Il restauro di un importante gioiello del barocco siciliano del sud-est pesantemente macchiato dalla cialtroneria dei nuovi vandali stenditori di cavi elettrici e telefonici
Bello il soggetto Piera, per fortuna sopravviverà ai cavi ed ai loro scellerati posatori, è difficile nascondere la bellezza quando la sostanza c'è-
Onorato di cotanta guida Giancarlo, chissà...
Grazie Giancarlo credo sia un buon lavoro di divulgazione che tutti i fotoamatori stanno facendo, perché poi sarà bello visitare le mete esotiche lontane ma io per esempio non conoscevo quel paradiso terrestre che è la val d'Orcia della quale ignoravo del tutto l'esistenza o quel miracolo in terra che è l'area di Castelluccio e ne sono grato ai tanti che me li hanno mostrati
Temo di doverti dare ragione Manlio, facile previsione.
Maurizio si è vero era lo scopo che mi ero prefisso, volevo documentare, anche con gli aspetti negativi che conseguono, che non stiamo parlando di musei a cielo aperto ma di posti in cui comunque si svolge la vita quotidiana di tante persone.
Ci sono tanti posti belli in Italia, un aspetto positivo di questo club e che ci aiuta a conoscerli e ad apprezzarli. Se capiti dalle mie parti sarei onorato di farti da Cicerone :-) iCiao Giovanni
Giancarlo
Foto impeccabile che documenta la bellezza del barocco siciliano.
E' evidente lo scempio provocato dalla pessima abitudine di stendere qualsiasi genere
di cavi sulle facciate di questi gioielli dell'arte, un vero e proprio atto di violenza e sfregio
che, secondo me, come tali dovrebbero essere denunciati e perseguiti.
Qualcosa mi dice che questo mio appello rimarrà come voce nel deserto.
Un saluto,
Manlio
Onorato di cotanta guida Giancarlo, chissà...
Grazie Giancarlo credo sia un buon lavoro di divulgazione che tutti i fotoamatori stanno facendo, perché poi sarà bello visitare le mete esotiche lontane ma io per esempio non conoscevo quel paradiso terrestre che è la val d'Orcia della quale ignoravo del tutto l'esistenza o quel miracolo in terra che è l'area di Castelluccio e ne sono grato ai tanti che me li hanno mostrati
Temo di doverti dare ragione Manlio, facile previsione.
Maurizio si è vero era lo scopo che mi ero prefisso, volevo documentare, anche con gli aspetti negativi che conseguono, che non stiamo parlando di musei a cielo aperto ma di posti in cui comunque si svolge la vita quotidiana di tante persone.
Giancarlo
E' evidente lo scempio provocato dalla pessima abitudine di stendere qualsiasi genere
di cavi sulle facciate di questi gioielli dell'arte, un vero e proprio atto di violenza e sfregio
che, secondo me, come tali dovrebbero essere denunciati e perseguiti.
Qualcosa mi dice che questo mio appello rimarrà come voce nel deserto.
Un saluto,
Manlio