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Lago Del Vei Del Bouc
Tra leggenda, storia ed emozioni
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Max Lucotti
Messaggio: #1
Lago del Vei del bouc; Tra leggenda, storia ed emozioni.

Se il mare del passato creò i contrasti geologici attuali, il Mediterraneo è oggi all'origine degli straordinari contrasti climatici e botanici che caratterizzano quest'angolo delle Alpi tra Piemonte e Provenza. Sono infatti le depressioni sul mar Ligure, generate dal contrasto tra l'aria artica e l'aria mediterranea più calda e ricca di umidità, che favoriscono su questi monti abbondantissime nevicate invernali; è il sole del Mediterraneo che favorisce la crescita di molte piante aromatiche, spesso tipiche della regione provenzale come la lavanda, che profumano le praterie di queste montagne.
Vi sono svariati luoghi nella catena alpina che presentano caratteristiche botaniche o geologiche di notevole interesse ma non è azzardato affermare che solo le Alpi Marittime mostrano una ricchezza di ambienti ed una diversità biologica così ampia.
Si incontrano boschi di castagni, di faggi, di abeti bianchi e rossi e luminosi lariceti; mentre in quota allignano i pini mughi ed i più rari cembri, il pino silvestre forma le foreste dell'alta valle Roia, ben visibile dalla Rocca dell'Abisso. Il Ginepro di Fenicia cresce in vista dei ghiacciai del Gelas mentre le chiare pareti calcaree creano contrasti con le scure forme di aspri massicci cristallini.
E' proprio il vivere la ricchezza generata da accostamenti spesso insoliti a nutrire la passione che nasce lentamente nell'animo di chi conosce giorno dopo giorno queste montagne.

Attraversando la dolce piana del Rasur e le pinete al Gias sottano del Vei del Bouc tra torrenti impetuosi e meravigliose viste sulle cime del gruppo del Gelas.
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Il sentiero sale aspro tra i tornanti, con la neve è un posto pericoloso per le slavine e adesso è comunque impegnativo per la pendenza veramente estrema in certi punti.
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Superato un colletto si arriva alla nostra meta, Il lago del Vei del Bouc
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Di alcuni luoghi si tramandano affascinanti leggende, come quella legata al Lago del Vei del Bouc, sopra San Giacomo di Entracque, nelle belle Alpi Marittime, Valle Gesso.
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La storia racconta di un vecchio (vei, nel dialetto locale) che viveva con un caprone (bouc) tra le montagne. Alla sua morte, affinché nessuno potesse mai profanarne la tomba, le acque del rio che scorreva sul fondo della valle ricoprirono il luogo della sepoltura formando un grande lago.
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“In quel luogo solitario, sotto un riparo roccioso, viveva un vecchio saggio in compagnia di una caprone. Prima di appartarsi sui monti, l’uomo aveva condotto brillante vita cittadina. Morto l’animale, unico amico e conforto del vecchio, anch’egli si spense poco dopo."
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"Il torrente Gesso che nasce sui monti circostanti, ebbe pietà di quei due corpi inanimati e li inghiottì, formando i quel luogo un vasto e profondo lago.”
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All'osservatore più attento non potrà sfuggire l'origine glaciale comune alla maggior parte dei laghi del Parco. I ghiacciai delle Marittime, che nel corso delle glaciazioni ebbero un ruolo fondamentale nel modellamento del territorio e che oggi rischiano per i mutamenti del clima di scomparire, sono indicati come i più meridionali dell'arco alpino: Monaco, località con le maggiori temperature medie della Costa Azzurra, si trova in linea d'aria a soli 45 chilometri.
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Interessante la presenza di molte figure simboliche incise probabilmente nel periodo di transizione dal Neolitico all'Età del Bronzo sulle rocce del lago del Vei del Bouc, ci possono portare a credere che queste zone fossero luoghi di frequentazione ma soprattutto vie di percorrenza di gruppi umani protostorici e più tardi delle antiche popolazioni liguri. Le incisioni intorno al Lago sono difficili da vedere, bisogna osservarle quando non c’è neve e il livello è più basso.
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Intorno a questo Lago di origine glaciale si trovano diverse specie botaniche piuttosto interessanti.
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Lo scioglimento delle nevi primaverili ingrossa i torrenti, da queste acque nasce il torrente Gesso che, unendosi a molti altri, dà il nome a tutta la vallata.
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Ci sono posti che ognuno di noi ha nel cuore per quello che gli trasmettono quando li vivono, fosse solo anche per poche ore.
Davanti all’anfiteatro che i monti intorno al Lago del Vei del Bouc formano non si riesce a non emozionarsi, l’acqua cristallina, gli animali selvatici, l’urlo delle marmotte e il fragore delle acque regalano a chi ama la natura e la montagna sentimenti forti e legami indissolubili.
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Commenti graditi, grazie per l'attenzione.

