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Flash Da Studio E Nikon D200
DUBBI SUL SINCRO
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lolliMI
Messaggio: #1
ciao a tutti
ho un dubbio che non risco a risolvere e vi chiedo un parere.
sto testando questi flash D lite 400, con la mia D200.
per cercare di spiegarvi meglio, ho provato a fare uno scatto molto semplice di una piastrella.
in teoria il tempo sincro è 1/250; il problema è che proprio usando questo tempo mi sono resa conto che tutte le volte che sottoesponevo un soggetto, mi appariva più scuro nella parte alta del fotogramma, e questo a prescindere dalla posizione delle luci. cosa significa questo?
rilevo questo problema scattando a 1/250
questo problema scompare scattando a 1/200
se guardate il file SET e il file TEST, praticamente, ho lasciato la luce sempre nella stessa posizione, ed ho scattato dapprima dove vedete la macchina sul lato A e poi sul lato opposto B
quindi, come potete vedere sugli scatti fatti a 1/250, lasciando ovviamente nella stessa posizione soggetto e luci... da qualsiasi punto io riprenda la scena c'è sempre questa sottoesposizione sulla parte alta del fotogramma...
mi chiedo cosa sbaglio... ho addirittura pensato che la mia D200 abbia magari problemi di otturatore che si rivelano coi tempi particolarmente veloci...
spero che qualcuno sappia spiegare.
grazie
LolliMI
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decarolisalfredo
Messaggio: #2
Molti anni fa, leggendo su di una rivista, ho capito che la sincronizzazione del flash può alle volte essere al limite ed è meglio usare la velocità massima solo con i flash della stessa marca, mentre con quelli delle altre protrebbe essere critico.

Così ho usato sempre 1/125 invece del 250° di secondo.

Potrebbe essere il caso della D200, magari è propio la tendina appena partita per chiudere l'otturatore, anche 1/10.000 di secondo soltanto od anche meno, mentre la luce del flash è ancora attiva.

Con flash da studio il massimo della sincronizzazione non ti serve, puoi benissimo usare tempi più lenti, ma ho visto che hai già risolto da te.

lolliMI
Messaggio: #3
grazie per questa conferma.
ne approfitto per chiedere a te o a chiunque altri ne sappia, una domanda relativa al bilanciamento del bianco.
Difatti sul manuale di questi d-lite trovo che la temperatura colore è 5650 kelvin, e quindi sulla mia D200 ho messo questa impostazione.
Adesso sto facendo un lavoro di catalogazione di piastrelle per un mio amico, e analizzando le foto a confronto con i vari esemplari, noto una dominante calda sulle foto.
mi spiego meglio: cerco di confrontare il colore della piastrella con quello reso in fotografia, con l'accorgimento di tenere sia il monitor del computer e sia l'esemplare di piastrella in una condizione di luce diffusa e non diretta.
so benissimo che andrebbe fatto tutto un discorso sulla calibrazione del monitor o sull'uso di termocolorimetri che poco conosco e mai potrei utilizzare... la mia domanda precisamente è questa:

potrebbe esserci una differente taratura tra il flash e la D200 (oltretutto sulla D200 non posso inserire precissamente 5650k ... devo scegliere tra 5600 e 5700...) potrebbe anche essere che il flash non troppo professionale abbia qualche incertezza... ho letto su qualche thread che qualcuno usa fare uno scatto in cui compare il cartoncino grigio, esposto nella stessa posizione del soggetto che si andrà a scattare, e poi usa questo scatto per ribilanciare il bianco su tutti gli scatti successivi.
Vorrei provare a fare questo.
ai tempi della fotografia analogica mi ricordo c'era chi ussava il retro delle confezioni di rullini, considerandolo un grigio medio...vale ancora per il digitale? o se no voi cosa acquistate?
trovo citati "cartoncino medio kodak" e anche la "gretagMacbeth" il cui nome un po' mi intimorisce...
se avete dritte, grazie!
Lo
_Lucky_
Messaggio: #4
onestamente non ho capito molto il nesso logico tra quando dici che "ogni volta che sottoesponi ti vien fuori un lato piu' scuro sulla piastrella" ed il successivo "test" effettuato tra il tempo di scatto di 1/250 e quello di 1/200 ..... anche perche' sono due cose diverse.... a meno che non volevi intendere che sulle foto leggermente sottoesposte si nota meglio una disomogeneita' della illuminazione che si verifica scattando col tempo limite di sincroflash.... rolleyes.gif

