Ho pensato un bel po' su quale potesse essere la sezione più adatta per quest 3d.
"Viaggi"? In fondo, per molti di Voi, questo potrebbe essere un viaggio.
Oppure "Nikon Life"? Per fare queste foto ho passato parecchio tempo in compagnia di Mafalda ed entrambi abbiamo fatto esperienza.
O "Fotografia naturalistica"? È vero, racconto storie di uomini, ma gli uomini (per quanto si ostinino a non volerlo ammettere) sono anch'essi parte della natura e devono sottostare alle sue regole.
E perché non "Street"? Non tutte le strade sono asfaltate; non tutte le strade ricamano quadretti in caotiche metropoli. Anche queste sono strade, per di più molto antiche.
Alla fine ho scelto "Temi", perché con ogni mio lavoro, teatrale o fotografico che sia, ho sempre la speranza di riuscire a offrire qualche spunto per riflettere.
Fatemi sapere,
Roberto
Fra l'erba e il paradiso
Messaggio modificato da xaci il Dec 4 2007, 06:47 AM
"Viaggi"? In fondo, per molti di Voi, questo potrebbe essere un viaggio.
Oppure "Nikon Life"? Per fare queste foto ho passato parecchio tempo in compagnia di Mafalda ed entrambi abbiamo fatto esperienza.
O "Fotografia naturalistica"? È vero, racconto storie di uomini, ma gli uomini (per quanto si ostinino a non volerlo ammettere) sono anch'essi parte della natura e devono sottostare alle sue regole.
E perché non "Street"? Non tutte le strade sono asfaltate; non tutte le strade ricamano quadretti in caotiche metropoli. Anche queste sono strade, per di più molto antiche.
Alla fine ho scelto "Temi", perché con ogni mio lavoro, teatrale o fotografico che sia, ho sempre la speranza di riuscire a offrire qualche spunto per riflettere.
Fatemi sapere,
Roberto
Fra l'erba e il paradiso
Messaggio modificato da xaci il Dec 4 2007, 06:47 AM
Mi piace molto.
(Per me..) notevole per i contenuti (che mi hanno riportato a lunghi soggiorni per anni in valle d'Aosta) per la tecnica (b/n che rende molto più del colore con i suoi contrasti un pò drammatici) e infine per lo sviluppo del life. Bella anche la presentazione (quando mai riuscirò ........).
Complimenti tide Roberto
(Per me..) notevole per i contenuti (che mi hanno riportato a lunghi soggiorni per anni in valle d'Aosta) per la tecnica (b/n che rende molto più del colore con i suoi contrasti un pò drammatici) e infine per lo sviluppo del life. Bella anche la presentazione (quando mai riuscirò ........).
Complimenti tide Roberto
Molto bello, per me che sono un appassionato di montagna forse ancor di più.
Bella la presentazione, belle le foto, ottimo il valore documentario, ma per me quel che più conta è la malinconia sobria e asciutta con cui hai presentato questo bel reportage.
Complimenti.
Bella la presentazione, belle le foto, ottimo il valore documentario, ma per me quel che più conta è la malinconia sobria e asciutta con cui hai presentato questo bel reportage.
Complimenti.
Sono sicuro che più d'uno non avrebbe difficolta a sostituire, nel titolo di questo tuo bel lavoro, la parola "paradiso" con "inferno"
Non sono tra questi e mi sono goduto il racconto.
Belle le immagini, dettagli di una vita che, nonostante la fatica, sono sicuro riservi a Franco anche delle soddisfazioni.
Mi sarebbe piaciuto vedere i suoi occhi..... magari c'è ancora speranza.
Non sono tra questi e mi sono goduto il racconto.
Belle le immagini, dettagli di una vita che, nonostante la fatica, sono sicuro riservi a Franco anche delle soddisfazioni.
Mi sarebbe piaciuto vedere i suoi occhi..... magari c'è ancora speranza.
Mi sarebbe piaciuto vedere i suoi occhi...
Mancano, è vero. Ma non li ho fotografati...
Avrei voluto toglierti la curiosità ma sfogliando 3 CF non ne ho trovati...
Dopo la morte di Stella, sua moglie, avvenuta quest'inverno, sono altrove; assenti e tristi...
