E’ il mio primo life e quindi vi chiedo di essere benevoli con me; le foto sono il brevissimo riassunto della riattivazione di una vecchia fornace per la produzione di calce.

foto1:
Ci sono Uomini che con l’abile maestria dei tempi passati costruiscono all’interno di un’antica fornace, chiamata calchera, una volta a secco in pietra calcarea.

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foto 2:
Il lavoro è duro e oggi a pochi resta la memoria di tanta fatica.

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foto3:
Ormai la volta è fatta, rimane quindi da riempire di pietre tutta la fornace.

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foto4:
Dall’alto il monte Concarena, dopo aver fornito la pietra, osserva il fumo uscire dalla “calchera” appena accesa.

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foto5:
La temperatura inizia a salire e il fuoco sbuffa producendo lingue di fuoco ogni volta che si introduce nuova legna.

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foto6:
Anche la parte alta della “calchera” inizia a scaldarsi, ma il meglio di sé lo darà con il buio della notte…

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foto7:
Dopo 5 giorni il calcare è ormai rovente

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foto8:
Quando le fiamme saranno alte sopra le pietre si smetterà di alimentare il fuoco.

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foto9:
Sono trascorsi 6 giorni dall’accensione e finalmente il fuoco si è impadronito completamente della pietra.

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foto10:
Si deve attendere che la temperatura scenda a livelli sopportabili e…

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foto11:
...infine si estraggono dalla “calchera” le pietre, ora bianchissime, pronte da bagnare al fine di ottenere dell’ottima calce.

Seguendo tutte le fasi della lavorazione ho scattato 748 foto (D100 e AF-S 17-55DX/2.8).
Ridurre tutto a pochi scatti è veramente operazione difficile.

Dovrei dire molto di più ma forse vi ho già annoiato.

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Nessuna noia, me lo sono proprio gustato man mano che postavi le foto.
Un procedimento antico che non conoscevo. Interessante.

Ciao,
dal punto di vista documentaristico hai fatto veramente un bel lavoro, riuscendo a riassumere in pochi passaggi un procedimento di cui non conoscevo assolutamente nulla. Sotto il profilo fotografico, pur avendo a che fare con un soggetto fotograficamente non facile e non certo tra i più accattivanti, hai realizzato secondo me delle belle immagini; la 7 e la 8, con le pietre incandescenti, sono proprio suggestive.
Non mi resta che farti i miei complimenti per questo tuo primo Life e ringraziarti per aver mostrato qualcosa di nuovo... almeno per me.

Per quanto riguarda la noia, il rischio a mio modesto avviso non si pone. Ci sono in evidenza tre Life che hanno pressappoco lo stesso oggetto visto in chiavi diverse e nessuno pare essersi annoiato. Non penso che lo faranno neppure per il tuo bel lavoro
(IMHO ovviamente)

Ciao,
Flavio

Grazie per la risposta a robyt e photoflavio.
Anche se frequento il forum da ormai due anni è da pochissimo che scrivo;
ringrazio sin d'ora tutti i commenti che spero di ricevere.

Antonio

io pure non conoscevo questa tradizione così antica, la 8, 9 e 10 le mie preferite !!!

io non mi sono annoiata....

ciao e complimenti !

Ottimo Life secondo me, io non mi sono per niente annoiato anzi l'ho seguito con crescente interesse perchè è un procedimento che non conoscevo assolutamente.

Tra le foto mi sono particolarmente piaciute la 5 e la 8.

Complimenti, anche io non conoscevo questa lavorazione e ti ringrazio per quello che hai mostrato.
Il life è bello e mi associo nel dire che il soggetto non è poi così semplice
Bravo e ancora complimenti

Complimenti, ottimo resoconto di un antico lavoro sempre affascinante, le foto mi sono piaciute tutte, sopratutto quelle scattate in notturna.

Bravo

Un ottimo reportage, decisamente!
la lettura e le immagini scorrono facilmente...niente noia tranquillo!

Belle le foto delle pietre incandescenti e delle fiamme al buio... complimenti e grazie per avermi permesso di conoscere un procedimento fino ad oggi a me sconosciuto.

complimenti! gran bel life!

mi ero sempre chiesto come si producesse la calce......

veramente spettacolare! Ma che tipo di rocce occorrono?
certo non si può fare con tutte....

e la fase successiva qual'è? Vengono polverizzate?

mah...

ciao e compliments

Le rocce possono essere solo calcaree (quindi sedimentarie e non magmatiche).
La fase successiva si chiama spegnimento e consiste nel bagnare le rocce con acqua, dopo pochi secondi si sviluppa un calore notevole e la roccia dapprima si gonfia rompendosi in tantissimi pezzi per poi esaurire la reazione diventando la classica poltiglia bianca usata ad esempio in edilizia come legante o come pittura murale.

Ciao.
Antonio

Ciao Treachi
non mi sono per nulla annoiato
anzi
mi hai dato la possibilita', attraverso belle immagini, di apprendere un procedimento per ottenere la calce a me sconosciuto

Ciao
Giorgio