FORUM NIKONCLUB

Salve,

Ho un Mac con le USB 3 e noto che spesso lo scanner mi va fuori linea, nel senso che i software (sia SilverFast che Vuescan, da quando non posso più usare il software originale) spesso non lo vedono o non lo vedono più dopo una scansione.

Mi sembra che il problema persista sia con l'Hub (alimentato) e sia direttamente con le porte del mac.

qualcuno ha esperienze o consigli?

Dunque la soluzione potrebbe essere gorillapad o questo benro travel anglel c-169 che non conosco. Io viaggerei solo con trolley e una thinkpad con corpo e due obiettivi... certo mi seccherebbe molto non avere uno stativo, ma dite che potrebbero farmi storie anche sull'attrezzatura?? In passato verso il Regno Unito non mi hanno fatto storie ma ero su volo di linea ora dovrei andare a Parigi e con Easyjet.

Salve,

Volevo sapere se viaggiando in aereo con un trolley come bagaglio a mano posso infilarci dentro un cavaletto... diciamo il mio manfrotto 055.

Altrimenti non avendo bagaglio da imbarcare qual'è una soluzione?

Finalmente sono riuscito a provare durante un evento sportivo la nuova D3s.

Ho notato una cosa curiosa: in alcune circostanze, che non saprei ripetere in quanto non so se fosse o meno in momenti in cui la macchina scrivesse sulla scheda memoria, la pressione del tasto play per rivedere la foto accendeva il monitor e immediatamente lo rispegneva senza delay e senza che si toccasse alcun tasto. Questo comportamento si ripeteva costantemente se si ripremeva immediatamente il play. Invece in altre occasioni la pressione sul play si comportava in modo normale.

Pensavo fosse un qualche settaggio ma non mi pare, eppure ad esempio du una meno carrozzata D700 il play della foto è istantaneo... dubbito si possa trattare di un problema di buffer o di un difetto non essendoci ne perdita di foto ne segnali strani.

E' capitato?

Salve,

Ma il coprimonitor per la D3s esiste?
Dopo tutti questi anni mi ero abituato a tenere il BM coprimonitor sulle mie Nikon ma con la D3s non l'ho più trovato, esiste come accessorio o si dovrebbe ricorrere alle sgradevoli pellicole? Oppure al limite abituarsi a non avere nulla per la protezione del monitor.

Fortunatamente ho perso alcuna foto e la provenienza della scheda era assolutamente certa in quanto acquistata in un noto negozio di fotografia professionale a Milano... certo molto usata da me quello sicuro.

Salve,

Ieri per la prima volta mi è comparso uno strano messaggio sul display della D700. Alla fine di un evento sportivo dopo aver scattato circa 500 foto su una scheda da 8 GB della Lexar la macchina ha mostrato il messaggio ERROR sul display e non ha più scattato.

Tuttavia tolta la scheda con le altre schede ha scattato regolarmente ed anche con quella stessa dopo averla formattata ha scattato sempre regolarmente (ho fatto diverse prove), il messaggio non riporta sul manuale una qualche spiegazione se non un probabile difetto se dovesse persistere.

Secondo voi (e per vostre esperienze) è qualche cosa dovuto alla scheda (chessò una scrittura irregolare su un file) o qualche cosa inevitabilmente legato alla macchina?

Bhe sì, direi, chiarissimo ed esauriente.... farò delle prove.

Domenico

Salve,

vorrei un chiarimento sulla funzione Auto ISO nella D700. Se imposto come valore Max 3200 il valore minimo di ISO mi sembra di percepire dalle prove fatte è il valore ISO impostato nella voce Sensibilità ISO. Vale a dire se in quest'ultimo lo imposto a 800 ISO avrò un'escursione da 800 a 3200 a seconda delle condizioni di luce?
Se setto la macchina a priorità di tempo con un tempo più veloce di quello impostato nel tempo minimo, la macchina aggiusterà l'esposizione usando ISO e diaframma con escursione min max stabilita nella funzione auto iso?

Eccomi, anche se non sono un prof(essore) ma sono a Novara, scrivo poco purtroppo ma che vuoi farci....

