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NikonClub.it Community > PRODOTTI NIKON > NIKON F 35mm e Scanner
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giannizadra
Si continua a parlare e scrivere, sul forum come nelle riviste" specializzate" (si fa per dire) di fotografia analogica, di reflex analogiche....
Sarà l'età, ma questi non-sensi logici mi danno fastidio.
-Analogia= relazione e affinità di due cose tra loro, somiglianza ;
- Analogico=che si basa sull'analogia;
-Digitale= che rappresenta dati in forma di numeri.
Queste scarne definizioni per significare che la fotografia e le reflex cosiddette "analogiche" di analogico non hanno proprio nulla, e che semmai le reflex a pellicola, da trent'anni a questa parte, hanno qualcosa di digitale: il display numerico che ha sostituito l'ago dell'esposimetro.
Perché non parliamo (e scriviamo) di fotografia "tradizionale", oppure "chimica" ; di reflex "tradizionali" ovvero " a pellicola" ? Almeno daremmo l'impressione di sapere di cosa stiamo parlando.
Io non so se il digitale travolgerà la pellicola (spero di no).
Ma vorrei che sopravvivesse almeno la logica....
Claudio Orlando
Giuste considerazioni, che appoggio in pieno.

Purtroppo il mondo fotografico ormai ha congelato le due tipologie con termini non esatti, anzi completamente sbagliati SIMMP. Ma credo sia una battaglia persa in partenza unsure.gif Chi lo spiega a quanti leggono le succitate riviste che "anche" le cosiddette digitali sono analogiche finchè l'immagine che hanno ottenuto non viene scaricata sulla scheda? Quindi, secondo me, è il supporto ad essere chimico o digitale, non la macchina. Se ho detto castronerie vi prego di spiegarmi.
nuvolarossa
Sarà che quando sento parlare di "anal" sento subito un bruciorino laugh.gif , ma sono pienamente d'accordo con le vostre considerazioni....
Claudio Orlando
laugh.gif
nf100
QUOTE (nuvolarossa @ Dec 23 2004, 10:41 AM)
Sarà che quando sento parlare di "anal" sento subito un bruciorino laugh.gif , ma sono pienamente d'accordo con le vostre considerazioni....

laugh.gif laugh.gif laugh.gif laugh.gif

Tornando seri.
Appoggi quanto finora detto da Claudio e gianluigizadra Pollice.gif
molecola
Bhè, comunque tra i tanti termini "analogica" mi sembra il più corretto. Non è che "tradizionale" o "chimica" siano tanto meglio.
In questo caso il termine analogica va inteso come termine informatico, e cioè il contrario di digitale.

CODE
Digitale: ambiente nel quale tutte le grandezze ed i dati sono rappresentati in formato numerico discreto (o comunque da segnali elettrici, magnetici, o altro rappresentanti a loro volta dei numeri), anche e particolarmente quelli che si svolgono continuativamente nel tempo.


CODE
Analogico: continuo, (contr. digitale). Un segnale è analogico quando i valori utili che lo rappresentano sono continui (infiniti) in un intervallo e non numerabili (in R) (lat. continuum - congiunto, unito insieme).


Io voto per "a pellicola". biggrin.gif biggrin.gif

gabrieleF80
Anch'io sono d'accordo con voi. Il problema è che la lingua si evolve normalmente non all'interno di circoli accademici di letterati, ma tra il parlare della gente comune. Così si arriva a tradurre in modo posticcio parole inglesi o snaturare con troppa disinvoltura termini tecnici di altro peso e consistenza.

Nell'alta fedeltà (musicale) si cominciò a parlare di digitale a fine anni '80 con l'introduzione dei lettori Cd, in quanto dotati di laser. Non mi risulta che nelle fotocamere (digitali) ci siano laser al giro. I vari led luminosi erano già presenti da tempo sugli apparecchi di riproduzione acustica tipo lettori di cassete ed amplificatori, ma non si parlava di digitale.

In ambito informatico ci sono dei termini, secondo me inventati !! che in Italiano hanno poco senso come "inizializzazione" che mi fa aborrire. Ma ci si abitua.

E' la normale evoluzione della lingua. Si evolvono i significati delle parole per stare al passo con i tempi.

Dopotutto la lingua è un mezzo per comunicare. Non siamo noi il mezzo attraverso il quale la lingua prende (per così dire) VOCE !!!
giannizadra
QUOTE (gabrieleF80 @ Dec 23 2004, 11:45 AM)
Anch'io sono d'accordo con voi. Il problema è che la lingua si evolve normalmente non all'interno di circoli accademici di letterati, ma tra il parlare della gente comune. Così si arriva a tradurre in modo posticcio parole inglesi o snaturare con troppa disinvoltura termini tecnici di altro peso e consistenza.

