In effetti io tutta questa "integrazione" non ce la vedo... in sostanza abbiamo due ragazzi che camminano insieme... io per esempio non ho fatto caso al fatto che uno fosse bianco e uno nero... sembra banale ma non lo è pensandoci bene... con tutto l'impegno non riesco a vedere le differenze tra i bianchi e neri forse per me l'integrazione è a livello inconscio... comunque un plauso all'idea un po' meno alla realizzazione... anche se la foto è riuscita non trasmette quello che era l'intendimento dell'autore che in concreto se non lo avesse dichiarato non si sarebbe scoperto... ma anche questo... ovvero cercare di dare un senso alle proprie idee contribuisce a crescere e Giorgio è cresciuto moltissimo... tecnicamente si poteva realizzare un B&W più convincente un po' troppo grigio e dimesso quello attuale... in ogni caso bravo il tema è di sicuro impatto... credo che riflettendoci un po' di più sopra saprai renderlo al meglio...
Messaggio modificato da Lambretta S il Sep 15 2005, 05:22 PM
Messaggio modificato da Lambretta S il Sep 15 2005, 05:22 PM
QUOTE(__Claudio__ @ Sep 15 2005, 05:10 PM)
non sono riuscito a leggerci quello che tu volevi trasmettere e probabilmente è colpa mia non tua
Di solito se non si riesce a leggere è colpa di chi scrive... vedasi le ricette dei dottori senz'altro foglietti di carta molto utili... ma dove non si capisce una beata f**a di quello che c'è scritto...
Secondo me c'è stato poco tempo da parte dell'autore per riflettere sulla costruzione dell'immagine che ripeto se non fosse stata "etichettata" sarebbe risultata di più... in quanto ognuno l'avrebbe vista alla maniera sua... volendo dare dei significati a volte si riesce a volte no... apposta a me piacciono i Film che si "capiscono" al volo quelli cervellotici vado a vederli quando non riesco a dormire...
Ce/me la fai vedere a colori sta foto per favore...
QUOTE(Lambretta S @ Sep 15 2005, 06:29 PM)
Di solito se non si riesce a leggere è colpa di chi scrive... vedasi le ricette dei dottori senz'altro foglietti di carta molto utili... ma dove non si capisce una beata f**a di quello che c'è scritto...
Mica vero Ste'. E' dal 1968 che provo a leggere "Il Capitale" ma dopo 30 pagine chiudo e mi riprometto sempre di rileggerlo più in là...quando il cervello mi sarà cresciuto un po'.
Credo che lo scatto trasmetta letture multiple, nelle quali personalmente ritengo trovi spazio il tema dell'integrazione, che non vedo tuttavia come "unica anima trascinante" della composizione!
Quoto anche Francesco e il suo suggerimento "pubblicitario": anche a me la foto trasmette più pessimismo che ottimismo!
Per il resto, trovo molto bella questa idea, Giorgio: ricordare, constatare con la fotografia che "non esistono differenze tra noi".
Ciao,
Simone
Quoto anche Francesco e il suo suggerimento "pubblicitario": anche a me la foto trasmette più pessimismo che ottimismo!
Per il resto, trovo molto bella questa idea, Giorgio: ricordare, constatare con la fotografia che "non esistono differenze tra noi".
Ciao,
Simone
In effetti già l'originale a colori non mi convince... ora devi essere sincero con te stesso hai provato in b&w perché a colori non ti piaceva... oppure l'avevi "vista" proprio in bianco e nero...
La foto originale a colori secondo me ha un wb un po' troppo freddo tende troppo al blu...
Io la vedrei più opportunamente così, anche se il risultato non mi fa gridare al miracolo...
Mentre per il bianco e nero oltre a un taglio più orizzontale la vedrei meglio così... anche qui però non riesco a entusiasmarmi del risultato... per il titolo se proprio non se ne può fare a meno che ne so forse può andare "Confidenze" anche se non ritengo essenziale dargli un titolo...
La foto originale a colori secondo me ha un wb un po' troppo freddo tende troppo al blu...
Io la vedrei più opportunamente così, anche se il risultato non mi fa gridare al miracolo...
