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80-400
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rob3
Messaggio: #1

Ciao, chi mi sa dare qualche info sull'80-400?
Lo vorrei comprare....
Grazie Rob3 Fotocamera.gif
S&A
Messaggio: #2
Con che corpo lo useresti?
Per che tipo di fotografia?

Io lo uso da tre mesi con F100 e F80, cosa vuoi sapere?
basquiat_jm@hotmail.com
Validating
Messaggio: #3
QUOTE
Quando l'ultimo albero sarà tagliato, l'ultimo fiume avvelenato e l'ultimo pesce sarà morto, scopriremo che i soldi non si possono mangiare.



Magari ci daranno per buoni anche quelli biggrin.gif

bella frase... è tua o....



S&A
Messaggio: #4
No, è di un capo degli indiani d'America, la popolazione che forse più di tutte è riuscita a vivere in armonia con la natura.

ciàpa chésto:

P.S. Scusate se occupo tanto spazio ma merita veramente


SIAMO PARTE DELLA TERRA

Nel 1854 il “grande capo bianco” di Washington (il Presidente degli Stati Uniti, Franklin Pieroe del New Hampshire) si offrì di acquistare una parte del territorio indiano e promise di istituirvi una “riserva” per i pellirosse. La risposta del capo indiano “Seattle” risulta essere la più bella e la più profonda Dichiarazione mai fatta sull’ambiente.

