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Sviluppo E Stampa
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Anacleto
Iscritto
Messaggio: #1
Salve a tutti e buon anno;
questo è il mio primo argomento di discussione nel nuovo forum, e ( come in quello vecchio ) volevo approfittare della vostra pazienza e soprattutto della vostra esperienza per potermi arricchire del pensiero sulla fase finale della fotografia. Sicuramente dirrete di fare una prova pratica , ma prima di fare una brutta figura oppure di buttare via dei soldini, desidero sapere quanta differenza ci corre tra uno sviluppo e stampa di un laboratorio commerciale ed uno professionale.
Grazie anticipatamente e buone foto a tutti ciao Anacleto
Fiumana Carlo
Messaggio: #2
Sono tante le differenze. sad.gif

Ad esempio, avrai notato che le negative sono tutte di colore marrone anche tendente al rossastro e, tra una marca e l'altra anzi, tra una pellicola e l'altra vi sono leggere ma evidenti differenze cromatiche.
E allora? blink.gif
Per la forte mole di lavoro che raccolgono i laboratori professionali, possono permettersi di suddividere le diverse tipologie di pellicole per poi stamparle con macchine appositamente tarate, senza incorrere in aggravi nei costi di gestione.
La cosa può essere diversa per il negoziante che possiede uno o forse due minilab il quale visto la mole indiscutibilmente inferiore di pellicole da lavorare e, ancora la scaglionatura con la quale le ottiene, generalmente gli è troppo antieconomico (dispersivo) tarare volta per volta la macchina su quella o quelle pellicole. Ecco spiegato perchè adottano tarature intermedie.
Sono spesso (ma non solamente) queste tarature intermedie le quali nella misura in cui si discostano dalla reale esigenza della pellicola, a determinare atampe dai colori anche molto impastati. blink.gif

Vi sono certamente altri motivi i quali concorrono alla buona riuscita di una stampa, ma quì lascio lo spazio ad altri inserzionisti.

P.S. E' doveroso precisare che il laboratorio professionale non è di per se una garanzia assoluta di ottima e costante qualità. Anche quì vi è laboratorio e laboratorio. unsure.gif

Un saluto a tutti gli amici. ciao.gif
elvio.corna
Messaggio: #3
Di sicuro so' che esiste un abisso tra stampare in un laboratorio prof e uno commerciale e la differenza e' proprio enorme piu' che della differenza che corre tra una foto fatta da una macchina profess ed una commerciale A MIO PARERE

Pero volevo sapere se lo stesso vale solo per lo sviluppo cioe' per il trattamento del negativo oppure e' solo per la stampa
lo chiedo perche mi sono rassegnato a sviluppare solo il negativo e poi lo scannerizzo e stampo io
Grazie a tutti
Fiumana Carlo
Messaggio: #4
QUOTE (elvio.corna @ Jan 9 2004, 11:16 PM)
Di sicuro so' che esiste un abisso tra stampare in un laboratorio prof e uno commerciale e la differenza e' proprio enorme piu' che della differenza che corre tra una foto fatta da una macchina profess ed una commerciale A MIO PARERE

Pero volevo sapere se lo stesso vale solo per lo sviluppo cioe' per il trattamento del negativo oppure e' solo per la stampa
lo chiedo perche mi sono rassegnato a sviluppare solo il negativo e poi lo scannerizzo e stampo io
Grazie a tutti

rolleyes.gif Vedi Elvio, anche la pellicola viene sviluppata con dei trattamenti i quali sono soggetti a rapido deperimento, vuoi per il contatto con l'aria ma sopra tutto in funzione del numero di rullini sviluppati. Converrai che per essi è fondamentale una corretta periodica rigenerazione o sostituzione, diversamente le pellicole sviluppate avranno anche forti e IRRIMEDIABILI dominanti le quali si riperquoteranno IRREVERSIBILMENTE sulla stampa finale, anche rendendovi più o meno evidenti delle irreali dominanti di colore o ancora precludendo la trasparenza, la lucentezza dei colori stessi. quattr.gif