comunque, tornando in tema, non conosco purtroppo il flash che hai utilizzato, e non so neppure se lo stavi utilizzando a piena potenza o al minimo..., ma quello che volevo farti presente e' che molti flash quando scattano a potenza elevata hanno un lampo di una durata piuttosto lunga.... anche troppo per i miei gusti.... Giusto per fare un esempio concreto, il Metz 58 (che NON ho acquistato proprio per questo motivo...) quando scatta a piena potenza ha un lampo della durata di 1/125 di sec.... contro 1/1050 dell'SB800 nelle stesse condizioni, ed ovviamente se utilizzi un tempo di sincronizzazione piu' breve della durata complessiva del lampo, come minimo qualche problema di uniformita' e/o di correttezza della esposizione ci puo' pure stare....
Come ti ho gia' detto, non conosco il flash che hai usato, ma comunque un'occhio alla tabella che riporta la durata del lampo in funzione della potenza, la andrei a dare prima di incolpare la fotocamera di non sincronizzare bene al tempo limite.... anche se effettivamente non e' possibile escludere neppure questa possibilita'....
Peraltro, nel tuo caso il "problema" e' facilmente risolvibile, visto che scatti a soggetti statici con la macchina sul cavalletto, r quindi puoi permetterti di usare anche tempi di sincronizzazione molto piu' lenti a patto di evitare indesiderate interazioni con la luce ambiente.

per quanto riguarda la temperatura di colore, effettivamente non e' sempre garantito che un flash abbia esattamente la stessa resa di un'altro, cosa ancora piu' evidente utilizzando marche diverse, ne' che rispetti alla lettera i dati di targa, variabili tra l'altro anche in funzione della "vita" e dell'uso della lampada. Il consiglio piu' semplice, a patto che tu abbia disponibile sul set almeno un monitor di riferimento ben calibrato, e' quello di impostare la temperatura di colore sul valore piu' vicino a quello nominale del flash che usi, e subito dopo di verificare dal vivo la corrispondenza tra il risultato della foto e la piastrella, onde apportare eventuali piccole correzioni in un senso o nell'altro fino a trovare il risultato che rispecchi il piu' possibile la fedelta' cromatica dell'originale, o in alternativa scattare le foto in Nef includendo nella inquadratura un foglio perfettamente bianco o grigio neutro, su cui poi fare manualmente il bilanciamento del bianco in Capture Nx.

buone foto

Messaggio modificato da _Lucky_ il Feb 15 2008, 05:59 PM
mariomc2
Messaggio: #5
Temo che se hai bisogno di un'esatta corrispondenza cromatica fra foto e soggetto tu non possa prescindere dalla corretta taratura di tutta la catena, luce, macchina, monitor e stampa. È impossibile valutare il bilanciamento del bianco con il monitor non calibrato!
lolliMI
Messaggio: #6
QUOTE(mariomc2 @ Feb 15 2008, 06:24 PM) *
Temo che se hai bisogno di un'esatta corrispondenza cromatica fra foto e soggetto tu non possa prescindere dalla corretta taratura di tutta la catena, luce, macchina, monitor e stampa. È impossibile valutare il bilanciamento del bianco con il monitor non calibrato!


Ma se io uso il cartoncino come ho visto suggerire in altri thread... non dovrebbe essere un metodo certo per dare poi in postproduzione l'esatto bilanciamento?
mi sembra che a conti fatti, per chi non ha la possibilità di calibrare il monitor, questo sia il metodo più sicuro per avere una fedeltà nei colori. così avevo inteso

QUOTE(_Lucky_ @ Feb 15 2008, 05:56 PM) *
Come ti ho gia' detto, non conosco il flash che hai usato, ma comunque un'occhio alla tabella che riporta la durata del lampo in funzione della potenza, la andrei a dare prima di incolpare la fotocamera di non sincronizzare bene al tempo limite.... anche se effettivamente non e' possibile escludere neppure questa possibilita'....


a piena potenza il lampo è 1/800...ma io lo usavo circa a 1/3 della potenza... deve essere successo quello che hai detto !
nippokid (was here)
Messaggio: #7
QUOTE(lolliMI @ Feb 15 2008, 06:56 PM) *
Ma se io uso il cartoncino come ho visto suggerire in altri thread... non dovrebbe essere un metodo certo per dare poi in postproduzione l'esatto bilanciamento?
mi sembra che a conti fatti, per chi non ha la possibilità di calibrare il monitor, questo sia il metodo più sicuro per avere una fedeltà nei colori. così avevo inteso