Mentre per il bianco e nero oltre a un taglio più orizzontale la vedrei meglio così... anche qui però non riesco a entusiasmarmi del risultato... per il titolo se proprio non se ne può fare a meno che ne so forse può andare "Confidenze" anche se non ritengo essenziale dargli un titolo...
grazie Lambretta... il taglio della seconda lo preferisco anche io...
si, l'avevo pensata in b/n, non so nemmeno io il perchè, ma ho pensato subito all'integrazione (che ci vuoi fare...) ed i colori pensavo avessero distratto troppo...
resta il fatto che a colori non mi piace proprio... a prescindere...
si, l'avevo pensata in b/n, non so nemmeno io il perchè, ma ho pensato subito all'integrazione (che ci vuoi fare...) ed i colori pensavo avessero distratto troppo...
resta il fatto che a colori non mi piace proprio... a prescindere...
O, ma il rumore delle digitali è prioprio 'na tragedia...
QUOTE(__Claudio__ @ Sep 15 2005, 06:18 PM)
O, ma il rumore delle digitali è prioprio 'na tragedia...
Be' d'altra parte la grana eccessiva nelle pellicole è rumore chimico... in sostanza non abbiamo scoperto nulla... semmai abbiamo cambiato il nome al problema... e comunque in questa immagine non è così fastidioso... rimane compatto e non altera la percezione del dettaglio... per essere un'immagine pensata e scattata al volo non è neanche così male...
Se me lo consentite vorrei aggiungere una cosa:
se Giorgio avesse postato la foto come _DSCxyzk, senza alcun commento, pensate che ne sarebbe scaturito un dibattito ? O forse ci si sarebbe limitati a dire bella o troppo scura o perchè in B/N (chi più ne ha più ne metta) e tutto sarebbe finito li.
Io invece credo che un titolo e un breve pensiero su quello che si cerca di comunicare, del perchè si è fatto un certo scatto, perchè lo si è fatto così e non cosà sia molto importante, per crescere e per imparare.
E' ovvio che poi ci saranno pareri discordi sull'interpretazione, ma questo secondo me è il sale della vita, il confronto.
Dalle osservazioni e dal confronto si può così imparare a valorizzare un certo particolare piuttosto che un altro perchè è più funzionale al messaggio, in altre parole il linguaggio dei simboli che molte volte vanno oltre le apparenze e sono dei "trucchi" per enfatizzare il messaggio.
Scusate se sono stato prolisso, ma spero che la fotografia non si fermi al solo aspetto tecnico, ma vada oltre.
P.S. non voglio fare l'intellettuale, non mi piacciono i film di Bergman, Fellini, Fassbinder ecc (tanto per capirci).
per la pazienza: adesso sparatemi pure
se Giorgio avesse postato la foto come _DSCxyzk, senza alcun commento, pensate che ne sarebbe scaturito un dibattito ? O forse ci si sarebbe limitati a dire bella o troppo scura o perchè in B/N (chi più ne ha più ne metta) e tutto sarebbe finito li.
Io invece credo che un titolo e un breve pensiero su quello che si cerca di comunicare, del perchè si è fatto un certo scatto, perchè lo si è fatto così e non cosà sia molto importante, per crescere e per imparare.
E' ovvio che poi ci saranno pareri discordi sull'interpretazione, ma questo secondo me è il sale della vita, il confronto.
Dalle osservazioni e dal confronto si può così imparare a valorizzare un certo particolare piuttosto che un altro perchè è più funzionale al messaggio, in altre parole il linguaggio dei simboli che molte volte vanno oltre le apparenze e sono dei "trucchi" per enfatizzare il messaggio.
Scusate se sono stato prolisso, ma spero che la fotografia non si fermi al solo aspetto tecnico, ma vada oltre.
P.S. non voglio fare l'intellettuale, non mi piacciono i film di Bergman, Fellini, Fassbinder ecc (tanto per capirci).
per la pazienza: adesso sparatemi pure
QUOTE(fraroby @ Sep 15 2005, 11:00 PM)
E perché si dovrebbe spararti, di grazia? Mi sembra che tu abbia detto cose perfettamente compatibili con quello che è stato detto dagli altri, me compreso...
Parlando solo per me, non avevo intenzione di "stignatizzare" l'uso di un titolo o di un testo come "sbagliato"... Ma solo di constatare ed evidenziare l'effetto che questo ha. Un semplice accenno su alcuni meccanismi della comunicazione.
Fra l'altro, se proprio l'accoppiamento titolo/immagine fosse del tutto campato in aria, la risposta "media" sarebbe più o meno "Eeeh? Che cosa? Che c'azzecca?"
Se ho dato l'impressione di ritenere "sbagliato" l'uso di parole a titolo e/o commento delle immagini, chiedo venia.
Anzi, mi cospargo il capo di cenere, mi metto il cilicio e prenoto per Canossa!