Questo è un'altro e non ultimo fondamentale motivo, il quale concorre a determinare la qualità finale della stampa. biggrin.gif

ciao.gif ciao.gif ciao.gif
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #5
La stampa è un aspetto marginale della vicenda... paradossalmente la meno importante... wink.gif

Viceversa l'aspetto fondamentale è lo sviluppo del negativo o della diapositiva... io ho visto persone che una volta avute le stampine 10x15 buttavano i negativi nel cestino... questa per me sarebbe una delle cause buone per il ripristino... se non proprio della pena di morte... del trattamento ittico facciale sulla pubblica piazza... della serie ma come azz si fa a essere così... wink.gif

Un negativo esposto, sviluppato e conservato correttamente garantisce decine... centinaia... migliaia... ma che dico miliardi! Milioni di stampe perfette... per rendersi conto della qualità o meno di un laboratorio basta guardare il nega in controluce macchie sull'emulsione... residui chimici sulla pellicola... sforbiciate a capocchia che tagliano una parte del fotogramma... strisce di 4 fotogrammi invece che 6... scarsa cura generale del laboratorio... non vengono restituiti negli appositi plasticoni ma ammucchiati dentro un busta... (bleah) un altro aspetto dozzinale è vedere l'operatore che li tratta senza guanti con le manacce unte di sugo alla cipolla... e perché no la mancanza di un listino dove vengono chiaramente indicati i prezzi delle lavorazioni standard e di quelle pro... nonché i tempi di riconsegna previsti... sono chiari sintomi del mi hai visto mo' e non mi vedi più... ciao.gif ciao.gif ciao.gif
Anacleto
Iscritto
Messaggio: #6
Innanzi tutto grazie delle risposte però volevo chiedere ancora se facendo ristampare, ad un laboratorio prof, una fotografia sviluppata da un laboratorio commerciale si nota sempre la differenza macroscopica ??
Fiumana Carlo
Messaggio: #7
QUOTE (Anacleto @ Jan 12 2004, 10:23 AM)
Innanzi tutto grazie delle risposte però volevo chiedere ancora se facendo ristampare, ad un laboratorio prof, una fotografia sviluppata da un laboratorio commerciale si nota sempre la differenza macroscopica ??

Che dire...

Se la fotografia in oggetto non ti soddisfa pienamente nei colori e il negativo cui è riferita è esposto correttamente, mostrando in linea di massima buona incisione e trasparenza dell'immagine.
Nella misura in cui il laboratorio in questione è prof, troverai certamente un miglioramento a volte radicale nei colori.

Attenzione però, non è poi così facile come sembra, in quanto un qualsiasi laboratorio professionale offrirà certamente un buon standard qualitativo.
Sta a tè individuare nella tua zona quello che offre il più alto.

Come? Oltre agli consigli di Lambretta, un modo può essere anche quello di usare alcune foto "campione" e farle ristampare ai vari laboratori. Ripetere periodicamente il test.

Avrai delle sorprese.


Ciao.My Webpage ciao.gif
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #8
QUOTE (Anacleto @ Jan 12 2004, 10:23 AM)
Innanzi tutto grazie delle risposte però volevo  chiedere ancora se  facendo ristampare, ad un laboratorio prof, una fotografia sviluppata da un laboratorio commerciale si nota sempre la differenza macroscopica ??

Scusa ma c'è necessità di puntualizzare lo sviluppo della pellicola sia positiva che negativa è un procedimento la stampa della fotografia è un altro procedimento... wink.gif

Un negativo o una diapositiva esposti correttamente... inciso sull'esposizione corretta ci si può scrivere un poema... sua Eccellenza Orlando ha introdotto in altra discussione non un concetto... ma bensì il concetto fondamentale di cosa si intende per corretta esposizione... notevole... cioè il punto d'arrivo di un fotografo... in sostanza quando si è capito questo aspetto dell'esposizione praticamente si è capito tutto quello che serve nella vita di un fotografo...