Nell'alta fedeltà (musicale) si cominciò a parlare di digitale a fine anni '80 con l'introduzione dei lettori Cd, in quanto dotati di laser. Non mi risulta che nelle fotocamere (digitali) ci siano laser al giro. I vari led luminosi erano già presenti da tempo sugli apparecchi di riproduzione acustica tipo lettori di cassete ed amplificatori, ma non si parlava di digitale.

In ambito informatico ci sono dei termini, secondo me inventati !! che in Italiano hanno poco senso come "inizializzazione" che mi fa aborrire. Ma ci si abitua.

E' la normale evoluzione della lingua. Si evolvono i significati delle parole per stare al passo con i tempi.

Dopotutto la lingua è un mezzo per comunicare. Non siamo noi il mezzo attraverso il quale la lingua prende (per così dire) VOCE !!!

Non c'è dubbio, Gabriele, che la lingua si evolve nell'uso comune. Proprio per questo mi preoccupo: di solito l'uso comune fa evolvere la lingua in senso pratico e "logico". Nel caso specifico si sta facendo un uso comune di un termine illogico.
Anche la defininizione riportata da Molecola , di "analogico" sinonimo di "continuo" è un assurdo dal punto di vista linguistico, etimologico e anche logico: eppure è entrata perfino in alcune enciclopedie...
Io sono convinto che il tempo sarà galantuomo, e spazzerà via allocuzioni inutili: per il momento mi disturba l'uso di termini privi di significato logico...e anche ana-logico.

PS. Anch'io preferisco "a pellicola"
_Led_
QUOTE (gianluigizadra @ Dec 23 2004, 01:02 PM)
QUOTE (gabrieleF80 @ Dec 23 2004, 11:45 AM)
Anch'io sono d'accordo con voi. Il problema è che la lingua si evolve normalmente non all'interno di circoli accademici di letterati, ma tra il parlare della gente comune. Così si arriva a tradurre in modo posticcio parole inglesi o snaturare con troppa disinvoltura termini tecnici di altro peso e consistenza.

Nell'alta fedeltà (musicale) si cominciò a parlare di digitale a fine anni '80 con l'introduzione dei lettori Cd, in quanto dotati di laser. Non mi risulta che nelle fotocamere (digitali) ci siano laser al giro. I vari led luminosi erano già presenti da tempo sugli apparecchi di riproduzione acustica tipo lettori di cassete ed amplificatori, ma non si parlava di digitale.

In ambito informatico ci sono dei termini, secondo me inventati !! che in Italiano hanno poco senso come "inizializzazione" che mi fa aborrire. Ma ci si abitua.

E' la normale evoluzione della lingua. Si evolvono i significati delle parole per stare al passo con i tempi.

Dopotutto la lingua è un mezzo per comunicare. Non siamo noi il mezzo attraverso il quale la lingua prende (per così dire) VOCE !!!

Non c'è dubbio, Gabriele, che la lingua si evolve nell'uso comune. Proprio per questo mi preoccupo: di solito l'uso comune fa evolvere la lingua in senso pratico e "logico". Nel caso specifico si sta facendo un uso comune di un termine illogico.
Anche la defininizione riportata da Molecola , di "analogico" sinonimo di "continuo" è un assurdo dal punto di vista linguistico, etimologico e anche logico: eppure è entrata perfino in alcune enciclopedie...
Io sono convinto che il tempo sarà galantuomo, e spazzerà via allocuzioni inutili: per il momento mi disturba l'uso di termini privi di significato logico...e anche ana-logico.

PS. Anch'io preferisco "a pellicola"

Mah, io starei molto attento a dare dell'ignorante linguistico a chi redige dizionari o enciclopedie, se no non c'é più religione, siamo tutti nello stesso "blob" massmediologico per cui "Lecciso"="Devoto-Oli" e chi più ne ha più ne metta...

IMHO l'uso del termine analogico come opposto di digitale è molto più remoto nel tempo rispetto all'avvento dei CD Laser, se non ricordo male già negli anni '70 l'enciclopedia EST di Mondadori (non un bignami qualsiasi) riportava queste definizioni nello spiegare le differenze tra calcolo analogico (quello che avviene per "analogie" tra diverse grandezze fisiche) e calcolo digitale (che avviene grazie ad algoritmi che agiscono su dati digitali).
Se poi il termine ha assunto significati ulteriori per meccanismi abbastanza comuni nell'evoluzione della lingua, perché dire ora che l'uso è illogico?

A proposito "To Scan" come si traduce?
1. Scannerizzare
2. Scannare
3. Scansionare
hmmm.gif
giannizadra
QUOTE (Led566 @ Dec 23 2004, 01:05 PM)





Mah, io starei molto attento a dare dell'ignorante linguistico a chi redige dizionari o enciclopedie, se no non c'é più religione, siamo tutti nello stesso "blob" massmediologico per cui "Lecciso"="Devoto-Oli" e chi più ne ha più ne metta...