Cinquant'anni d'alpeggio insieme... la cerca continuamente, a volte allunga la mano come per aspettare che lei gli passi l'attrezzo...
Ho evitato questi aspetti con cura, per due ragioni: in primo luogo per rispetto di un sentimento privato, in secondo luogo perché non volevo riprendere "il" margaro ma "un" margaro... ho cercato quindi di spersonalizzare, di concentrarmi sulla ritualità lavoro (le mani), la fatica (le schiene curve di uomini e animali) e sui vari passaggi della trasformazione dell'erba...
Ho cercato (ovviamente per quanto mi è stato possibile perché in fondo dietro la macchina c'ero io) di dare una visione più oggettiva che soggettiva...
Per esempio ho scartato (per ora, ma non è detta l'ultima parola) questa immagine
che a me piaceva ed era anche funzionale al racconto della trasformazione ma che poteva essere fraintesa e interpretata come un giudizio personale del tipo "vita di m..."
gradite impressioni e suggerimenti anche su questo
Ty, Robi
Ogni tanto capita di imbattersi in una poesia oppure in un poeta, oggi ho incontrato l'uno e l'altro. Senza clamore, senza urli, con la semplicità dei gesti antichi e quotidiani. Mi piace molto l'attenzione rivolta alle mani strumento di tecnica inarrivabile che il buon Dio ci ha messo a disposizione.
p.s. un unico piccolissimo appunto, le stupende foto avrebbero meritato un formato un pò più ampio; magari un giorno potrò avere la fortuna di vederle stampate magari su qualche rivista.
Roberto a te vanno i miei ringraziamenti di averci donato questa chicca.
p.s. un unico piccolissimo appunto, le stupende foto avrebbero meritato un formato un pò più ampio; magari un giorno potrò avere la fortuna di vederle stampate magari su qualche rivista.
Roberto a te vanno i miei ringraziamenti di averci donato questa chicca.
...Dopo la morte di Stella, sua moglie, avvenuta quest'inverno,......
..leggendo l'introduzione e la dedica, e notandone l'assenza, avevo intuito..... QUOTE
... e sui vari passaggi della trasformazione dell'erba...
pensa, mi sono talmente lasciato coinvolgere dall'umana vicenda che questo particolare, sebbene sia l'elemento trainante, mi era sfuggito..... se penso che, tra amici e conoscenti, ho fama di essere esageratamente razionale e pragmatico mi viene da sorridere QUOTE
a me piaceva ed era anche funzionale al racconto della trasformazione ma che poteva essere fraintesa e interpretata come un giudizio personale del tipo "vita di m..."
io la metterei.... e se qualcuno fraintende o interpreta.... chissenefrega!Grande sensibilità e grande manico... complimenti.
io la metterei.... e se qualcuno fraintende o interpreta.... chissenefrega!
Ho "ruminato" un po' questo commento e poi ho pensato che hai proprio ragione...
chissenefrega!
Quindi ho inserito la foto nella sequenza...
Ho invece eliminato questa:
un po' perché sulla mungitura ce n'era già una e un po' perché era fuori cifra rispetto alle altre, troppo scura e sgranata...
Grazie a tutti coloro che hanno commentato o visitato...
Roberto
Tide, una bellissima idea che hai sviluppato benissimo. Mi piace molto l'idea di aver scattato in BN che rendono molto di più per questi tipi di foto.
Non posso far altro che complimentarmi.
Ciao
Marco
Non posso far altro che complimentarmi.
Ciao
Marco
Vedo solo oggi questo tuo magnifico lavoro, che mi fa tornare indietro nel tempo e mi riporta a quando ero piccolina, quando finiva la scuola, salivo per 3 mesi in baita, con la famiglia, la nonna, gli zii e cugini, questo genere di vita era quella che avevamo intorno a noi.
