Salve a tutti, la scorsa settimana sono stato in ferie... io odio fare le ferie sdraiato sotto un ombrellone... è più forte di me... mi annoio!
Così ho preso tutto ciò che in estate molti si dimenticano... pile, giacca a vento, sci... scarponi; e sono partito alla volta delle tanto amate montagne francesi... si perchè in Francia... al contrario che in Italia... ci sono tante staziopni alpine davvero beh organizzate...
Ma a parte questa intro un po' OT... arrivo al sodo:
ho sempre letto e pensato in prima persona che la raffica della D100-D70 fosse un po misera, 3fps sembrano pochi, si sa che i pro dello sport ne usano minimo 5 fino ai famosi 8...
Beh, non ci crederete ma ho cambiato idea... al mondiale MTB (o VTT come si chiama in France), ho visto un po di fenomeni fare trick pazzeschi in MTB speciali per il freestyle... e ho preso l'occasione al balzo per fare un po di foto... con scetticismo metto lo scatto a raffica... aspetto il salto curando laq composizione... e voilà... una sequenza ottima, proprio perchè i salti sono ravvvicinati, alti e lenti, quindi 3fps per 3-4 frame bastano per dare l'idea della sequenza...
E allora dico... in certi sport saranno pure pochi... ma per fare sequenze gli fps delle neostre bambine possono bastare alla grande...
Ecco qui un Backflip:
Così ho preso tutto ciò che in estate molti si dimenticano... pile, giacca a vento, sci... scarponi; e sono partito alla volta delle tanto amate montagne francesi... si perchè in Francia... al contrario che in Italia... ci sono tante staziopni alpine davvero beh organizzate...
Ma a parte questa intro un po' OT... arrivo al sodo:
ho sempre letto e pensato in prima persona che la raffica della D100-D70 fosse un po misera, 3fps sembrano pochi, si sa che i pro dello sport ne usano minimo 5 fino ai famosi 8...
Beh, non ci crederete ma ho cambiato idea... al mondiale MTB (o VTT come si chiama in France), ho visto un po di fenomeni fare trick pazzeschi in MTB speciali per il freestyle... e ho preso l'occasione al balzo per fare un po di foto... con scetticismo metto lo scatto a raffica... aspetto il salto curando laq composizione... e voilà... una sequenza ottima, proprio perchè i salti sono ravvvicinati, alti e lenti, quindi 3fps per 3-4 frame bastano per dare l'idea della sequenza...
E allora dico... in certi sport saranno pure pochi... ma per fare sequenze gli fps delle neostre bambine possono bastare alla grande...
Ecco qui un Backflip:
Immagine(i) allegate
Ciao Matteo,
ottima la sequenza e composizione del fotogramma.
Sono pienamente in accordo con i Tuoi propositi, in efffetti quando sfruttiamo al pieno le potenzialità delle Nostre bimbe?
Sarebbe stato bello poter visionare una sequanza in salto, magari con il flash sincro sulla II tendina, elaborando così un delicato senso di movimento.
Complimenti come sempre, Marco
ottima la sequenza e composizione del fotogramma.
Sono pienamente in accordo con i Tuoi propositi, in efffetti quando sfruttiamo al pieno le potenzialità delle Nostre bimbe?
Sarebbe stato bello poter visionare una sequanza in salto, magari con il flash sincro sulla II tendina, elaborando così un delicato senso di movimento.
Complimenti come sempre, Marco
Due note su come farle:
1°: è fondamentale curare la ripresa, prendiamoci dunque un attimo per bilanciare bene l'esposizione e la messa a fuoco, dopo di che mettiamo tutto in manuale e lo scatto in raffica, in modo tale da avere tutti i frame esattamente identici per MF ,exp e WB, in modo da dover lavorare poco in postproduzione. Se se ne ha la possibilità è preferibile usare il cavalletto, altrimenti a mano libera con un buon grandangolo si farà attenzione a non muoversi durante la raffica.
2°: la post produzione in questi casi è indispensabile... io opero così:
apro l'immagine che sarà lo sfondo, normalmente si usa lo stacco, il primo frame della sequenza. su questo sfondo andro a spostare con lo strumento sposta le altre immagini sopra a quella di partenza, ottenendo così più livelli.
