Pian piano il porcellino dedicato alla mia passione fotografica ingrassa e in prospettiva di un suo futuro improvviso dimagrimento (per quanto ci metta tanto ad ingrassare, ci vuol sempre un attimo a farlo ritrovare a secco ) sono qui a pensare alla dieta più opportuna.
Le opzioni al momento sono due: aspettare un bel peso per l'80-200 f2.8 o puntare sul 180 f2.8 per avere così le rispettive combinazioni:
1) 24, 50 e 80-200
oppure
2) 24, 50, 85, 180
inserendo nella seconda l'85 f2 AIS che non è male.
Per quanto riguarda l'80-200 vorrei chiedere se qualcuno può darmi informazioni sulle eventuali differenze con relativi vantaggi/svantaggi, se presenti, tra la versione a pompa e il bighiera che mi pare otticamente siano identici dovendomi quasi certamente muovere sul mercato dell'usato.
A riguardo poi del 180 vorrei chiedere se qualcuno ha avuto la versione non AF (quella ED) che mi pare abbia uno schema ottico diverso (5/5 mi pare contro 8/6), dal momento che un collega di lavoro ce l'ha e sarebbe anche disposto a privarsene, ma non ho ancora avuto l'occasione di provarlo di persona. L'idea confesso mi aveva stuzzicato, visto che usandolo su una F4 non perderei poi molto rispetto all'AF, ma confido che saprete consigliarmi meglio.

Se fai una rapida ricerca sull'80-200 troverai tutto lo scibile su quest'ottica nelle pagine di questo forum...

La versione "bighiera" non af-s è il compromesso migliore (alla faccia del compromesso, è un vero mostro di qualità) tra prezzo e prestazioni.

Franz

No, se decidi per il 180, prendi l'Af.
Li ho avuti entrambi, l'Ais è un ottimo obiettivo ma è un passo sotto.
Il 180AF(d) è ancora il riferimento "assoluto" per la qualità a quella lunghezza focale; il vecchio Ais - vado a memoria e a sensazione - perderebbe oggi il confrontto con lo zoom 80-200/2.8 Afd n ("bighiera").

Sulle due soluzioni (85+180 oppure 80-200) il cuore batte sulla prima, soprattutto a pellicola, senza togliere ovviamente nulla alla qualità (e comodità) dello zoom.

Dipende dalle tue abitudini e dai soggetti che fotografi: se il cambio d'ottica non è un trauma, avendo già l'85, prenderei il 180 senza troppe remore.

L'85/2 è un ottimo obiettivo, l'ho avuto ed usato con soddisfazione. Ha il solo difetto d'essersela dovuta vedere con il prestigioso 85/1.8 F, del quale è stato il poco acclamato erede Ai, e con l'eterno 105/2,5, cavallo di battaglia di migliaia di nikonisti entusiasti.

l'eterno 105/2,5, cavallo di battaglia di migliaia di nikonisti entusiasti.

Che meraviglia... il "105 da ritratto", l'ho sempre chiamato così

Franz

Ho avuto il 180 ED (AI) , un'ottica decisamente buona, che ho in seguito cambiato con l'AF.
Che è migliore (condivido il giudizio di Giallo) ; ma ritengo entrambi superiori allo zoom alla stessa focale.
Fossi in te, cercherei il 180 AF, da abbinare al tuo 85/2 (anche qui, però, è migliore l'85/1,8 AF, in misura più sensibile che nell'accoppiata precedente).
Le mie considerazioni prescindono dalla presenza dell'autofocus: con la F4 si fa prima a focheggiare in manuale.

Innanzitutto grazie a tutti per le risposte

La scelta è sempre più indirizzata sul 180 (a questo punto lascerei perdere il vecchio AIS a favore dell'AFD) anche in considerazione del fatto che sono ancora più che saldamente ancorato alla pellicola.

Sull'85, avevo già fatto un pensierino all'AF f1.8, ma preferisco rimandare ad un secondo momento a meno di non trovare una combinazione che mi permetta, con quanto avrei potuto investire per l'80-200, di fare l'accoppiata 85 e 180, ma credo proprio che dovrò curare ancora per un po' la crescita del budget

La tua questione è un chiaro caso di quello che in campo chitarristico si chiama GAS (guitar acquisition sindrome).
Visto il tuo corredo e, alla luce di quanto scritto sopra comprati una F6 .

Antonello