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Ana-logico Sarà Lei
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Halberman
Messaggio: #101
Scusate se entro nella discussione così tardi e se perciò dirò cose già dette.

Anche per me il termine "analogico" non risponde alla realtà per definire la fotografia "a pellicola" rispetto alla fotografia cosiddetta "digitale".

"Analogico" si riferisce a un sistema o a un dispositivo "in cui si utilizzano grandezze associate a grandezze fisiche variabili con continuità" (Il Dizionario della lingua italiana, di Tullio De Mauro, Milano 2000).

Chiaramente si può parlate di un termometro analogico o di un tachimetro analogico, o di registrazione analogica quando, ad es., si registra mediante un oscillografo una scossa di terremoto, col risultato di riprodurre visibilmente sulla carta (e con le relative proporzioni, in scala) le oscillazioni subite dal terreno.

Ma di fotografia "analogica" per contrapporla a fotografia "digitale" non si può parlare, quasi che una fosse "analogica" e l'altra "non analogica"; perché anche quella cosiddetta "digitale" è essa stessa "naturalmente analogica", in quanto "registra"meglio possibile (perché è appunto una fotografia) la scena ripresa così come si presenta davanti all'obiettivo.

E' vero che, già in fase di ripresa, con la cosiddetta "digitale" posso regolare diversi parametri, ma, che io sappia, sulle forme (togliere una parte della scena, mettere una parte al posto di un'altra, ecc.) ancora... non posso intervenire al momento della ripresa. Anche se volessi farlo, lo potrò fare solo con Photoshop o programmi simili, che a modo loro svolgono un po', ma (che io sappia) non del tutto, il lavoro della camera oscura.
AlexanderFreud
Messaggio: #102
QUOTE (Halberman @ Jan 15 2005, 02:02 AM)
...Anche per me il termine "analogico" non risponde alla realtà per definire la fotografia "a pellicola" rispetto alla fotografia cosiddetta "digitale".
"Analogico" si riferisce a un sistema o a un dispositivo "in cui si utilizzano grandezze associate a grandezze fisiche variabili con continuità"...

Io credo che, mentre la pellicola può essere sicuramente considerata analogica in quanto assume l'immagine in continuo, il sensore CCD è formato dai pixel, i quali ognuno si espone in un modo uniforme e la loro somma da la foto. Se si va ad ingrandire appaiono i quadratini, mentre quella analogica sfumerà a poco a poco fino a divenire completamente confusa, ma non si vedranno i quadratini. wink.gif
Halberman
Messaggio: #103
Alessandro,
alla prima lettura della tua risposta ho l'impressione che, al di là di tutto quello che si può dire, e che è stato detto, dei termini "analogico" e "digitale", tu abbia colto il nocciolo della questione.

In effetti, se si prendono due pixel vicini essi sono separati tra loro e possono reagire ad impulsi diversi in modo assolutamente differente l'uno dall'altro, perché tra l'uno e l'altro c'è soluzione di continuità.

Nel negativo, se l'immagine non è a fuoco, c'è solo il problema dei "circoli di confusione" che possono aumentare di dimensione e possono finire per sovrapporsi l'uno all'altro generando confusione nell'immagine.

E questa può essere la riprova. Tra i circoli di confusione evidenti (che sono degenerazioni dei piccolissimi "cerchi di confusione" dell'immagine a fuoco) non c'è soluzione di continuità tra l'uno e l'altro. I pixel sono dunque elementi discreti, i circoli di confusione no.

Ci penserò su ancora, ma su due piedi mi pare corretto.
Grazie.
AlexanderFreud
Messaggio: #104
QUOTE (Halberman @ Jan 15 2005, 06:24 PM)
...Ci penserò su ancora, ma su due piedi mi pare corretto.
Grazie.

Grazie a te che mi hai dato una spiegazione tecnica, io ero andato solo ad intuito
smile.gif
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #105
....No. L'immagine fotografica tradizionale è data dall'annerimento di singoli granuli d'alogenuro d'argento. Non esiste un supporto indifferenziato, ma un insieme di microscopici elementi bene definiti il cui differente annerimento, in relazione all'esposizione alla luce, dà luogo alla gamma tonale che va (nel bianconero) dal bianco puro al nero profondo. Se fosse come dite, non sarebbe percipibile la grana, che è appunto la struttura fisica del supporto fotosensibile.
Ultimo intervento (lo giuro) in una discussione puramente nominalistica che mi sembra rientri ormai nella disciplina della Tetrapilocatabasi (arte di tagliare il pelo in quattro) o della Poziosezione (arte di tagliare il brodo). Il Copyright per le definizioni appartiene a Umberto Eco. wink.gif
Diego
sergiobutta
Messaggio: #106
Anche per me è l'ultimo intervento. Nella digitale, lo abbiamo detto in precedenza, c'è la conversione analogico/digitale e, quindi il risultato della ripresa esce dalla macchina come sequenza di 0 e 1. Questo per dirla terre terra, ma lo avevamo detto anche in precedenza.
carlofio2000
Messaggio: #107
QUOTE (tembokidogo @ Jan 15 2005, 08:53 PM)
...Tetrapilocatabasi (arte di tagliare il pelo in quattro)...