“Come potete acquistare o vendere il cielo, il calore della terra? L’idea ci sembra strana. Se noi non possediamo la freschezza dell’aria, lo scintillio dell’acqua sotto il sole, come potete chiederci di acquistarli? Ogni zolla di questa terra è sacra per il mio popolo. Ogni ago lucente di pino, ogni riva sabbiosa, ogni lembo di bruma dei boschi ombrosi, ogni radura ed ogni ronzio di insetti è sacro nel ricordo e nell’esperienza del mio popolo. La linfa che scorre nel cavo degli alberi reca con sé il ricordo del pellirossa.
I morti dell’uomo bianco dimenticano il loro paese natale quando errabondano tra gli spazi siderali. I nostri morti non dimenticano mai questa terra magnifica, perché essa è la madre del pellirossa. Siamo parte della terra, e la terra fa parte di noi. I fiori profumati sono nostri fratelli; il cervo, il cavallo, la grande aquila sono nostri fratelli; le creste rocciose, l’aroma dei prati, il calore dei pony e l’uomo appartengono tutti alla stessa famiglia. Per questo, quando il Grande Capo Bianco di Washington ci manda a dire che vuole acquistare la nostra terra, ci chiede una grossa parte di noi. Il Grande Capo ci manda a dire che ci riserverà uno spazio ove muoverci affinché si possa vivere confortevolmente fra di noi. Egli sarà nostro padre e noi saremo i suoi figli. Prenderemo, dunque, in considerazione la vostra offerta, ma non sarà facile accettarla.
Questa terra per noi è sacra.
Quest’acqua scintillante che scorre nei torrenti e nei fiumi non è solamente acqua, per noi è qualcosa di immensamente più significativo; è il sangue dei nostri padri. Qualora acconsentissimo di vendervi le nostre terre, dovrete ricordarvi che esse sono sacre, dovrete insegnare ai vostri figli che si tratta di suolo sacro e che ogni riflesso nell’acqua chiara dei laghi parla di eventi e di ricordi della vita del mio popolo. Il mormorio dell’acqua è la voce del padre di mio padre. I fiumi sono nostri fratelli, ci dissetano quando abbiamo sete. I fiumi sostengono le nostre canoe, sfamano i nostri figli, che i fiumi sono i nostri e, i vostri, fratelli e dovrete provare per i fiumi lo stesso affetto che provereste nei confronti di un fratello.
Sappiamo che l’uomo bianco non comprende i nostri costumi. Per lui una parte della terra è uguale all’altra, perché è come uno straniero che irrompe furtivo nel cuore della notte e carpisce alla terra quel che più gli conviene. La terra non è sua amica anzi un suo nemico e quando l’ha conquistata va oltre. Abbandona la tomba dei suoi avi e ciò non lo turba. Toglie la terra ai suoi figli, e ciò non lo turba. La tomba dei suoi avi, il patrimonio dei suoi figli cade nell’oblio. Tratta sua madre, la terra, e suo fratello, il cielo come cose che possono essere comprate, sfruttate, vendute come si fa con le pecore o con le pietre preziose. La sua ingordigia divorerà tutta la terra ed a lui non resterà che il deserto.
Io non so. I nostri consumi sono diversi dai vostri. La vista delle vostre città fa male agli occhi del pellirossa. Ma forse ciò dipende dal fatto che il pellerossa è un selvaggio e non può capire!
Non c’è un posto tranquillo nelle città dell’uomo bianco. Non esiste in esse un luogo ove sia dato percepire lo schiudersi delle gemme a primavera, o ascoltare il fruscio delle ali di un insetto. Ma forse ciò avviene perché io sono un selvaggio non posso comprendere. Solo un assordante frastuono sembra giungere alle orecchie e ferirne i timpani. E che gusto c’è a vivere se l’uomo non può ascoltare il grido del solitario del caprimulgo o il chiacchierio delle rane attorno ad uno stagno? Io sono un pellirossa e non comprendo. L’indiano preferisce il suono dolce del vento che si slancia come una freccia sulla superficie dello stagno, e l’odore del vento stesso reso terso dalla pioggia meridiana o profumata del pino.
L’aria è preziosa per il pellirossa, giacché tutte le cose condividono lo stesso soffio. L’uomo bianco non sembra far caso all’aria che respira e come un individuo in preda ad una lenta agonia è insensibile ai cattivi odori. Ma qualora vendessimo le nostre terre dovreste ricordarvi che l’aria per noi è preziosa, che l’aria condivide il suo soffio con il tutto ciò che essa fa vivere. Il vento che diede il primo alito al nostro avo è lo stesso che raccolse il suo ultimo respiro. E qualora vi cedessimo le nostre terre voi dovrete custodirle in modo particolare, e considerarle come un luogo dove anche l’uomo bianco può andare a gustarsi il vento che reca le fragranze del prato.
Prenderemo in esame la vostra offerta di acquistare le nostre terre. Ma qualora decidessimo di accettare tale proposta io porrò una condizione: l’uomo bianco dovrà rispettare gli animali che vivono su questa terra come se fossero suoi fratelli.