IMHO l'uso del termine analogico come opposto di digitale è molto più remoto nel tempo rispetto all'avvento dei CD Laser, se non ricordo male già negli anni '70 l'enciclopedia EST di Mondadori (non un bignami qualsiasi) riportava queste definizioni nello spiegare le differenze tra calcolo analogico (quello che avviene per "analogie" tra diverse grandezze fisiche) e calcolo digitale (che avviene grazie ad algoritmi che agiscono su dati digitali).
Se poi il termine ha assunto significati ulteriori per meccanismi abbastanza comuni nell'evoluzione della lingua, perché dire ora che l'uso è illogico?

A proposito "To Scan" come si traduce?
1. Scannerizzare
2. Scannare
3. Scansionare
hmmm.gif

Non dò dell'ignorante ai dizionari: non si tratta di ignoranza, ma dell'andazzo per cui più fesserie si traggono dall'uso comune e più si è completi.....
Nel caso che tu hai citato (dizionario Mondadori) l'uso dei termini è assolutamente corretto.
Ma nella fotografia, dove sono le diverse analogie nel caso della pellicola rispetto al digitale ?
PS: io propendo per "scansionare" (fare una scansione).
Scannare proprio no (anche se davanti a certe scansioni..... tongue.gif ).
oesse
QUOTE (Led566 @ Dec 23 2004, 01:05 PM)

A proposito "To Scan" come si traduce?
1. Scannerizzare
2. Scannare
3. Scansionare
hmmm.gif

io uso "scansire". Che sia sbagliato?

.oesse.
aron
QUOTE
Quindi, secondo me, è il supporto ad essere chimico o digitale, non la macchina. Se ho detto castronerie vi prego di spiegarmi.
Pollice.gif
E' solo li' la "minima" differenza...
Fabio Blanco
QUOTE (oesse @ Dec 23 2004, 01:59 PM)
QUOTE (Led566 @ Dec 23 2004, 01:05 PM)

A proposito "To Scan" come si traduce?
1. Scannerizzare
2. Scannare
3. Scansionare
hmmm.gif

io uso "scansire". Che sia sbagliato?

.oesse.

Io uso sempre dire "fare una scansione" e sono sicuro di non sbagliarmi wink.gif
abyss
Io uso sempre "scannare" perché è più divertente... biggrin.gif

Per le "vecchie" (si fa per dire...) reflex, per me sono "a pellicola" e so di non sbagliarmi, visto che la pellicola ce la metto tutti i giorni...
_Led_
QUOTE (abyss @ Dec 23 2004, 04:25 PM)
Io uso sempre "scannare" perché è più divertente... biggrin.gif


Anch'io, anch'io...però pochi capiscono che sto scherzando, qualcuno mi guarda pure male tongue.gif
gabrieleF80
QUOTE (Led566 @ Dec 23 2004, 02:05 PM)
A proposito "To Scan" come si traduce?
1. Scannerizzare
2. Scannare
3. Scansionare

Scannerizzare deriva dal sostantivo anglosassone "scanner" e quindi fa riferimento al supporto con il quale una certa operazione viene effettuata.

Scannare significa "uccidere tagliando la SCANNA della gola".... mi sembra c'entri poco.

Scansionare invece è un verbo che deriva dal verbo inglese "to scan" e mi sembra quella più corretta.

Ho sentito dire che, invece, il termine corretto per una operazione del genere sia DIGITALIZZARE nel senso di rendere digitale, e quindi conservabile e fruibile tramite un sistema di lettura ottica (v. hard disk, cd-rom ecc) un qualcosa che per sua natura non lo è, tramite la trasformazione di un informazione CONTINUA con una DISCONTINUA (101010101010 -> LINGUAGGIO MACCHINA).

Non so se alla luce di quanto detto fin ora trovate un po' farraginosa questa interpretazione....

Anche perché allora, con giustificazioni ancora più acrobatiche si potrebbe benissimo usare il verbo SCANDIRE... nel senso di dividere in tante parti, ecc. come quando uno scandisce le parole che è un po' tipo la sillabazione...
ma...!!!
skamm
anche la strumentazione delle auto viene divisa in analogica e digitale... huh.gif
giannizadra
QUOTE (gabrieleF80 @ Dec 23 2004, 03:44 PM)

Scannare significa "uccidere tagliando la SCANNA della gola".... mi sembra c'entri poco.





Invece a me sembra un termine perfetto per definire i risultati della digitalizzazione di dia trattate da certi laboratori... mad.gif
gabrieleF80
QUOTE (gianluigizadra @ Dec 23 2004, 05:18 PM)
QUOTE (gabrieleF80 @ Dec 23 2004, 03:44 PM)

Scannare significa "uccidere tagliando la SCANNA della gola".... mi sembra c'entri poco.