Sicuramente a bw rende molto di piu' tanti complimenti al nostro Giorgio
QUOTE(fraroby @ Sep 15 2005, 11:00 PM)
Se me lo consentite vorrei aggiungere una cosa:
se Giorgio avesse postato la foto come _DSCxyzk, senza alcun commento, pensate che ne sarebbe scaturito un dibattito ?
se Giorgio avesse postato la foto come _DSCxyzk, senza alcun commento, pensate che ne sarebbe scaturito un dibattito ?
Ciao Franco, rispondo alle tue osservazioni perchè credo sia importante proprio per il dibattito che si è aperto sulla questione Titolo+didascalia+foto.
Con questa tua prima osservazione credo tu abbia già risposto. Probabilmente non si sarebbe aperto alcun confronto su questo punto, che è per me importante al fine della sola comunicazione dell'immagine.
QUOTE
Io invece credo che un titolo e un breve pensiero su quello che si cerca di comunicare, del perchè si è fatto un certo scatto, perchè lo si è fatto così e non cosà sia molto importante, per crescere e per imparare
.Non sono molto daccordo su questo punto, se lo scatto ha necessità di spiegazione, secondo me non ha raggiunto appieno il suo scopo che è proprio quello di comunicare. Se riesce nell'intento è uno scatto che ha assolto appieno il suo compito, se ha bisogno di una spiegazione secondo me non è questa che fa da supporto al primo ma viceversa, è la foto che supporta il pensiero scritto.
QUOTE
in altre parole il linguaggio dei simboli che molte volte vanno oltre le apparenze e sono dei "trucchi" per enfatizzare il messaggio.
D'altro canto in questo passaggio sembra che tu avvalori quanto ho detto. Se preso sotto questo aspetto la foto di Giorgio ha in parte assolto il suo compito che è quello di supporto al suo condivisibilissimo pensiero.
QUOTE
Scusate se sono stato prolisso, ma spero che la fotografia non si fermi al solo aspetto tecnico, ma vada oltre.
Proprio di questo si stà discutendo Franco
X Lambretta:
QUOTE
Be' d'altra parte la grana eccessiva nelle pellicole è rumore chimico... in sostanza non abbiamo scoperto nulla... semmai abbiamo cambiato il nome al problema...
Ste' non è questione di nome è che è proprio inguardabile...eh,eh.
QUOTE(__Claudio__ @ Sep 16 2005, 09:30 AM)
Non sono molto daccordo su questo punto, se lo scatto ha necessità di spiegazione, secondo me non ha raggiunto appieno il suo scopo che è proprio quello di comunicare. Se riesce nell'intento è uno scatto che ha assolto appieno il suo compito, se ha bisogno di una spiegazione secondo me non è questa che fa da supporto al primo ma viceversa, è la foto che supporta il pensiero scritto.
Claudio, scusami se intervengo di nuovo, ma su questo non sono d'accordo io.
In una comunicazione, qualsiasi comunicazione, ci sono almeno due "mappe del mondo" all'opera: quella del "trasmittente" e quella del "ricevente". E qui cominciano le rogne, perché ognuno ha la propria mappa.
Il "problema" della "foto senza titolo né commento" sta, in fondo, tutto qui. Come per il linguaggio verbale, anche il linguaggio delle immagini ha dei limiti. La stessa parola significa cose diverse per ogni ascoltatore, e la stessa immagine... pure!
Per quel che riguarda "l'intento di comunicare", beh, quello è sempre raggiunto. Come dice il primo assioma della comunicazione, "Non è possibile non comunicare". Bisogna solo vedere COSA comunichi, e qui interviene un secondo assioma: il significato di una comunicazione è l'effetto che ottiene. Bada bene, non quello che il comunicatore voleva comunicare, ma l'effetto che ottiene, e cioé ciò che il ricevente percepisce come significato. Ora, poiché se non si condivide completamente la mappa soggiacente, lo stesso simbolo assume significati diversi, e ognuno ha la propria mappa... è impossibile comunicare a tutti la stessa cosa con lo stesso messaggio.
Certo, possiamo trasmettere più o meno la stessa cosa, ossia un messaggio entro una certa area. E qui entrano in gioco una serie di questioni che vanno dal culturale al neurologico.
Ma nessuna immagine potrà mai "dire" esattamente la stessa cosa a tutti.
E quindi, secondo quella che mi par di capiresia la tua definizione, nessuna immagine "assolve appieno il suo compito".
