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Fotografia Naturalistica
Esperienze sul campo
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Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #1
La discussione su "Foto di animali" lanciata tempo fa da Odisseo s'è rivelata, a mio avviso, una preziosa fonte di suggerimenti, di "ispirazione" e di dibattito. E' talmente "ricca" che la consultazione, a questo punto, diventa complessa e dispersiva...
Perciò lancio un'idea: questo genere fotografico, forse più di altri, pone agli appassionati una serie di problematiche tecniche (e non solo strettamente fotografiche) che, probabilmente, qualcuno ha già affrontato con successo: dalle ottiche alle modalità di trasporto dell'attrezzatura, dalle tecniche di ripresa alla miriade di accessori (disponibili sul mercato o "autocostruibili") che possono rendere la vita più facile al fotonaturalista, alle tecniche di approccio al soggetto (vagante o in capanno) all'indicazione di siti interessanti...
Tutti insieme possiamo "costruire" un bagaglio di esperienze vissute da condividere, nel quale ciascuno può trovare ciò che cerca o offrire quanto altri stanno cercando. Vogliamo provare a "condividere" le nostre esperienze in materia, postando autonomamente interventi su argomenti ritenuti di comune interesse o, al contrario, chiedendo lumi a chi ha già "sperimentato" tecniche o materiali?
Allora, chi comincia? Io un paio di ideuzze già le avrei, ma per ora ho già scritto anche troppo...
wink.gif Forza!
Diego
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #2
Va bene, comincio io...
"Usare il treppiede non appena è possibile": è uno dei "dieci comandamenti" della fotografia che mi hanno insegnato quando, ormai tanti anni fa, ho cominciato ad armeggiare con la mia prima reflex. Già, ma nella foto naturalistica quante volte è davvero possibile aprire il cavalletto e, soprattutto, quante volte non ci è capitato, soppesandolo, di rinunciarvi di fronte alla prospettiva di quel peso in più da portarsi appresso, magari in montagna?
Personalmente,ormai, uso il treppiede solo nelle - rare - occasioni in cui fotografo da capanno, in zone umide.
Un accessorio a mio avviso molto sottovalutato, e in grado di risolvere parecchi problemi, è il monopiede. Certo, non si può pretendere di effettuare pose lunghissime, ma come sostegno per una reflex e un quattrocento è perfetto. Soprattutto se si adotta la testa giusta. Spesso m'è capitato di vedere il supporto filettato dell'obiettovo montato direttamente sulla vite del monopiede, ma si tratta d'una soluzione che vanifica in gran parte l'utilità dell'accessorio, a meno che non si preveda di fotografare sempre con il complesso corpo macchina- obiettivo rigorosamente parallelo al terreno, avendo come unica possibilità di regolazione l'allungamento della gamba...
Anche le classiche teste fotografiche a tre viti, e quelle di tipo video comandate da un'unica leva non sono il massimo: sul treppiede funzionano egregiamente perchè si tratta di un dispositivo stabile, sul monopiede necessitano di due mani per la regolazione, un'altra sorregge l'asta, l'altra deve essere pronta a scattare per cogliere l'attimo...
sad.gif Insomma, occorrerebbe acquistare un paio di mani optional, di quelle che Canon vende come accessorio per maneggiare agevolmente le regolazioni a pulsante delle sue reflex mad.gif
