FORUM NIKONCLUB

Condividi le tue conoscenze, aiuta gli altri e diventa un esperto.

Chiudi
TITOLO*
DOMANDA*
AREA TEMATICA INTERESSATA*
2 Pagine: V  < 1 2  
Al Bar Con Un Libro
non ci sono mica solo le pagine rosa ...
Rispondi Nuova Discussione
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #26
QUOTE(Lambretta S @ Feb 9 2006, 09:22 AM)
... ripeto a me piacciono i libri fotografici quelli con le figure per intenderci... quelli di filosofia della fotografia, che ti vogliono spiegare cos'è una fotografia quando basta guardarla per capire se ti piace o no, sono una palla mortale...


Pur comprendendo il punto di vista di Lambretta non mi sento di condividere in tutto e per tutto quanto dice (oh, nun me strappà le Nital card eh? biggrin.gif ). Io per esempio e senza uscire dal nostro orticello, amo molto i Life. Il perchè dipende dal fatto che, magari sbagliando, magari avendone una visione parziale quando non distorta, riesco attaverso quanto scritto dall'autore, a capire i perchè di molte cose, magari non di tutte ma di molte sì. Il riuscire a comprendere i perchè di certi scatti, il comprendere le sensazioni provate, l'immedesimarmi attraverso lo scritto nel percorso fotografico dell'autore, mi aiuta sempre ad ampliare anche i miei orizzonti fotografici. Infatti è proprio attraverso l'immagine allegata allo scritto che ho imparato a soffermarmi su cose che prima mi sarebbero magari passate inosservate e che invece, quando le incontro personalmente le "riconosco" come spunti fotografici. Credo che la sensibilità fotografica, come tutte le cose, possa essere coltivata e sicuramente implementata da quanto letto oltre che da quanto visto.
In questo caso, nello specifico quanto ognuno riesce a tirar fuori dallo scritto di Wender, ci colloca come fotografi, non più come semplici spettatori del fatto ma, attraverso la macchina che riprende, come comprimari della scena che si sta svolgendo di cui "vogliamo" far parte non passiva.
Per non essere troppo prolisso, anche se lo sono spesso, il bisogno di riappropriarsi della propria identità di persona/fotografo, fa pare della massa di sentimenti e sensazioni che, anche se inconsapevolmente, faranno parte del nostro bagaglio nell'essere attori e non solo spettatori. Se tutto ciò diventa consapevolezza lo si deve proprio secondo me a coloro i quali riescono a farne filosofia.
pesco
Messaggio: #27
Ho letto quelle brevi pagine e sono piene di spunti riflessivi, grazie della segnalazione sicuramente cerchero' il libro per poterlo leggere.

grazie.gif
nuvolarossa
Messaggio: #28
Condivido quanto detto da Wim Wenders sulla "bidirezionalità" della fotografia: cioè noi fissiamo le immagini con il nostro modo di vederle e quindi compiamo un atto bidirezionale.
Mi trovo anche molto in linea con lambretta: meno chiacchiere e più immagini. Le fotografie, come le barzellette, quando devono essere spiegate perdono il loro scopo....
Fedro
Messaggio: #29
QUOTE(nuvolarossa @ Feb 10 2006, 10:08 AM)
Mi trovo anche molto in linea con lambretta: meno chiacchiere e più immagini. Le fotografie, come le barzellette, quando devono essere spiegate perdono il loro scopo....
*


La similitudine è interessante e condivisibile, ma vedo questo scritto ed il mio ragionare, non volto allo spiegare una fotografia, per farci capire che è bella (o brutta.... o nè l'una nè l'atra che è forse peggio ancora).

Da quando ho ricordo ho sempre cercato di ragionare molto su me stesso e su quello che sto facendo, spesso gli spunti mi sono stati dati da altri pensatori, sia per accordo che per disaccordo: ho sempre cercato di sfruttare queste considerazioni nel procedere del mio cammino.

Il mio scopo è quindi di riflessione su quanto faccio, sul perchè, su cosa capita non solo sul sensore o sulla pellicola ....una sorta di conosci te stesso....poi certo capisco che siano considerazioni che ognuno decide se fare o meno o più probabilmente se condividere o meno.

Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #30
QUOTE(nuvolarossa @ Feb 10 2006, 10:08 AM)
.......... meno chiacchiere e più immagini. Le fotografie, come le barzellette, quando devono essere spiegate perdono il loro scopo....
*



Dormito male stanotte? biggrin.gif
Era il tuo turno col piccolo Andrea? laugh.gif
Non ha attinenza con lo scritto la spiegazione della fotografia che si guarda. Semmai ha attinenza sul perchè la si scatta e sul perchè la si scatta in quel modo. Chi, come e perchè l'ha scattata. Nulla c'entra la foto in se stessa quanto se sia riconoscibile o meno il chi e il perchè l'ha scattata. Se tutto questo poi è rivolto verso noi stessi, attraverso lo scatto si può arrivare ad una autoanalisi che ci aiuta a capire cosa vogliamo fare da grandi con il mezzo che usiamo giornalmente. Ti sei mai chiesto veramente perchè a te piace andare a scovare angoli magici di piccoli paesi e fermarli su pellicola o sensore? Prova ad analizzare questo aspetto delle fotografie che fai e magari scoprirai aspetti di te stesso che non hai mai considerato.
nuvolarossa
Messaggio: #31
Dormito???? blink.gif
Che cosa vuol dire? Da due mesi a questa parte il verbo "dormire" è stato bandito dal mio vocabolario biggrin.gif ...