Noi noi non possedevamo le mucche, ma nell'alpeggio, c'erano diverse stalle, e noi bambini, fin dal mattino, eravamo tra i pascoli, in mezzo alle mucche, insieme ai pastori, con loro condividevamo questi momenti, seguivamo ogni fase, dall'uscita delle mucche nei pascoli, al loro rientro nelle stalle, alle mungiture ( ogni giorno si beveva il latte appena munto nei secchi!!!) alla pulitura della stalla, alla apreparazione del burro, dei formaggi....Roberto....quanta nostalgia che mi ha fatto venire questo tuo racconto, e concordo, che purtroppo, è un dispiacere, vedere quanti alpeggi che anni fa erano attivi, ora si stanno riducendo a dei ruderi...
La vita di alta montagna è una vita dura, che molti oggi, non sono piu disposti a fare, ma mi consola, che (almeno qui in valle), ci siano ancora giovani che proseguono queste tradizioni.
Hai fatto bene ad inserire quella foto, sulla quale avevi indecisione, è molto significativa e fa parte integrante di cio che è compreso nel lavoro di questi montanari, non poteva mancare, il fatto che poi non possa essere compresa, credo sia solo dovuto alla non conoscenza di questo genere di vita, ma anche per questo ritengo importante averla inserita.
Ho molto apprezzato la scelta per il BN perché trovo che dia un punto di forza in piu a questo tuo lavoro.
Complimenti sinceri!
Anna
Noi noi non possedevamo le mucche, ma nell'alpeggio, c'erano diverse stalle, e noi bambini, fin dal mattino, eravamo tra i pascoli, in mezzo alle mucche, insieme ai pastori, con loro condividevamo questi momenti, seguivamo ogni fase, dall'uscita delle mucche nei pascoli, al loro rientro nelle stalle, alle mungiture ( ogni giorno si beveva il latte appena munto nei secchi!!!) alla pulitura della stalla, alla apreparazione del burro, dei formaggi....Roberto....quanta nostalgia che mi ha fatto venire questo tuo racconto, e concordo, che purtroppo, è un dispiacere, vedere quanti alpeggi che anni fa erano attivi, ora si stanno riducendo a dei ruderi...
La vita di alta montagna è una vita dura, che molti oggi, non sono piu disposti a fare, ma mi consola, che (almeno qui in valle), ci siano ancora giovani che proseguono queste tradizioni.
Hai fatto bene ad inserire quella foto, sulla quale avevi indecisione, è molto significativa e fa parte integrante di cio che è compreso nel lavoro di questi montanari, non poteva mancare, il fatto che poi non possa essere compresa, credo sia solo dovuto alla non conoscenza di questo genere di vita, ma anche per questo ritengo importante averla inserita.
Ho molto apprezzato la scelta per il BN perché trovo che dia un punto di forza in piu a questo tuo lavoro.
Complimenti sinceri!
Anna
Marco...
Anna
Anna e Marco, come in una vecchia canzone...
Grazie del passaggio e dei commenti; chissà che prima o poi i nostri scarponi non si incrocino su qualche sentiero...
Strano destino quello dei temi e dei life: sprofondano per un po', per poi tornare inspiegabilmente a galla...
Robi
Come ho fatto a perdermelo? Molto azzeccato il BN, sono 28 anni che vado a Valtournanche, e da pochi mia mamma ha cambiato casa delle vacanze, non più in paese, ma appena fuori, bè la baita della vicina è una valligiana che ha una quindicina di mucche, ed in estate vengono su per i pascoli, il marito da quest'anno va in pensione, prima lavorava in comune come spazzino e tuttofare, e la moglie fuori con le mucche, ma guai a toglierle.
Un anno ha vinto la gara tra le mucche.
Un anno ha vinto la gara tra le mucche.
ma guai a toglierle...
È la loro vita...
Franco, in valle, è chiamato "Franco ëd'Pascual" (Franco di Pasquale); Pasquale era suo padre che già saliva in valle con le bestie; lui è nato, è cresciuto ed ha vissuto settant'anni in quelle baite...
Ora dovrà scendere ed è veramente smarrito...
R.
È la loro vita...
Franco, in valle, è chiamato "Franco ëd'Pascual" (Franco di Pasquale); Pasquale era suo padre che già saliva in valle con le bestie; lui è nato, è cresciuto ed ha vissuto settant'anni in quelle baite...
Ora dovrà scendere ed è veramente smarrito...
R.
