Vorrei, con questo intervento, cercare di dare una breve ma quanto piu’ possibile delucidazione sulla luce da studio, questa particolare e primaria fonte di energia che ci permette di dare vita alle beneamate immagini fotografiche all’interno di varie locazioni. Quello che vorrei illustrare (anche se in maniera sintetica poiché lo spazio da dedicare sarebbe moltissimo, ma non sarebbe il caso di occupare spazio eccessivo al Forum) sono i tipi di illuminazione solitamente usati in uno studio fotografico ma che possono essere usati anche in un luogo domestico se si dispone di uno spazio adeguato.
Padroneggiare la luce disponibile non è facilissimo, ma non è neppure impossibile, tuttavia per imparare bene ci vuole tempo e pratica, cioè bisogna con somma pazienza acquisire quel bagaglio tecnico indispensabile per potersi destreggiare adeguatamente de avere delle buone soddisfazioni.
Queste illuminazioni ausiliarie, cioè quelle sorgenti di luce che possono essere portate sulla scena e modificate a piacimento al fine di ottenere quell’effetto desiderato comprendono: i flash, vari tipi di lampade (al quarzo, fotoflood, tubi tipo neon ma con una temperatura colore tarata a 5500°K (kelvin), cioè come i flash, ma con il vantaggio di non emettere calore e di non “sfarfallare”, in compenso costano ed hanno un ingombro superiore agli altri). A questi illuminatori poi si aggiungono tutti quelli accessori necessari a modellare la luce: ombrelli, bank, pannelli riflettenti, bandiere, coni diffusori e concentratori, alette mobili, insomma tutto quello che serve ad avere un controllo di una composizione visiva.
Gli ombrelli fotografici sono disponibili in un’ampia gamma di forme, dimensioni e trattamenti superficiali. La luce della sorgente viene sparata all’interno dell’ombrello da cui rimbalza verso il soggetto e a seconda del diametro e della forma dell’ombrello si ottengono tipi di luce ampi o concentrati. La scelta del trattamento interno dara’ diversi risultati: ad es. un rivestimento argentato aumentera’ la quantita’ di luce che rimbalza verso il soggetto stesso aumentando anche il contrasto fra alte luci ed ombre, al contrario invece uno opaco (bianco) diminuira’ la luce come pure il contrasto del soggetto. Sono presenti in vari diametri (d. 80-100-125-150 ecc. ecc.) e con varie finiture (argentate e dorate, dove c’è una notevole riflettenza di luce e con una leggera differenza di dominate temperatura colore tra quello dorato e argentato, piu’ “calda” la prima piu’ “fredda” la seconda, e quella opaca che solitamente è bianca e la luce risulta essere piu’ morbida e difusa).
I “Soft Box” o Bank sono dei diffusori o meglio delle strutture box in tessuto nero in grado di alloggiare una o anche piu’ torce flash o a luce continua. Queste sono puntate verso la parte aperta della struttura che a sua volta è ricoperta con un tessuto bianco opallino, ma puo’ essere anche di materiale tipo plexiglas, sempre bianco opallino. All’interno sono rivestiti di bianco oppure sono argentati a seconda del caso: se devono rendere la luce piu’ difusa o aumentarne la trasmissione.
Diciamo che comunque la luce di un ombrello rispetto a quella offerta da un soft box (o bank) risulta un po’ piu’ “dura”, cioè offre un maggior contrasto mentre l’altra risulta piu’ morbida e diffusa. Anche in questo caso c’è ne sono di varie misure, da veramente piccoli (da applicare con uno strap sul flash della macchina), fino a misure considerevoli.
Esistono poi altri accessori cha vanno applicati davanti alle torce per variare il raggio d’emissione della luce: cioè parabole di vari diametri (che vanno dal grandangolo al tele, inteso come raggio d’emissione del fascio luminoso), dei coni concentratori (per creare dei spot di luce, ovvero sia dei “occhi di bue”) e delle alette mobili e quindi regolabili in modo tale da variare a piacimento l’angolazione della luce, nonché delle griglie a nido d’ape da inserire all’interno dei bank per concentrare la luce. Per le fonti d’emissione di luce esistono i classici flash, le torce al quarzo (quelle a luce continua) e degli illuminatori con dei tubi tipo il neon, ma con la differenza che sono a luce tarata (tipo quella del flash a 5500°K –kelvin- ), non sfarfallano e sono a luce “fredda”, cioè non emanano calore come le torce al quarzo, si aprono come una valigia a sono dotati di alette mobili, in varie dimensioni e nr. di tubi presenti (a 2 o 3, 4, 5 ).