Ciao, termocolorimetro a parte (bisogna poi verificare quanto sia esatta l'impostazione sulla tua fotocamera dei °K..) un buon modo per assicurare la fedeltà cromatica è quella di inserire in ripresa, non un cartoncino grigio 18% (comunque meglio che niente..), ma una tavola colore come la Gretag Macbeth 24 (come avevi accennato...), che ti permette di avere un riscontro oggettivo sulla rappresentazione dei colori. In condizioni di luce costante sarà sufficiente inserirlo in uno scatto per ogni serie di fotografie...e non morde biggrin.gif ...nonostante il nome rolleyes.gif ..
Nella tavola colore è anche presente un riquadro grigio 18%.

Oltre ad eventuali "starature" dei flash (dovute ad usura, differenze tra diversi esemplari, erronee dichiarazioni del costruttore etc.) una possibile causa dell'errata temperatura colore riscontrata, può essere attribuita ad eventuali diffusori utilizzati...un bank ad es. anche se nuovo difficilmente avrà il telo diffusore realmente neutro, in genere presenta un ingiallimento (progressivo con l'uso) che può influire anche di centinaia di °K sulla temperatura colore effettiva. Idem se si è scelto di diffondere la luce per mezzo di riflessione su pannelli, muri, soffitti etc.

QUOTE
a piena potenza il lampo è 1/800...ma io lo usavo circa a 1/3 della potenza... deve essere successo quello che hai detto !


Condivido quanto detto da _Lucky_, il probabile motivo della "scarsa sincronizzazione" è da ricercarsi nella durata del lampo flash. Anche in questo caso i costruttori, spesso, mentono spudoratamente... wink.gif

In linea di massima imposterei 1/125 e amen (salvo luce ambiente particolarmente elevata), avendo cura in un secondo momento di verificare la corretta sincronizzazione della fotocamera utilizzando un più veloce SB Nikon..

bye.

mariomc2
Messaggio: #8
QUOTE(lolliMI @ Feb 15 2008, 06:56 PM) *
Ma se io uso il cartoncino come ho visto suggerire in altri thread... non dovrebbe essere un metodo certo per dare poi in postproduzione l'esatto bilanciamento?
mi sembra che a conti fatti, per chi non ha la possibilità di calibrare il monitor, questo sia il metodo più sicuro per avere una fedeltà nei colori. così avevo inteso



a piena potenza il lampo è 1/800...ma io lo usavo circa a 1/3 della potenza... deve essere successo quello che hai detto !



Certo se lo tari sul tuo monitor e confronti fino ad ottenere il grigio 18% va bene ma poi passi i file al committente e lui si ritrova i colori falsati, peggio se lo manda in stampa, non corrisponde più niente, se invece informi il programma che quel rettangolo è grigio al 18% rischi poi di falsare tutta la valutazione dei colori. Ritengo che l'unico sistema per essere sicuri sia nell'avere tutta la catena ben tarata
emancini
Messaggio: #9
QUOTE(lolliMI @ Feb 15 2008, 06:56 PM) *
Ma se io uso il cartoncino come ho visto suggerire in altri thread... non dovrebbe essere un metodo certo per dare poi in postproduzione l'esatto bilanciamento?
mi sembra che a conti fatti, per chi non ha la possibilità di calibrare il monitor, questo sia il metodo più sicuro per avere una fedeltà nei colori. così avevo inteso
a piena potenza il lampo è 1/800...ma io lo usavo circa a 1/3 della potenza... deve essere successo quello che hai detto !


Ciao lolliMI
Io personalmente ho risolto ormai da circa due anni il problema del bianco con l'expodisk che non mi ha fatto sbagliare più una foto ( semplicissimo e velocissimo da usare ) oltre ad una corretta lettura dell'esposizione in luce incidente e non riflessa con un buon esposimetro, (o con l'expodisk stesso) .
Per i DLite 4 che anch'io uso ho lo stesso problema tuo solo a 320 fp ( usando la D300) a 250 sono perfetti e solo un limite di tempo di sincro.
Importantissimo dopo lo scatto corretto avere un monitor tarato.
Enrico
emancini
Messaggio: #10
Ti confermo in ogni modo lo stesso problema anche sulla D200 con gli stessi tempi,cioè a 250 FP banda scura superiore.
Ciao
Enrico
lolliMI
Messaggio: #11
QUOTE(nippokid @ Feb 15 2008, 10:12 PM) *
Ciao, termocolorimetro a parte (bisogna poi verificare quanto sia esatta l'impostazione sulla tua fotocamera dei °K..) un buon modo per assicurare la fedeltà cromatica è quella di inserire in ripresa, non un cartoncino grigio 18% (comunque meglio che niente..), ma una tavola colore come la Gretag Macbeth 24 (come avevi accennato...), che ti permette di avere un riscontro oggettivo sulla rappresentazione dei colori. In condizioni di luce costante sarà sufficiente inserirlo in uno scatto per ogni serie di fotografie...e non morde biggrin.gif ...nonostante il nome rolleyes.gif ..
Nella tavola colore è anche presente un riquadro grigio 18%.


