Touching her soul by Gianmaria Veronese, on Flickr

Gianmaria

Bella luce e compo classica
Preferisco l'altro postato nella sez. ritratti in quanto sa meno di "già visto"
ciao

Ottima foto ben esposta, ancora migliore di una già vista dello stesso stage, con ottima conversione! ..sulle bande nere: 'no comment'..

Un saluto, Patrizio

Grazie..

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Interior peace by Gianmaria Veronese, on Flickr

E qui il post sul blog: http://gianmariaveronese.com/2012/08/la-ri...ia-di-ritratto/

Grazie..

Aggiungo anche questa

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Ho sempre ammirato il tuo stile in silenzio (trovo inutile scrivere complimenti in un mare di complimenti). Stavolta però l'ultima mi fa storcere un po' la bocca. Tecnicamente ineccepibile, era scontato. Però... sarà che volevi esaltare la "pace interiore", mi pare esaltata anche troppo. La vista dall'alto, gli occhi chiusi, le dita affusolate che per via della luce danno alle mani un che di scheletrico e la posa che mi ricorda troppo qualche mummia vista qui o lì. Insomma, più che interiore mi pare iconograficamente eterna (gratta e vinci!) e sicuramente mi fa l'effetto opposto a quello previsto. La trovo una bella immagine ma inquietante e credo non fosse il tuo scopo. Espressivamente gli preferisco le altre due della serie.

Messaggio modificato da Clau_S il Aug 7 2012, 01:36 PM

La vista dall'alto, gli occhi chiusi, le dita affusolate che per via della luce danno alle mani un che di scheletrico e la posa che mi ricorda troppo qualche mummia vista qui o lì.

In effetti le mani non si possono vedere, e in generale in questo scatto la visuale dall'alto fa sembrare scheletrica ogni parte del suo corpo (vedi spalle, mandibola)
Nulla a che vedere con l'altro bellissimo scatto dall'alto postato nell'altra sezione, dove l'infrangere le regole ha pagato, mentre qui proprio no.
ciao

... effettivamente le mani fanno un pò impressione

Quando ci si fionda dentro all'interpretazione le vie d'uscita sono molteplici e a volte anche discordanti perchè si filtra con il proprio vissuto, la propria mente, i propri gusti. La foto, dalle intenzioni dell'autore, non è un semplice ritratto, si parla di anima e forse è proprio questo aspetto etereo e sfuggente che l'autore vuole mettere in evidenza. Evidenza che, per me, si accentua nella seconda fotografia. La prima è un bel ritratto, sereno, ma la catalogherei come un ritratto. La seconda si fa apprezzare per la volontà di allontanarsi dall'aspetto fisico allontanandosi dalla posa da ritratto, e questo allontanamento mette già l'accento su quello che sta dietro alla fisicità e quindi all'anima. Il volto a fuoco sembra fluttuare sullo sfondo, uno sfondo che comprende anche la restante parte del corpo che però non ci sembra quasi attaccata a quella testa, passa in secondo piano, è lontana, quasi sparisce, è quasi assente. Il volto e quell'espressione riempiono la nostra attenzione catalizzando quel concetto di anima che rimane avvolta nella nostra fantasia che tende a riempire quell'immagine somatica di significato. Ho letto di mani scheletriche, forse esteticamente possono disturbare l'armonia della foto, ma qui non rincorriamo una esteticità armonica, anzi, quel leggero richiamo allo scheletrico e quindi all'inanimato, all'esangue, staccano ancora di più il volto da quel corpo, proprio come un anima (che in questo senso abbiamo definito "in pace") che si eleva dalle fatiche quotidiane e che possono assillare l'uomo moderno.
Come vedete l'interpretazione porta a diversi risultati, in questo caso sarebbe utile un esperto di semantica per poterci dare LA lettura.
Buona serata a tutti.