Poi, con la gestione livelli, si andrà a lavorare su ogni singolo livello, cancellando tutto tranne che la figura dell'atleta, facendo comunque attenzione ai bordi e utilizzando un pennello-gomma diffuso ma non troppo (80% di densità circa). una volta eliminato l'eccesso, si dovrà ritoccare ogni singolo livello, basandosi sull'omogeneità dello sfondo. è infatti facile ralizzare sequenze su un fondo monocromatico, es un bel cielo blu... è più difficile quando ci sono nuvole o elementi sullo sfondo, in quanto bisognerà fare più attenzione ai contorni.
Se la ripresa è stata eseguita a dovere sarà comunque più facile far combaciare le esatte posizioni.
Adesso non vi resta che provare... visto che si può fare!!!
Ecco un "no handed":
1°: è fondamentale curare la ripresa, prendiamoci dunque un attimo per bilanciare bene l'esposizione e la messa a fuoco, dopo di che mettiamo tutto in manuale e lo scatto in raffica, in modo tale da avere tutti i frame esattamente identici per MF ,exp e WB, in modo da dover lavorare poco in postproduzione. Se se ne ha la possibilità è preferibile usare il cavalletto, altrimenti a mano libera con un buon grandangolo si farà attenzione a non muoversi durante la raffica.
2°: la post produzione in questi casi è indispensabile... io opero così:
apro l'immagine che sarà lo sfondo, normalmente si usa lo stacco, il primo frame della sequenza. su questo sfondo andro a spostare con lo strumento sposta le altre immagini sopra a quella di partenza, ottenendo così più livelli.
Poi, con la gestione livelli, si andrà a lavorare su ogni singolo livello, cancellando tutto tranne che la figura dell'atleta, facendo comunque attenzione ai bordi e utilizzando un pennello-gomma diffuso ma non troppo (80% di densità circa). una volta eliminato l'eccesso, si dovrà ritoccare ogni singolo livello, basandosi sull'omogeneità dello sfondo. è infatti facile ralizzare sequenze su un fondo monocromatico, es un bel cielo blu... è più difficile quando ci sono nuvole o elementi sullo sfondo, in quanto bisognerà fare più attenzione ai contorni.
Se la ripresa è stata eseguita a dovere sarà comunque più facile far combaciare le esatte posizioni.
Adesso non vi resta che provare... visto che si può fare!!!
Ecco un "no handed":
Immagine(i) allegate
Di conseguenza il tutto è facilmente ottenibile anche con migliori risultati (5 fps) con una piccolina ma per me eccezionale 5400??
Attendo risposta.
SALVATORE_
QUOTE (salvatore_ @ Jul 5 2004, 10:08 AM) |
Di conseguenza il tutto è facilmente ottenibile anche con migliori risultati (5 fps) con una piccolina ma per me eccezionale 5400?? Attendo risposta. SALVATORE_ |
Senza dubbio... 5 fps iniziano ad essere notevoli come raffica, ancor più dovrai curare la precisione in ripresa (con una compatta il cavalletto diventa d'obbligo)...
Il facilmente è relativo ovviamente alla manualità che hai in PS (io ci metto circa 20 min a montare una sequenza), il possibile è oggettivo!!!
Ecco l'ultima che ho montato, purtroppo è in controluce e un pelo micromossa, ma senza dubbio il trick è davvero complesso, 360° front air:
Immagine(i) allegate
Bellissima davvero
Ancora complimenti!
SALVATORE_
p.s.
grazie della risposta...
Ancora complimenti!
SALVATORE_
p.s.
grazie della risposta...
Ciao Matteo ,veramente molto belle complimenti...in effetti in questo caso la "pachidermica" sequenza della D100 fa perfettamente il suo dovere....
Ciao
Marco
Ciao
Marco
Bel lavoro Matteo, complimenti per la pazienza e la precisione.
Bravo Matteo,
un bell'esempio di come far rendere al massimo le prestazioni di una macchina fotografica.
un bell'esempio di come far rendere al massimo le prestazioni di una macchina fotografica.
complimenti Matteo, gran bel lavoro in ripresa e postproduzione.