Io sono un selvaggio e non conosco altro modo di vivere. Ho visto un migliaio di bisonti imputridire sulla prateria abbandonati dall’uomo bianco dopo che erano stati travolti da un treno in corsa. Io sono un selvaggio e non comprendo come il “cavallo di ferro “ fumante possa essere più importante dei bisonti che noi uccidiamo solo per sopravvivere.
Cosa sarebbe l’uomo senza gli animali? Se tutti gli animali sparissero, l’uomo soccomberebbe in uno stato di profonda solitudine. Poiché ciò che accade agli animali prima o poi accade all’uomo. Tutte le cose sono legate tra loro. Dovrete insegnare ai vostri figli che il suolo che calpestano è fatto delle ceneri dei nostri padri. Affinché i vostri figli rispettino questa terra, dite loro che essa è arricchita dalle vite della nostra gente. Insegnate ai vostri figli ciò che noi abbiamo insegnato ai nostri: che la terra è la madre di tutti noi. Tutto ciò che di buono accade alla terra, accade anche ai nostri figli della terra. Se gli uomini sputassero sulla terra sputerebbero su se stessi.
Noi sappiamo almeno questo: non è la terra che appartiene all’uomo ma è l’uomo che appartiene alla terra. Questo noi lo sappiamo. Tutte le cose sono legate come i membri di una famiglia sono legati ad un medesimo sangue. Tutte le cose sono legate. Tutto ciò che accade alla terra accade anche ai figli. Non è l’uomo che ha tessuto la trama della vita: egli ne è soltanto un filo. Tutto ciò che egli fa alla trama lo fa a se stesso. Lo stesso uomo bianco, col quale il suo Dio si accompagna e dialoga familiarmente, non può sottrarsi al destino comune. Dopo tutto, forse siamo fratelli. Vedremo. C’è una cosa che noi sappiamo e che forse l’uomo bianco scoprirà presto: il nostro Dio è il suo stesso Dio. Voi forse pensate che adesso lo possedete come volete possedere le nostre terre; ma non lo potete. Egli è il Dio degli uomini, e la sua misericordia è uguale per tutti: tanto per l’uomo bianco quanto per il pelli rossa. Questa terra per lui è preziosa ed il recar danno alla terra è come disprezzare il suo Creatore. Anche i bianchi spariranno; forse prima di tutte le altre tribù. Contaminate i giacigli dei vostri focolari e una notte vi ritroverete soffocati dai vostri stessi rifiuti.
…..per un disegno particolare del fato siete giunti a questa terra e ne siete divenuti i dominatori, così come avete soggiogato il pellirossa. Questo destino è per noi un mistero, perché non riusciamo più a comprendere quando i bisonti vengono tutti massacrati, i cavalli selvaggi domati, gli anfratti più segreti delle foreste invasi dagli uomini, quando la vista delle colline in piena fioritura è imbruttita dai fili che parlano. Dov’è finito il bosco? Scomparso. Dov’è finita l’aquila? Scomparsa. E’ la fine della vita e l’inizio della sopravvivenza.
basquiat_jm@hotmail.com
Validating
Messaggio: #5
.... ohmy.gif Isola.gif biggrin.gif Pollice.gif
Manus
Iscritto
Messaggio: #6
BELLISSIMA Pollice.gif Pollice.gif
Massimo Pasinato
Messaggio: #7
Fatemi capire.....allora dobbiamo smettere di inquinare e distruggere il pianeta o bisogna spendere tutti i nostri soldi???? biggrin.gif biggrin.gif biggrin.gif Lampadina.gif
MAGARI IN OBIETTIVI E FOTOCAMERE!
buone foto Ciao Max
sergiobutta
Messaggio: #8
Grazie, S&A, è una pagina meravigliosa. Dovrebbero impararla a memoria tutti i cementificatori del pianeta. E, se c'è un Dio, nell'aldilà dovrebbe costringerli a recitarla in continuazione.
rob3
Messaggio: #9
Ok...era solo per un parere sull'obbiettivo....
S&A
Messaggio: #10
Come dicevo io lo uso da gennaio con F100 e ne sono quasi totalmente soddisfatto. La maggiore nota dolente è la rumorosità dell AF che non essendo SWM "si fa sentire". Due settimane fa dopo lento avvicinamento ero arrivato a 15 metri da due camosci e l'AF mi ha svelato. D'opra in poi in casi simili userò il manuale.
L'altra pecca è la bassa luminosità che cmq è ripagata dalla stabilizzazione.
A favore è appunto lo stabilizzatore che ti permette di lavorare a mano libera anche fino a 1/90 alla focale massima. Il secondo punto a favore è la lunghezza focale che è considerevole anche se nell'uso mi sono accorto di sfruttare principalmente la focale da 200 a 400.
In quanto al peso non lo ritengo eccessivo.
Venendo alla qualità delle lenti indubbiamente avere uno zoom che passa da 80 a 400 penalizza la resa finale che cmq ritengo buonissima vista l'estensione. Io faccio Dia ed ho avuto modo di paragonare soggetti simili scattati con il 300 2,8 duplicato. La differenza ovviamente si nota ma se si ha la premura di usare buone pellicole la versatilità dell'obbiettivo zoom ripaga la diversa qualità della foto. In pratica io uso la F100 con 80-400 e F80 con 24-120 che essendo AF-S non risente della minore velocità dell'AF della F80.
A proposito della velocità di messa a fuoco, la stessa è MOLTO diversa se il corpo è la 100 o la 80 ma anche questa è una cosa ovvia.