Invece a me sembra un termine perfetto per definire i risultati della digitalizzazione di dia trattate da certi laboratori...



Devo concordare con te... guru.gif

La standardizzazione dei taraggi dei macchinari poi... mi ha spinto a migrare verso il digitale. A malinquore.
Ripetendo quanto da me detto in altri post: se i laboratori della mia zona lavorassero meglio non avrei sentito, personalmente, tutta questa esigenza del digitale! mad.gif

E poi c'è una cosa che sinceramente non capisco.
Una volta ho fatto una prova. Ho portato a sviluppare e stampare un negativo. Le stampe facevano abbastanza tenerezza (per non dire schifo). Allora ho preso alcune foto dagli stessi negativi, le ho scannerizzate (o come dir si voglia) e senza ulteriori ritocchi le ho riportate in un CD allo stesso laboratorio per la successiva stampa.
A parte che così facendo me le ha considerate come "stampe" e non "ri-stampe" (boh..!?) e me le ha fatte pagare pure qualche centesimo meno delle stampe da negativo. In più erano decisamente migliori le nuove stampe, più contrastate, con bei colori, naturali e senza dominanti, e molto più nitide.

Mi spiegate perché??? mad.gif mad.gif
giannizadra
QUOTE (skamm @ Dec 23 2004, 04:11 PM)
anche la strumentazione delle auto viene divisa in analogica e digitale... huh.gif

Ma lì ha un senso: analogiche le lancette, digitali i display numerici ; anche gli orologi e le bilance. E'in fotografia che analogico non significa nulla....
Flanker78
QUOTE (oesse @ Dec 23 2004, 02:59 PM)
io uso "scansire". Che sia sbagliato?

.oesse.

Siamo in due a sbagliare?? laugh.gif
sergiobutta
Gabriele ha detto una piccola inesattezza : i cd erano digitali non perchè fossero scritti col laser, ma perchè il suono veniva registrato in forma digitale, ovvero una sequenza di 0 e 1. In elettronica o in fisica, quando, invece, si parla di analogico, contrapponendolo a digitale, si intende un dispositivo o uno strumento che riesce a rappresentare per analogia una corrispondenza tra due fenomeni diversi, ma retti dalle stesse leggi formali. L'esempio : un manometro che misura la pressione, il contagiri dell'auto ecc. Non mi chiedete come questa definizione possa adttarsi alla fotografia, perchè non ci arrivo. Forse, potrebbe applicarsi al tipo di memorizzazione e di misurazione della luce, ma ho paura che Lambretta mi .... divori. Anch'io chiamo le macchine a pellicola.
tembokidogo
QUOTE (sergiobutta @ Dec 23 2004, 08:52 PM)
Anch'io chiamo le macchine a pellicola.

Grande forum. Umberto Eco sguazzerebbe in questa discussione "nominalistica". Io ho deciso: in riferimento alla componente essenziale (assieme alla luce) per la formazione dell'immagine, e anche per rialzare il blasone di una nobiltà sempre più negletta e in via di decadenza (ohimè) 35mm.gif chiamerò le mie reflex "argentiche" wink.gif . Che dite, neppure si saprà di che cosa sto parlando? Poco male, succede anche adesso...
Tanti auguri a tutti!
Diego
marcofranceschini
Saluti a tutti...
voglio provare a scrivere una frase tipica dei nostri tempi in cui l'"informatichese" ed il "footballese" imperano e con traduzioni più o meno letterali di termini inglesi e frasi fatte (come i calciatori che le pronunciano) si stravolge la bella lingua che di Dante fu ...ma ancora prima e, pochi lo sanno, dei sardi che arroccati sui loro monti creavano giorno dopo giorno la prima alternativa popolare alla lingua dotta.

Resto un attimino interdetto quando si parla di fotografia analogica piuttosto che di fotografia digitale .Tipicamente sono discorsi che si sviluppano in ambiti tecnologici dove la differenza la fanno il prodotto [U]piuttosto che la tecnica, piuttosto che il fotografo stesso e ...quant'altro[/U].E' normale che ognuno di noi vuole fare il fotografo ,a tutti fa piacere ,sono contento di far parte di questo forum ,piuttosto che ....
Non credevo si potesse arrivare a tanto eppure durante corsi e riunioni di lavoro manager ,o meglio ..dirigenti piuttosto che galoppini piuttosto che portaborse si esprimono proprio così ed a me capita spesso di desiderare di fare domande bastarde per far capire che non è quello il modo corretto di esprimersi ...in italiano


ogni tanto tornano certe discussioni sull'uso appropriato di alcuni termini ed allora si parla....si parla...si parla.........
non è sbagliato anzi ci fa bene riflettere su queste cose ...tanto non ci legge nessuno biggrin.gif biggrin.gif