QUOTE
Semmai ha attinenza sul perchè la si scatta e sul perchè la si scatta in quel modo. Chi, come e perchè l'ha scattata

Spiegare il perchè la si scatta ed il perchè la si è scattata in quel modo equivale anche a spiegare l'immagine in se stessa...
QUOTE
Se tutto questo poi è rivolto verso noi stessi, attraverso lo scatto si può arrivare ad una autoanalisi che ci aiuta a capire cosa vogliamo fare da grandi con il mezzo che usiamo giornalmente

Se tutto questo è rivolto verso noi stessi allora tutto il mio discorso decade. E su questo sono d'accordo con te e Marco (fedro) sulla necessità della continua ricerca interiore, sul capire il come ed il perchè e che cosa stiamo facendo.
Tu che mi conosci, sai anche che io non scatto mai "a caso", ma l'immagine la formo nella mia testa PRIMA di premere il pulsante di scatto. Anche quando uso il digitale non faccio mai centinaia di scatti per poi tirarne fuori uno buono perchè "tanto non costa niente" ed il cestino di windows è pressochè illimitato... Il mio approccio è sempre "al risparmio" (sono ligure biggrin.gif ), se uno scatto non lo vedo prima di scattare, non lo vedrò neanche dopo e lo scatto finirà irrimediabilmente cestinato.... Purtroppo spesso viene cestinato anche quello che avevo visto "prima" perchè il risultato non è proprio quello aspettato....
QUOTE
Ti sei mai chiesto veramente perchè a te piace andare a scovare angoli magici di piccoli paesi e fermarli su pellicola o sensore?


NO!!! laugh.gif laugh.gif laugh.gif
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #32
QUOTE(nuvolarossa @ Feb 11 2006, 11:52 AM)

NO!!!  laugh.gif  laugh.gif  laugh.gif
*



laugh.gif
Allora provaci! Riflettere non costa niente biggrin.gif
nuvolarossa
Messaggio: #33
QUOTE(__Claudio__ @ Feb 11 2006, 12:23 PM)
laugh.gif
Allora provaci! Riflettere non costa niente biggrin.gif
*



...Infatti gli specchi lo fanno a titolo gratuito!!!!



P.S.: Guarda che c.....e bisogna scrivere per riportare "su" una discussione interessante che merita molti più interventi di quelli che ha avuto.... biggrin.gif
apeiron
Nikonista
Messaggio: #34
QUOTE(Fedro @ Feb 7 2006, 08:09 PM)
Al bar si ride, si scherza, si discute, si beve ci si infiamma...si legge il giornale, ma a volte, con una buona birra davanti ed una mezz'oretta di pausa, ci si puo dedicara alla solitaria lettura di qualche pagina di un libro.

Oggi per me è proprio andata così....sto leggendo "le idee della fotografia" di Claudio Marra e mi sono perso nelle parole di Wim Wenders (che adoro come regista..un pò meno come fotografo). permettetimi di consigliarvi il libro, ma soprattutto di condividere con voi le riflessioni del grande regista.
*


L'ho riletto con un'attenzione diversa, ti ringrazio. Se posso, ti consiglio di sfogliare le pagine di E.Boubat, Fotografie,Contrasto. Il libro forse non è all'altezza della mostra dell'anno scorso a Padova ("La Parigi di Edouard Boubat", davvero magnifica), ma è bellissimo. Come belle sono le riflessioni di Boubat sull'idea di "imprevisto" che è presente in tutta la sua opera. Mi piacerebbe discuterne con te, con voi.
Un saluto wink.gif
Fedro
Messaggio: #35
Riprendo questa mia vecchia discussione, nata quando ancora questa sezione non esisteva, magari può risultare interessante per chi se l'era persa.
Fedro
Messaggio: #36
QUOTE(apeiron @ Feb 28 2006, 11:19 PM)
i E.Boubat, Fotografie,Contrasto
*



cercherò sicuramente di procurarmelo Pollice.gif
giannizadra
Messaggio: #37
Mi hai fatto ripensare a Platone.
Di niente sappiamo com'è, ma solo come lo vediamo.
Vediamo un misto tra la "cosa" che c'è fuori di noi e le nostre emozioni, sensazioni, cultura, idee.
E ciò che vediamo modifica le nostre emozioni. E queste modificano la nostra visione.
Con l'occhio al mirino o meno, il processo bidirezionale si replica e modifica all'infinito: non è possiblile ripetere due volte la stessa foto.
Tra uno scatto e l'altro siamo cambiati noi, e con noi è cambiato ciò che vediamo, che continua a cambiarci. E' un processo circolare.
Fossimo ancora al bar. ci berrei sopra. hmmm.gif
sergiobutta
Messaggio: #38
Al Bar preferisco socializzare. Un libro si legge : in poltrona, in treno, in bagno, a letto leggo con più piacere. Solo le opere di Leopardi e la Divina Commedia evito di portarle in bagno. Altri libri si !!
 
Discussioni simili Iniziata da Forum Risposte Ultimo messaggio
2 Pagine: V  < 1 2