In tutta onestà avrei preferito avere una macchina fotografia magari meno sofisticata ma più economica (al limite vorrei avere da una macchina con solo catarristiche veramente effettive e pagare solo quelle), mi rendo conto che ciò non incontra i gusti del mercato e benchè meno quelli del marketing, però io vorrei fotografare con una macchina fotografia, per i film (semmai ne avessi voglia) mi orienterei su prodotti diversi e più specifici. Ciò non toglie nulla alle qualità fotografiche della 300s.
Ho apprezzato moltissimo in passato la politica D3 e D700 (top class e caratteristiche top su macchina meno costosa), con l'introduzione del video nelle macchine di fascia medio-alta (parliamo, se non vado errato di almeno 2000 eur: non proprio due spicci) mi sembra che si stia un pò andando verso un gusto di mercato che non è propriamente quello fotografico.


Scusate per l'intervento dopo la chiusura di Roberto non mi ero accorto, daccordo sul bar.

Domenico

In effetti ho provato ad usare il portapellicole FH-2 invece che il 3, credo fosse stato costruito per il Coolscan IV, è pressocchè identico al 3 e funziona alla perfezione. Sembra più robusto del 3 essendo stato costruito in una lega vagamente metallica ed è anche un pò più lungo (la forma è più squadrata). Hai il vantaggio di essere meno plasticoso. Però concordo in pieno sulla necessità di avere un accessorio un pò più robusto.

Bhe complimenti per la foto e la pubblicazione.

Tornando all'argomento principe della discussione, l'FH-3 l'ho usato con grandissima soddisfazione devo dire. L'idea che mi sono fatto è che permette in fase di scansione una maggiore planarietà della pellicola e per questo sembra funzionare meglio dell'adattarore automatico.
Cmq dopo un lungo utilizzo smisi di usarlo in quanto le alette si erano leggermente allentate e facevo molta fatica a centrare i fotogrammi.
La mi esperienza con l'FH-3 (di cui vorrei acquistarne un secondo) è rivolta soprattutto alla scansione di pellicole negative BN attraverso il Coolscan V.

Memorie che fanno riflettere, una fotografia dove ogni scatto merita una riflessione. Veramente un bel racconto corredato da ottime fotografie e ben presentato.

Sono riuscito a caricare le foto al primo colpo... Fortuna? Però per Venafro la vedo dura anche se mi piacerebbe poter venire.

buon contest a tutti

--
Domenico Pescosolido

Anche io spesso setto ad 1 la riduzione della grana. Però non ho ben capito se vorresti avere files con grana meno evidente, nel qual caso forse potresti ridurla utilizzando uno dei molti programmi di riduzione del rumore e in quel caso il file dovresti averlo non troppo lontano da una quello che osservi in una stampa.... Ma quì dipende da che stampa vedi (in un 30x40 la grana sarà più evidente a parità di altri fattori che in un 24x30) e lo stesso per la risoluzione di un file.

Confermo la bontà della F100, macchina moderna e dal costo contenuto.

Salve,

Sto pensando di utilizzare una macchina fotografica piazzata dietro una porta di calcio con un grand'angolo o attaccata di fianco ad un tabellone da basket, e comandata in remoto, potrei essere vicino ad essa ma non nelle possibilità di controllarla. Ho visto che molti fotografi sportivi utilizzano un metodo simile ma non ho idea di cosa mi serva per poter provare tale tecnica (oltre ad una buona dose di fortuna affinchè palla e/o giocatore non vi finiscano sopra) di cui ho potuto apprezzare anche foto interessanti. Ho visto che spesso utilizzano un comander sulla slitta flash o qualche cosa di simile, qualche idea?

Salve,

Da un pò di tempo mi sto occupando di fotografia sportiva, in particolare per due sport calcio e volley sento la necessità di un ottica lunga. Sono già in possesso di un 70-200 f/2.8 VR che abbino al moltiplicatore 1.7 II e ad un corpo D300 con discreti risultati soprattutto nel calcio.

Ora non potendo al momento permettermi ottiche particolarmente prestanti (e costose) come un 300/2.8 o un 400/2.8 o anche il 200-400/4 volevo orientarmi sul 300/4 AFS eventualmente da moltioplicare se possibile oppure l'80-400. Secondo voi cosa consigliereste tenedo presente che il limite del volley mi obbliga ad usare almeno ISO 1600 a 1/500 e attualmente con il 70-200 duplicato ad f/4.8 sono sottoesposto di circa mezzo stop?