Marco mad.gif
sergiobutta
In verità, comprendiamo anche quando vengono chiamate analogiche. Ma argentiche, fa veramente chic e nobilita tutti noi che veniamo da lontano.
Bruno L.
Certo che ce ne sono di termini che tradotti risultano strani...
Forse gia è stato detto , ma volevo dire la mia riguardo al termine anologico. Personalmente ho iniziato a usare questa parola tra gli anni 70/80 in campo musicale, quando si iniziò a parlare dei primi CD: digitale quindi numerico, logico mentre per il giradischi si usava appunto analogico: senza logica cioè non logico, non numerico quindi meccanico, ecc.
Per quanto riguarda l'uso dello scanner preferisco dire "scansionare" .. piuttosto sche scannerizzare.
Comunque sono daccordo, è più bello dire fotocare a pellicola o tradizionale, piuttosto che analogica.
saluti
Bruno L.
Avevo saltato l'intervento di Sergio più sopra huh.gif In effetti aveva gia spiegato, in maniera ancora più chiara e precisa quello volevo dire anch'io.
Scusate la ripetizione... smile.gif

ciao
giannizadra
Trovo bellissimo "argentiche".
Grande Tembok. guru.gif
sergiobutta
Il precedente post, doveva seguire quello di Diego. A Marco (MMFR), del quale condivido anche la professione, appunto l'informatica, racconto un fatto capitatomi nel 1987, quando, per la prima volta mi sono imbattuto nel "piuttosto che". Avevo rapporti di collaborazione con la IBM, e, tra l'altro, vendevo in negozio tutta la linea computer, allora PS2. Venne da Milano a farmi visita un direttore commerciale della concorrenza, ne ricordo ancora il nome, che nel discorso commerciale tirò fuori un "perchè lei, nel suo negozio, puo vendere Pc della nostra marca, piuttosto che IBM, piuttosto che stampanti ....". Io lo guardavo allibito chiedendomi come fosse possibile che questo signore, a casa mia, proponesse in modo così violento di vendere esclusivamente i suoi computer. Avrei voluto cacciarlo fuori. Poi, cominciai a capire ... Nel giro di alcuni anni l'espressione si è diffusa, ed è stata adottata da tanti oratori. Comunque, un mese fa, in radio, ho ascoltato un accademico della crusca che ha stroncato questo modo di esprimersi : significa il contrario. Ma nel frattempo tanti altri dicono "a gratis". Gratis et amore dei, aggiungo.
carlofio2000
Argentica.

La mia F801 s'e' tutta ringalluzzita... E' vero, me lo ha appena confessato!

Carlo

PS: scusate, si puo' dire "ringalluzzita"? Faccio questa domanda per mia
personale cultura. Alla F801 non interessa un gran che... biggrin.gif biggrin.gif biggrin.gif
marcofranceschini
QUOTE (molecola @ Dec 23 2004, 11:43 AM)
In questo caso il termine analogico va inteso come termine informatico, e cioè il contrario di digitale.


Ciao Molecola
sono andato a rispolverare una discussione risalente al ...febbraio 2004 dove proprio riferendomi ad un vocabolario , anch'io parlavo come Gianni
ha fatto oggi, dell’improprio uso (ormai comune) che viene fatto del termine analogico riferito alla fotografia.
Infatti anche se il vocabolario effettivamente definisce il termine “analogico” contrapponendolo a “digitale” lo fa in ambito elettronico ed informatico.Quindi è senz’altro da escludere l’ambito fotografico, da considerare chimico-fisico.
.... smile.gif
Marco
molecola
Sono convinto che la definizione "analogica" sia usata semplicemente per definire una macchina il contrario di una "digitale".
Quindi personalmente la trovo più corretta di "non digitale".

Questa macchina è digitale, questa invece è non digitale. unsure.gif

Questa macchina è digitale, questa invece è analogica. ph34r.gif

Questa macchina è digitale, questa invece è a pellicola. Pollice.gif

smile.gif
nuvolarossa
Io propenderei per quanto riguarda la fotografia a non utilizzare "analogico" per "non digitale" .
Rendiamo onore e merito a chi è venuto per primo, quindi facciamo l'inverso: Avremo quindi Tradizionale (oppure "a pellicola") e Digitale in quanto non tradizionale o non a pellicola.
L'analogico, per analogia, lasciamolo ad altri ambiti dove ha un significato più corretto....

Effettuare una scansione invece si dice "scansionare" (almeno credo), ma mi piace anche "digitalizzare".

Invece in italiano come ci si comporta per il "render" video? Non si dirà mica "Renderizzare"???? blink.gif blink.gif blink.gif
Maledetti inglesi!!!!
Franz
QUOTE (nuvolarossa @ Dec 24 2004, 08:52 AM)
Rendiamo onore e merito a chi è venuto per primo, quindi facciamo l'inverso: Avremo quindi Tradizionale (oppure "a pellicola") e Digitale in quanto non tradizionale o non a pellicola.