Restano dunque le ottime e oneste (anche nel prezzo) teste a sfera, e quella con impugnatura a pistola e comando a frizione realizzata da Manfrotto e non a caso proposta anche in versione NAT (color verde), particolarmente dedicata alla fotografia naturalistica.
Non ho mai sperimentato, anche perchè si tratta di accessori di difficile reperibilità, i supporti a spalla con scatto comandato da grilletto, tipo il "fotosniper" che la russa Zenith vendeva in abbinamento con il suo tele Tair da 300 mm.
Qualcuno ha avuto esperienze con questi accessori, e sa fornire eventualmente indicazioni sulla loro reperibilità?
Buone foto
Diego
Fabio Blanco
Messaggio: #3
Cavolo Diego mi hai anticipato volevo postare lo stesso argomento o quasi: metodi e trucchi per evitare il mosso.
Intanto non posso che confermare la comodità del treppiede, anche se personalmente uso quasi sempre un monopiede manfrotto a 4 stadi con testa a sfera dello stesso modello (impugnatura a pistola) indicato da te, ma non NAT.
Questo tipo di supporto è decisamente leggero e poco ingombrante da trasportare ed evita gran parte dei mossi che si possono verificare fotografando. Fino a 1/60 con un 300mm vi assicuro che da buoni risultati e anche applicando un TeleConverter1.4. i risultati si mantengono discreti.
Il problema sorge se si va oltre i 400/500mm infatti a volte con focali così lunghe neanche il treppiede riesce a evitare il fenomeno del MICROMOSSO, che viene esasperato da ottiche così lunghe.
In questi casi infatti le vibrazioni che noi stessi trasmettiamo al momento dello scatto e quelle che si creano con il sollevamento dello specchietto vanno a creare fenomeni, a volte anche vistosi, di micromosso che sono sempre dannosi alla nitidezza dell'immagine.
Ho trovato utile, in tali circostanze, un "trucco" svelatomi da un fotografo molto esperto: un sacchetto riempito di sabbia appoggiato sul pentaprisma della macchina: vedrete le vibrazioni saranno pressoche nulle.
Ovviamente non fatelo quando siete esposti al vento perchè, tra la resistenza all'aria dell'obiettivo e quella del sacchetto, la vostra fotocamera ondeggerà vistosamente.
Ricordo, inoltre, che lo stesso sacchetto potrà essere utilizzato anche come supporto stabile per appoggiare a terra l'obbiettivo durante una foto a bassissima altezza o quando si deve fotografare da un'auto/fuoristrada.
Perchè tutto questo? Perchè nitido è meglio....
davide.lomagno
Messaggio: #4
io uso il seguente accessorio.è una staffa,non mi ricordo il codice,della manfrotto,la quale ha un supporto a spalla ,che avvito al fondello della fotocamera,mentre il 500 f4,lo monto sul monopiede con testa a sfera in magnesio della gitzo.molto leggero e comodo.Avevo prima la g222,ma era troppo alta e mi sbilanciava il tutto.il monopiede poi a il tappo con 3 gambette,le quali una volta aperte,aumentano l'area di appoggio.
morgan
Messaggio: #5
Per quanto mi riguarda, utilizzo un monopiede Manfrotto 681 a tre stadi, corredato di una testa a sfera 468 RC2 o di una 222 ad impugnatura rapida. Certamente la comodità di trasportare un treppiede al posto di un cavalletto, non è cosa da poco, anche perchè non è sempre facile su terreni accidentati riuscire a posizionare al meglio un treppiedi. Per quanto riguarda le teste, in particolare la 222 e molto comoda da usare in quanto con l'impugnatura tipo "joistick" si può rapidamente cambiare inquadratura. Di solito utilizzo il monopiede con un Nikkor 2.8 D IF-ED II e non ho mai avuto grandi problemi. rolleyes.gif rolleyes.gif

