Ho trovato un punto debole a questa lente comunque magnifica.
Da F. 18 in su e' assolutamente inutilizzabile, diffrazione terrificante, perde completamente la nitidezza.
Per fare un confronto concreto il 14-24 (che ho usato spesso a f 22) va molto meglio.
Qualcuno di voi ha la mia stessa impressione ?
Da F. 18 in su e' assolutamente inutilizzabile, diffrazione terrificante, perde completamente la nitidezza.
Per fare un confronto concreto il 14-24 (che ho usato spesso a f 22) va molto meglio.
Qualcuno di voi ha la mia stessa impressione ?
le foto terrificanti dove sono?
Antonio
Antonio
L'ho usato anche a ƒ/20 senza grandi tragedie anche se non ho ragioni per usarlo oltre ƒ/16 dato che già a ƒ/11 la pdc è enorme e per la luce c'è il big stopper
Non dirlo troppo forte altrimenti i pallini zeiss di questo forum vengono ad ucciderti mentre dormi!
Penso che dipenda in parte dallo schema ottico.
Gli Zeiss non sono esenti da difetti, anche se oltre gli f/16 francamente trovo sia inutile andare per il 99% delle foto ..su quale corpo l'hai utilizzato?
Gli Zeiss non sono esenti da difetti, anche se oltre gli f/16 francamente trovo sia inutile andare per il 99% delle foto ..su quale corpo l'hai utilizzato?
Ho trovato un punto debole a questa lente comunque magnifica.
Da F. 18 in su e' assolutamente inutilizzabile, diffrazione terrificante, perde completamente la nitidezza.
Per fare un confronto concreto il 14-24 (che ho usato spesso a f 22) va molto meglio.
Qualcuno di voi ha la mia stessa impressione ?
Da F. 18 in su e' assolutamente inutilizzabile, diffrazione terrificante, perde completamente la nitidezza.
Per fare un confronto concreto il 14-24 (che ho usato spesso a f 22) va molto meglio.
Qualcuno di voi ha la mia stessa impressione ?
Siamo alle solite. Se voi guardate ai grafici di MTF/IQ seri, noterete come lo Zeiss ha un andamento decrescente con la chiusura, come il 20 AFD del resto, apartire da f/4. Essendo caratterizzato da elevata risolvenza e macrocontrasto, ovviamente perde queste doti con la diffrazione, anche se non "terribilmente" fino a f/16. f/22 nei Leica M non esiste nemmeno... Il 14-24, "gonfio" alle medio-basse frequenze ("cupo") e abbastanza povero di alte ("rotondo") si comporta alla fine come un macro, anche se i dettagli sono sempre una pappa.
Come quasi sempre, questi comportamenti sono prevedibili con precisione da un paio di scatti, osservando l'equilibrio basse-alte frequenze, o da una prova sufficientemente dettagliata. Tra l'altro, ecco perché non considero il 55 Micro AIS un vero "macro".
A presto
Elio
Ma una foto "incriminata" fatta con questo Zeiss...si puo' vedere???
Francesco Martini
Francesco Martini
Mi associo
Siete curiosi, ma il thread è di un'ovvietà classica. Poi il "sentimento" soggettivo verso certe cose può essere più o meno spiccato, ma a f/22 il buchino del diaframma è di 1 mm.... e la PdC calcolata come diffrazione+sfocatura non aumenta più dopo f/11 in un tale superwide. f/16 va bene per chi è forte da vicino e ha microcontrasto elevatissimo a bassa frequenza, come l'Heliar 15, ma non per altri. Quindi è già un errore scattare a f/22. Poi se l'"assetto" MTF è inadatto, le conseguenze sono deduttive.
A presto
Elio
Messaggio modificato da pes084k1 il Sep 15 2014, 08:00 AM
Penso che dipenda in parte dallo schema ottico.
Gli Zeiss non sono esenti da difetti, anche se oltre gli f/16 francamente trovo sia inutile andare per il 99% delle foto ..su quale corpo l'hai utilizzato?
Gli Zeiss non sono esenti da difetti, anche se oltre gli f/16 francamente trovo sia inutile andare per il 99% delle foto ..su quale corpo l'hai utilizzato?
Con la D800 in questo caso.i
Non l'avevo mai usato a diaframmi così chiusi ma in questo caso avevo bisogno di pdc per riprendere una specie di cornice di roccia e ho notato ingrandendo anche poco (tipo 66 %) un risultato penoso.
Ora sto con l'ipad appena possibile la posto.
Mi date un sito di hosting per appoggiare un file di grandi dimensioni ?
Così la metto non ridotta che si capisce meglio.
Così la metto non ridotta che si capisce meglio.