QUOTO in pieno Pollice.gif

Franz
gabrieleF80
QUOTE (sergiobutta @ Dec 23 2004, 09:52 PM)
Gabriele ha detto una piccola inesattezza : i cd erano digitali non perchè fossero scritti col laser, ma perchè il suono veniva registrato in forma digitale, ovvero una sequenza di 0 e 1.

Hai ragione Sergio guru.gif

Mi sono spiegato male....

guru.gif
sergiobutta
QUOTE (gabrieleF80 @ Dec 24 2004, 09:44 AM)
QUOTE (sergiobutta @ Dec 23 2004, 09:52 PM)
Gabriele ha detto una piccola inesattezza : i cd erano digitali non perchè fossero scritti col laser, ma perchè il suono veniva registrato in forma digitale, ovvero una sequenza di 0 e 1.

Hai ragione Sergio guru.gif

Mi sono spiegato male....

guru.gif

Ciao, Gabriele, mi sono permesso di chiarire, per un motivo : non escludo, che volendo proprio estremizzare il concetto, l' "analogia" della macchina a pellicola potrebbe venir fuori dal sistema di scrittura della luce ...
marcofranceschini
QUOTE (nuvolarossa @ Dec 24 2004, 08:52 AM)
Avremo quindi Tradizionale (oppure "a pellicola") e Digitale in quanto non tradizionale o non a pellicola.

Effettuare una scansione invece si dice "scansionare" (almeno credo), ma mi piace anche "digitalizzare".

Ciao Stefano
smile.gif non sono proprio d'accordo sulla definizione "tradizionale" da assegnare alla fotografia a pellicola.
Ti spiego il motivo.
Una definizione della parola "tradizione" presa da un qualsiasi vocabolario la definisce come "la trasmissione del patrimonio culturale delle generazioni passate" .
Secondo me può essere considerata uno strumento "tradizionale" la fotografia tout court ,quindi indipendentemente dal mezzo meccanico e dal supporto con cui viene prodotta (pellicola o sensore).
Per quanto riguarda invece l'azione degli scanner sul vocabolario ho trovato la definizione ....scannerizzare ph34r.gif che per quanto orribile è comunque corretta ohmy.gif

ciao
Marco
gabrieleF80
QUOTE (mmfr @ Dec 24 2004, 11:10 AM)
Per quanto riguarda invece l'azione degli scanner sul vocabolario ho trovato la definizione ....scannerizzare ph34r.gif che per quanto orribile è comunque corretta ohmy.gif

E' il classico NEOLOGISMO di derivazione anglosassone.

Io però non capisco perché noi Italiani dobbiamo in tutti i modi tradurre termini di altre lingue, anche quando non esiste, magari, un termine preciso per la traduzione.

Adesso voglio lanciare una provocazione. mad.gif

Visto che la parola SCANNER è un termine anglosassone che non traduciamo ma lo usiamo così come è, perché con il verbo non facciamo la stessa cosa?

Esempio. In inglese esiste il verbo "to scan" (I scan, you scan, he scans, we scan, ecc.), quindi non lo traduciamo proprio.
Es. "Adesso vado a fare lo scan dei negativi"... oppure "ho appena fatto lo scan di una vecchia foto..." ecc.

Cosa ne pensate?
Claudio Orlando
Il grande Sordi soleva dire: "Ammazza 'americani oh!"

Semo tutti der Kansassiti. Fulmine.gif
gabrieleF80
QUOTE (sergiobutta @ Dec 24 2004, 10:58 AM)
Ciao, Gabriele, mi sono permesso di chiarire, per un motivo : non escludo, che volendo proprio estremizzare il concetto, l' "analogia" della macchina a pellicola potrebbe venir fuori dal sistema di scrittura della luce ...

Non preoccuparti Sergio. Ti stimo moltissimo; anche perché in altre discussioni hai saputo chiarirmi le idee su molte cose (ti ricordi, p.es., la scelta del 24-120vr?) e ti considero un Maestro.

Grazie per tuoi contributi che, oltre che determinanti, in vari contesti oserei definire lungimiranti!!
guru.gif
nuvolarossa
QUOTE (mmfr @ Dec 24 2004, 10:10 AM)

Una definizione della parola "tradizione" presa da un qualsiasi vocabolario la definisce come "la trasmissione del patrimonio culturale delle generazioni passate" .
Secondo me può essere considerata uno strumento "tradizionale" la fotografia tout court ,quindi indipendentemente dal mezzo meccanico e dal supporto con cui viene prodotta (pellicola o sensore).

hmmm.gif hmmm.gif hmmm.gif

Vada per "a pellicola" allora....

Ma scannerizzare proprio non mi piace, a prescindere dal vocabolario...