Se ti interessa una bibliografia esaustiva sull'argomento, non hai che da chiedere!
Oh, chiariamo: questo è solo il mio punto di vista, non il Verbo (o il complemento oggetto, se è per quello! ). E ovviamente ognuno è liberissimo di pensarla come vuole, ci mancherebbe!
Amici?
Messaggio modificato da twinsouls il Sep 16 2005, 10:01 AM
QUOTE(twinsouls @ Sep 16 2005, 11:00 AM)
In una comunicazione, qualsiasi comunicazione, ci sono almeno due "mappe del mondo" all'opera: quella del "trasmittente" e quella del "ricevente". E qui cominciano le rogne, perché ognuno ha la propria mappa.
Il "problema" della "foto senza titolo né commento" sta, in fondo, tutto qui. Come per il linguaggio verbale, anche il linguaggio delle immagini ha dei limiti. La stessa parola significa cose diverse per ogni ascoltatore, e la stessa immagine... pure!
Il "problema" della "foto senza titolo né commento" sta, in fondo, tutto qui. Come per il linguaggio verbale, anche il linguaggio delle immagini ha dei limiti. La stessa parola significa cose diverse per ogni ascoltatore, e la stessa immagine... pure!
Twinsouls, non ci crederai ma sono in perfetta sintonia con te su quanto esprimi. Quel che ho cercato di dire, è che proprio per la diversità nella "mappa" di cui ognuno è dotato, nella foto in questione ci si possono leggere cose completamente diverse. Solo chi ha fatto lo scatto sa esattamente "cosa" con quella voleva significare. Chi osserva ci può leggere sia la stessa cosa che una cosa completamente diversa. Ciò non significa che la foto non comunica, significa, come hai ben espresso, che la foto può avere, dati le diverse sensibilità, le diverse storie, le diverse educazioni, significati "attribuiti" diversi se non addirittura contrapposti. E' qui che secondo me intervengono titolo e didascalie che "aiutano" chi guarda e lo "indirizzano" proprio verso quel significato che ora diventa univoco ma che altrimenti non lo sarebbe stato.
QUOTE
E quindi, secondo quella che mi par di capiresia la tua definizione, nessuna immagine "assolve appieno il suo compito".
Qui invece mi permetto di dissentire. Posterò, dopo averle scannate qualche foto che, avendole viste in comitiva e averle commentate insieme, non lasciano spazio a interpretazioni, neanche a "mappature" diverse
QUOTE
Amici?
Come e più di prima, con l'aggiunta di una crescente stima.
ma che bel 3D, ma che bel 3D....
grazie Claudio, Twinsouls, Lambretta e tutti quanti... appena avremo finito (spero mai, è troppo interessante) lo stampo e me lo conservo!
grazie Claudio, Twinsouls, Lambretta e tutti quanti... appena avremo finito (spero mai, è troppo interessante) lo stampo e me lo conservo!
QUOTE(__Claudio__ @ Sep 16 2005, 08:30 AM)
Ste' non è questione di nome è che è proprio inguardabile...eh,eh.
Minx sei peggio di un elefante in un negozio di cristalli...
In effetti il bello di questo thread è che l'autore dando un titolo a una sua immagine ne ha dato una sua personalissima interpretazione... mettendosi per questo in gioco... per questo il thread è cresciuto in modo utile e costruttivo e sono venute fuori molte belle "verità"... questo vorrei far capire a tutti quelli che hanno paura a postare le loro immagini se no subiscono critiche "pesanti" alla fine restano chiusi nel loro castello incantato vedi Ludwig II fuori dal mondo reale... e a chi hanno fatto dispetto se non a loro stessi...
Bravo Giorgio che oltre a essere un bravissimo fotografo ha anche il coraggio delle proprie idee e le condivide con il mondo...
QUOTE(__Claudio__ @ Sep 16 2005, 09:30 AM)
QUOTE(fraroby @ Sep 15 2005, 11:00 PM)
...
Io invece credo che un titolo e un breve pensiero su quello che si cerca di comunicare, del perchè si è fatto un certo scatto, perchè lo si è fatto così e non cosà sia molto importante, per crescere e per imparare
Non sono molto daccordo su questo punto, se lo scatto ha necessità di spiegazione, secondo me non ha raggiunto appieno il suo scopo che è proprio quello di comunicare. Se riesce nell'intento è uno scatto che ha assolto appieno il suo compito, se ha bisogno di una spiegazione secondo me non è questa che fa da supporto al primo ma viceversa, è la foto che supporta il pensiero scritto.