Io non comprendo per quale ragione uno debba mettersi nella morsa i cabasisi
Chiudere a f/22 è insensato, oltre che controproducente. E questo vale per tutte le lenti, 14-24 iclusa
Se ti servono tempi di posa lunghi devi sapere che l'uomo, dopo la ruota, ha inventato i filtri (quelli tondi, prima della ruota erano tutti rettangolari)
Ciao
Roberto
Chiudere a f/22 è insensato, oltre che controproducente. E questo vale per tutte le lenti, 14-24 iclusa
Se ti servono tempi di posa lunghi devi sapere che l'uomo, dopo la ruota, ha inventato i filtri (quelli tondi, prima della ruota erano tutti rettangolari)
Ciao
Roberto
Trovo ingeneroso bollare uno zeiss per una cosa del genere, la diffrazione colpisce tutti gli obiettivi. Dovrebbero esserne immuni solo i macro, in quanto ottimizzati a lavorare con diaframmi chiusi per la massima pdc. In realtà non lo sono neanche loro, il che è tutto dire...
Con la D800 in questo caso.i
Non l'avevo mai usato a diaframmi così chiusi ma in questo caso avevo bisogno di pdc per riprendere una specie di cornice di roccia e ho notato ingrandendo anche poco (tipo 66 %) un risultato penoso.
Ora sto con l'ipad appena possibile la posto.
Non l'avevo mai usato a diaframmi così chiusi ma in questo caso avevo bisogno di pdc per riprendere una specie di cornice di roccia e ho notato ingrandendo anche poco (tipo 66 %) un risultato penoso.
Ora sto con l'ipad appena possibile la posto.
la diffrazione non guarda in faccia nessuno, nel senso che è un fenomeno semplicemente ineluttabile.
Non è l'aberrazione cromatica, sferica, coma, ecc. che si possono correggere.
L'unico modo per mitigarla è ottimizzare la resa ottica verso diaframmi più chiusi (tipo i macro), aiutandosi riducendo anche la luminosità dell'ottica.
Insomma a diaframmi molto chiusi le rese ottiche si riducono tutte inesorabilmente e, in un certo senso, si livellano abbastanza.
A me viene un dubbio..... non è che chiudendo a f22 hai usato un tempo troppo lento e sei incappato, oltre che nella diffrazione, anche in una forma di mosso/micromosso?
Trovo ingeneroso bollare uno zeiss per una cosa del genere, la diffrazione colpisce tutti gli obiettivi. Dovrebbero esserne immuni solo i macro, in quanto ottimizzati a lavorare con diaframmi chiusi per la massima pdc. In realtà non lo sono neanche loro, il che è tutto dire...
nemmeno loro.... solo che, essendo meno luminosi e ottimizzati su f più chiusi la contrastano meglio, ma c'è sempre
Io non comprendo per quale ragione uno debba mettersi nella morsa i cabasisi
Chiudere a f/22 è insensato, oltre che controproducente. E questo vale per tutte le lenti, 14-24 iclusa
Se ti servono tempi di posa lunghi devi sapere che l'uomo, dopo la ruota, ha inventato i filtri (quelli tondi, prima della ruota erano tutti rettangolari)
Ciao
Roberto
Chiudere a f/22 è insensato, oltre che controproducente. E questo vale per tutte le lenti, 14-24 iclusa
Se ti servono tempi di posa lunghi devi sapere che l'uomo, dopo la ruota, ha inventato i filtri (quelli tondi, prima della ruota erano tutti rettangolari)
Ciao
Roberto
ma sai.... è come lavorare a f1,4, sono valori estremi....
Alle volte per avere una pdc massima può essere utile.
Questa è scattata con un 20mm/4 AI a f16
2012_08_07_101241 by Gian Carlo F, on Flickr
Ma non lo metto in dubbio Giancarlo, però bisogna avere la consapevolezza che la qualità andrà più o meno in picchiata
Comunque sulla D700 è altra cosa, con 12 mpx si può osare di più
Roberto
Comunque sulla D700 è altra cosa, con 12 mpx si può osare di più
Roberto
la rimetto a dimensioni normali
2012_08_07_101241 by Gian Carlo F, on Flickr
Comunque sulla D700 è altra cosa, con 12 mpx si può osare di più
Roberto
Roberto
Mahh.... a me non sembra ci siano particolari differenze questa è la D800 e il 16-35mm a f16
(La precedente la avevo caricata di mdc....)