ciao
ho trovato un video che spiega l'utilizzo di questa GretagMacbeth:
http://usa.gretagmacbethstore.com/training...cker/index.html
se può interessare a qualcuno che ha il mio stesso problema...
lolliMI
Messaggio: #12
QUOTE(emancini @ Feb 16 2008, 09:02 AM) *
Ti confermo in ogni modo lo stesso problema anche sulla D200 con gli stessi tempi,cioè a 250 FP banda scura superiore.
Ciao
Enrico


va be' almeno adesso riesco a spiegarmi meglio questo comportamento dry.gif
ma invece per quanto riguarda questo expodisc di cui parli...
non ne avevo mai sentito parlare - ho sbirciato questo videotutorial promozionale:
http://www.expodisc.com/support/videotutorials.php
quindi da quel che vedo usi questo disco in luce incidente, facendo uno scatto per il bilanciamento del bianco - e volendo lo usi pure per misurare l'esposizione sempre in luce incidente...
ma nel turorial mostrano delle situazioni di ritratto possato e simili - mi domando se può essere efficacemente utilizzato anche in situazioni di reportage, e come. basta fare uno scatto iniziale di misurazione del bw sulla fonte luminosa? immagino che se non si è in presenza di luci miste, a quel punto si potrà poi scattare variando anche tempi o diaframmi e mantenedo quel parametro di bw, no?
spiega un po' se ti va!
grazie
ciao rolleyes.gif
emancini
Messaggio: #13
QUOTE(lolliMI @ Feb 16 2008, 03:47 PM) *
va be' almeno adesso riesco a spiegarmi meglio questo comportamento dry.gif
ma invece per quanto riguarda questo expodisc di cui parli...
non ne avevo mai sentito parlare - ho sbirciato questo videotutorial promozionale:
http://www.expodisc.com/support/videotutorials.php
quindi da quel che vedo usi questo disco in luce incidente, facendo uno scatto per il bilanciamento del bianco - e volendo lo usi pure per misurare l'esposizione sempre in luce incidente...

esattamente fai prima la lettura esposimetrica con l'expodisc dal soggetto verso il punto di scatto ,quindi fai il preset del wb sempre dal soggetto al punto di scatto dopo di che ti metti in manuale e setti tempi e apertura che hai letto prima, ( la lettura esposimetrica fatta con l' expodisc varia di pochissimo da unaltra lettura fatta per esempio con un esposimetro, sempre in luce incidente io uso un sekonic) ( http://www.sekonic.com/classroom/classroom_2.asp ) nel caso tuo di fotografare delle maioliche è d' obbligo la misurazione in luce incidente per avere il colore perfetto delle stesse.

ma nel turorial mostrano delle situazioni di ritratto possato e simili - mi domando se può essere efficacemente utilizzato anche in situazioni di reportage, e come. basta fare uno scatto iniziale di misurazione del bw sulla fonte luminosa? immagino che se non si è in presenza di luci miste, a quel punto si potrà poi scattare variando anche tempi o diaframmi e mantenedo quel parametro di bw, no?
spiega un po' se ti va!