...
Scusa Claudio, non mi sono spiegato bene.
Non voglio dire che lo scatto ha bisogno sempre di una spiegazione, ma che se una spiegazione c'è si può discutere se la foto ha raggiunto o meno il risultato che l'autore si è proposto. In altre parole, se un fotografo non è così bravo o maturo da riuscire a comunicare quello che desidera, come lo si può aiutare a migliorarsi se non ci dice quello che era il suo intento ?
Ad esempio il titolo "Solitudine" potrei assegnarlo ad una foto in cui un soggetto è solo in riva al mare ma anche allo stesso soggetto in mezzo alla folla. Nei due casi le interpretazioni di chi legge probabilmente sarebbero completamente diverse, ma forse nessuno coglierebbe il messaggio nel secondo scatto se questo non fosse accompagnato da qualche parola.
E' un pò quello che succede nelle mostre del cinema, dove alla proiezione dei film segue la discussione con il regista.
So che questo è un discorso filosofico, che risale a tempi ben anteriori alla fotografia e riguarda un pò tutte le arti, dalla musica, alla pittura, alla scultura ...
per o scambio di idee.
QUOTE(twinsouls @ Sep 16 2005, 11:00 AM)
QUOTE(__Claudio__ @ Sep 16 2005, 09:30 AM)
Non sono molto daccordo su questo punto, se lo scatto ha necessità di spiegazione, secondo me non ha raggiunto appieno il suo scopo che è proprio quello di comunicare. Se riesce nell'intento è uno scatto che ha assolto appieno il suo compito, se ha bisogno di una spiegazione secondo me non è questa che fa da supporto al primo ma viceversa, è la foto che supporta il pensiero scritto.
Claudio, scusami se intervengo di nuovo, ma su questo non sono d'accordo io.
In una comunicazione, qualsiasi comunicazione, ci sono almeno due "mappe del mondo" all'opera: quella del "trasmittente" e quella del "ricevente". E qui cominciano le rogne, perché ognuno ha la propria mappa.
Il "problema" della "foto senza titolo né commento" sta, in fondo, tutto qui. Come per il linguaggio verbale, anche il linguaggio delle immagini ha dei limiti. La stessa parola significa cose diverse per ogni ascoltatore, e la stessa immagine... pure!
Per quel che riguarda "l'intento di comunicare", beh, quello è sempre raggiunto. Come dice il primo assioma della comunicazione, "Non è possibile non comunicare". Bisogna solo vedere COSA comunichi, e qui interviene un secondo assioma: il significato di una comunicazione è l'effetto che ottiene. Bada bene, non quello che il comunicatore voleva comunicare, ma l'effetto che ottiene, e cioé ciò che il ricevente percepisce come significato. Ora, poiché se non si condivide completamente la mappa soggiacente, lo stesso simbolo assume significati diversi, e ognuno ha la propria mappa... è impossibile comunicare a tutti la stessa cosa con lo stesso messaggio.
Certo, possiamo trasmettere più o meno la stessa cosa, ossia un messaggio entro una certa area. E qui entrano in gioco una serie di questioni che vanno dal culturale al neurologico.
Ma nessuna immagine potrà mai "dire" esattamente la stessa cosa a tutti.
E quindi, secondo quella che mi par di capiresia la tua definizione, nessuna immagine "assolve appieno il suo compito".
Se ti interessa una bibliografia esaustiva sull'argomento, non hai che da chiedere!
Oh, chiariamo: questo è solo il mio punto di vista, non il Verbo (o il complemento oggetto, se è per quello! ). E ovviamente ognuno è liberissimo di pensarla come vuole, ci mancherebbe!
Amici?
Ciao twinsouls, a me la bibliografia interessa. Mi fornisci qualche titolo ?
Grazie
Per Stefano:
C'è un'altra discussione in merito Ste'...vacci tu che credo ti aspettino
Per Franco:
D'accordissimo ed è proprio ciò che stiamo facendo o tentando di fare.
QUOTE
"... questo vorrei far capire a tutti quelli che hanno paura a postare le loro immagini se no subiscono critiche "pesanti" alla fine restano chiusi nel loro castello incantato vedi Ludwig II fuori dal mondo reale... e a chi hanno fatto dispetto se non a loro stessi...
C'è un'altra discussione in merito Ste'...vacci tu che credo ti aspettino
Per Franco:
QUOTE
Non voglio dire che lo scatto ha bisogno sempre di una spiegazione, ma che se una spiegazione c'è si può discutere se la foto ha raggiunto o meno il risultato che l'autore si è proposto
D'accordissimo ed è proprio ciò che stiamo facendo o tentando di fare.
