Esasperazione di livelli e curve per estrapolare il simbolo della Serenissima dal freddo e Bianco Marmo, risaltandone le forme con luci e ombre in modo inusuale.
La simbologia del leone di san Marco deriva da un'antichissima tradizione delle Venezie, secondo la quale un angelo in forma di leone alato, avrebbe rivolto al Santo, naufrago nelle lagune, la frase: «Pax tibi Marce, evangelista meus. Hic requiescet corpus tuum.»[1] (Pace a te, Marco, mio evangelista. Qui riposerà il tuo corpo.) preannunciandogli che in quelle terre avrebbe trovato un giorno riposo e venerazione il suo corpo. Il libro, spesso erroneamente associato al Vangelo, ripropone proprio le parole di benvenuto del leone e, nella maggior parte delle rappresentazioni veneziane, si presenta aperto recando solitamente la scritta latina «PAX TIBI MARCE EVANGELISTA MEVS»
(fonte Wiki)
grazie Mimi delle tue parole, felice che ti abbia riportato a bei ricordi, penso che il Marmo appiattisca e non dia valore a certe decorazioni ben scolpite, lasciandole relegate in secondo piano.
Bellissimo scatto del leoncino della Serenissima... ah bei tempi, sospira il mio cuore Veneziano ;)
Mi piace davvero come hai elaborato l'immagine con questo profondo gioco di luci e ombre che scolpisce le forme della fiera!
Compliementi, Angio!
Un abbraccio,
Mimi
Ciao Angio, un particolare magistralmente riprodotto. Complmenti è da questi particolari che si apprezza di più un Fotografo ( F Maiuscaola).
Un Grandissimo saluto Claudio. E un Grande BLAS.
Ciao Angio.
blas
Mi piace davvero come hai elaborato l'immagine con questo profondo gioco di luci e ombre che scolpisce le forme della fiera!
Compliementi, Angio!
Un abbraccio,
Mimi
Ciao Angio.
blas
Ciao Mirko
BLAS
Ciao Angio
blas
Ti ringrazio Claudio del commento, cerco di fare il meglio che posso, ma sono ancora un fotografo con la F minuscola, e molto molto minuscola.
Ciao Angio.
blas sempre
Grazie Licia del passaggio e del commento ben graditi, è un piacere averti quì.
Ciao Angio.
blas
Un Grandissimo saluto Claudio. E un Grande BLAS.
Un saluto Licia BLAS