2014_01_25_162500 (1) by Gian Carlo F, on Flickr
Giancarlo, ma vuoi forse dirmi che la qualità non decade ? Sarebbe la scoperta del secolo
p.s. : mi stai mostrando foto con diaframma a f/16, e un diaframma a f/16 è ancora accettabilissimo. Anzi, secondo me è proprio il giro di boa
Roberto
p.s. : mi stai mostrando foto con diaframma a f/16, e un diaframma a f/16 è ancora accettabilissimo. Anzi, secondo me è proprio il giro di boa
Roberto
Giancarlo, ma vuoi forse dirmi che la qualità non decade ? Sarebbe la scoperta del secolo
p.s. : mi stai mostrando foto con diaframma a f/16, e un diaframma a f/16 è ancora accettabilissimo. Anzi, secondo me è proprio il giro di boa
Roberto
p.s. : mi stai mostrando foto con diaframma a f/16, e un diaframma a f/16 è ancora accettabilissimo. Anzi, secondo me è proprio il giro di boa
Roberto
assolutamente no, ovviamente.
Io normalmente cerco di non superare f16 (come cerco di non usare f1,4 o il tutta apertura), meglio ancora f11....
Mi stupisce però che un Zeiss 21mm, che ritengo sicuramente superiore a questi 2 obiettivi, a valori chiusi sia scarso.
mbah...io come altri attendo foto prima di dare un parere.
Anche io cerco di non scendere sotto f16, oppure f22 in macro. Pero' questa a f45 non è poi così male... Probabilmente dipende molto sia dall'obiettivo che dal sensore
D4S_2023.jpg by anelyu, on Flickr
D4S_2023.jpg by anelyu, on Flickr
Anche io cerco di non scendere sotto f16, oppure f22 in macro. Pero' questa a f45 non è poi così male... Probabilmente dipende molto sia dall'obiettivo che dal sensore
https://flic.kr/p/n5miv3D4S_2023.jpg by anelyu, on Flickr
https://flic.kr/p/n5miv3D4S_2023.jpg by anelyu, on Flickr
La maggior profondità di campo aiuta a far sembrare più nitida una immagine.
C'è un modo per capire l'effetto della diffrazione ed è l'immaging stacking
Si può usare un diaframma abbastanza aperto (tipo f5,6) e focheggiare su più distanze adiacenti, unendo poi con PS o altro software le immagini. Vengono fuori differenze abissali
La maggior profondità di campo aiuta a far sembrare più nitida una immagine.
C'è un modo per capire l'effetto della diffrazione ed è l'immaging stacking
Si può usare un diaframma abbastanza aperto (tipo f5,6) e focheggiare su più distanze adiacenti, unendo poi con PS o altro software le immagini. Vengono fuori differenze abissali
C'è un modo per capire l'effetto della diffrazione ed è l'immaging stacking
Si può usare un diaframma abbastanza aperto (tipo f5,6) e focheggiare su più distanze adiacenti, unendo poi con PS o altro software le immagini. Vengono fuori differenze abissali
Certo, lo uso moltissimo in macro, come in questo caso (stesso soggetto ma unione di scatti a f16). Resta il fatto pero' che quello qui sopra per essere a f45 mi sembra un buon risultato...
D4S_2027-fs.jpg by anelyu, on Flickr
Chiedo scusa a tutti.
rivedendo bene gli exif mi sono accorto che la foto è stata scattata non a f 20 ma a f 14, 20 era il tempo di scatto.
Credo quindi che la mancanza di nitidezza sia dovuta non alla diffrazione ma al mosso, la foto tral'altro l'ho scattata in una posizione improbabile con la macchina attaccata alla roccia e inquadrando dal lv da sotto.
Eccola comunque, ridotta a 5000 px sul lato lungo si dovrebbe vedere bene.
https://www.flickr.com/photos/110238430@N03/15256708051/
PS: ho visto che ho alcune foto da sviluppare fatte con questa lente a f 20 e f 22 poi ne sviluppo una e la posto, ad una sommaria visione mi pare che abbia ragione chi ha scritto che non è una cosa drammatica.
rivedendo bene gli exif mi sono accorto che la foto è stata scattata non a f 20 ma a f 14, 20 era il tempo di scatto.
Credo quindi che la mancanza di nitidezza sia dovuta non alla diffrazione ma al mosso, la foto tral'altro l'ho scattata in una posizione improbabile con la macchina attaccata alla roccia e inquadrando dal lv da sotto.
Eccola comunque, ridotta a 5000 px sul lato lungo si dovrebbe vedere bene.
https://www.flickr.com/photos/110238430@N03/15256708051/
PS: ho visto che ho alcune foto da sviluppare fatte con questa lente a f 20 e f 22 poi ne sviluppo una e la posto, ad una sommaria visione mi pare che abbia ragione chi ha scritto che non è una cosa drammatica.