In entrambi gli sport sono in grado di usare il monopiede quindi si esclude l'uso a mano libera o per lo meno si limita molto.

si veramente chic e raffinato... interessante

Amo i luoghi e le genti che hai saputo raccontare così bene attraverso le tue fotografie da cui traspare chiaramente una profonda conoscenza di ciò che ci mostri: complimenti un le fotografie sono meravigliose.

Ciao Paolo,
Mi interesserebbe sapere di più sul funzionamento del GPS Logger e di come passi i dati alle foto scattate, così come i modelli di GPS Logger più adatti.

Fabrizio a supporto di quanto da te illustrato mi viene in mente un pezzo che riporto integralmente e che lessi per la prima volta in un'altro forum e riportava parte di un testo di Feininger sulla fotografia

Nella formazione di un fotografo ci sono tre stadi. […]

Primo stadio. In questa fase il fotografo è soltanto un collezionista, un appassionato di strumenti e di aggeggi, il cui interesse si concentra sugli apparecchi, sugli obiettivi, sulla meccanica della fotografia. Possiede di solito i migliori apparecchi, i più aggiornati strumenti e una serie completa di accessori. Il fotografo che si trova in questa fase costituisce la delizia dei negozianti di articoli fotografici perchè non conserva un apparecchio più di qualche settimana o di qualche mese. Torna continuamente a cambiarlo con uno più recente, “prova” instancabilmente macchine ed obiettivi, ma non fa mai una vera fotografia.

Secondo stadio. In questa fase l’interesse del fotografo si rivolge soprattutto alla “qualità” delle copie positive. Anche questo tipo di fotografo possiede una vasta e ottima attrezzatura: ma, a differenza del precedente, se ne serve per fare fotografie. Quando fa fotografie, però, non presta la minima attenzione al soggetto. La sua ambizione è di ottenere un “positivo perfetto”. Discute appassionatamente di grana della pellicola, gradazione dei negativi, gamma, inerzia, mancanza di reciprocità e opacità; si precipita ad acquistare ogni tipo di soluzione “a grana fine” appena spunta sul mercato, sperando sempre di imbroccare quella perfetta. […]

Terzo stadio. In questa fase il fotografo è come un pittore o un romanziere animato dall’ispirazione. Non gli importa che tipo di apparecchio usa, ma la fotografia che può ottenere. Potete vedergli tra le mani una Leica modello 1932, scrostata e sconquassata, ma le sue fotografie finiscono esposte nelle sale del Museo di Arte Moderna di New York. La sua “tecnica” può essere talvolta discutibile, la sua sincerità mai. Se un fotografo sa ciò che vuole, anche se non è padrone della tecnica, troverà sempre il modo, con lo studio e con l’invenzione personale, di esprimersi chiaramente sulla pellicola e sulla carta sensibile in modo da comunicare agli altri le sue esperienze e le sue sensazioni. […] Il primo passo sulla strada del lavoro originale si compie quando ci si rende conto che un apparecchio fotografico è solo uno strumento per fare fotografie. Dimenticate il suo aspetto esterno, i suoi meccanismi di precisione, le sue cromature, il suo obiettivo scintillante; e consideratelo alla stregua - tanto per fare un esempio - di una macchina per scrivere. La macchina fotografica è per il fotografo quello che la macchina per scrivere è per il romanziere: uno strumento per esprimere delle idee. Tutti possono imparare a scrivere a macchina come tutti possono imparare a fare fotografie. A nessuno importa di conoscere la marca della macchina per scrivere di un romanziere. Nello stesso modo, perchè si dovrebbe pretendere di sapere quale apparecchio è stato usato da un fotografo? L’unica cosa che conta è se il suo lavoro è buono o cattivo, interessante o scialbo. […] La preoccupazione per gli aspetti tecnici più esteriori della fotografia è evidente nella tendenza di molti dilettanti ad attribuire importanza ai “dati tecnici”. Le riviste e gli annuari fotografici corredano religiosamente con questi dati ogni fotografia che pubblicano. […] la citazione della marca dell’apparecchio, dell’obiettivo e del film non è di nessuna utilità pratica: è soltanto una pubblicità gratuita per i loro fabbricanti. E’ commovente vedere quanta pena si danno alcuni redattori di riviste fotografiche per fornire “informazioni complete” ai loro lettori.

Ciao, non è che ci posteresti qualche foto di come hai disposto l'attrezzature all'interno? Io ho sempre enormi difficoltà a incastrare le cose... il gioco degli incastri non è mai stato il mio forte