Bravo Matteo,
devi esserti divertito un sacco a sperimentare e... caspita che risultati.
devi esserti divertito un sacco a sperimentare e... caspita che risultati.
Gran bel lavoro matteo...
.....Matteo come al solito ci lasci senza fiato...
Volevo capire una cosa:
Io sto fermo, lo sfondo è identico per tutte le posizioni dell'atleta, quando vai in post-prod dovrebbe essere sufficiente sovrapporre le immagini, tagliando le parti che si sovrappongono e facendo combaciare lo sfondo che essendo uguale per tutte non dovrebbe creare difficoltà insormontabili.perché cancellare tutto fuorché l'atleta?
Dov'è che sbaglio
Volevo capire una cosa:
Io sto fermo, lo sfondo è identico per tutte le posizioni dell'atleta, quando vai in post-prod dovrebbe essere sufficiente sovrapporre le immagini, tagliando le parti che si sovrappongono e facendo combaciare lo sfondo che essendo uguale per tutte non dovrebbe creare difficoltà insormontabili.perché cancellare tutto fuorché l'atleta?
Dov'è che sbaglio
Niente di speciale ste cose le facciamo da ragazzini con soggetti molto più veloci.... Sandwich di diapositive rifotografate... riprese con flash stroboscopico quando ancora non esistevano gli spedlight con l'apposita funzione! Comoda la vita ora...
A Matteo va senz'altro il merito di averle adattate a una situazione pratica...
Più che alle sequenze il plauso va alla corretta esposizione (chissà quante ne hai toppate) e al sapiente lavoro di ripresa... e riuscito cioè a rendere il tutto più accattivante... scegliendo un buon punto per scattare che ha reso il tutto molto godibile... bravo Matteo...
A Matteo va senz'altro il merito di averle adattate a una situazione pratica...
Più che alle sequenze il plauso va alla corretta esposizione (chissà quante ne hai toppate) e al sapiente lavoro di ripresa... e riuscito cioè a rendere il tutto più accattivante... scegliendo un buon punto per scattare che ha reso il tutto molto godibile... bravo Matteo...
scusate l'ignoranza, ma com'è il procedimento in post-produzione per avere questo risultato?
Anche stavolta, hai dato la possibilità di apprezzare e capire le infinite potenzialità della D100, del fotoritocco, ma sopratutto della TUA creatività che sommata a un'ottima tecnica ha editato i risultati che tutti noi abbiamo potuto ammirare.....BRAVO - BRAVISSIMO - UN FENOMENO.
BRAVO, perchè anche stavolta ci mostri dei bellissimi scatti, fuori dal comune, lontani dalla banalità dei soliti soggetti e dal solito modo di proporli.
BRAVISSIMO, perchè tecnicamente non sono assolutamente semplici, l'inquadratura è frutto di un progetto pensato e realizzato ottimamente in brevissimo tempo. Non è certo semplice calcolare il numero di scatti possibili in un salto, inquadrare il punto di stacco e atterraggio e in più aggiungerci lo spazio verso l'alto per poterci inquadrare la parte aerea senza decapitare il soggetto.
UN FENOMENO, perchè dopo le riuscitissime "immersive" ora ci proponi un altro frutto della tua creativita, un altro mondo; tutti conoscono le sequenze fotografiche rappresentate da un certo numero di immagini che raccontano un sussegguirsi di attimi, diverso è includere questi attimi in un unica immagine.
Ciao
Stefano Z.
BRAVO, perchè anche stavolta ci mostri dei bellissimi scatti, fuori dal comune, lontani dalla banalità dei soliti soggetti e dal solito modo di proporli.
BRAVISSIMO, perchè tecnicamente non sono assolutamente semplici, l'inquadratura è frutto di un progetto pensato e realizzato ottimamente in brevissimo tempo. Non è certo semplice calcolare il numero di scatti possibili in un salto, inquadrare il punto di stacco e atterraggio e in più aggiungerci lo spazio verso l'alto per poterci inquadrare la parte aerea senza decapitare il soggetto.