E di Renderizzare che mi dite???? laugh.gif
gabrieleF80
QUOTE (nuvolarossa @ Dec 24 2004, 11:49 AM)

Ma scannerizzare proprio non mi piace, a prescindere dal vocabolario...

E di Renderizzare che mi dite????

E' lo stesso concetto che esprimevo prima.
Perché 'sta mania di tradurre a tutti i costi ?!?!?

Anche "renderizzare" deriva da "rendering" (forma sostantivata) e "to render" (verbo).

Diciamo allora: "fare il rendering" o anche " fare il render".

Siamo sempre lì....

P.S. Riguardo al "Scanner", "to scan" ecc. esiste anche qui la forma sostantivata "scanning"... diciamo allora pure: "fare lo scanning di immagini ecc."
zalacchia
QUOTE (Led566 @ Dec 23 2004, 02:05 PM)
A proposito "To Scan" come si traduce?
1. Scannerizzare
2. Scannare
3. Scansionare
hmmm.gif

Io preferisco acquisire, ma in effetti non so se il termine è corretto.
Di sicuro scannerizzare e scannare lo lascio ad alcuni laboratori.
Scansionare invece non mi dispiace.
Qualche letterato che chiuda la diatriba?


Sul discorso analogico/digitale sono del parere che l'uso comune, che ci piaccia o no trasformi l'italiano, comunque preferisco: tradizionale/digitale.

Ciao e AUGURI

Stefano Z.
marcofranceschini
QUOTE (gabrieleF80 @ Dec 24 2004, 10:29 AM)


Io però non capisco perché noi Italiani dobbiamo in tutti i modi tradurre termini di altre lingue, anche quando non esiste, magari, un termine preciso per la traduzione.


Ciao Gabriele
La lingua italiana spesso non ha bisogno di tradurre termini di derivazione anglosassone per poter descrivere una funzione ,anzi spesso avviene il contrario .
In effetti il termine scanner deriva da "scansione" la cui etimologia dal latino è scansio¯ne(m), deriv. di scande°re; cfr. scandire.

Ecco quindi che gli anglosassoni coniano un termine (scanner) utilizzando una derivazione latina e fino a qui niente di strano è più che normale .L'anomalia nasce quando noi itaiani invece di utilizzare la derivazione di origine (scansione -> scandire) coniamo altri termini di derivazione anglosassone (scannerizzazione->scannerizzare) per dire la stessa cosa. ohmy.gif
L'apice della follia si raggiunge quando dopo qualche tempo di lingua parlata un vocabolario si aggiorna riportando questi nuovi termini,omettendo se non altro proprio l'etimologia. tongue.gif

Marco
zalacchia
QUOTE (gabrieleF80 @ Dec 24 2004, 11:34 AM)
....Non preoccuparti Sergio. Ti stimo moltissimo; anche perché in altre discussioni hai saputo chiarirmi le idee su molte cose (ti ricordi, p.es., la scelta del 24-120vr?) e ti considero un Maestro.....

Sergio è davvero "il maestro". Sotto molti aspetti.

Ciao
Stefano Z.
_Led_
QUOTE (sergiobutta @ Dec 23 2004, 09:52 PM)
Gabriele ha detto una piccola inesattezza : i cd erano digitali non perchè fossero scritti col laser, ma perchè il suono veniva registrato in forma digitale, ovvero una sequenza di 0 e 1. In elettronica o in fisica, quando, invece, si parla di analogico, contrapponendolo a digitale, si intende un dispositivo o uno strumento che riesce a rappresentare per analogia una corrispondenza tra due fenomeni diversi, ma retti dalle stesse leggi formali. L'esempio : un manometro che misura la pressione, il contagiri dell'auto ecc. Non mi chiedete come questa definizione possa adttarsi alla fotografia, perchè non ci arrivo. Forse, potrebbe applicarsi al tipo di memorizzazione e di misurazione della luce, ma ho paura che Lambretta mi .... divori. Anch'io chiamo le macchine a pellicola.

Secondo me Sergio è sulla strada giusta: il procedimento che dall'esposizione della pellicola porta alla stampa può tranquillamente definirsi analogico poiché utilizza una serie di "calcolatori analogici" il cui scopo finale è quello di memorizzare in maniera "analogica" un'informazione fisica (la luce che entra dall'obiettivo della macchina).
Quindi viva la mia nikkormat analogica e viva la mia D70 digitale!
_Led_
QUOTE (mmfr @ Dec 23 2004, 11:21 PM)
Saluti a tutti...
voglio provare a scrivere una frase tipica dei nostri tempi in cui l'"informatichese" ed il "footballese" imperano e con traduzioni più o meno letterali di termini inglesi e frasi fatte (come i calciatori che le pronunciano) si stravolge la bella lingua che di Dante fu ...ma ancora prima e, pochi lo sanno, dei sardi che arroccati sui loro monti creavano giorno dopo giorno la prima alternativa popolare alla lingua dotta.