il preset del wb lo usi in qualsiasi occasione avendo l'accortezza di puntare la macchina in fase di misurazione verso la fonte di luce preponderante ( esempio all'aperto in una giornata di sole la punti verso il sole, di notte su una strada illuminata da lampioni verso i lampioni stessi)
spero di essere stato chiaro se ti serve qualche altro chiarimento chiedi pure
grazie
ciao rolleyes.gif


ciao Enrico
lolliMI
Messaggio: #14
QUOTE(emancini @ Feb 16 2008, 04:24 PM) *
ciao Enrico

sei stato chiarissimo.
ma... una domanda tira l'altra ! scherzo - è che mi è proprio venuto in mente un caso concreto in cui non sono riuscita a bilanciare la temperatura colore come avrei voluto.
volevo fotografare una piazza di notte. c'erano due tipi di illuminazione: una luce più fredda radente che partiva da terra, sulla facciata dell'edificio - ed una luce tungsteno dei lampioni che illuminava la piazza. questa luce tungsteno era davvero esagerata. dava una dominante arancione che non sono riuscita più di tanto a contenere nemmeno impostando la D200 a 2500k.
adesso mi domando se questo è il range di temperature registrabili dalla D200, oppure, come invece credo, con una lettura fatta con questo expodisc avrei potuto raffreddare ulteriormente, scendendo sotto i 2500k.
ti mostro in allegato lo scatto e poi anche un crop dove si vede come sul pavimento, le zone più scure, perché bagnate o sporche, risultavano fastidiosamente giallognole.
grazie,
ciao
Lo

Messaggio modificato da lolliMI il Feb 16 2008, 08:32 PM
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emancini
Messaggio: #15
QUOTE(lolliMI @ Feb 16 2008, 08:31 PM) *
sei stato chiarissimo.
ma... una domanda tira l'altra ! scherzo - è che mi è proprio venuto in mente un caso concreto in cui non sono riuscita a bilanciare la temperatura colore come avrei voluto.
volevo fotografare una piazza di notte. c'erano due tipi di illuminazione: una luce più fredda radente che partiva da terra, sulla facciata dell'edificio - ed una luce tungsteno dei lampioni che illuminava la piazza. questa luce tungsteno era davvero esagerata. dava una dominante arancione che non sono riuscita più di tanto a contenere nemmeno impostando la D200 a 2500k.
adesso mi domando se questo è il range di temperature registrabili dalla D200, oppure, come invece credo, con una lettura fatta con questo expodisc avrei potuto raffreddare ulteriormente, scendendo sotto i 2500k.
ti mostro in allegato lo scatto e poi anche un crop dove si vede come sul pavimento, le zone più scure, perché bagnate o sporche, risultavano fastidiosamente giallognole.
grazie,
ciao
Lo



Figurati è un piacere condividere le proprie esperienze, come ti avevo detto prima avrei fatto il bilanciamento sulle luci predominanti e cioè sui lampioni, personalmente non ho mai avuto problemi
con l'expodisc sulle temperature addiritura mi sono divertito con la luce del caminetto o di una candela,quello che mi raccomando se sei andata a vedere il link dell'esposimetro ciò che conta ulteriormente e la misurazione in luce incidente, in merito a quello che dicevi all' inizio riguardo ai gradi kelvin anche sulla d200 puoi variarli in base ai mired ora mi sembra sostituiti dai gkelvin fino ad ottenere la temperatura corretta, ma sono cose che ti puoi tranquillamente dimenticare con l'uso dell'expodisc, a meno che non vuoi te avere degli effetti particolari.
Ciao Enrico
emancini
Messaggio: #16

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QUOTE(lolliMI @ Feb 16 2008, 08:31 PM) *
sei stato chiarissimo.
ma... una domanda tira l'altra ! scherzo - è che mi è proprio venuto in mente un caso concreto in cui non sono riuscita a bilanciare la temperatura colore come avrei voluto.
volevo fotografare una piazza di notte. c'erano due tipi di illuminazione: una luce più fredda radente che partiva da terra, sulla facciata dell'edificio - ed una luce tungsteno dei lampioni che illuminava la piazza. questa luce tungsteno era davvero esagerata. dava una dominante arancione che non sono riuscita più di tanto a contenere nemmeno impostando la D200 a 2500k.
adesso mi domando se questo è il range di temperature registrabili dalla D200, oppure, come invece credo, con una lettura fatta con questo expodisc avrei potuto raffreddare ulteriormente, scendendo sotto i 2500k.
ti mostro in allegato lo scatto e poi anche un crop dove si vede come sul pavimento, le zone più scure, perché bagnate o sporche, risultavano fastidiosamente giallognole.
grazie,
ciao
Lo



