolo e un carissimo saluto a te.
La panchina intendevo solo la prima, la vedo come punto di partenza, in cui si lascia tutto e si parte leggeri. Qui si vede vuota, molte persone ci si sono sedute, chissà quante storie...e se ascolti bene sono certa le sentirai anche tu, un bisbigliare, un soffio come di vento che agita i pensieri e li porta lontano, o solamente alla panchina un po' più avanti...per riprendere il fiato...fino alla prossima panchina...e così via
Baci, Stefi

Bellissima!!! "La panchina" si, ma quale? Quella dominante che proietta verso l'ignoto o quella a lato, nell'angolino, per chi si accontenta di un cantuccio? La scelta di superare le colonne d'Ercole è come sedersi su questa panchina, osservare il viale della vita, alzarsi e partire (Forrest Gump a suo modo ha fatto qualcosa del genere). Complimenti e un saluto, Pierpaolo

Grazie Roberto, come sempre sei profondamente Grande :-)

La panchina in primo piano: un punto di nuova partenza, una barra di riequilibrio, non un ostacolo, perché il sentiero è ben tracciato e lascia visibile un varco. Come sempre, ti superi... R.

Grazie Fania, grazie grazie :-)

molto significativa... bella bella ^________^