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Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #76
Scusate , mi ero espresso male, ho editato il concetto precedente.
Slow4u
Banned
Messaggio: #77
QUOTE(FZFZ @ Mar 7 2012, 06:45 PM) *
Vero.
Per questo il ricampionamento si fa in basso a partire dalla macchina con la risoluzione più elevata , e non al contrario verso l'alto dalla macchina con risoluzione inferiore.

Nel secondo caso , infatti , il sw dovrà inventarsi dei pixel....e questo non è accettabile.
Mentre nel ridimensionamento il sw non si inventa nulla...


Scusate ma a parte il fatto che se fai dei confronti in stampa entrano in ballo aspetti riguardanti anche i programmi di gestione della stampa poi gli stessi programmi di ricampionamento ...
Insomma non è che se ne esce tanto "comodi".
Dai lo sappiamo che il risultato può differire e non di poco anche solo aprendo i file con 2 programmi diversi ...
E tu mi dirai ma prendiamo uno di terza parte e varrà per tutte e due..
Beh certo che si può fare ma moolte cose importanti si esplicitano meglio usando i loro programmi come capture nel caso di Nik.
Ciao Luciano
Franco_
Messaggio: #78
Piccolo OT, ma neanche tanto, visto che l'argomento viene affrontato, seppur indirettamente, anche in questa discussione.

C'è da sottolineare una cosa che troppo spesso viene dimenticata, volenti o nolenti abbiamo quasi sempre a che fare con programmi che ricampionano o scalano i nostri file prima che questi vengano stampati.

I risultati migliori si ottengono quando in stampa si utilizza la densità di risoluzione nativa della stampante (parlo di inkjet, ovviamente). Ad esempio se utilizzo una Epson (360 dpi) la massima qualità con una D700 la otterrò su stampe 20x30, con una D800 con stampe 34x51. Se vogliamo stampe di dimensioni diverse perderemo inevitabilmente qualcosa... quello che alla fin fine conta davvero è quanto siamo disposti a perdere in termini di qualità assoluta in rapporto ai soldi che dovremmo spendere. Io sono di bocca abbastanza buona e con la D700 arrivo agli A3+...
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #79
QUOTE(Slow4u @ Mar 7 2012, 07:15 PM) *
Scusate ma a parte il fatto che se fai dei confronti in stampa entrano in ballo aspetti riguardanti anche i programmi di gestione della stampa poi gli stessi programmi di ricampionamento ...
Insomma non è che se ne esce tanto "comodi".
Dai lo sappiamo che il risultato può differire e non di poco anche solo aprendo i file con 2 programmi diversi ...
E tu mi dirai ma prendiamo uno di terza parte e varrà per tutte e due..
Beh certo che si può fare ma moolte cose importanti si esplicitano meglio usando i loro programmi come capture nel caso di Nik.
Ciao Luciano



Bhè....ovviamente le stampe andranno paragonate con una logica...
Paragonerò una stampa inkjet con un certo tipo di carta , ad un'altra stampa paragonabile in tutto e per tutto....
Paragonerò due stampe chimiche fatte nello stesso lab con la stessa carta, etc,etc.

Insomma cercando di minimizzare le variabili....
pes084k1
Messaggio: #80
QUOTE(lorenzobix @ Mar 6 2012, 07:33 PM) *
Elio, intuisco che stai dicendo qualcosa di molto interessante ma, come credo a molti, mancano le basi per capire di cosa stai parlando quando usi termini tipo: "speckle", "tessiture", "crominanza", "deviazione di rumore". col rischio di apparire ignorante, ed in effetti lo sono (nel senso che ignoro il significato di certi termini) ti chiederei la cortesia, se non è troppo complesso, di spiegare in termini fruibili ai più i concetti che esprimi, appunto molto interessanti suppongo, se è vero che arrivi a i risultati che dici con D700 a 6400iso.


Avevo usato il terrmine pixel perché più comprensibile ai più. Lo "speckle" è la sopravvivenza di punti isolati di rumore che superano la soglia. Questo è dovuto al fatto che il rumore, quando i fotoni sono pochi, può generare impulsi molto al di sopra del valor medio. Se non rimossi, quando applico lo sharpening, questi punti creano grani luminosissimi che disturbano, costringendo a ridurre la nitidezza. I fotositi piccoli prendono pochi fotoni in media, quindi generano molto speckle. Esso può essere ridotto con filtri particolari (mediano, sigma) che rovinano certi dettagli, in particolare le "tessiture", che rappresentano quel fondo di dattagli piccolissimi parzialmente risolti che vediamo sulla pelle, sulla sabbia, sul cielo, sul mare e che danno realismo alla scena. In alternativa, per ridurre lo speckle si possono usare scatti multipli mediati, come fanno la NEX, le fotocamere astronomiche e gli scanner, su soggetti fissi.
La "deviazione standard di rumore" è la radice quadrata della potenza di rumore e si misura in livelli (o volt...). Se i fotoni sono molti, allora la distribuzione è "gaussiana" e basta la deviazione a dire tutto. Se invece i fotoni sono pochi, sono necessarie altre prove. Potrei avere una deviazione bassa, ma con punti di rumore amplificati a 20-30 livelli molto brutti.
La "crominanza" è data da due componenti (la terza è la "luminanza") che si ottengono con una formula invertibile applicata a R, G e B. I dettagli "comuni" a R,G,B, in poche parole, finiscono nella "luminanza", mentre quelli presenti prevalentemente in R e/o B finiscono in "crominanza", che quindi rappresenta la ricchezza cromatica dell'immagine.
Nelle DSRL la crominanza ha una risolvenza circa pari a 2/3 di quella della luminanza e genera in prevalenza il Moirè. E' anche molto sporca: nel film la crominanza ha la stessa definizione della luminanza sui dettagli fini e pochissimo rumore, mentre nel digitale non ha quasi dettagli ed è molto rumorosa, perché generata da 2 soli pixel su 4 del gruppo di Bayer.
Tutte le azioni di controllo del rumore e del Moirè tendono a sfocare la crominanza recuperando qualche dettaglio dalla luminanza con formule complicate. Ovviamente alla fine avremo una luminanza abbastanza pulita, gelida, e colore... abbastanza "acquarellato".
Quando si fa PP a 6400 ISO, occorre calibrare un denoiser flessibile (come Neatimage) con soglie alte per sopprimere lo speckle, filtraggio ridotto, 50% in media, fino al punto in cui il rumore è equidistribuito fra tutte le componenti. Conviene abbassare soglia e filtraggio alle basse frequenza, ma filtrare ancora sulle bassissime, che creano i brutti blocchi colorati.
Poi si riaumenta la saturazione, si fa deblur (Focus Magic o Focus Fixer) per recuperare i dettagli, il tutto in un profilo Pro Photo, che NX2 può usare. Quando si ottiene una grana "rotta e fine", si ridimensiona quanto serve per la stampa a 300 dpi, si applica uno sharpening finissimo (Focalblade o "Smart Sharpening- Lens Blur" con PS/PSE) si converte in sRGB o AdobeRGB, 8 bit, JPEG Fine e si invia alla stampa.

A presto telefono.gif

Elio
 
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