Ti allego 3 file che sono piu esplicativi delle parole come puoi vedere dai dati
lolliMI
Messaggio: #17
grazie davvero, le foto che hai scattato rendono definitivamente l'idea.
Ho provato a leggere anche altri thread sui metodi di misurazione del bianco, e personalmente sono giunta a questa conclusione: volendo fare una misurazione in situazioni di reportage immagino che expodisc sia un veloce ed efficace sostituto della misurazione con cartoncino, che non sempre è possibile... Invece per fare foto di still life mi resta il dubbio che un cartoncino sia meglio perché dà la possibilità di un controppo del bw anche in postproduzione (se poi si debbono fare foto non interpretative ma dove invece la fedeltà cromatica è importante - cataloghi , fotoriproduzioni di quadri ... - addirittura ho visto che si consiglia l'uso di una tavoletta gretagMacbeth a 24 colori).
ti ringrazio - mi sono fatta una buona idea.
ciao
Lo
emancini
Messaggio: #18
Qello che dici è verissimo, ma con l'expodisc montato scatti una foto e hai la foto al cartoncino di grigio al 18% ( certificato) che puoi usare in pp come mettendo il cartoncino Kodak o altri, risulta molto utile quando non hai il tempo per fare il bilanciamento, o addirittura come fa la nikon applichi direttamente in macchina il bianco dopo aver scattato pag 39 manuale d200.
Sembra che sto spingendo questo prodotto, non sono nè l'importatore ne il rivenditore, te ne sto parlando entusiasticamente perchè secondo me è poco conosciuto e poco usato in italia, e mi sono reso conto della potenza e semplicità di uso, l'unica accortezza dato il costo circa tre o quattro cartoncini di marca, è di prenderlo nella misura maggiore attacco filtro dell'obbiettivo che hai, per esempio hai obiettivi con attacco filtro 62 , 72, 77, va preso nella misura 77 cosi anche se tenendolo
in mano puo essere usato sugli altri.
Riguardo alla fedeltà cromatica la ottieni solo con la lettura esposimetrica in luce incidente e un ottimo bilanciamento del bianco, almeno facendo così sei sicura e non incappi in errori in pp se hai il monitor starato usando tavolette colori rischi di sballare tutto.
lolliMI
Messaggio: #19
QUOTE(emancini @ Feb 18 2008, 06:43 AM) *
Qello che dici è verissimo, ma con l'expodisc montato scatti una foto e hai la foto al cartoncino di grigio al 18% ( certificato) che puoi usare in pp come mettendo il cartoncino Kodak o altri, risulta molto utile quando non hai il tempo per fare il bilanciamento, o addirittura come fa la nikon applichi direttamente in macchina il bianco dopo aver scattato pag 39 manuale d200.
Sembra che sto spingendo questo prodotto, non sono nè l'importatore ne il rivenditore, te ne sto parlando entusiasticamente perchè secondo me è poco conosciuto e poco usato in italia, e mi sono reso conto della potenza e semplicità di uso, l'unica accortezza dato il costo circa tre o quattro cartoncini di marca, è di prenderlo nella misura maggiore attacco filtro dell'obbiettivo che hai, per esempio hai obiettivi con attacco filtro 62 , 72, 77, va preso nella misura 77 cosi anche se tenendolo
in mano puo essere usato sugli altri.
Riguardo alla fedeltà cromatica la ottieni solo con la lettura esposimetrica in luce incidente e un ottimo bilanciamento del bianco, almeno facendo così sei sicura e non incappi in errori in pp se hai il monitor starato usando tavolette colori rischi di sballare tutto.


guarda, io sono solo contenta che spieghi come valuti e come usi questo strumento (dici che è poco diffuso... infatti se ne parla poco anche nel forum!)
riguardo l'uso per la lettura esposimetrica, dicevi che hai confrontato la lettura tramite expodisc con la lettura del tuo sekonic e che variava di pochissimo - mi dici meglio? si tratta di variazioni infinitesimali? (insomma, mettiamo che io non possiedo un esposimetro digitale... posso pensare che una lettura esposimetrica in luce incidente per ritratto posato o still semplice, fatta con expodisc sia altrettanto precisa?)

per quanto riguarda la problematica dell'uso delle tavolette, che può essere compromesso da un monitor mal tarato - mi sa che debbo ancora mettere bene a fuoco le modalità di utilizzo...se ho altri dubbi ne scriverò dry.gif
grazie
ciao
Lo




emancini
Messaggio: #20
QUOTE(lolliMI @ Feb 18 2008, 12:17 PM) *
guarda, io sono solo contenta che spieghi come valuti e come usi questo strumento (dici che è poco diffuso... infatti se ne parla poco anche nel forum!)
riguardo l'uso per la lettura esposimetrica, dicevi che hai confrontato la lettura tramite expodisc con la lettura del tuo sekonic e che variava di pochissimo - mi dici meglio? si tratta di variazioni infinitesimali? (insomma, mettiamo che io non possiedo un esposimetro digitale... posso pensare che una lettura esposimetrica in luce incidente per ritratto posato o still semplice, fatta con expodisc sia altrettanto precisa?)