UN FENOMENO, perchè dopo le riuscitissime "immersive" ora ci proponi un altro frutto della tua creativita, un altro mondo; tutti conoscono le sequenze fotografiche rappresentate da un certo numero di immagini che raccontano un sussegguirsi di attimi, diverso è includere questi attimi in un unica immagine.
Ciao
Stefano Z.
QUOTE (matteoganora @ Jul 5 2004, 10:57 AM) |
2°: la post produzione in questi casi è indispensabile... io opero così: apro l'immagine che sarà lo sfondo, normalmente si usa lo stacco, il primo frame della sequenza. su questo sfondo andro a spostare con lo strumento sposta le altre immagini sopra a quella di partenza, ottenendo così più livelli. Poi, con la gestione livelli, si andrà a lavorare su ogni singolo livello, cancellando tutto tranne che la figura dell'atleta, facendo comunque attenzione ai bordi e utilizzando un pennello-gomma diffuso ma non troppo (80% di densità circa). una volta eliminato l'eccesso, si dovrà ritoccare ogni singolo livello, basandosi sull'omogeneità dello sfondo. è infatti facile ralizzare sequenze su un fondo monocromatico, es un bel cielo blu... è più difficile quando ci sono nuvole o elementi sullo sfondo, in quanto bisognerà fare più attenzione ai contorni. |
Il risultato da te ottenuto è ottimo, nessuna sbordatura del soggetto, ottimo bilanciamento, ecc...ecc...
Certo è che ti piace complicarti la vita, il tuo metodo di postproduzione è a dir poco bizzarro , ci sono metodi più semplici e precisi per ottenere lo stesso risultato, qualche giorno ne parliamo.
Poco importa però, l'importante è il risultato.
Ti rinnovo i complimenti
Stefano Z.
Grazie a tutti, se penso che la cosa è nata per caso... scattando per'errore due fotogrammi in più... vedendo che la sequenza ci stava... poi non parliamo del fatto che dall'altra parte ci stavano i pro (luce alle spalle)... e io mesto mesto ho chiesto a un tipo dell'organizzazione se potevo stare dall'altra parte... quindi controluce a manetta... sottoesposizione di 1 stop su tutto per avere lo sfondo corretto... e il mitico PS con il suo luci e ombre... a farmi rinascere gli atleti...
Sulla postproduzione, non c'è molto da dire... io non avevo il cavalletto... quindi nella stragrande maggioranza degli scatti lo sfondo non è identico, ma micrometricamente fuori quadro nei tre scatti... quindi una più rapida applicazione di maschere e opzioni di fusione si è andata a fare benedire... e allora ho dovuto sopperire con la gomma, un lavoro mirato a scontornare il più possibile l'atleta, così da non dover ruotare i livelli... insomma... non è il metodo migliore ma in questo caso è quello che mi ha permesso di fare tutto in relativamente poco tempo...
L'ispiratore? un caro amico fotografo, che tra i primi ha applicato questa tecnica al freestyle, Dino Bonelli, italiano, ma tra i reporter di sport invernali più apprezzati in europa e non solo... vi allego uno scatto suo... che definisco di "palle"... sia da parte del fotografo... che da parte del rider... il numero uno del frestyle moderno!
Sulla postproduzione, non c'è molto da dire... io non avevo il cavalletto... quindi nella stragrande maggioranza degli scatti lo sfondo non è identico, ma micrometricamente fuori quadro nei tre scatti... quindi una più rapida applicazione di maschere e opzioni di fusione si è andata a fare benedire... e allora ho dovuto sopperire con la gomma, un lavoro mirato a scontornare il più possibile l'atleta, così da non dover ruotare i livelli... insomma... non è il metodo migliore ma in questo caso è quello che mi ha permesso di fare tutto in relativamente poco tempo...
L'ispiratore? un caro amico fotografo, che tra i primi ha applicato questa tecnica al freestyle, Dino Bonelli, italiano, ma tra i reporter di sport invernali più apprezzati in europa e non solo... vi allego uno scatto suo... che definisco di "palle"... sia da parte del fotografo... che da parte del rider... il numero uno del frestyle moderno!
Immagine(i) allegate
senza parole su questo ultimo allegato .... davvero senza parole
SALVATORE_