Franco, in valle, è chiamato "Franco ëd'Pascual" (Franco di Pasquale); Pasquale era suo padre che già saliva in valle con le bestie; lui è nato, è cresciuto ed ha vissuto settant'anni in quelle baite...
Ora dovrà scendere ed è veramente smarrito...
R.
Da anni vado per monti a medie e alte quote, da anni vedo queste scene nelle malghe, le ho sempre apprezzate come una dura realtà della vita del montanaro e per un senso di pace e tranquillità che ogni volta che mi fermavo a parlare con loro riuscivano a infondermi.
Questa sera leggendo la presentazione e guardando il tuo splendido lavoro, valorizzato tra l'altro dalla scelta di un bianco e nero mirabile ho sentito un'emozione che dal vivo non ero riuscito a cogliere.
Per questo, un grande grazie.
Ciao Attilio
Bello, molto bello, un lavoro che ti fa conoscere e partecipare emotivamente; questo è almeno quello che ho provato guardando le foto. Complimenti!
Bravo Roberto,
questo me lo ero perso.
Ciò mi fa riflettere su quante cose belle ci sfuggono nel forum.
Tornando al tuo life, mi sono emozionato, anzi mi è proprio venuto il magone.
Mi ha fatto venire in mente un mio vecchio progetto di relizzare un life sulla transumanza.
Complimenti per la presentazione, le immagini e la scelta del bianco e nero.
Roberto Cristaudo
questo me lo ero perso.
Ciò mi fa riflettere su quante cose belle ci sfuggono nel forum.
Tornando al tuo life, mi sono emozionato, anzi mi è proprio venuto il magone.
Mi ha fatto venire in mente un mio vecchio progetto di relizzare un life sulla transumanza.
Complimenti per la presentazione, le immagini e la scelta del bianco e nero.
Roberto Cristaudo
quante cose belle ci sfuggono nel forum
E tanto per restare in tema a me era sfuggito il tuo passaggio... scusami.
Hai ragione.
Anche la transumanza (la "disalpa", come si chiama in queste valli) è un evento che andrebbe documentato. Quando la valle era molto popolata era una festa incredibile.
Avrei voluto risalire da Franco per riprenderla ma, purtroppo, cadeva in un periodo in cui non potevo proprio allontanarmi.
E non posso neanche dire: "sarà per la prossima volta"...
Grazie del passaggio,
Robi
Ti rileggo nel Forum dopo un recente saluto.
Ho visto le immagini. Che dire ... Mi sono commosso.
Grazie.
Riccardo
Ho visto le immagini. Che dire ... Mi sono commosso.
Grazie.
Riccardo
un documento ben fatto e toccante. Bravissima
Roberto, questo racconto così carico di dolce malinconia, carico di grande volontà, carico di poesia.... me l'ero perso, come si perdono troppe cose, .. per la fretta di "andare" ...
Complimenti !
P.S
Sono comunque felice di averlo letto solo oggi , che ti ho conosciuto... perchè ti posso "vedere" mentre lo scrivi e mentre lo pensi
Complimenti !
P.S
Sono comunque felice di averlo letto solo oggi , che ti ho conosciuto... perchè ti posso "vedere" mentre lo scrivi e mentre lo pensi
Anna e Marco, come in una vecchia canzone...
Grazie del passaggio e dei commenti; chissà che prima o poi i nostri scarponi non si incrocino su qualche sentiero...
Strano destino quello dei temi e dei life: sprofondano per un po', per poi tornare inspiegabilmente a galla...
Robi
Grazie del passaggio e dei commenti; chissà che prima o poi i nostri scarponi non si incrocino su qualche sentiero...
Strano destino quello dei temi e dei life: sprofondano per un po', per poi tornare inspiegabilmente a galla...
Robi
Robi...chissà che prima o poi i nostri scarponi non si incrocino su qualche sentiero...segno premonitore?
A Pisa i nostri scarponi si sono incrociati ed hanno percorso la stesso cammino...
Ciao
Marco
Si trattava, evidentemente, di un lavoro nato sotto una buona "Stella".
Ancora una volta, la dedica va a lei a a Franco.
Robi
Ancora una volta, la dedica va a lei a a Franco.
Robi