Ciao Max



maxiclimb
Messaggio: #2
Testo asciutto e cristallino come nel tuo stile, ti nomino "Piero Angela del Forum" biggrin.gifsmile.gif

Le foto sono tutte adeguate alla bisogna: belle, precise e descrittive.
Nonostante i vincoli di inquadratura che impone un posto come questo, sei anche riuscito a trovare degli spunti interessanti e particolari.
La luce non è sempre favorevolissima, ma sappiamo bene che in quei posti si deve per forza prendere quello che si trova... non sono foto fatte dal balcone di casa.
Emotivamente il racconto mi prende molto, nonostante una prosa non particolarmente enfatica (da vero ligure coi piedi spesso in Piemonte!), per chi ama e frequenta - o ha frequentato - assiduamente le montagne, questa è musica. Pollice.gif

Da parte mia, solo complimenti, e anche una certa dose di invidia per l'opportunità di andare spesso lassù.

B2BRUNO
Messaggio: #3
Ciao Max, complimenti per le foto e la storia.
Le alpi in primavera con la neve sono uno spettacolo sempre speciale e guadagnato e questo life mi rinfresca le camminate per i sentieri che ti portano a vedere posti dove arrivi solo se hai voglia di fare fatica. Una piacevole fatica ripagata dalla natura e dall'ambiente.
La seconda foto con le Z del sentiero stampato sulla montagna mi ricorda (colore a parte) i Denti di terra rossa all'Alpe di Siusi.
Grazie di aver condiviso con noi questa bella esperienza.
Bruno
salvus.c
Messaggio: #4
E' sempre una sorpresa ciò che la natura ci riserva e vero uno spettacolo come riempie i nostri occhi con paesaggi che hai colto in maniera impeccabile, veri complimenti

Salvo
archisal
Messaggio: #5
Bellissima escursione, raccontata magnificamente ed accompagnata da immagini bellissime.
I miei complimenti.

Ciao
Salvatore
zUorro
Messaggio: #6
Luoghi da sogno, vicino a casa (ottimo spunto, grazie)
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #7
Di nuovo un bel life...BRAVO MAX!
...chissa se un giorno o l'altro ci scontreremo su per i monti..

Ciao Lara
bruco82
Messaggio: #8
Bellissimo Max! davvero in bel Life...fai venire una voglia di venire su da te...accidenti...compo perfette e life fatto di tante foto e poche chiacchere...da ammirare tutto d'un fiato!

ciao
Luca
mirko_nk
Messaggio: #9
Ciao Max. Un life che tocca al cuore di ogni appassionato di montagna. Le tue parole, unite alle ottime immagini, mi fanno sognare e per un attimo mi sembra di essere li con te. L'ultima foto, vera ciliegina sulla torta, è quella che dopo il racconto ti fa venire quel pizzico di invidia...

Complimenti per l'amore che ci metti nei tuoi lavori.... Semplici, sinceri e soprattutto genuini...
marce956
Messaggio: #10
Bella storia, belle foto, chi va in montagna come me (poco purtroppo...) sia a piedi sia in bike non puo' non apprezzare certe immagini, il posto non lo conoscevo, ma lo trovero' sulle cartine e ci andro' presto...............
dario-
Messaggio: #11
Bellissimo Max complimenti davvero un bel Life Pollice.gif ... composizioni perfette e life fatto di tante foto da ammirare tutto d'un fiato. Un testo completo e compendioso.

Bravissimo

Ciao wink.gif
Dario
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #12

Incantato dalla fascinazione dei luoghi
e attratto dal testo narrativo: asciutto,essenziale;
quanto basta per liberare la fantasia.

Ciao. Gioacchino.



Mauro Va
Messaggio: #13
Bel life, èun piacere leggerlo ed immaginarsi nella montagna, molto ben raccontata anche con le immagini. Bravo
 
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