Nel 1095, come testimonia una bolla dell'arcivescovo di Milano Arnolfo III, tre sacerdoti milanesi, Atto, Arderico ed Ingizio, si stabilirono presso la piccola chiesa dando origine al primo nucleo del cenobio benedettino che porterà, nel XI secolo all'erezione della Badia di San Gemolo a Ganna dedicata al santo e consacrata nel 1160 dall'arcivescovo Uberto da Pirovano. Nei secoli successivi il monastero benedettino, di stampo cluniacense, ebbe notevole fortuna arrivando ad estendere il proprio dominio spirituale e temporale su gran parte della provincia di Varese e del Canton Ticino. Nel corso del XII secolo rientrò sotto l'influenza della più potente Abbazia di Fruttuaria di San Benigno Canavese. La decadenza cominciò alla fine del Quattrocento quando l'Abbazia divenne Commenda e si concluse nel 1556 quando i monaci furono allontanati, i beni ceduti all'Ospedale Maggiore di Milano e la cura pastorale affidata al clero diocesano.
Il culto di San Gemolo è attualmente molto ristretto, territorialmente, ma al contempo saldamente radicato; il suo fulcro è la Badia di Ganna dove riposano le reliquie che, nel 1941, una commissione storico-scientifica nominata dal Cardinal Ildefonso Schuster confermò autentiche. da Wikipedia