Le potenze di tutti questi sistemi sono sempre abbastanza notevoli per via del fatto che l’assorbimento di luce dei vari diffusori citati (ombrelli e bank) è notevole, si va da potenze di circa 600/700 fino a 1300 (e oltre a volte)Watt per le torce e con nr, guida elevatissimi per i flash da studio.
In fine anche un pannello riflettente puo’ essere d’aiuto per vari scopi di illuminazione o d’aiuto e possono essere di vari diametri e dimensioni: rotondi, ovali, rettangolari e quadrati, bianchi, dorati ed argentati.
Da tutto questo ho tralasciato volutamente i sistemi di misurazione esposimetrica, le varie temperature colore di diversi sistemi di fonte luce e quindi le filtrature, schemi e combinazioni di vari tipi accessori per tagli particolari di luce sul soggetto, tipi di fondali ecc. ecc.
Ma, direte voi, perché tutta questa paranoia sulla strumentazione da studio quando a casa difficilmente si potra’ usare tutto questo o non si ha a disposizione uno studio ?
Beh, penso che prendendo spunto da quanto detto, con un po’ di fantasia ed un minimo di spesa si puo’ cominciare anche a casa a fare qualcosa che dia un minimo di soddisfazione: ad es. un ombrello da d. 80 (dal costo contenuto, circa 40 euro) ed una staffetta porta ombrello da applicare su un cavalletto puo’ essere usato con un comune flash (tipo Sb 28, tanto per dare l’idea) e comandato magari via cavo, oppure dei mini soft box da applicare con il strap sempre su dei comuni flash, o creare con del cartoncino nero (robusto) delle parabole o dei coni da usare con delle comuni lampade tenendole unite con del nastro adesivo (occhio alle temperature delle lampade e soprattutto alla dominate colore che si avranno su dia e negativi colore), infine i pannelli rilettenti possono essere creati anche con dei sfogli di polistirolo, cartoncino, tessuto ecc. ecc.
Ecco spero di non aver annoiato nessuno, o il meno possibile e di aver stimolato un po’ la fantasia creativa/costruttiva, basta solo aver voglia di provare e le soddisfazioni non tarderanno ad arrivare.
Ciao Mauro.
Padroneggiare la luce disponibile non è facilissimo, ma non è neppure impossibile, tuttavia per imparare bene ci vuole tempo e pratica, cioè bisogna con somma pazienza acquisire quel bagaglio tecnico indispensabile per potersi destreggiare adeguatamente de avere delle buone soddisfazioni.
Queste illuminazioni ausiliarie, cioè quelle sorgenti di luce che possono essere portate sulla scena e modificate a piacimento al fine di ottenere quell’effetto desiderato comprendono: i flash, vari tipi di lampade (al quarzo, fotoflood, tubi tipo neon ma con una temperatura colore tarata a 5500°K (kelvin), cioè come i flash, ma con il vantaggio di non emettere calore e di non “sfarfallare”, in compenso costano ed hanno un ingombro superiore agli altri). A questi illuminatori poi si aggiungono tutti quelli accessori necessari a modellare la luce: ombrelli, bank, pannelli riflettenti, bandiere, coni diffusori e concentratori, alette mobili, insomma tutto quello che serve ad avere un controllo di una composizione visiva.
Gli ombrelli fotografici sono disponibili in un’ampia gamma di forme, dimensioni e trattamenti superficiali. La luce della sorgente viene sparata all’interno dell’ombrello da cui rimbalza verso il soggetto e a seconda del diametro e della forma dell’ombrello si ottengono tipi di luce ampi o concentrati. La scelta del trattamento interno dara’ diversi risultati: ad es. un rivestimento argentato aumentera’ la quantita’ di luce che rimbalza verso il soggetto stesso aumentando anche il contrasto fra alte luci ed ombre, al contrario invece uno opaco (bianco) diminuira’ la luce come pure il contrasto del soggetto. Sono presenti in vari diametri (d. 80-100-125-150 ecc. ecc.) e con varie finiture (argentate e dorate, dove c’è una notevole riflettenza di luce e con una leggera differenza di dominate temperatura colore tra quello dorato e argentato, piu’ “calda” la prima piu’ “fredda” la seconda, e quella opaca che solitamente è bianca e la luce risulta essere piu’ morbida e difusa).