Resto un attimino interdetto quando si parla di fotografia analogica piuttosto che di fotografia digitale .Tipicamente sono discorsi che si sviluppano in ambiti tecnologici dove la differenza la fanno il prodotto [U]piuttosto che la tecnica, piuttosto che il fotografo stesso e ...quant'altro[/U].E' normale che ognuno di noi vuole fare il fotografo ,a tutti fa piacere ,sono contento di far parte di questo forum ,piuttosto che ....
Non credevo si potesse arrivare a tanto eppure durante corsi e riunioni di lavoro manager ,o meglio ..dirigenti piuttosto che galoppini piuttosto che portaborse si esprimono proprio così ed a me capita spesso di desiderare di fare domande bastarde per far capire che non è quello il modo corretto di esprimersi ...in italiano


ogni tanto tornano certe discussioni sull'uso appropriato di alcuni termini ed allora si parla....si parla...si parla.........
non è sbagliato anzi ci fa bene riflettere su queste cose ...tanto non ci legge nessuno biggrin.gif biggrin.gif

Marco mad.gif

ROTFL!
Hai trascurato una frase che non significa una beneamata m@%%@ ma che fa tanto scic: "dobbiamo fare sistema".
Proprio ieri un sindacalista me l'ha sbattuta in faccia con molta naturalezza ed io ho dovuto controllarmi per non piegarmi in due dalle risate...

Ecco io potrei "tranquillamente" dire che noi nikonisti dobbiamo imparare a fare sistema!
giannizadra
QUOTE (Led566 @ Dec 24 2004, 11:22 AM)
Secondo me Sergio è sulla strada giusta: il procedimento che dall'esposizione della pellicola porta alla stampa può tranquillamente definirsi analogico poiché utilizza una serie di "calcolatori analogici" il cui scopo finale è quello di memorizzare in maniera "analogica" un'informazione fisica (la luce che entra dall'obiettivo della macchina).
Quindi viva la mia nikkormat analogica e viva la mia D70 digitale!

Continuo a rifiutare questo concetto: con la pellicola non c'è nessun "calcolatore", men che meno "analogico" (analogico a che ?).
E' un processo chimico-fisico, che non simula nulla (e oltretutto è nato prima).
Ma tant'è. Trovo sempre più bello "argentica". E lo contrapporrò a "silicea".
Così accontento le mie "F" e anche la mia D70.
Claudio Orlando
QUOTE (mmfr @ Dec 24 2004, 11:14 AM)

La lingua italiana spesso non ha bisogno di tradurre termini di derivazione anglosassone per poter descrivere una funzione ,anzi spesso avviene il contrario .
In effetti il termine scanner deriva da "scansione" la cui etimologia dal latino è scansio¯ne(m), deriv. di scande°re; cfr. scandire.

Ecco quindi che gli anglosassoni coniano un termine (scanner) utilizzando una derivazione latina e fino a qui niente di strano è più che normale .L'anomalia nasce quando noi itaiani invece di utilizzare la derivazione di origine (scansione -> scandire) coniamo altri termini di derivazione anglosassone (scannerizzazione->scannerizzare) per dire la stessa cosa. ohmy.gif
L'apice della follia si raggiunge quando dopo qualche tempo di lingua parlata un vocabolario si aggiorna riportando questi nuovi termini,omettendo se non altro proprio l'etimologia. tongue.gif

Marco

Grande Marco! guru.gif
gabrieleF80
QUOTE (mmfr @ Dec 24 2004, 12:14 PM)
La lingua italiana spesso non ha bisogno di tradurre termini di derivazione anglosassone per poter descrivere una funzione ,anzi spesso avviene il contrario .
In effetti il termine scanner deriva da "scansione" la cui etimologia dal latino è scansio¯ne(m), deriv. di scande°re; cfr. scandire.

Ecco quindi che gli anglosassoni coniano un termine (scanner) utilizzando una derivazione latina e fino a qui niente di strano è più che normale .L'anomalia nasce quando noi itaiani invece di utilizzare la derivazione di origine (scansione -> scandire) coniamo altri termini di derivazione anglosassone (scannerizzazione->scannerizzare) per dire la stessa cosa. ohmy.gif
L'apice della follia si raggiunge quando dopo qualche tempo di lingua parlata un vocabolario si aggiorna riportando questi nuovi termini,omettendo se non altro proprio l'etimologia. tongue.gif

Marco

Non posso che inchinarmi di fronte a cotanta saggezza et erudizione! guru.gif

Ciò che tu dici aggiusta, sì, la mira della mia riflessione, ma non sposta il tiro.

Perché andare a prendere da altri cose rimasticate quando noi abbiamo l'originale ?!

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