QUOTE(Lambretta S @ Sep 16 2005, 11:51 AM)
Bravo Giorgio che oltre a essere un bravissimo fotografo ha anche il coraggio delle proprie idee e le condivide con il mondo...
mi era sfuggito il post, ed ora mi sono pure commosso...
credo sia questo lo scopo vero di un forum di fotografia, semplicemente questo, mettersi in gioco e cercare di imparare il più possibile da tutti, per crescere, e non solo fotograficamente, se mi permettete, si può crescere anche dal punto di vista umano, culturale e quant'altro se le discussioni sono di questo livello, ognuno con il proprio bagaglietto a disposizione degli altri...
perciò sono io che ringrazio!
p.s. qualche titolo Twin interessa anche a me...
QUOTE(fraroby @ Sep 16 2005, 12:14 PM)
QUOTE(twinsouls @ Sep 16 2005, 11:00 AM)
Ciao twinsouls, a me la bibliografia interessa. Mi fornisci qualche titolo ?
Grazie
QUOTE(GiorgioBS @ Sep 16 2005, 12:21 PM)
Ok, ok, l'avete voluto...
Sarò sintetico. Sono solo un paio di titoli, che riguardano, contengono o permettono di estrapolare i concetti du cui si stava parlando. Sono perlopiù "orientati" in ambito psicologico-psicoterapeutico, che è il mio campo, e al linguaggio verbale/corporeo, ma non è difficile trovare l'analogia per applicare la cosa al linguaggio fotografico o musicale o quant'altro: sempre di linguaggi si parla.
Allora, per la comunicazione:
P. Watzlawick, "Pragmatica della comunicazione umana", Astrolabio;
R. Bandler e J. Grinder, "La struttura della magia", Astrolabio; e
P. Watzlawick, "La realtà della Realtà", Astrolabio.
(Ci sarebbe anche un altro libro, "Whispering in the wind", di John Grinder, ma è solo in inglese)
Qui ci sono tutte le basi necessarie a dedurre tutto il resto. Altrimenti mi toccherebbe di andare a recuperare una tonnellata di titoli... che trovereste nelle bibliografie interne di questi!
Per il linguaggio analogico/corporeo:
Desmond Morris, "La scimmia nuda", Bompiani;
D. Morris, "Lo zoo umano", Mondadori;
D. Morris, "Il comportamento intimo", Mondadori;
D. Morris, "L'uomo e i suoi gesti", Mondadori; e
D. Morris, "I gesti", Mondadori.
Per la neurologia della percezione, qualsiasi buon libro di Psicologia della Gestalt (non psicoterapia della Gestalt, ma Psicologia!!).
E poi, non ultimo, un sano buon lavoro pratico e personale di osservazione, osservazione, e, negli intervalli, osservazione...
Oh, adesso non prendetevela con me, eh!
Amici come prima!
Aggiungo qualche titolo che ho letto.. caso mai potesse essere di interesse..
- Augusto Pieroni LEGGERE LA FOTOGRAFIA, EDUP, Roma
- stesso autore FOTOTENSIONI
- Susan Sontag ON PHOTOGRAPHY esiste anche in italiano
poi in rete ci si può divertire a cercare lavori, articoli e pubblicazioni sull' argomento, tra cui segnalo:
http://www.phototherapy-centre.com/italian.htm
http://www.aber.ac.uk/media/Students/sse9701.html#Top
http://www.usc.edu/dept/comp-lit/tympanum/4/petrovsky.html
Saluti.
PS Si potrebbe quasi pensare ad una biblioteca virtuale...
- Augusto Pieroni LEGGERE LA FOTOGRAFIA, EDUP, Roma
- stesso autore FOTOTENSIONI
- Susan Sontag ON PHOTOGRAPHY esiste anche in italiano
poi in rete ci si può divertire a cercare lavori, articoli e pubblicazioni sull' argomento, tra cui segnalo:
http://www.phototherapy-centre.com/italian.htm
http://www.aber.ac.uk/media/Students/sse9701.html#Top
http://www.usc.edu/dept/comp-lit/tympanum/4/petrovsky.html
Saluti.
PS Si potrebbe quasi pensare ad una biblioteca virtuale...
Grazie grazie Francesco per i titoli più specificamente legati alla fotografia... Ammetto senza remore di essere ignorante come una zecca in questo settore specifico!