le letture che ho riscontrato dal sekonik e le letture che ho fatto con l' expodisc variano veramente di pochissimo e bada che penso di essere uno dei pochi matti che si è messo a fare la taratura del sekonik per, sia d200 e sia d300 sia in raw che jpg, la cosa che mi ha lasciato veramente meravigliato è stata la reale corrispondenza dei colori, mi sono divertito per avere conferma anche con la tavoletta 24 colori e a rilegerla dopo con lo strumento per la taratura stampanti della datacolor


per quanto riguarda la problematica dell'uso delle tavolette, che può essere compromesso da un monitor mal tarato - mi sa che debbo ancora mettere bene a fuoco le modalità di utilizzo...se ho altri dubbi ne scriverò dry.gif
grazie
ciao
Lo



la problematica è semplice se te vedi a monitor (mal tarato una predominante bluastra) la vai a correggere finchè non ti soddisfa, ma se al contempo dai il file della suddetta foto ad una altra persona che magari ha il monitor corretto vedrà delle dominanti rosse, la tavoletta è verissimo che ti aiuta, ma se hai il monitor non tarato quello che vedi non è reale
ciao
Enrico
emancini
Messaggio: #21
QUOTE(lolliMI @ Feb 18 2008, 12:17 PM) *
guarda, io sono solo contenta che spieghi come valuti e come usi questo strumento (dici che è poco diffuso... infatti se ne parla poco anche nel forum!)
riguardo l'uso per la lettura esposimetrica, dicevi che hai confrontato la lettura tramite expodisc con la lettura del tuo sekonic e che variava di pochissimo - mi dici meglio? si tratta di variazioni infinitesimali? (insomma, mettiamo che io non possiedo un esposimetro digitale... posso pensare che una lettura esposimetrica in luce incidente per ritratto posato o still semplice, fatta con expodisc sia altrettanto precisa?)

per quanto riguarda la problematica dell'uso delle tavolette, che può essere compromesso da un monitor mal tarato - mi sa che debbo ancora mettere bene a fuoco le modalità di utilizzo...se ho altri dubbi ne scriverò dry.gif
grazie
ciao
Lo


scusami per dovere di cronaca si posso tranquillamente affermare che la lettura fatta con l'expodisc è altrettanto precisa dato che la macchina fa una lettura come se stessi facendo l'espozione su di un cartoncino con il 18% puro

ciao Enrico
lolliMI
Messaggio: #22
QUOTE(emancini @ Feb 18 2008, 01:21 PM) *
la problematica è semplice se te vedi a monitor (mal tarato una predominante bluastra) la vai a correggere finchè non ti soddisfa, ma se al contempo dai il file della suddetta foto ad una altra persona che magari ha il monitor corretto vedrà delle dominanti rosse, la tavoletta è verissimo che ti aiuta, ma se hai il monitor non tarato quello che vedi non è reale
ciao
Enrico


vediamo se ci sono: nel caso specifico delle foto che vorrei fare a queste maioliche, sono in una situazione critica in quanto il mio monitor non è calibrato.
Debbo quindi in ogni caso evitare di ritoccare le foto affidandomi a ciò che vedo a monitor.
Ho due strade.
Posso mirare ad una fedeltà di colori impostando correttamente bw ed esposizione con l'expodisc, senza poi andare a toccare parametri di luminosità colore ecc in photoshop.
Posso invece usare il metodo della greycard, ovvero una taratura del bw in postproduzione: facendo uno scatto in cui compaia il cartoncino grigio, uso questo scatto nef per ricampionare il punto di grigio, che poi uso come profilo per gli altri files. Anche con questo secondo metodo, eviterò ulteriori ritocchi e correzioni su immagini "non fededegne" a monitor.
Che dici?
(Citavo le tavolette colore perché ho trovato diversi thread dove ne veniva suggerito l'uso per le fotoriproduzioni di quadri, dove la fedeltà cromatica è fondamentale... qualcuno suggeriva ad esempio di fare uno scatto in cui comparisse tale tavoletta come riferimento per lo stampatore di un eventuale catalogo... qualcuno invece utilizzava questa tavoletta mirando a impostare una "catena colore" coerente tra macchina fotografica / monitor / lab... ma insomma inutile che io ne parli perché appunto non ho avuto modo di rileggere né di riflettere su questo, per cui, per il momento preferisco diffidare del mio monitor!)
ciao, grazie
Lo