spero di averti dato utili informazioni, se vuoi sapere altro scrivilo
marcofranceschini
Messaggio: #11
QUOTE (rob3 @ Apr 19 2004, 04:04 PM)
Ciao, chi mi sa dare qualche info sull'80-400?

Ciao Rob
...ho letto qualche commento su quest'ottica ed un test MTF ed i risultati rispetto alla nitidezza dell'ottica risultano molto buoni soprattutto alle focali più corte,buone a quelle intermedie ,mentre non eccezionali nel caso di lunghe focali.
Credo sia più che normale in uno zoom con un'escursione focale così ampia.
Il fatto che sia stabilizzato offre sicuramente dei grossi vantaggi ,inoltre le dimensioni molto contenute fanno sì che lo zoom possa essere utilizzato in moltissime situazioni.Anch'io ho preso in considerazione quest'ottica per la ripresa di tipo sportivo...vedremo.

Ciao
Marco
rob3
Messaggio: #12

Grazie delle info...lo vorrei prendere per montarlo sulla D70.
Mi andrebbe a coprire le lunghe focali avendo già il 12-24
e il 24-120.
Ciao Rob3
Francoval
Messaggio: #13
Il Nikkor 80-400 è un po' macchinoso e impasta un po' troppo. Inoltre l'autofocus lascia a desiderare. E il sistema di stabilizzazione idem. E' decisamente migliore il Sigma, che ha le medesime caratteristiche tecniche ma è molto più attuale. Nel quote seguente ti posto le caratteristiche. Il prezzo è praticamente uguale.
QUOTE
Un super telezoom, che elimina le immagini poco nitide causate dalle vibrazioni accidentali della fotocamera. Il sistema Sigma OS (Stabilizzazione Ottica) rileva le vibrazioni accidentali della macchina fotografica mediante due sensori e, grazie allo spostamento di gruppi di lenti stabilizzatrici, elimina il mosso accidentale.  Le modalità di compensazione del mosso sono due:
Modo 1, rileva sia i movimenti verticali, sia i movimenti orizzontali e ne compensa il mosso. É indicato per le foto di soggetti fermi.
Modo 2, rileva solamente i movimenti verticali e li elimina. É indicato per i soggetti in movimento: gare automobilistiche, corse in genere
Due lenti a bassa dispersione SLD (Special Low Dispersion) situate nel gruppo ottico anteriore e una in quello posteriore, riducono l'aberrazione ottica. L'obiettivo consente di mettere a fuoco in qualsiasi momento in modo manuale ed è dotato di staffa di fissaggio al cavalletto, staccabile. Il sistema di messa a fuoco posteriore evita la rotazione della lente frontale e consente di usare, senza difficoltà, il filtro polarizzatore circolare. L'obiettivo è anche dotato di Blocco dello Zoom, contro la zoomata involontaria. Quando all'obiettivo sono aggiunti gli APO Tele Converter 1,4x EX oppure 2x EX, venduti come accessori separati, raggiunge, rispettivamente, le focali 112-560mm f/6,3-7,8 MF  160-800mm f/9-11 MF. Il vetro ottico usato per la costruzione delle lenti di questo obiettivo, è del tipo ecologico, senza arsenico e piombo.

Ciau
marcofranceschini
Messaggio: #14
QUOTE (rob3 @ Apr 20 2004, 04:35 PM)
Grazie delle info...lo vorrei prendere per montarlo sulla D70.
Mi andrebbe a coprire le lunghe focali avendo già il 12-24
e il 24-120.
Ciao Rob3

Ciao Rob3
...ma che tipo di foto faresti con quell'ottica ?


Marco
rob3
Messaggio: #15

Foto che richiedono una lunga focale, anche se lo userei
raramente, quindi alla luce di questo anche un Sigma andrebbe
+ che bene.Comunque non ho fretta sull'acquisto e posso
valutare le varie occasioni che incontrerò.
Ciao Rob3
marcofranceschini
Messaggio: #16
QUOTE (rob3 @ Apr 21 2004, 08:58 AM)
Foto che richiedono una lunga focale, anche se lo userei
raramente....

Ciao Rob3
ti spiego il mio punto di vista...
il fatto che tu dica che useresti raramente le focali lunghe è abbastanza normale visto che focali intorno al 300mm/400mm vanno bene per riprese sportive ,caccia fotografica...io credo che le esigenze primarie debbano determinare l'acquisto di un'ottica ,non quelle rare e quindi in questo senso ti consiglierei senza dubbio di spostare la tua attenzione verso zoom di diversa escursione focale,ad esempio il 70-200 2.8VR che sicuramente soddisfa il 99% delle tue esigenze di ripresa,mantenendo il sistema di stabilizzazione,un'apertura massima superiore,una qualità decisamente superiore,una distanza di messa a fuoco minima minore (1,5 mt 80-200 contro 2,3mt 80-400) e avendo in più il motore SWM incorporato per la messa fuoco rapida e silenziosa...per coprire quell'1% di rare situazioni potresti sempre pensare di duplicare l'ottica...perderesti sicuramente un po' di qualità ma nel restante 99% avresti il massimo....inoltre montandolo sulla D70 le inquadrature che potresti fare sarebbero equivalenti ad un 120-300 in formato 35mm....

Ciao
Marco
S&A
Messaggio: #17
Concordo con l'ultimo post
Massimo Pasinato
Messaggio: #18
Concordo anch'io in pieno con Marco..
Ritenevo interessante come ottica l' 80-400....però non mi ero letto le caratteristiche, sapevo solo che era stabilizzata...
Pensavo anche fosse motorizzata, invene no...la distanza minima di messa a fuoco così elevata e la scarsa luminosità penalizza molto l' uso alle focali corte.
Tutto sommato con i soldi che costa a differenza di poco passerei direttamente al 70-200 VR e se realmente indispensabile la lunga escursione focale e a parità di spesa io prenderei un' ottimo AFD 80-200 2,8 (magari usato visto che ce sono molti) e gli affiancherei un ottimo 300 F4.
Buone foto Massimo
stefp
Messaggio: #19
Concordo a pieno con Marco
 
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