Fatte salve le considerazioni di cui sopra... abbiamo la nostra pellicola con il nostro soggetto esposto correttamente... la differenza tra un laboratorio pro e uno semiserio è che il laboratorio Pro non ci mette del suo nel procedimento di sviluppo... il laboratorio semiserio si...

Per capirci se hai usato una pellicola 100 Iso per esigenze contigenti di luce a diversa sensibilità a esempio 200 Iso al laboratorio professionale dovrai chiedere un trattamento push +1 per lo standard di quella pellicola... in sostanza il laboratorio dovrà tener conto della intenzionale sottoesposizione e correggerla durante il trattamento... questo implica una standardizzazione del procedimento...

Il risultato di ciò sarà una stampa che se effettuata anch'essa secondo standard precisi restituirà il soggetto così come lo avevamo visto al momento dello scatto...

Se un laboratorio semiserio sviluppa correttamente il negativo secondo gli standard anzidetti... le differenze in sede di stampa di un laboratorio Pro saranno inversamente proporzionali a quelle di un laboratorio semiserio nella misura in cui questo non effettui stampe standard ma si affidi alle correzioni impostate e valide per le stampine all purpose...

Un aspetto importante è la qualità della carta su cui viene effettuata la stampa... stampe un tanto al chilo difficilmente saranno realizzate sulle carte migliori...

Un laboratorio Pro non si differenzia da quello semiserio per le dimensioni dell'esercizio... ma per la qualità delle lavorazioni... esistono dei buchi di laboratorio che fanno della qualità più che della quantità il loro biglietto da visita... esistono dei megalaboratori che usano la filosofia inversa... conviene quindi come giustamente già detto... prima di far realizzare lavori di pregio... testare la qualità del laboratorio con pellicole di prova e valutare attentamente i risultati ottenuti...

Buona Fotografia a tutti...
elvio.corna
Messaggio: #9
grazie dottor carlo sapevo che esisteva una differenza anche nel solo sviluppo, Era quanta differenza cera che non sapevo perche sviluppo i miei negativi sempre nello stesso posto ormai da anni, posto che non penso sia super professionale ma che entra in molti dei punti citati da lambretta tipo me li taglia da sei e me li mette nei contenitori separati e trasparenti olre a non avere tagli incauti ed impronte l' unico neo e' qualche maledettissima riga che non capita sovente per fortuna ma che comunque rompe grazie ohmy.gif
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #10
QUOTE (elvio.corna @ Jan 13 2004, 09:21 PM)
grazie dottor carlo sapevo che esisteva una differenza anche nel solo sviluppo, Era quanta differenza cera che non sapevo perche sviluppo i miei negativi sempre nello stesso posto ormai da anni, posto che non penso sia super professionale ma che entra in molti dei punti citati da lambretta tipo me li taglia da sei e me li mette nei contenitori separati e trasparenti olre a non avere tagli incauti ed impronte l' unico neo e' qualche maledettissima riga che non capita sovente per fortuna ma che comunque rompe grazie ohmy.gif

Quello succede quando non si puliscono con frequenza i rulli dei guida pellicola delle macchine sviluppatrici... qualcuno di questi si blocca per i depositi di prodotti chimici che si solidificano e così invece di rotolare la pellicola striscia e quindi l'emulsione che è nella sua fase + delicata si può graffiare... da fucilazione immediata... anzi peggio andrebbero condannati a guardare Buona Domenica per 150 domeniche consecutive... laugh.gif laugh.gif laugh.gif
Anacleto
Iscritto
Messaggio: #11
Allora paradossalmente potrebbe succedere anche questo:
se io mettessi su un mini lab di bianco e nero potrei ottenere ( chissà dopo quanti scarti ) delle ottime foto gestendo i miei scatti sotto-sovraesporli e quindi sotto-sovrasvilupparli, così che mettendo a confronto ( sempre paradossalmente ) con delle fotografie a colori, sviluppate in un qualsiasi lab semiserio, il risultato della differenza dovrebbe essere evidente ( tale da non farmi sembrare che sono scatti fatti dalla stessa macchina e dallo stesso obbiettivo ).
P.S. non offendetemi per quello che ho scritto biggrin.gif
elvio.corna
Messaggio: #12
Per il NOTAIO: ha senso sviluppare in casa i negativi? Costo-qualita' E se si qual'e' il metodo migliore ?
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #13
I negativi bianco e nero si, l'attrezzatura necessaria non è costosa i prodotti chimi si mantengono abbastanza bene e non sono molto velenosi, basta non mettere l'acido acetico sull'insalata o farlo annusare a qualcuno, per il resto non schioppa nulla... il colore no, troppo complicato e i chimici che si utilizzano non sono proprio una passeggiata di salute, problemi di stoccaggio, smaltimento... quindi trova un buon laboratorio, serviti sempre da loro pretendi un occhio di riguardo per i tuoi negativi, se vogliono lo possono fare tra metterli a macchina appena ripulita e metterli dopo tre giorni di lavorazioni ininterrotte c'è una bella differenza, non pretendere quindi la celerità nella riconsegna, i laboratori che pubblicizzano le vostre stampe in mezzora ma che qualità possono offrire... laugh.gif

