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D 200 - Risposta Del Sensore
Una prova pratica
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enrico
Messaggio: #1
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L'avevo già fatto con la mia CP 4500 e pubblicato da qualche parte in questo forum.
Oggi ho ripetuto la cosa con la D200.
Ho fotografato un cartoncino neutro 18% della kodak, ad ISO 100, secondo le indicazioni dell'esposimetro (in matrix) e con sovra e sottoesposizioni di uno stop (o EV: valori di esposizione, che è la stessa cosa). Importate le immagini in PS, ho eseguito su ciascuna di esse una misurazione della percentuale di nero, attraverso la palette "info". Ho costruito così il grafico di cui all'immagine sopra, aggiungendovi i vari scatti affiancati.
Sulle ascisse, lo zero rappresenta l'immagine ottenuta mediante l'esposizione consigliata dalla macchina (il risultato è una immagine con il 50% di nero) e a sinistra e a destra i valori di sotto e sovraesposizione.
In ordinate, le percentuali di nero.
Si nota come, da meno due a più due stop, la risposta è praticamente lineare. Oltre i tre stop di esposizione, andiamo sul bianco puro (0% di nero), zona nella quale si perdono i dettagli delle alte luci.
Sotto i 5 stop, si va in un nero al 96%, dove si perdono i dettagli delle ombre.
Il fatto che il grigio al 18% venga reso con un nero al 50% penso sia voluto. Dal grafico si vede infatti come, in ogni caso, si rischia di più sovraesponendo che sottoesponendo. Nelle condizioni del test, la latitudine di posa del sensore della D 200 è di circa 7 - 8 stop. I settaggi della macchina erano tutti a zero.
Pensando di far cosa utile...
Un saluto ed una Buona e serena Pasqua
Enrico
File allegati
File Allegato  curva_sensore_D200.pdf ( 15.32k ) Numero di download: 95
 
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #2
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Auguri anke a te...
gaetano
logon
Messaggio: #3
Auguri e grazie.
Luca Zeta
Messaggio: #4
QUOTE(enrico @ Apr 15 2006, 08:08 PM)
Ho fotografato un cartoncino neutro 18% della kodak, ad ISO 100, secondo le indicazioni dell'esposimetro (in matrix) e con sovra e sottoesposizioni di uno stop (o EV: valori di esposizione, che è la stessa cosa). Importate le immagini in PS, ho eseguito su ciascuna di esse una misurazione della percentuale di nero, attraverso la palette "info". Ho costruito così il grafico di cui all'immagine sopra, aggiungendovi i vari scatti affiancati.
Auguri di buona Pasqua.
Come hai calcolato la percentuale di nero?
Sulla palette "info" mi compaiono le informazioni:
R, G, B e C, M, Y, K ma non c'è corrispondenza con i valori che hai indicato to, almeno con l'immagine a b-bint che hai pubblicato.

smile.gif
enrico
Messaggio: #5
Ciao,
devo andare in PS, finestra/mostra info, quindi sulla palette info clicca sull'icona del contagocce: ti si apre una finestra sulla quale devi cliccare su "scala di grigio".
A quel punto, al posto dei valori dei canali RGB, compare un "K:" che ti fornisce le percentuali di nero in corrispondenza della posizione del cursore.
Le misure le ho eseguite sui file immagine originali. L'immagine con la curva e la scala dei grigi che ho messo sul forum, l'ho ottenuta tramite Corel Draw e questo spiega perché i valori possono differire un po' dai miei.
E' interessante vedere (basta capovolgere verticalmente la curva) come il grafico somigli alle curve caratteristiche delle pellicole. Pendenza del piede che sale in maniera progressiva, tratto rettilineo, quindi spalla. Solo che dal mio test, si evidenzia come la spalla sia molto breve e quindi il sensore mostra la tendenza a "bruciare" le alte luci. Si vede anche come la latitudine del sensore sia inferiore a quella della pellicola. Sulle curve caratteristiche della pellicola, in ascisse c'è il valore logaritmico dell'esposizione (ho la curva caratteristica dell'Agfapan 25 Professional). Utilizzando gli stop, si può considerare che all'incirca, ogni tre stop c'è una differenza di esposizione di una unità logaritmica.
Farsi una scala di grigi con questo sistema, magari intervallata non di uno stop ma di mezzo stop o addirittura di un terzo di stop, può servire per applicare il sistema zonale di Adams. Il mio test è un po' un test sul "negativo digitale". Andrebbe completato stampando appunto la scala di grigi nello stesso modo con il quale si procede per le foto normali (io uso una stampante Epson 800).
L'analisi potrebbe continuare, andando a vedere la risposta dell'esposimetro e del sensore ai diversi colori...
Ciao
Enrico
Luca Zeta
Messaggio: #6
Grazie Enrico per le spiegazioni.

La procedura è semplice e molto utile per comprendere il comportamento della propria macchina fotografica. Ero proprio curioso di valutare le risposte dei sensori della D70 e della D200. Ora per completare il quadro manca solo il grafico della risposta della D50.

Ecco il mio risultato:
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Un saluto,
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enrico
Messaggio: #7
QUOTE(Luca Zeta @ Apr 16 2006, 04:48 PM)
Grazie Enrico per le spiegazioni.

La procedura è semplice e molto utile per comprendere il comportamento della propria macchina fotografica. Ero proprio curioso di valutare le risposte dei sensori della D70 e della D200. Ora per completare il quadro manca solo il grafico della risposta della D50.