Conoscevo Tetratricotomia (da Claudio Beccari - LaTeX, 1991)

Ma se lo dice Eco...

biggrin.gif

Ciao

Carlo
EmilLask
Messaggio: #108
Per evitare che l'ovvio finisca per alimentare la tentazione di chiudere argomenti che meritano di rimanere in discussione riporto una parte dell'intervento di Luigi Cappellari sul tema pixel e pellicola: "nulla è più digitale della pellicola chimica. Infatti o il granulo argentico riceve luce sufficiente per innescare la reazione di sviluppo, e allora dopo il trattamento diventa completamente nero, oppure non viene attivato e allora scompare dopo il trattamento: insomma condizione 1 o condizione 0, tipicamente digitale senza vie di mezzo.
Le differenti modulazioni dei grigi - effetto analogico continuo - sono date dalla quantità più o meno grande di granuli attivati nello spessore dello strato."
Coolshot
Messaggio: #109
QUOTE
"nulla è più digitale della pellicola chimica. Infatti.....


Ho due ho o tre amici, ana-logici a cui girare subito questa osservazione. Sono "digitali dalla nascita" e neanche lo sapevano!! biggrin.gif
carlofio2000
Messaggio: #110
QUOTE (EmilLask @ Jan 15 2005, 11:21 PM)
Per evitare che l'ovvio finisca per alimentare la tentazione di chiudere argomenti che meritano di rimanere in discussione riporto una parte dell'intervento di Luigi Cappellari sul tema pixel e pellicola: "nulla è più digitale della pellicola chimica. Infatti o il granulo argentico riceve luce sufficiente per innescare la reazione di sviluppo, e allora dopo il trattamento diventa completamente nero, oppure non viene attivato e allora scompare dopo il trattamento: insomma condizione 1 o condizione 0, tipicamente digitale senza vie di mezzo.
Le differenti modulazioni dei grigi - effetto analogico continuo - sono date dalla quantità più o meno grande di granuli attivati nello spessore dello strato."

Nessuna ovvieta'.

Nel digitale l'immagine viene memorizzata tramite dei numeri
(appunto digitale).

Nella pellicola no.

Ciao

Carlo
EmilLask
Messaggio: #111
Apprezzo molto la simpatica ironia di Coolshot. E' proprio così. Molte delle nostre esperienze quotidiane sono digitali già da prima che il digitale diventasse esclusiva prerogativa, fino ad esserne erroneamente sinonimo, di elettronica e informatica.

Non soltanto nella realtà molte esperienze non presentano caratteri di continuità, e sono il risultato di eventi discreti e discontinui, ma anche nella speculazione matematica il digitale è ben noto già dal XVII secolo. A Leibniz dobbiamo il più approfondito studio sulla logica binaria e la conseguente applicazione con la comparsa dei primi automi e delle prime "macchine per pensare", orgoglio e illusione dell'illuminismo francese e inglese.

Cosa ben diversa è dire che nel digitale l'immagine viene memorizzata tramite numeri, mentre nella pellicola questo non accade.

I numeri sono soltanto una convenzione che permette con maggiore facilità e certezza interpretativa di tradurre "stati elettrofisici" in un codice. Così lo stato "acceso" può essere codificato come 1 e lo stato "spento" può essere codificato come 0. Ciò non vuol dire che l'immagine digitale è fatta di numeri, ma soltanto di una serie di stati che poi necessitano di un adeguato sistema di transcodifica che ripristini l'immagine analogica a partire da quel codice.

Ciò che ha ben chiarito Luigi Cappellari a proposito della differenza tra pellicola e sensore è che "la pellicola presenta una distribuzione stratificata di granuli argentici caratterizzati da diverse dimensioni. Ciò è costituzionalmente (almeno per il momento) negato ai pixel, disposti tutti su un unico piano e pertanto con LDP unicamente legata ai livelli di grigio quantizzati da ogni singolo pixel".

Il futuro dei sensori è ancora aperto e il primo obiettivo probabilmente sarà proprio quello di riprodurre la stessa organizzazione digitale, stratificata e multidimensionale, della pellicola, per poi procedere oltre.
giannizadra
Messaggio: #112
Ultima entrata anche per me.
Quando ho dato il via a questa discussione, infastidito dalla lettura dell'ennesimo approssimativo "pezzo " giornalistico, non mi aspettavo tanti interessanti, intelligenti e variegati interventi. Grazie a tutti.
Tentavo di difendere la lingua italiana da disinvolti usi scrotoclastici.
La pellicola "argentica" si difende da sola.
carlofio2000
Messaggio: #113
Ultima replica anche per me.

Vogliamo vedere la pellicola come un particolare sensore? Va bene,
anche su questa (convenzione) ci si puo' mettere d'accordo. Fatto
sta che l'informazione che registra non mi sembra, almeno allo stato
attuale della tecnologia wink.gif, confrontabile con quella che fornisce un
sensore digitale a meno che non si proceda ad un successivo, e mi pare pure
ovvio, passaggio di conversione "analogico-digitale".

Se si prendono un ingegnere un fisico ed un matematico (mi scuso in anticipo
per il tono da barzelletta) e li si mette a disquisire non se ne esce mica.
Ognuno si terra' la propria personale visione del mondo...

Ciao

Carlo (che vuole parlare solo da dilettante fotografo...)
carlofio2000
Messaggio: #114
QUOTE (carlofio2000 @ Jan 16 2005, 11:07 AM)
Vogliamo vedere la pellicola come un particolare sensore?

Da leggere

sensore digitale?

AlexanderFreud
Messaggio: #115
Allora io sono sempre stato un "digitalizzato di m***a"... ohmy.gif

Scherzo, nessuna offesa ai digitalizzati (anche perché dall'espressione di sopra l'offesa potrebbe essere rivolta sola a me) biggrin.gif


P.S. Questo forum ha la censura automatica, sempre più bello, complimenti a creatori e moderatori... Pollice.gif
 
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