Messaggio modificato da lolliMI il Feb 18 2008, 04:01 PM
emancini
Messaggio: #23
QUOTE(lolliMI @ Feb 18 2008, 04:00 PM) *
vediamo se ci sono: nel caso specifico delle foto che vorrei fare a queste maioliche, sono in una situazione critica in quanto il mio monitor non è calibrato.
Debbo quindi in ogni caso evitare di ritoccare le foto affidandomi a ciò che vedo a monitor.
Ho due strade.
Posso mirare ad una fedeltà di colori impostando correttamente bw ed esposizione con l'expodisc, senza poi andare a toccare parametri di luminosità colore ecc in photoshop.
Posso invece usare il metodo della greycard, ovvero una taratura del bw in postproduzione: facendo uno scatto in cui compaia il cartoncino grigio, uso questo scatto nef per ricampionare il punto di grigio, che poi uso come profilo per gli altri files. Anche con questo secondo metodo, eviterò ulteriori ritocchi e correzioni su immagini "non fededegne" a monitor.
Che dici?
(Citavo le tavolette colore perché ho trovato diversi thread dove ne veniva suggerito l'uso per le fotoriproduzioni di quadri, dove la fedeltà cromatica è fondamentale... qualcuno suggeriva ad esempio di fare uno scatto in cui comparisse tale tavoletta come riferimento per lo stampatore di un eventuale catalogo... qualcuno invece utilizzava questa tavoletta mirando a impostare una "catena colore" coerente tra macchina fotografica / monitor / lab... ma insomma inutile che io ne parli perché appunto non ho avuto modo di rileggere né di riflettere su questo, per cui, per il momento preferisco diffidare del mio monitor!)
ciao, grazie
Lo


Nel caso che reputi di aver fatto un buon BW e esposizione non ti cosiglio di intervenire se non sei più che sicura della calibrazione monitor, nel caso di Photoshop andrei ancora di più con i piedi di piombo, nel senso che come apri i file in PS?
camera raw?
Tiff
Jpg?
ogni tipo di file ti restituirà una cromaticità differente

tutto dipende dalla compressione o meno del file originale
oltre a ciò
c'è una componente dovuta alla lettura interpretazione di camera raw di PS

se vuoi un consiglio spassionato lavora tutto in Capture, poi per eventuali elaborazioni
falle tranquillamente in Ps
emancini
Messaggio: #24
Gradirei un parere da nonno gg
leggo spesso i Suoi interventi
che ritengo veramente validi
sia a livello tecnicno che compositivo
(Ci hai insegnato tantissime tecniche)
nonnoGG
Messaggio: #25
Innanzi tutto ringrazio Enrico per la stima (affettuosamente esagerata... biggrin.gif), scusandomi per l'imperdonabile ritardo.

Ho seguito con notevole interesse il thread, e mi sembra che l'expodisc sia un accessorio utilissimo, tanto che ho cercato di imitarlo utilizzando un quadrello di vetro lattato bianco, surplus della tavola luminosa per dia ed altri trasparenti.

Mi riferisco, ovviamente, al vetro rivestito da uno straterello ceramico purissimo, e non al vetro smerigliato, pur non escludendone l'utilizzo per una prima sperimentazione.

Non mi sono spinto a confrontare l'esposizione con l'antidiluviano esposimetro analogico Lunasix3, ma ho solo effettuato qualche test sul WB, limitandomi ad una lampada fluo (principale corresponsabile di qualche pasticciaccio brutto... mad.gif ).

Ho pre-misurato sia a luce riflessa che a luce incidente, senza ottenere variazioni eclatanti rispetto al metodo della patch grigio-neutro, spesso realizzata (per pigrizia) con un paio di cm di nastro "americano" non-mi-ricordo-la-marca invece del cartoncino Kodak che non si trova mai quando ti serve.

Poiché ho il dubbio che il quesito iniziale fosse altro (minimo tempo sincro sulla presa pc...), mi riprometto di rileggere più accuratamente tutti i post ed eventualmente apportare un modesto contributo concreto.

Salutoni .

nonnoGG, nikonista!

 
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