Ecco il mio risultato:
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Un saluto,
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*



Ciao,
stavo osservando il tuo valore che è, sul file esposto secondo le indicazioni dell'esposimetro, del 62% di nero. Riflettevo sul valore che a me è venuto del 50%. In effetti, il 50% di nero è quello che si può definire "grigio medio". Il cartoncino con riflettanza 18% coincide col grigio medio. Pur se le due percentuali sono diverse, sono in accordo perché si basano su principi diversi. Il 18% è la percentuale di luce riflessa rispetto a quella incidente che corrisponde, per l'occhio, ad un grigio medio, cioè percettivamente equidistante dal bianco e dal nero puri. Il 50% corrisponde alla percentuale di nero ed è in riferimento alla luminosità sul monitor e alla percentuale di inchiostro che si avrebbe sulla stampa (pur con tutte le dovute cautele realtive ai vari passaggi ed ai diversi settaggi delle diverse periferiche di output). Mi chiedevo perché a te viene il 62%. Hai usato un cartoncino grigio o bianco (anche se teoricamente i risultati non dovrebbero differire significativamente)?. Quando ho fatto queste prove (una volta ho fotografato un muro bianco), ho sfuocato di proposito, poiché una superficie difficilmente è uniforme e quindi i valori di lettura con PS possono poi variare leggermente da punto a punto. Sfuocare, vuol dire aumentare artificialmente l'uniformità chiaroscurale della superficie. In ogni caso, i settaggi da una macchina all'altra possono variare leggermente. Ma poiché ciascuno poi usa "quella macchina", il metodo, anche se casalingo, fornisce delle informazioni affidabili.
Una volta decisa l'esposizione, anche in matrix, cambaindo la lettura esposimetrica in "spot", si possono fare delle letture su altre zone della scena e vedere di quanti stop si distanziano dalla esposizione decisa per la ripresa. Si può così predeterminare se e quali particolari andrebbero persi e, magari, riaggiustare l'esposizione. E' vero che cobn Capture, qualche salvataggio si può fare, ma una esposizione corretta in partenza è il presupposto per una buona foto.
Enrico
Luca Zeta
Messaggio: #8
QUOTE(enrico @ Apr 16 2006, 08:26 PM)
Mi chiedevo perché a te viene il 62%. Hai usato un cartoncino grigio o bianco (anche se teoricamente i risultati non dovrebbero differire significativamente)?.
Ho utilizzato un foglio bianco che come giustamente noti anche tu, non differisce dal grigio medio. Ci pensa l'esposimetro ad esporlo correttamente. Quello che non ho fatto è stato il bilanciamento del bianco prima della prova.
Ho convertito con NC i fotogrammi nello spazio colore B&W e montato il tutto in PS a 16 bit. Fatto le misurazioni, generato il grafico con Excell e convertito per il web.
QUOTE(enrico @ Apr 16 2006, 08:26 PM)
Quando ho fatto queste prove (una volta ho fotografato un muro bianco), ho sfuocato di proposito, poiché una superficie difficilmente è uniforme e quindi i valori di lettura con PS possono poi variare leggermente da punto a punto. Sfuocare, vuol dire aumentare artificialmente l'uniformità chiaroscurale della superficie. In ogni caso, i settaggi da una macchina all'altra possono variare leggermente. Ma poiché ciascuno poi usa "quella macchina", il metodo, anche se casalingo, fornisce delle informazioni affidabili.
Ho sfocato anche io e prelevato il crop campione dal centro del fotogramma, per evitare di incappare in cadute ai bordi. L'esposizione l'ho misurata con lo spot.

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MassimoMontersino
Messaggio: #9
[quote=enrico,Apr 16 2006, 10:49 AM]
Ciao,
devo andare in PS, finestra/mostra info, quindi sulla palette info clicca sull'icona del contagocce: ti si apre una finestra sulla quale devi cliccare su "scala di grigio".
A quel punto, al posto dei valori dei canali RGB, compare un "K:" che ti fornisce le percentuali di nero in corrispondenza della posizione del cursore.

Fai un'altra prova: nella palette INFO imposta come valore Lab e prendi come riferimento il valore L.

La L del Lab é l'indicazione esatta del valore di luminosità del punto campione, se selezione scala di grigi potresti essere tratto in inganno dal profilo impostato nella palette delle preferenze colore

Massimo
enrico
Messaggio: #10
[quote=maxmonter,Apr 17 2006, 05:48 PM]
[quote=enrico,Apr 16 2006, 10:49 AM]
Ciao,
devo andare in PS, finestra/mostra info, quindi sulla palette info clicca sull'icona del contagocce: ti si apre una finestra sulla quale devi cliccare su "scala di grigio".
A quel punto, al posto dei valori dei canali RGB, compare un "K:" che ti fornisce le percentuali di nero in corrispondenza della posizione del cursore.

Fai un'altra prova: nella palette INFO imposta come valore Lab e prendi come riferimento il valore L.

La L del Lab é l'indicazione esatta del valore di luminosità del punto campione, se selezione scala di grigi potresti essere tratto in inganno dal profilo impostato nella palette delle preferenze colore

Massimo
*

[/quote]

Osservazione interessante.
Ciao
Enrico
Luca Zeta
Messaggio: #11
QUOTE(maxmonter @ Apr 17 2006, 06:48 PM)
Fai un'altra prova: nella palette INFO imposta come valore Lab e prendi come riferimento il valore L.
Curioso:
con questo sistema il valore "L" restituito sul grigio medio è pari a 52.
Questo valore è ben più significativo del 62 rilevato con il metodo di "Enrico".

Comunque a parte le quantità specifiche che valutano la precisione della taratura, la cosa interessante da notare erano le curve di risposta, e quelle non dovrebbero variare. Dico non dovrebbero perchè non ho controllato.

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