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Fabio Blanco
Messaggio: #6
QUOTE (morgan @ Feb 14 2004, 11:27 AM)
.... Di solito utilizzo il monopiede con un Nikkor 2.8 D IF-ED II e non ho mai avuto grandi problemi. rolleyes.gif rolleyes.gif
...

Ciao Morgan,
Se come penso il 2.8 D IF-ED II è il 300mm... beh io ho avuto diversi problemi a tenere fermo il bestione con il 222... c'è da stare sempre attenti che non scivoli di colpo su un lato.

A tale proposito ho apportato una modifica al sistema di frizione:

Ho smontato, con estrema cautela, il sistema di bloccaggio, al suo interno si trova una molla ad asta (occhio a non farla schizzare via perchè è in perenne compressione) che ha il compito di bloccare la frizione sulla testa a sfera vera e propria.
Ho quindi preso uno spessore di circa 1cm è l'ho inserito tra la molla e il regolatore di forza, così facendo ho aumentato la compressione e la forza che la molla esercita sulla frizione, potenziando quindi il sistema di bloccaggio sulla testa a sfera.

Ps. questa operazione è molto pericolosa perchè si rischia, aprendola o chiudendola, di perdere qualche molla che schizza via, inoltre consiglio di fare questa operazione in due perchè la fase di chiusura è molto complessa.
morgan
Messaggio: #7
Grazie per il consiglio, proverò a modificare anch'io la 222 e ti assicuro che lo farò com molta cautela!! rolleyes.gif rolleyes.gif

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Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #8
Anch'io ho stretto al massimo la regolazione della frizione, e non ho avuto più problemi di "rovesciamento"...ma è anche vero che che il complesso F80+MB16+ 400 oppure 80-200 2.8 non supera i 2 chili e mezzo, meno del peso del 300 2.8 da solo...Farò tesoro, quando possibile, del suggerimento del sacchetto di sabbia sul pentaprisma per attenuare il fenomeno del micromosso. Il "sacchetto" per la verità fa già parte della mia cerchia degli accessori indispensabili, ma visto che lo uso solo come appoggio per l'ottica ho cercato di contenere al massimo il peso, riempiendolo di palline di polistirolo. Va benissimo per questo scopo, ma per controllare le vibrazioni è davvero inutile...
Ciao
Diego
zalacchia
Messaggio: #9
In aggiunta alla risposta di Fabio e Diego vorrei dare un consiglio riguardo al miracoloso sacchetto, io ne ha costruiti un paio e ho notato che i migliori risultati si ottendono con sacchetti di stoffa (mai di plastica) come quelli usati per proteggere le scarpe della festa, riempito con fagiolini secchi o lenticchie.

...adesso non fate la battuta.... wink.gif

Ciao
Stefano Z.
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #10
Nessuna battuta, anzi un'autorevolissima conferma la trovi a pag. 10 della guida Collins "wildlife of East Africa" di Hoskine Withers: "[FONT=Courier][COLOR=red]...the best alternative for photographing from a vehicle is to employ te use of a benabag, a very simple , but extremely effective method pf camera support. Although beanbags are commercially available tehy are not diffucult to make. All that is needed isa a section of cloth or canvas sewn to form a zippered bagof around 300X150mm. This can be packed in your luggage and, on arrival, be filled whit rice, peas or bean".
Clik102
Messaggio: #11
QUOTE (tembokidogo@libero.it @ Feb 15 2004, 03:04 PM)
Nessuna battuta, anzi un'autorevolissima conferma la trovi a pag. 10 della guida Collins "wildlife of East Africa" di Hoskine Withers: "[FONT=Courier][COLOR=red]...the best alternative for photographing from a vehicle is to employ te use of a benabag, a very simple , but extremely effective method pf camera support. Although beanbags are commercially available tehy are not diffucult to make. All that is needed isa a section of cloth or canvas sewn to form a zippered bagof around 300X150mm. This can be packed in your luggage and, on arrival, be filled whit rice, peas or bean".

Già ...... è vero ....... perchè portarlo in giro pieno !!!!!!!!!!!
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #12
E quando hai finito di usarlo, una bella fagiolata!
SAETTA
Messaggio: #13
Io ci metto pure la mia rolleyes.gif
Immagine(i) allegate
Immagine Allegata
 
falcodinet
Messaggio: #14
Salve a tutti! sono da poco iscritto al forum e siccome l'argomento mi interessa avrei delle idee da esporre anche perchè già collaudate.
Tempo fa, quando ancora non possedevo la mia Coolpix 4500, avevo la necessità di eseguire scatti e brevi filmati a insetti che per la loro natura non si lasciano avvicinare facilmente, avrete capito che si tratta delle laboriose api; allora mi misi alla ricerca della macchina fotografica adatta allo scopo. Dopo lunga ed estenuante ricerca decisi l'acquisto di una Coolpix 995 e ad essa ho abbinato un cannocchiale Vixen Geoma 80 che a ragguardevole distanza mi permette la ripresa di scatti e brevi filmati. Il problema, pur usando un buon treppiede (il manfrotto 055 CL) e l'ottima testa (manfrotto 501) era il mosso che però ho poi controllato con lo scatto a distanza accessorio indiscutibilmente indispensabile per tale genere di lavoro.
Saluti a Tutti rolleyes.gif
 
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