Poi in ogni caso c'è la stampa... il bianco e nero è relativamente economico con un modesto impegno si mette su anche una buona Camera Oscura casalinga... il colore è più complicato, costoso e problematico per i motivi di cui sopra... wink.gif

Per Anacleto certo che se adoperi la migliore fotocamera del mondo con il migliore obiettivo e poi al posto della pellicola ci metti una carta di caramella succhiata hai voglia ad aspettarla una buona fotografia... certo le pellicole hanno avuto un notevole progresso e sono migliori di quelle di anni fa... comunque tra un negativo sviluppato a capocchia e uno sviluppato come si deve la differenza si vede eccome... la cura che metterai nello sviluppare i Tuoi negativi sarà senz'altro maggiore di quella che metteresti nello sviluppare i negativi di un altro... se non fosse così perché annaffi solo i fiori del tuo giardino e non pure quelli del tuo vicino? Non Credi?... laugh.gif
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #14
L'attrezzatura per sviluppare un negativo in bianco e nero è minima... wink.gif

Basta una Tank a tenuta di luce Jobo o Patterson va bene lo stesso... wink.gif

Un bagno di sviluppo adatto alla pellicola utilzzata... wink.gif

Un bagno di fissaggio... wink.gif

Alla fine del procedimento un abbondante bagno di risciacquo per togliere i residui dei chimici utilizzati... aggiungendo un paio di gocce di shampo per capelli per sfruttare le peculiarità imbibenti presenti nei tensioattivi messi appunto negli shampi questo per favorire l'asciugamento senza i residui calcarei tipici delle acque dure... un tocco di classe sarebbe utilizzare acqua distillata e demineralizzata per il risciacquo ma se poi la butti costa un botto e ripulirla presuppone un impanto di lavaggio dell'acqua (aho che ve ridete si chiamano così) dal costo non indifferente... laugh.gif

Per asciugare definitivamente la pellicola sconsiglio le pinze fatte apposta che apposta rigano i negativi... potrebbero andare meglio due dita della mano chiuse a forbice, pulite e senza residui di formaggino però! Senza anelli con pietre preziose se no sai che sgari... una volta che la pellicola è completamente asciutta si taglia il negativo in strisce da sei fotogrammi e le si conserva negli appositi e ormai famosissimi fogli di pergamino antistatico... mai in plasticoni perché i vapori generati dal PoliVininCloruro (PVC ndr) interagiscono con l'emulsione alterandola... laugh.gif

In sostanza niente di trascendentale, tutto facilmente realizzabile con un minimo di ordine e organizzazione mentale... wink.gif
elvio.corna
Messaggio: #15
Grazie per i consigli, ma penso che chiunque in questo forum non vada nello sviluppo celere o almeno lo spero! se ci metti meno tempo a sviliuppare una foto che a farla c' e' qualcosa che non va. Il problema e' che anche chi ci mette 5 giorni a svilupparle non e' detto che lo faccia bene purtroppo
 
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