I “Soft Box” o Bank sono dei diffusori o meglio delle strutture box in tessuto nero in grado di alloggiare una o anche piu’ torce flash o a luce continua. Queste sono puntate verso la parte aperta della struttura che a sua volta è ricoperta con un tessuto bianco opallino, ma puo’ essere anche di materiale tipo plexiglas, sempre bianco opallino. All’interno sono rivestiti di bianco oppure sono argentati a seconda del caso: se devono rendere la luce piu’ difusa o aumentarne la trasmissione.
Diciamo che comunque la luce di un ombrello rispetto a quella offerta da un soft box (o bank) risulta un po’ piu’ “dura”, cioè offre un maggior contrasto mentre l’altra risulta piu’ morbida e diffusa. Anche in questo caso c’è ne sono di varie misure, da veramente piccoli (da applicare con uno strap sul flash della macchina), fino a misure considerevoli.
Esistono poi altri accessori cha vanno applicati davanti alle torce per variare il raggio d’emissione della luce: cioè parabole di vari diametri (che vanno dal grandangolo al tele, inteso come raggio d’emissione del fascio luminoso), dei coni concentratori (per creare dei spot di luce, ovvero sia dei “occhi di bue”) e delle alette mobili e quindi regolabili in modo tale da variare a piacimento l’angolazione della luce, nonché delle griglie a nido d’ape da inserire all’interno dei bank per concentrare la luce. Per le fonti d’emissione di luce esistono i classici flash, le torce al quarzo (quelle a luce continua) e degli illuminatori con dei tubi tipo il neon, ma con la differenza che sono a luce tarata (tipo quella del flash a 5500°K –kelvin- ), non sfarfallano e sono a luce “fredda”, cioè non emanano calore come le torce al quarzo, si aprono come una valigia a sono dotati di alette mobili, in varie dimensioni e nr. di tubi presenti (a 2 o 3, 4, 5 ).
Le potenze di tutti questi sistemi sono sempre abbastanza notevoli per via del fatto che l’assorbimento di luce dei vari diffusori citati (ombrelli e bank) è notevole, si va da potenze di circa 600/700 fino a 1300 (e oltre a volte)Watt per le torce e con nr, guida elevatissimi per i flash da studio.
In fine anche un pannello riflettente puo’ essere d’aiuto per vari scopi di illuminazione o d’aiuto e possono essere di vari diametri e dimensioni: rotondi, ovali, rettangolari e quadrati, bianchi, dorati ed argentati.
Da tutto questo ho tralasciato volutamente i sistemi di misurazione esposimetrica, le varie temperature colore di diversi sistemi di fonte luce e quindi le filtrature, schemi e combinazioni di vari tipi accessori per tagli particolari di luce sul soggetto, tipi di fondali ecc. ecc.
Ma, direte voi, perché tutta questa paranoia sulla strumentazione da studio quando a casa difficilmente si potra’ usare tutto questo o non si ha a disposizione uno studio ?
Beh, penso che prendendo spunto da quanto detto, con un po’ di fantasia ed un minimo di spesa si puo’ cominciare anche a casa a fare qualcosa che dia un minimo di soddisfazione: ad es. un ombrello da d. 80 (dal costo contenuto, circa 40 euro) ed una staffetta porta ombrello da applicare su un cavalletto puo’ essere usato con un comune flash (tipo Sb 28, tanto per dare l’idea) e comandato magari via cavo, oppure dei mini soft box da applicare con il strap sempre su dei comuni flash, o creare con del cartoncino nero (robusto) delle parabole o dei coni da usare con delle comuni lampade tenendole unite con del nastro adesivo (occhio alle temperature delle lampade e soprattutto alla dominate colore che si avranno su dia e negativi colore), infine i pannelli rilettenti possono essere creati anche con dei sfogli di polistirolo, cartoncino, tessuto ecc. ecc.
Ecco spero di non aver annoiato nessuno, o il meno possibile e di aver stimolato un po’ la fantasia creativa/costruttiva, basta solo aver voglia di provare e le soddisfazioni non tarderanno ad arrivare.
Ciao Mauro.
Immagine(i) allegate